Tour itinerante in van: da Bologna a Ostuni e ritorno
A zonzo tra colline, borghi, Patrimoni Unesco e mare: il racconto di una vacanza su quattro ruote
di Erica e Mauro S.
Dopo aver cambiato mezzo, passando da un camper Granduca 64 a un Van Knaus Boxstar family 600 in quanto l’equipaggio si è ridotto da 4 a 2 passeggeri (d'altronde i figli crescono...) partiamo per un breve ma intenso giro a zonzo per l’Italia.
Venerdì 6 SETTEMBRE 2024 Altedo (BO) - Ghizzano (PI) - Peccioli (PI)
Partiamo poco prima dell'ora di pranzo in direzione di Ghizzano (PI), fortunatamente non troviamo molto traffico, e arriviamo intorno alle 14:00
Parcheggiato il camper mangiamo un boccone e iniziamo subito la visita del paese.
Ghizzano è una frazione del comune di Peccioli in provincia di Pisa, noto per le case colorate di Via di Mezzo opera di David Tremlett per 3 installazioni di Patrick Tutto Fuoco.
Dopo aver gironzolato per il borgo decidiamo di spostarci a Peccioli, nostra prossima tappa, a circa 10 km.
Parcheggiato il camper decidiamo di immergerci subito nella visita di questa meraviglioso paese vincitore come Borgo dei Borghi 2024.
Ecco il primo gigante, proprio nell'area dell'anfiteatro Fonte Mazzola; (I Giganti enormi strutture umanoidi realizzate dal gruppo Naturaliter nel 2011, che simboleggiano la rinascita dai rifiuti) qui a Peccioli vedremo anche quella su tetto dell’Incubatore di Imprese, le altre domani.
La parte nuova e quella vecchia del paese sono collegate da un ponte in acciaio trasformato in un’autentica opera d’arte da Patrick Buttafuoco, non un semplice percorso pedonale ma un’opera, chiamata Endless Sunset, che riesce ad unire l’utile al dilettevole. Al termine del quale si è nel pieno centro storico. Ma nemmeno il tempo di arrivare in centro e subito la prima sorpresa, l’opera di Vittorio Corsini chiamata “Lo sguardo di Peccioli” che raffigura 300 paia di occhi, degli abitanti del borgo, che puntano dritti verso il visitatore. Un’opera semplice, ma di straordinario effetto.
Girovagando per il borgo si può notare come modernità e tradizione siano collegate alla perfezione in questo piccolo paesino toscano. Se da un lato infatti edifici storici come la Chiesa di San Verano, Palazzo Pretorio e il Municipio saziano il lato medievale, dall'altro le installazioni artistiche disseminate qua e là esaltano il lato più creativo, come gli elementi luminosi sul soffitto dei tre tunnel urbani realizzati da Wang Yuchen lungo via dei Bastioni, un segno luminoso ispirato alle curve di livello della mappa di Peccioli: il percorso diventa uno spazio di interazione fra l’ambiente e i passanti, con il primo che reagisce alle azioni dei secondi.
Di fronte e pienamente integrata al Palazzo Senza Tempo, una maestosa terrazza sospesa di 600 metri quadrati e con uno sbalzo da terra di circa 20 metri, domina il paesaggio ritmato dai poggi pecciolesi. In dialogo con gli accessi pubblici preesistenti e una scalinata laterale che dal piano strada porta al livello -2, la terrazza, come un grande pontile, è affacciata sulla vallata e diviene una nuova piazza pubblica, impreziosita dal murale curato dal pittore e scultore francese Daniel Buren.
Dobbiamo ammettere che avevamo deciso di visitare Peccioli soprattutto per ammirare i suoi giganti, invece abbiamo trovato un borgo così bello da averlo ancora negli occhi dopo giorni, Peccioli è stata davvero una scoperta sorprendente.
GHIZZANO Parcheggio situato all'inizio del paese, Via Santa Maria incrocio Via Mercantino gratuito, leggermente in pendenza, comodo per una visita al centro, adatto per mezzi non troppo lunghi. 43,5384 10,7914 (lat long) - N 43°32’18,3192 E 10°47’29,04
PECCIOLI Parcheggio dell’anfiteatro Via della Resistenza incrocio Via della Costia (alcuni periodi dell'anno vietato ai camper) tranquillo, gratuito, vicino al centro. 43,544195 10,723027 (lat long) - N 43°32'39.1 E 10°43'22.9
Abbiamo passato la notte qui in compagnia di altri camper
PECCIOLI Parcheggio del cimitero via del Molino il comune ha riservato qualche posto camper nell'angolo del parcheggio auto, segnalati con cartello a terra, in leggera pendenza ma corti; posto tranquillo e illuminato. 43,5414 10,7213 (lat long) - N 43°32’29.04 E 10°43’16.6656
Sabato 7 SETTEMBRE 2024 Peccioli (PI) - Triangolo Verde - Colle di Val d’Elsa (SI)
Notte tranquilla, dopo colazione ci spostiamo in località Legoli, abbiamo prenotato la visita al Triangolo Verde, un contenitore, un balcone affacciato sull’impianto di trattamento e smaltimento rifiuti, una struttura architettonica essenziale luogo di incontro che ospita eventi, attività culturali, corsi di formazione, al cui interno si trovano due Giganti, i colori dell’artista britannico David Tremlett, dieci immagini riprodotte su pannelli di Sergio Staino e un Teatro, costruito con lastre di tufo ancorate al suolo in modo tale da escludere l’utilizzo di cemento, che completa il suggestivo spazio scenico, sede di eventi culturali en plein air.
Per prenotare visita https://belvedere.peccioli.net/contatti/#Visita-impianto
Terminata la visita ci dirigiamo verso Colle di Val d’Elsa (SI), la nostra intenzione è arrivare per l’ora di pranzo. Viste le previsioni meteo di domenica vorremmo anticipare al pomeriggio l'escursione Sentierelsa.
Parcheggiato il camper, mangiamo qualcosa e indossate le scarpe da trekking, ci dirigiamo all’ingresso del percorso che dista pochi minuti. Consultate questo sito per maggiori informazioni https://www.sentierelsa.it/ .
Il sentiero di facile percorrenza fiancheggia il Fiume Elsa, incontriamo diversi guadi, pozze dai colori verde smeraldo e piccoli salti, fino ad arrivare alla Cascata del Diborrato alta 15 metri che si può ammirare meglio se ci si tuffa nelle acque della conca ai suoi piedi.
Il fiume è balneabile, e specialmente in estate è meta di molti bagnanti in cerca di refrigerio.
Ottima scelta per trascorrere qualche ora immersi nella natura!
TRIANGOLO VERDE Parcheggio all'interno dell'area di visita, ingresso al centro da Via Libbiano 64 Legoli 43,5564821 10,800423 (lat long) - N 43°33'53.4 E 10°48'01.5
COLLE DI VAL D'ELSA Parcheggio del cimitero Via dei Cipressi 51 - 43,426985 11,130863 (lat long) - N 43°25'37.2 E 11°07'51.1
Domenica 8 SETTEMBRE 2024 Colle di Val d’Elsa (SI) - Monteriggioni (SI)
Notte tranquilla, disturbata solo in parte (se così si può dire) dalla musica proveniente dal centro ieri; sera a Colle di val d'Elsa era organizzata la Notte Gialla.
Questa mattina ce la prendiamo comoda, visto che le previsioni meteo non sono troppo favorevoli, vorremmo approfittarne per trascorrere una giornata un po' più tranquilla.
Così dopo colazione andiamo a piedi vero il centro del paese. (dal parcheggio piazza Arnolfo di Cambio si raggiunge a piedi in circa 10 minuti)
In realtà non è la prima volta che visitiamo Colle di Val d’Elsa ma è sempre piacevole tornarci.
La cittadina oggi si divide in quelle che per tutti sono le zone di “Colle alta” e “Colle bassa”, collegate da un ascensore-funicolare operativo 24 ore su 24, la parte alta del centro storico è quella più antica e suggestiva.
La cittadina è arroccata su di una grande roccia, la sua forma è piuttosto allungata e tutti i palazzi si affacciano su di un paio di vie principali che attraversano completamente la cittadina (via del Castello e via delle Romite). Colle Val d’Elsa ha anche una tradizione secolare nella produzione di cristallo, che l’ha resa uno dei principali poli italiani di produzione di questo straordinario materiale.
Tornati al camper approfittiamo per fare qualche spesa al vicino supermercato e ci dirigiamo verso Monteriggioni (SI) dove arriviamo verso le 13.00.
Dopo esserci sistemati e aver pranzato decidiamo di sfidare il tempo e salire verso il paese.
Anche qui siamo già stati in passato più volte ma ogni volta che passiamo cogliamo l'occasione per fermarci. L'atmosfera che si respira nel borgo è davvero unica, e riporta la mente a epoche importanti, infatti è detta “La porta del Medioevo”. Si sviluppa all’interno della cinta muraria ed è attraversato da una via principale che, passando per la Porta Franca o Romea (che guarda in direzione di Siena), attraversa la piazza principale (Piazza Dante Alighieri), per ricongiungersi con la Porta San Giovanni o Porta Fiorentina (che guarda in direzione della Valdelsa), la grande piazza accoglie i turisti per una sosta unica.
Torniamo in camper, facciamo una doccia giusto in tempo per l'arrivo delle prime gocce di pioggia (peccato che vi siano un po' di problemi con la durata delle docce e il pagamento in monete, speriamo che il Comune le sistemi al più presto…).
Come previsto verso sera sono iniziati i temporali. Per cui l’idea della foto notturna salta. Restiamo in camper e ci godiamo un po' di relax.
MONTERIGGIONI Area Sosta La Posta Via Cassia Nord 142 - 43,385570 11,227520 (lat long) N 43°23'08.1 E 11°13'42.3 accessibile tramite sbarre automatiche stalli non prenotabili. Illuminata non ombreggiata, 30 stalli con allaccio elettrico, possibilità di carico e scarico, servizi igienici con docce a pagamento, lavelli per stoviglie ed indumenti. Costo 16€/24 ore
Lunedì 9 SETTEMBRE 2024 Monteriggioni (SI) - San Quirico d’Orcia (SI) - Bagno Vignoni(SI) - Chianciano Terme (SI)
Come previsto ha piovuto praticamente tutta la notte, ma tutto sommato abbiamo dormito veramente bene.
La mattina fatte le operazioni di carico e scarico paghiamo e ci dirigiamo verso San Quirico d'Orcia (SI).
Arrivati e parcheggiato andiamo alla scoperta del piccolo borgo storico partendo dal giardino delle rose, passando per la Torre del Cassero e dagli Horti Leonini, per poi tornare verso la strada del centro. via Dante Alighieri, che taglia tutto il borgo completamente pedonale, con case in pietra e stradine strette molto caratteristiche.
Girovagando si fa l'ora di pranzo e decidiamo di fermarci in un grazioso locale InTralci, attratti dall'ambiente e dalla musica jazz. Qualche crostino, un bel piatto di pici all'aglione e un ottimo bicchiere di vino, il tutto accompagnato da 2 chiacchiere con la proprietaria che riconosce il nostro straordinario accento bolognese. Siamo pronti per ripartire.
Direzione Bagno Vignoni (SI) a 5km da San Quirico.
Sistemato il mezzo ci dirigiamo a piedi verso il centro del piccolissimo Borgo, abitato da sole 30 persone, famoso per le sue terme utilizzate sin dall'epoca romana. Le acque termali era fatte confluire nella sua piazza centrale dove ancora oggi si può ammirare la splendida vasca. Qui non è più possibile bagnarsi, ma basta spostarsi al parco naturale dei mulini e aver voglia di scendere un po' per potersi immergere nelle acque termali e trascorre qualche ora in assoluto relax.
Decidiamo di tornare al camper e approfittare per avvicinarci alla tappa di domani, Orvieto, per cui ci dirigiamo, per la sera e la notte verso Chianciano Terme (SI), non prima di esserci fermati a fotografare il famosissimo viale dei cipressi di accesso all'agriturismo Poggio Covili lungo la SS62.
Arrivati a Chianciano parcheggiamo e decidiamo di fare ancora 2 passi prima di ritirarci per cena. Siamo a 5minuti dal, borgo storico, perché non approfittarne!
Il Centro è arroccato su una collina in tipico stile toscano, fatto di stradine pedonali ed antichi edifici.
Giriamo senza meta per le stradine del centro storico, un paese non eccessivamente turistico. Vediamo la collegiata di San Giovanni Battista, la chiesa dell’Immacolata, e la torre dell’Orologio al cui fianco si trova un punto panoramico da cui si può ammirare il panorama della vallata circostante.
Restiamo un po' delusi, forse ci aspettavamo un borgo più grande e più valorizzato, ma ugualmente è valsa la pena farci 2 passi.
SAN QUIRICO D’ORCIA Parcheggio in Via Dante Alighieri vicino ad una scuola materna (probabilmente non utilizzabile in periodo scolastico) in pendenza, nessun servizio, gratuito. 43,056359 11,608786 (lat long) N 43°03'22.9 E 11°36'31.6
A San Quirico è presente un’area di sosta a pagamento, anch'essa molto comoda e vicina al centro, in Via delle Scuole 1 - 43,056004 11,606890 (lat long) N 43°03'21.6 E 11°36'24.8 , asfaltata con carico e scarico e tariffe per 12 o 24 ore
BAGNO VIGNONI parcheggio lungo la Strada di Bagno Vignoni - 43,0295 11,6249 (lat long) N 43° 1’46.3332 E 11°37’29,802 nessun servizio
CHIANCIANO TERME parcheggio della piscina comunale Via Abetone 68 - 43,056023 11,824052 (lat long) N 43°03’21.7 E 11°49’26,6 nessun servizio, illuminato un po' in pendenza, molto tranquillo
Martedì 10 SETTEMBRE 2024 Chianciano Terme (SI) - Orvieto (TR)
Notte a dir poco tranquilla.
Alzati facciamo colazione partiamo direzione Orvieto (TN) dove arriviamo verso le 10. Ci sistemiamo in area e prendiamo la funicolare in direzione del centro.
Abbiamo visitato Orvieto nel periodo natalizio una decina di anni fa e la ricordavamo a dir poco incantevole. E non rimaniamo affatto delusi è veramente spettacolare.
Spizzichiamo qualcosa per pranzo (se passate da Orvieto capitale delle città Slow non potete non assaggiare le lumachelle orvietane noi le abbiamo acquistate al Forno Galleria del Pane in Via Malabranca 6, veramente ottime!)
La città dispone di un patrimonio artistico e culturale tra i più ricchi dell'Umbria.
Il Duomo è tra le più maestose realizzazioni dell'architettura italiana. La sua imponente facciata gotica, con mosaici e bassorilievi, domina l'intero borgo Altri edifici religiosi e pubblici sparsi tra le caratteristiche vie del centro fanno di Orvieto una tappa obbligatoria per chi transita in Umbria, singolare anche la visita al pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria e Orvieto sotterranea che avevamo visto nella precedente permanenza.
Ci perdiamo per le sue vie e la giriamo in lungo e in largo, fino a sera, è' ormai ora di cena torniamo in area, doccia, cena, relax e a nanna.
All'arrivo in area non fatevi spaventare dal rumore del passaggio dei treni dell'altra velocità, la sera ne passano meno e dalle 23.00 alle 7.30 non passano.
ORVIETO SCALO Area di sosta Battistelli Renzo, Strada della Direttissima 63 - 42,725448 12,127004 (lat long) N 42°43'31.6 E 12°07'37.2. Piazzole ampie dotate di corrente, docce e bagni, carico e scarico 20€/24 ore tutto compreso. A due passi dalla funicolare, stazione e bus, con minimarket.
Mercoledì 11 SETTEMBRE 2024 Orvieto (TR) - Mignano Monte Lungo (CA) - Santa Maria Capua Vetere (CA) - Caserta
Notte tranquilla, dopo una bella dormita siamo pronti una tappa di trasferimento, non senza qualche piccola sosta. Facciamo colazione, scarichiamo e usciamo dall'area. Facciamo il pieno, qualche spesa e partiamo.
Alle 13.00 siamo a Mignano Monte Lungo (CA). Ci fermiamo nel parcheggio del Sacrario, mangiamo qualcosa al volo e iniziamo la visita a Sacrario e al museo.
Cimitero militare, costruito sulle pendici orientali del monte Lungo. Dal cancello d'ingresso parte una scalinata che porta al manufatto principale, al cui centro c'è l'altare in marmo scuro, con una statua raffigurante un soldato morente, opera dell'artista Pietro Canonica. Su entrambi i lati la struttura presenta un porticato costruito in marmo bianco. Lateralmente all'altare sono presenti due lapidi: una è dedicata al generale Vincenzo Dapino, mentre sull'altra è riportato il testo del telegramma di congratulazioni del generale Mark Clark allo stesso Dapino, per la vittoriosa battaglia. Sul portico è riportata la scritta MORTUI UT PATRIA VIVAT e lateralmente allo scalone d'accesso, disposti in filari con ripiani digradanti verso l'ingresso, sono tumulati 784 militari caduti combattendo durante la seconda guerra mondiale nelle battaglie di Montelungo e Cassino.
Di fronte al Sacrario, sull'altro lato di via Casilina, è stato costituito un piccolo museo in cui è possibile visionare vari documenti, fotografie, cimeli e armi dell'epoca, esternamente ad esso trovano posto carri armati e pezzi d'artiglieria italiani ed inglesi impiegati nella battaglia.
Ripartiamo alla volta di Santa Maria Capua Vetere (CA) per la visita al famoso Anfiteatro.
L'Anfiteatro campano o Anfiteatro capuano è un anfiteatro di epoca romana, secondo per dimensioni soltanto al Colosseo di Roma. La struttura come tutti gli anfiteatri era a pianta ellittica e per le dimensioni contendeva il primato all'Anfiteatro Flavio di Roma con il quale condivide diverse soluzioni architettoniche, tanto da far supporre che fu utilizzato direttamente come modello per la costruzione di quest'ultimo.
All'esterno l'asse maggiore misurava 177 metri mentre l'asse minore era di 139 metri. La struttura esterna disponeva di 4 piani dall'altezza complessiva di 46 metri tutti di ordine tuscanico. I tre piani inferiori constatavano di 80 arcate ciascuna di travertino e le chiavi d'arco erano ornate con busti di divinità.
È ora di raggiungere Caserta e così ci tuffiamo nel traffico e alle 17.00 circa siamo in area di sosta. Dopo l'opportuna registrazione, su indicazione del gentilissimo gestore ci prepariamo e usciamo per fare 2 passi per poi andare a mangiare una spettacolare pizza al Tre Farine.
MIGNANO MONTE LUNGO Parcheggio del Sacrario Via Casilina - 41,423553 13,967126 (lat long) N 41°25'24.8 E 13°58'01.7.
SANTA MARIA CAPUA VETERE Parcheggio a pochi passi dall’Anfiteatro, Via Martiri Cristiani - 41,087380 14,247404 (lat long) N 41°05'14.6 E 14°14'50.7.
CASERTA Area di Sosta Feudo San Martino Via Feudo di S. Martino, 5 Caserta - 41,065547 14,329028 (lat long) N 41°03'56.0 E 14°19'44.5. A soli 500mt dalla Reggia di Caserta e dal centro città e a 200mt dalla Stazione Ferroviaria, ed a pochi chilometri dalle uscite autostradali di Caserta Nord e Caserta Sud, l'area è completamente recintata e video sorvegliata 24h/24h e dotata di carico / scarico, servizi igienici e docce a pagamento. Spartana ma perfetta per una sosta praticamente in centro città. Costo 20 €/ 24 ore compresa elettricità.
Giovedì 12 SETTEMBRE 2024 Caserta
Notte tranquilla ci risvegliamo con i primi rumori della città.
Oggi in programma c'è la visita alla meravigliosa Reggia, così fatta colazione alle 8.45 siamo in cammino per raggiungerla.
Acquistiamo i biglietti al costo di 18 euro a persone si possono visitare gli appartamenti reali, il parco reale e i giardino inglese, siamo pronti per immergerci in uno dei luoghi più suggestivi e importanti d’Italia e dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997.
La Reggia, ultima grande espressione del Barocco italiano, voluta da Carlo di Borbone su modello della Versailles di Luigi XIV, fu progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli.
Entrando ci si trova nell’atrio del palazzo da qui si accede al vestibolo inferiore, con prospettiva sui quattro cortili che aprono la vista sul parco. Lo scenografico e stupendo scalone d’onore, con grande rampa centrale seguita da due rampe laterali, conduce al vestibolo superiore a pianta ottagonale, illuminato da finestroni, di fronte la maestosa Cappella Palatina. A sinistra della Cappella si aprono gli Appartamenti Reali, un susseguirsi di stanze splendide e ricche di storia che raccontano e testimoniano la vita del regale palazzo in un tripudio di marmi, affreschi, dipinti e arredi d'epoca.
A seguire usciti dal palazzo ci siamo incamminati per la visita dell’incantevole parco reale che si estende su 120 ettari e si sviluppa in lunghezza per circa 3 km ed è alimentato dall’Acquedotto Carolino che porta acqua alle vasche e alle fontane. Sulla sinistra si sviluppa il Bosco Vecchio, dove si incontrano la Castelluccia e la Peschiera perfettamente tenuti nelle geometrie e colori. Percorrendo il lungo viale centrale arriviamo alla Fontana Margherita e a seguire la celebre “via d’acqua”, disposta su un asse sud-nord, su cui si incontrano le fontane, ispirate a temi della mitologia classica, e sette vasche digradanti che formano altrettante cascate, arriviamo infine all’ultima Fontana quella di Diana e Atteone posta alla basa di una grande cascata artificiale, perno dell’intero impianto scenografico.
Dopo le foto di rito della suggestiva fontana, ci avviamo a destra per raggiungere il celebre Giardino all’inglese ricco di piante esotiche che si estende nei suoi 24 ettari coperti di alberi secolari e scorci di acque suggestivi.
Sicuramente una visita da non perdere, da percorrere a piedi con calma per godersi a pieno delle bellezze di questo magnifico e incantevole luogo.
Per ogni altra informazione: https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/
Terminata la visita rientriamo piuttosto stanchi ma altrettanto soddisfatti!
Stasera é prevista pioggia per cui optiamo per una bella doccia, cena in camper e relax, domani ci aspetta un altro po' di strada in direzione Matera.
Venerdì 13 SETTEMBRE 2024 Caserta - Matera
Questa mattina sveglia di buon ora, vorremmo lasciare l'area intorno alle 8 e dirigere verso Matera. E così, fatta una veloce colazione e scaricato, partiamo con soli 15 minuti di ritardo rispetto al preventivato.
Imbocchiamo l'autostrada a Caserta nord e ci dirigiamo prima verso Salerno poi deviamo sull'autostrada dei due mari in direzione bari e usciti a Candela imbocchiamo la statale fino a Matera.
Decidiamo di sostare all’area di sosta della Masseria Del Pantaleone, prima di partire avevamo letto davvero tantissime recensioni positive.
Arrivati ci sistemiamo accolti da Francesco che, oltre ad illustrarci i servizi offerti dalla Masseria, ci suggerisce di iniziare la visita della città supportati da una guida.
Decidiamo di avvalerci di Salvatore Locuratolo di Pianeta Sassi (che collabora con loro), con il quale prendiamo appuntamento per le 16.00.
Nel frattempo si è fatta l'ora di pranzo e perché non farci coccolare dal ristorante della masseria? Deciso pranziamo al suon di orecchiette scialatielli e la mitica Pignata, tutto a dir poco ottimo!
Arrivate le 16 si parte, saliamo sul pulmino insieme alla nostra guida e raggiungiamo i sassi. Prima di iniziare la visita, Salvatore inizia il racconto della storia di questo splendido luogo. Matera è città antichissima e la sua origine si perde nella preistoria. Per il substrato abitativo consistente in grotte scavate nel masso tufaceo è nota come la «città sotterranea» e per la continuità di vita dal paleolitico ai giorni nostri è ritenuta una delle più antiche del mondo. Mentre percorriamo rigorosamente a piedi le strette caratteristiche stradine, Salvatore ci illustra come nel tempo Matera ha subito cambiamenti subendo domini e conquiste, anni di soppressioni e di albori, fino ad essere decretata dopo la Seconda Guerra Mondiale città della Vergogna a seguito della denuncia di Carlo Levi che illustrò le pessime condizioni in cui viveva la popolazione nelle case grotte e per la prima volta Matera salì alla ribalta nazionale e diventò il caso più eclatante di arretratezza e povertà. Mentre saliamo al rione Civita costruito sullo sperone, il blocco urbanistico centrale, dove si trova la Cattedrale e che separa i due Sassi, due quartieri di Matera, Sasso Caveoso a nord e Sasso Barisano a sud, Salvatore ci racconta che Matera fu poi sfollata e divenne luogo di discussione per il suo futuro. Un gruppo di giovani materani dagli anni 70 con lotte politiche e culturali riuscì con l’aiuto di finanziamenti nell’intento di rivalorizzare il luogo e far rientrare gli abitanti nei sassi con una ricostruzione fedele e attenta. I panorami e gli scorci che si presentano girando sono incredibili, immergendosi nelle vie dei sassi si ritorna indietro nel tempo e si assapora il silenzio e la storia, di sera poi le luci rendono il luogo magico.
Nel 1993 l’UNESCO ha dichiarato i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione di altri siti nel mondo. Il 17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale.
Ore 20.30 rientriamo entusiasti e soddisfatti dell'esperienza fatta, pronti per una visita in autonomia.
MATERA Area di sosta presso la Masseria Del Pantaleone – azienda agrituristica SP 10 Matera Sud, 27, 75100 Matera MT - 40,652641 16,607403 (lat long) N 40°39'09.5 E 16°36'26.7. Ampie piazzole pianeggianti alcune pavimentate altre su ghiaia ciascuna dotata di presa elettrica; attacchi per acqua potabile, scarico, servizi igienici, docce con acqua calda (a pagamento). Costo 20€/24 ore x 2 persone + tasse di soggiorno.
Sabato 14 SETTEMBRE 2024 Matera - Alberobello (BA)
Notte tranquilla, ci svegliamo con tutta calma, facciamo colazione e ci prepariamo per prendere la navetta delle 9,30. Matera un incanto, la luce nelle varie ore del giorno fa cambiare ogni angolo della città. Questa mattina la città è più animata di ieri, ma edotti dagli insegnamenti di Salvatore .ci inoltriamo senza alcun indugio per ripercorre alcuni tratti visitati ed aggiungere altri scorci.
Si fanno le 12,30 e decidiamo di avvicinarci al punto di ritrovo della navetta che ci raccoglierà per riportarci in masseria intorno alle 13.
Pranziamo, compriamo un po' di olio, salutiamo e verso le 15.00 siamo in strada diretti ad Alberobello (BA).
Abbiamo letto che parecchi parcheggi sono vietati ai camper, ma che c'è una possibilità in una zona un po' periferica della cittadina.
Parcheggiato, ci incamminiamo verso il centro dell’abitato. Penseremo dopo se restare o no la notte.
Alberobello è un luogo da favola, una piccola gemma di terra incastonata nella Valle d'Itria tra le province pugliesi di Bari, Brindisi e Taranto, nota per i trulli, tipiche abitazioni in pietra calcarea esempio straordinario di edilizia in pietra a secco a lastre (tecnica risalente all’epoca preistorica).
Le dimensioni contenute del centro storico fanno di Alberobello un centro facilmente visitabile; fra i luoghi da non perdere il Rione Monti, il quartiere più esteso e famoso di Alberobello con circa 1.000 trulli, i Trulli Siamesi, due coni fusi centralmente che, secondo la leggenda, simboleggiano la storia di amore e odio che travolse due fratelli; il Rione Aia piccola, il quartiere più piccolo del centro storico di Alberobello. Qui si trovano circa 400 trulli ad uso residenziale e tanto altro ancora …
E così, come nostro solito gironzoliamo per il centro perdendoci a guardare scorci, panorami e ogni dettaglio.
Quando torniamo al camper siamo in compagnia di altri 4 mezzi così decidiamo di passare la notte qui.
ALBEROBELLO Parcheggio I Via Nino Rota - 40,788606 17,244955 (lat long) N 40°47'19.0 E 17°14'41.8
Domenica 15 SETTEMBRE 2024 Alberobello (BA) - Locorotondo (BA) - Ostuni (BR) - Marina di Ostuni (BR) - Cisternino (BR)
Nottata abbastanza tranquilla, disturbata solamente dal passaggio di qualche, poche, autovetture.
Erica si sveglia abbastanza presto, prepara la colazione, ci vestiamo e via verso la nostra prossima tappa, Locorotondo (BA).
È domenica e al nostro arrivo il paese si sta svegliando, ma è un'ottima occasione per godersi appieno questo incantevole borgo che già dopo poco meno di un'ora inizia ad animarsi dei primi turisti.
Locorotondo (BA) è uno dei borghi antichi più caratteristici della Puglia, il nome Locorotondo proviene dal tardo latino Locus Rutundus, che significa luogo rotondo.
Il tranquillo borgo adagiato su un’altura è composto da casette bianche in muratura dal tetto aguzzo e spiovente, le tipiche cummerse, che evocano le sembianze di un villaggio del nord Europa. Disposte in senso circolare intorno al centro, le casette sono circondate dal celebre balcone, il cosiddetto “lungomare” il cui nome non deve ingannare perché ci si trova in mezzo alle colline. Passeggiare tra i vicoli di questo borgo certificato Bandiera Arancione da Touring Club Italiano è un’esperienza bucolica, fatta di continui scorci da fotografare: balconi in ferro battuto fioriti, i cactus disposti agli angoli, scale e porte dipinte e panni stesi al sole.
Prima di proseguire e lasciare la cittadina ci fermiamo al panificio La Panega, compriamo i tradizionali taralli, un po' di pane, un paio di ottimi panzerotti che assaggiamo immediatamente: non abbiamo resistito!
Torniamo al camper e proseguiamo verso Ostuni (BR), dove, non senza qualche difficoltà, sistemiamo il mezzo nel parcheggio comunale Genco a pochi minuti dal centro e ci incamminiamo alla scoperta della Città Bianca.
Ostuni è un borgo davvero grazioso che sorge su tre colline nella terra del Salento. Situata proprio alle pendici sud-orientali della Murgia, Ostuni è famosa per il suo centro storico caratterizzato da edifici e casette di calce bianca. L’usanza di utilizzare la calce per le costruzioni è molto antica e sembra che derivasse non solo perché questa era un prodotto di facile reperibilità e dava maggiore luce alle vie cittadine ma anche perché nel Medioevo si pensava fosse un disinfettante naturale contro la peste.
Il nucleo storico di Ostuni si trova su una collina a circa 240 metri sopra livello del mare.
Il centro, conservato all’interno delle mura aragonesi, è riuscito a conservare negli anni la sua struttura di borgo medievale con numerose viette che si snodano tra le case. Non esiste un vero itinerario per scoprire il paese, il bello è anche perdersi tra le sue stradine! L’unica via vera e propria del paese è “Via Cattedrale”, che taglia il centro in due parti e permette di raggiungere la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Vicino alla Cattedrale si trova anche la bellissima Chiesa San Giacomo di Compostela che è considerata una delle più antiche della città. Cuore di Ostuni è Piazza della Libertà un luogo che ospita non solo bar e locali ma anche il Municipio, la Chiesa di San Francesco ed il celebre Obelisco di Sant’Oronzo. L’obelisco, alto quasi 21 metri, è intitolato a Sant’Oronzo il protettore di Ostuni. In Piazza della Libertà si trova anche la bellissima Chiesa di San Francesco Piccola, piena di fascino è semplicemente bellissima!
Il cielo si fa sempre più scuro, così iniziamo ad avvicinarci al parcheggio, per fortuna! Appena saliti inizia a piovere. Pranziamo rapidamente e proviamo a scendere verso il mare.
Girovaghiamo fra Villanova, Marina di Ostuni e Diana Marina, il tempo sicuramente non aiuta, ma pare che qui la stagione estiva sia terminata, in giro c’è davvero pochissima gente.
Questi luoghi sono davvero uno spettacolo della natura; il litorale ostunese è inserito in un’Area Protetta Regionale dichiarata Sito d’importanza Comunitaria dalla Comunità Europea; questo significa acque pulite e natura incontaminata!
Dopo aver riempito gli occhi e l’anima di così tanta bellezza e respirato la natura, ripartiamo.
Arriviamo a Cisternino (BR) in tardo pomeriggio e sistematici, partiamo alla scoperta del Borgo. Non é un caso che andando da Alberobello ad Ostuni abbiamo deciso di non fermarci, Cisternino infatti è noto oltre che per essere un borgo incantevole, anche per un aspetto prettamente culinario, le mitiche Bombette. Per questo pur allungando di qualche km, abbiamo deciso di tornare qui verso sera e approfittare per cenare assaporando questi succulenti involtini di carne cotti allo spiedo.
Cisternino è uno dei borghi più affascinanti di tutta la zona, con le sue stradine lastricate in cui è un piacere perdersi, tra i vicoli e le piazzette, respirando l’aria di una volta (e il profumo della carne cotta sui fornelli al di fuori delle macellerie). Un fascino quasi all’orientale, dovuto a quella “architettura istintiva” (cioè non pianificata) che contraddistingue il centro storico.
Molto bella è piazza Garibaldi, su cui prospetta da un lato la Villa comunale e dall’altro la Torre Grande con la Porta Grande e la Chiesa Madre; ma l’atmosfera e il fascino di Cisternino risiedono tutti nel girovagare tra le case dell’Isule (Isola) e degli altri antichi quartieri che si estendono al di là della Chiesa Madre e della Torre Grande. Inutile seguire un itinerario preciso, il bello della visita sta proprio nel perdersi e poi ritrovarsi.
Passando al punto informativo della Pro Loco abbiamo accolto il suggerimento della gentilissima operatrice e, tra gli innumerevoli locali che si trovano in città, abbiamo optato per “Al Vecchio Fornello” dove, scelta la carne al banco macelleria, ti fanno accomodare e te la cucinano. Che dire davvero ottime!!
Rientrati al camper notiamo dei ragazzi in area, che per qualche ora disturberanno un po' la quiete serale, ma che per fortuna intorno alle 22 si dileguano facendoci passare una nottata tranquilla.
LOCOROTONDO Parcheggio in Via F. T. Marinetti - 40,75830 17,318348 (lat long) N 40°45'29.9 E 17°19'06.1 - vicino ad una Lavanderia self service, nessun servizio, gratuito.
OSTUNI Parcheggio/Area sosta Genco Contrada Santo Stefano - 40,735789 17,577170 (lat long) N 40°44'08.8 E 17°34'37.8, grande spiazzo non asfaltato usato come parcheggio auto e camper, comodo al centro, nessun servizio, a pagamento (1,20€/ora per i camper)
VILLANOVA DI OSTUNI Parcheggio Camerini lato mare Via Consolato Veneziano - 40,786560 17,597863 (lat long) N 40°47'11.6 E 17°35'52.3, gratuito
DIANA MARINA Parcheggio Via dei Bouganville - 40,793021 17,577388 (lat, probabilmente non accessibile durante la stagione balneare, non adatto a mezzi di grandi dimensioni long) N 40°47'34.9 E 17°34'38.6, gratuito
CISTERNINO Area Camper Comunale Via Francesco Clarinzia - 40,744286 17,427781 (lat long) N 40°44'39.4 E 17°25'40.0, asfaltato, pianeggiante, illuminato, con scarico, gratuito. Accessibile anche da Via Sebastiano Caboto
Lunedì 16 SETTEMBRE 2024 Cisternino (BR) - Monopoli (BA) - Polignano a Mare (BA)
Oggi inizia la risalita verso casa. Ci alziamo con molta calma facciamo colazione ci mettiamo in viaggio.
Arrivati a Fasano (BR) notiamo un Lidl e approfittiamo per acquistare un po' di cose, poi dirigiamo verso il mare e seguendo la costa arriviamo a Monopoli (BA). Parcheggiamo e ci incamminiamo verso il centro.
Monopoli graziosa città in provincia di Bari, affacciata sul mare Adriatico, con quella tipica bellezza pugliese che mescola l’azzurro del mare al bianco delle case. Il suo caratteristico centro storico di origine alto-medievale, sovrapposto ai resti di un abitato fortificato già nel V secolo a.C., si affaccia sul mare circondato da suggestive mura di cinta.
Un giro nel centro storico di Monopoli non può che cominciare dal Porto Vecchio. Qui si può ammirare un incantevole paesaggio con le graziose barche blu, tipiche dei pescatori, che contribuiscono ad addolcirne la vista. Sul suo lungomare si affacciavano importanti fortificazioni costiere, tra cui anche il castello Carlo V di Monopoli.
Stagliato sul mare con tutta la sua imponenza, in passato ha rappresentato la sede della più alta autorità militare della città, mentre oggi è un luogo di cultura e tradizione; ogni estate si susseguono rassegne letterarie e il famoso PhEST, il festival fotografico diffuso.
Accompagnati dalla fresca brezza marina veniamo incantati da un gomitolo di graziosi vicoletti e stradine. in pieno contrasto con le ariose piazze che si aprono nel borgo come piazza Vittorio Emanuele II, piazza Garibaldi e piazza Palmieri.
Torniamo al parcheggio che sono passate le 14.00 per cui decidiamo di mangiare qualcosa prima di proseguire.
Anche oggi il tempo è incerto e il vento è un po' fastidioso, ma viste le previsioni per i prossimi giorni, meglio non lamentarsi.
Con calma partiamo per Polignano a Mare (BA) che dista solo 10/15 km. Appena arrivati ci tuffiamo in centro, ancora bello animato di turisti, soprattutto stranieri, che invadono rumoreggiando le strette vie del centro storico.
Polignano a Mare resa celebre dalla statua dedicata a Domenico Modugno a cui ha dato i natali, è uno dei borghi pugliesi più belli. Affacciato sull’Adriatico, bianco e arroccato su una falesia, a picco su un’insenatura da sogno Polignano regala emozioni ad ogni scorcio
Al borgo storico si accede passando attraverso il cinquecentesco Arco Marchesale, o Porta Grande, che un tempo era l’unico ingresso alla città fortificata Oltrepassato l’arco si incontra la chiesa Matrice, dedicata alla Madonna dell’Assunta.
Poi ci si perde tra le vie e le numerose botteghe di artigianato, le gelaterie e le pasticcerie tipiche e i ristoranti romantici affacciati sul mare.
Occorre però essere anche attenti osservatori, Polignano infatti è definita anche il paese della poesia: in lungo e in largo, sui muri, sulle scalinate del centro storico, persino sulle porte, si trovano, dipinti a mano, versi e parole di poeti e scrittori famosi.
Sono opera di uno street artist locale, Guido Lupori, detto anche Guido il Flâneur, che s’è dato una missione speciale: “avvicinare i giovani alla bellezza della letteratura”.
Tornarti al camper ci accorgiamo della presenza di cartelli che vietano la sosta notturna a seguito di un'ordinanza comunale della durata di un paio di mesi, così, anche se un po’ rattristati (avremmo voluto godere di questa splendida vista), ci spostiamo nel parcheggio Marco Polo posto a sud della cittadina, dove invece è consentita la sosta notturna.
MONOPOLI Parcheggio gratuito Via Nazario Sauro - 40,957948 17,298966 (lat long) N 40°57'28.6 E 17°17'56.3, asfaltato, pianeggiante.
POLIGNANO A MARE Parcheggio gratuito Cala Paura Via F. Corridoni 57 - 40,999388 17,212817 (lat long) N 40°59'57.8 E 17°12'46.1 su sterrato, nessun servizio
POLIGNANO A MARE Parcheggio a pagamento Marco Polo Piazzale Marco Polo 40,992634 17,230406 (lat long) N 40°59'33.5 E 17°13'49.5, asfaltato, pianeggiante, illuminato.
Martedì 17 SETTEMBRE 2024 Polignano a Mare (BA) – Lesina (FG) - Termoli (CB)
Nottata tranquilla, dopo la sveglia e una tranquilla colazione, facciamo un attimo il punto.
Notizie ci dicono che il tempo non sarà clemente per il termine della nostra vacanza e ci rendiamo presto conto che probabilmente dovremo anticipare di un giorno il rientro. Ma non vogliamo farci sconfortare e cerchiamo di pensare una tappa alla volta, Così programmiamo la giornata.
Oggi dovremo percorrere un po’ di strada, per cui ci sistemiamo e continuiamo la “risalita” Ci piacerebbe fare una tappa intermedia in Gargano e così dirigiamo verso Lesina (FG) per poi veder come procedere una volta arrivati. Idea non proprio azzeccata, quando arriviamo diluvia e il luogo non ci affascina affatto, così pranziamo e fatta qualche foto decidiamo di ripartire in direzione Termoli (CB).
Ci sistemiamo al Porto (dove tra l’altro è presente anche una grande area di sosta) optando per il parcheggio in parte gratuito proprio sul molo, molto comodo per la visita la cittadina in quanto sono presenti scale che conducono direttamente al centro del borgo.
Termoli, la perla della costa molisana, incanta i visitatori con il suo suggestivo borgo antico, che si erge maestoso su un promontorio che domina la splendida spiaggia di Sant’Antonio.
Attraversando i pittoreschi vicoli del borgo, si possono ammirare tesori architettonici come l'imponente Castello Svevo e la magnifica Piazza del Duomo, cuore pulsante della città. Tra le stradine si cela anche la celebre "rejecélle", uno dei vicoli più stretti del mondo, che sfida i visitatori con i suoi 50 cm di larghezza.
Le case affacciate sul mare regalano uno spettacolo mozzafiato, con la loro variegata tavolozza di colori che si fondono con l'azzurro del mare. A nord, la spiaggia di sabbia finissima invita al puro relax, mentre a sud, sulla spiaggia di Rio Vivo, gli sport acquatici sono protagonisti indiscussi.
Un bell’acquazzone ci coglie di sorpresa costringendoci a tornare al camper, questa volta un po’ bagnati.
Il tempo non accenna a migliorare, anzi se possibile peggiora ancora, obbligandoci a restare al coperto fino all’indomani mattina.
LESINA Parcheggio lungo lago Via Banchina Vollaro - 41,865077 15,359636 (lat long) N 41°51'54.3 E 15°21'34.7, asfaltato, pianeggiante.
TERMOLI Parcheggio Porto Via del Porto - 42,004687 14,998993 (lat long) N 42°00'16.9 E 14°59'56.4, asfaltato, pianeggiante, illuminato
Mercoledì 18 SETTEMBRE 2024 Termoli (CB) – Fossacesia Marina (CH) - Marina di San Vito Chietino (CH) - Altedo (BO)
Nottata tutto sommato tranquilla, ci svegliamo con un tempo un po’ incerto ma niente pioggia, cos’ decidiamo di tornare in centro.
Scelta azzeccata, qualche sprazzo di sole ci regala colori e scorci davvero impagabili.
Purtroppo le notizie meteo che ci arrivano da casa sono di ulteriore peggioramento, è stata diramata un’allerta rossa. Così decidiamo di proseguire la risalita godendoci al massimo il sereno che ci dona questa ormai ultima giornata di ferie e fissiamo un paio di tappe lungo la costa dei trabocchi (che abbiamo visitato l’estate scorsa e che ci è rimasta nel cuore) per poi essere a casa in serata.
Così ci rimettiamo in viaggio e arriviamo a Fossacesia Marina (CH) dove, una volta parcheggiato, andiamo in spiaggia a godere delle ultime ore di relax coccolati dalle onde e da un caldo sole di fine estate.
Si fanno cosi le 13.30 e iniziamo a sentire un certo languorino per cui decidiamo cercare qualcosa da mangiare, così ci spostiamo di qualche chilometro fino a Marina di San Vito Chietino (CH).
Pranziamo e risaliamo in camper per l’ultima tratta.
In serata siamo a casa, le ferie sono terminate, almeno per ora….
FOSSACESIA MARINA Parcheggio Via Lungomare - 42,250031 14,511340 (lat long) N 42°15'00.1 E 14°30'40.8,
asfaltato, pianeggiante.
MARINA DI SAN VITO CHIETINO Parcheggio della Stazione Ferroviaria - 42,306347 14,440362 (lat long) N 42°18'22.9 E 14°26'25.3, asfaltato, pianeggiante.