Breve guida ad un accessorio importante: la veranda
Come scegliere la veranda per furgonati e caravan? Che tipo di vacanze fate? Se siete alla ricerca della migliore o quella che fa al caso vostro, ecco alcuni consigli e suggerimenti
Scegliere una veranda oggi: un affare molto complicato vista l’ampissima offerta di modelli, tipologie e materiali diversi, ognuno dei quali ha caratteristiche che è bene conoscere.
La scelta tra le diverse tipologie di verande è tutt’altro che banale: in questa conversazione vorrei provare a dire la mia sull’argomento, prendendo in esame prodotti “medi” dedicati a mezzi per il turismo itinerante o semi-itinerante, quindi alle caravan e ai motorizzati furgonati, visto che i mansardati fanno categoria a parte a causa delle dimensioni, soprattutto in altezza, dei mezzi stessi
Partiremo dalle soluzioni tradizionali per caravan evitando di includere le verande “stagionali” che, pur essendo le migliori disponibili in termini di materiali, si rivolgono essenzialmente ad un pubblico di stanziali; poi passeremo alle soluzioni più “rapide” sia per caravan che per furgonato, infine analizzeremo anche i tendalini automatici con le proprie estensioni per creare uno spazio chiuso.
La veranda tradizionale
Nata poco dopo la nascita della caravan con l’intento di raddoppiare (o più) l’area disponibile collegando una tenda a casetta al mezzo, la veranda tradizionale rimane dedicata essenzialmente alle roulotte che stazionano in campeggio per le classiche ferie estive; pur richiedendo un certo tempo per l’allestimento, per contro gode di un’ottima stabilità al vento data proprio dalla struttura solidamente vincolata a suolo e cellula.
Negli ultimi anni si sono viste proposte con strutture in tubi pneumatici al posto della tradizionale paleria (in alluminio o ferro): come tutte le soluzioni pneumatiche, oggi di gran moda, offrono vantaggi molto ben reclamizzati ma anche svantaggi, perlopiù taciuti; per inciso, la struttura pneumatica inaspettatamente non porta, in media, ad una riduzione di pesi.
Con queste verande l’integrazione con il mezzo è molto buona, visto che la tela è fissata al perimetro della cellula senza soluzione di continuità, e questo favorisce anche una discreta protezione dalle – relativamente - basse temperature; a causa di questa interfaccia con il mezzo, di fatto i furgonati non possono usufruire di questa tipologia.
Tra i vantaggi abbiamo lo spazio all’interno, che è ampio e può essere attrezzato con camere da letto aggiuntive e zona cucina; uno svantaggio sicuramente è il tempo di allestimento, unitamente al peso normalmente abbastanza elevato perché si raggiungono facilmente i 50 kg.
Le verande leggere e quelle autoportanti
Queste verande consentono un rapido allestimento quindi sono state apprezzate per prime dai roulottisti centro-nordeuropei, che all’impronta itinerante dei loro viaggi uniscono la necessità di avere un ambiente più protetto rispetto ad un tendalino. Sostanzialmente si tratta di una tenda leggera, normalmente Nylon, di montaggio e smontaggio rapido e ingombro più gestibile a bordo del mezzo durante gli spostamenti. La struttura può essere in pali di vetroresina e metallo oppure in tubi gonfiabili ad alta pressione.
La veranda può essere autoportante, includendo una parte collegabile alla parete del mezzo: in questo caso la destinazione d’uso originale è il camper, benché nulla vieti di collegare una caravan; con questa estensione, la veranda può essere lasciata montata spostando il mezzo per visitare i dintorni o, più semplicemente, per andare al carico/scarico acque varie.
Per le caravan i modelli più specifici sono quelli che si legano più stabilmente al mezzo, anche se nessuno vieta di usarli con un motorizzato. L’abitabilità interna e l’isolamento termico normalmente non sono al top, anche se in qualche caso si arriva alla possibilità di montare una camera interna matrimoniale.
Per la cronaca io posseggo proprio una veranda autoportante da furgonato, che però ho sempre usato solo in abbinata alla caravan o alla tenda da tetto che ho montato sul carrello. L’acquisto di questa tenda mi ha permesso di risolvere il problema veranda per la mia caravan ribassata, visto che i modelli dedicati erano parecchio costosi.
Il tendalino “verandizzato”
Ormai ogni motorizzato e parecchie caravan itineranti montano un tendalino: sia esso automatico, ovvero operato da un motorino o da una manovella, oppure manuale, ovvero srotolato e riavvolto a mano agendo direttamente sul rullo, la presenza di questo accessorio è praticamente scontata. Partendo da questa considerazione, negli ultimi anni le aziende costruttrici hanno pensato di rendere disponibili teli laterali e frontali studiati in modo da solidarizzare con la struttura del tendalino e trasformarlo in veranda.
L’idea in sé non è malvagia, anzi, e le aziende hanno curato di creare collegamenti veloci e facili con la struttura del tendalino: rimane l’incombenza del picchettaggio al suolo, come una veranda tradizionale. Differentemente da questa, però, lo spazio interno non è molto ampio, essendo vincolato dalle dimensioni del tendalino, inoltre difficilmente si potranno mettere camere da letto aggiuntive.
La tela delle pareti è molto simile a quella del tendalino stesso, quindi generalmente non troppo traspirante, pesante e alla fine anche costosa sebbene robustissima. Il costo di un kit pareti per un tendalino è spesso pari o superiore a quello di molte verande, quindi si tratta di un impegno finanziario non trascurabile: a questo si deve aggiungere lo svantaggio, in caso di camper, di non poter muovere il mezzo, come per una veranda tradizionale. Si sarà capito tra le righe che l’idea di questo ibrido, in linea di principio molto azzeccata, non riscuote però la mia preferenza a causa dell’insieme degli svantaggi che accumula; ovviamente tanti camperisti la pensano diversamente, come sempre è un questione personale.
I prezzi
Inizialmente era mia intenzione farvi esempi concreti, mettendo fotografie dei prodotti con relativi prezzi: mi sono reso conto ben presto, però, che questa operazione è di fatto impossibile viste le tantissime varianti in gioco tra dimensioni (lunghezza ma anche altezza e profondità), presenza o meno di accessori (per esempio i pavimenti: inclusi o no, in plastica o traspiranti), materiali costruttivi e classe di eccellenza del prodotto, tipo di rivenditore (gruppo che opera on-line, grande concessionario, piccolo costruttore diretto); insomma inutile scrivere 250€ o 2500€ perché se la differenza è 10 volte tanto che senso ha dare indicazioni?
Il mio consiglio come sempre è di capire di cosa abbiamo bisogno: siamo stanziali o itineranti, andiamo prevalentemente in climi caldi o freschi, siamo disposti a lavorare 2 ore per stare comodi oppure dopo 10 minuti abbiamo già fatto abbastanza, se abbiamo un camper vogliamo muoverci dal camping e poi ritornarci oppure no e via discorrendo. Una volta definiti i bisogni, armiamoci di santa pazienza e facciamo le nostre ricerche: è più importante centrare il prodotto giusto che risparmiare 300€, ma ha senso anche cercare il rivenditore che complessivamente ci permette di fare un acquisto al giusto prezzo (per noi!).
Visto che qualcuno già inizia ad assaporare aria di ferie e viaggi, auguro a tutti una splendida estate.
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