CAPODANNO IN MAROCCO 2011/2012
- seconda parte -
di Mauro Gianneschi
INIZIO SECONDA PARTE
Il diario di viaggio continua dalla pagina precedente
Domenica 1 gen 2012 – Alle 10 arriva il pulmino a raccoglierci per andare a visitare Meknes, distante una sessantina di km da Fes. Scendiamo nella grande piazza centrale e prima di iniziare il giro decidiamo di pranzare in uno dei piccoli locali al margine di essa, sotto un ombrellone riparati dal sole. Menu generale: pollo speziato, taijn di carne e verdure, kebab, verdure bollite ed altro, compreso le bevande, a 35 dirhan (€ 3,50) a testa. Poi iniziamo con il Souk che è lo specchio di quello di Fes. Visitiamo una moschea ricchissima di mosaici e fontane, il quartiere dei falegnami che lavorano il cedro, quello dei sarti, dove ritroviamo le vecchie Singer e Vigorelli perfettamente funzionanti e gestite solo dai maschi. Tutti i sarti del Souk sono maschi e nell'arco di poche ore confezionano quello che vuoi. Nel settore della frutta secca è tutto un assaggio, sono esposti frutti
Meknes moschea |
"les greniers de Moulay Ismail" |
secchi che non conosciamo e quindi assaggiamo, così come i datteri freschi ottimi, mandarini enormi e profumate arance. Nel Souk si mangia anche roba appena cucinata, zuppe di legumi, ceci e fagioli caldi, verdure fumanti e il tutto avviene in piedi nei vicoli o nelle piccole piazzette.
Visitiamo una importante scuola coranica con moschea annessa dove è obbligatorio togliersi le scarpe per entrare. In Marocco le moschee sono strettamente riservate ai religiosi ed il pubblico turistico non è ammesso salvo in casi rari come questo. Ci spostiamo a vedere le Scuderie Reali e quindi "les greniers de Moulay Ismail". Anche oggi il pulmino ci riporta al camping di Fes stanchi morti, ma contenti. Dopo cena ci ritroviamo tutti insieme nel locale messo a disposizione dal campeggio per stappare bottiglie di spumante e mangiare panettone e altri dolcetti per cominciare bene l'anno nuovo. Al solito, giornata calda e serata tiepida.
P al Camping International di Fes. Km.120 in pulmino.
Lunedì 2 gen 2012 - Partenza alle 8 verso sud per la P24. fermata per una sosta caffè sul lago Dayet Aoua, pochi km prima di Ifrane. Bel laghetto con tanto di stabilimento balneare e alcuni pedalò in secca. Arriva subito il ragazzo con l'asinello che per pochi dirham presta l'animale per le foto di rito. Riprendiamo strada attraversando la cittadina di Ifrane. Sembra di percorrere un paese delle Alpi Francesi, tetti a forte spiovente per far scivolare la neve, abbaini sui tetti, giardini in ordine e rasati
Lago Dayet Aoua |
come pelousine, strade ordinate e senza auto in divieto di sosta, insomma una cittadina tipica dell'Europa Centrale. Chiaramente un'enclave francese. Ad Azrou deviamo per viabilità secondaria per addentrarci nella Foret dè Cedres. Magnifico ambiente naturale dove cedri secolari si innalzano fino ad altezze vertiginose. Nel percorrere questa stradina(la 3398), asfaltata, e con tratti ancora ghiacciati ci fermiamo ad un punto sosta dove c'è in bella mostra il tronco altissimo di un vecchio cedro armai secco. Nell'intorno alcuni chioschetti vendono souvenir, minerali e grosse ammoniti di dubbia originalità. Poco lontano siamo costretti a fermare i mezzi perché sulla strada, diventata sterrata ma agevole, c'è un gruppo di macachi che giocano sui rami degli alberi, appena fermi si
La foresta dei Cedri Azrou |
avvicinano pretendendo cibo. Dietro a noi si fermano altri mezzi formando una piccola colonna e tutti scendono per osservare da vicino queste simpatiche scimmiette che prendono il cibo dalle nostre mani e volteggiano tra gli alberi. Sono ben grasse quindi vuol dire che non siamo i primi a rimpinzarle di dolcetti. Ripartiamo immettendoci sulla principale, passiamo Khenifra e a seguire Kasba-Tadla, percorrendo una strada che attraversa un paesaggio assai monotono e senza emergenze paesaggistiche. La strada è a due corsie con fondo ottimo, ma i numerosi camion carichi fino all'inverosimile rallentano sensibilmente la marcia di chi si trova dietro. Finalmente arriviamo a Béni-Mellal, ma ormai è già notte. Dietro consiglio della Gendarmerie sostiamo per la notte nel grande parcheggio di un centro commerciale, E' illuminato,(ma scopriremo che alle 23 spengono tutte le luci), tranquillo e sicuro perché i poliziotti passeranno molte volte durante la notte. Cena, quattro chiacchiere con una coppia di italio-marocchini che rassicurano della tranquillità del posto e poi a letto. Giornata calda e serata molto tiepida. Siamo alla base del Moyen Atlas e le cime a oltre 4000 metri sono innevate.
P a Béni-Mellal in parcheggio libero del centro commerciale(N32°19'50" W6°22'3,70") Km 325
Martedì 3 gen 2012 – Partiamo come al solito alle 8 e facciamo tutta la P24 fermandoci pochi km prima di Marrakech, a Tamelelt ad un distributore per fare gasolio (0,75 cent/€). Lì a pochi passi c'è un mercato contadino (N31°48'40,9" W7°31'13,2"). Andiamo a vedere. Come gli altri Souk è suddiviso per settori merceologici, panai, scarpe, elettronica, macelleria, pollame, pecore vive, spezie, ceramiche, biciclette usate e pezzi di ricambio usati, fabbri e forgiatori estemporanei. Non è tra le case, bensì in aperta campagna e la merce si vende e si compra sotto le tende. Di tutto, ma proprio di tutto in un polverone continuo sollevato dagli animali vivi, dalle motorette, dai carri
verso Marrakech |
il mercato di Tamelelt |
trainati dagli asini, in un continuo frastuono di voci e rumori. I punti di ristoro sono sotto le tende tese da pali di legno e si cucina dal vivo in grandi pentoloni nella strada. Nell'immaginario rimangono alla mente gli zoccoletti di capra in pentola sommersi da un sugo di pomodoro che al profumo non sarebbero nemmeno tanto male (i nostri zamponi forse fanno lo stesso effetto a loro). Ripartiamo molto perplessi da quello che abbiamo visto. Arriviamo a Marrakech, alle 13 siamo al Camping "Relais de Marrakech". Bel campeggio con standard europeo, grandi piazzole, servizi
Marrakech la "Palmeria" | |
Camping "Relaix de Marrakech" |
igienici, docce calde e acqua in abbondanza. Sistemiamo i mezzi con i tendalini finalmente aperti sotto i quali pranziamo tutti insieme. Sole e caldo. Rimaniamo a riposare chiacchierando fino all'ora di cena. Alle 22 passa il pulmino a raccoglierci per andare da "Cez Alì", poco lontano, a vedere lo spettacolo dei berberi a cavallo e le loro evoluzioni equilibriste. Bello spettacolo con corteo di personaggi in costume storico, cammelli, cavalli al galoppo e cavalieri berberi che al termine di lunghe rincorse sparano bordate in aria con i loro lunghi fucili cesellati di madreperla. Rientriamo al campeggio alle 24. Giornata calda e serata tiepida.
P al camping "Relais de Marrakech" a Marrakech. (N31°42'24,5" W7°59'24,5"). Km.210
lo spettacolare "Cez Alì" a Marrakech |
Mercoledì 3 gen 2012 – Alle 9 il pulmino ci porta nel centro storico della città per vedere la Medina, la Casba e il Souk. La città è circondata da mura in mattoni crudi, il colore dominante è il rosso. Nelle sue cortine si aprono porte imponenti e decorate con archi moreschi e fini mosaici. La guida ci accompagna a vedere le "Tombeaux Saadiens", antiche sepolture di notabili marocchini. All'interno ci sono aranci con tanti frutti e
Aranci e fiori alle Tombe Saadiens | strade di Marrakech |
piante di rose fiorite e profumate. Il "Palais Bahia" circondato da alte mura rosse dentro le quali si trova una importante Riad (casa signorile) con giardini rigogliosi di banani, rose, aranci, e fontane.. Ci concediamo il pranzo in un lussuoso Riad trasformato in ristorante. Lusso profuso in ogni particolare, fontane d'acqua con i petali di rose, alberi di mandarini e piante subtropicali sotto i quali sono allestiti i tavoli, camerieri in costume tradizionale e menù ottimo con antipasti e taijn enorme a disposizione di tutti. Il rumore della città è scomparso dietro queste spesse mura, gli ombrelloni riparano dal sole caldo e una musica di sottofondo accompagna le pietanze (15€ a testa!). Poi fuori di nuovo tra la gente. La grande piazza meta di tutti i turisti che visitano il Marocco è ancora semideserta e così se ne avverte tutta la sua vastità. Entriamo nel Souk. Ormai conosciamo il sistema e tenendoci d'occhio reciprocamente riusciamo a essere un po' meno rigidi nel passeggiare in mezzo alla gente. Ci fidiamo perché nessuno disturba più di tanto. A parte l'appellativo di Alì Babà che tutti mi appioppano per la lunga barba bianca. Stessa bolgia dei precedenti, ma sempre affascinante. Andiamo a prendere un tè alla menta sulla famosa terrazza dei turisti che domina la grande piazza. Il sole se ne scende e il tramonto si avvicina. L'enorme area
la piazza principale di Marrakech al tramonto |
sottostante il bar comincia a brulicare di gente, di attori di strada, di incantatori di serpenti, di carretti che preparano da mangiare in una fumacea da carbonaia. Venditori di dentiere usate e di denti veri usati! Musicanti e giocolieri, poveracci che chiedono un obolo, bambini che corrono da tutte le parti senza perdersi, mamme fasciate nei numerosi veli colorati, venditori di scarpe usate e venditori d'acqua con il caratteristico copricapo a cono variopinto. Adesso il tramonto. Il sole scende dietro il minareto della moschea, il cielo fiammeggia in uno scenario che va dal rosso, al giallo al blù intenso. L'ora più bella, come sempre, è quella parentesi assai breve di tempo che va dal crepuscolo all'inizio della sera, dove le luci appena accese si mettono a confronto con il sole che se va. E' un momento struggente che però si rinnova sera dopo sera. Lo porteremo sempre nella mente come un ricordo indelebile. Alle 19,30 siamo al campeggio. Cena in camper e a nanna con tanti ricordi. Giornata calda e serata tiepida.
P al camping "Relais de Marrakech" a Marrakech. (N31°42'24,5" W7°59'24,5"). Km.000
Giovedì 5 gen 2012 – partenza alle 7,30 direzione Casablanca via autostrada. Alle 10,30 parcheggiamo davanti alla Moschea Hassan II, (N33°36'16,9" W7°37'51") in tempo per l'ultima visita guidata della mattinata. Edificio moderno di grande effetto, proteso sull'Oceano, in mezzo ad una piazza enorme.
Casablanca Moschea Assan II | il gruppo |
Questa mattina il cielo è velato da una leggera foschia e la sua immagine appare quasi diafana con il minareto che buca la nebbia e sembra non finire mai. L'interno vastissimo si compone di una navata centrale altissima, rivestita di marmi pregiati, riservata agli uomini e due laterali divise su due piani di cui il piano sopraelevato riservato alle donne. Pranzo al parcheggio e poi riprendiamo la strada per il nord. Al crepuscolo incontriamo una nebbia sempre più fitta, l'Oceano fa sentire la sua influenza umida sul paesaggio. Arriviamo a Tangeri e ci dirigiamo subito al porto per l'imbarco Tangeri Med. Sono le 19,30. prendiamo i biglietti prenotati all'ufficio della compagnia Acciona e ci prepariamo per le operazioni doganali. I mezzi vengono scannerizzati da una macchia complessa che sfila lungo i fianchi dei camper. Nel complesso tutto è più breve quando si esce. Alle 23,30 imbarchiamo per Algeciras. Mettiamo gli orologi un'ora avanti e sbarchiamo quindi alle 1,40. Ritorniamo a dormire al centro commerciale fuori città. C'è un forte vento che spira a folate, ma siamo stanchi e dormiamo bene.
P a Algeciras al centro commerciale dell'andata (N36°10' 58" W5à 26' 19,6"). Km. 660
Venerdì 6 gen 2012 – partenza alle 9. tutta autostrada fino a Sagunto (E) una trentina di km dopo Valencia.
P al camping "Malvarrosa de Corinto", sul mare (N39°43'10,4" W0°11'35,7"). Km.800
Sabato 7 gen 2012 – Partenza alle 9 dopo tutte le operazioni. Autopista spagnola e poi Autoroute francese
Augues Mortes |
arriviamo in serata a Augues Mortes (F) in Camargue. Breve giro nella cittadina ancora illuminata con gli addobbi natalizi, poi cena sul camper e a letto. Serata freddina.
P in AA a Augues Mortes ( N43°33'57,3" E4°11'7,8"). Km.810
Domenica 8 gen 2012 – Partenza alle 8, tutta autostrada fino a Lucca.
Km. 680
Totale percorso km.6080