Teardrops caravan
Letteralmente questa definizione si riferisce alla forma esterna a goccia (letteralmente “lacrima”, viva l’allegria), per cui è una “Teardrop” anche la T@b XL 09, che non è propriamente un mezzo minuscolo, anzi! Qui però ci riferiamo a quei rimorchi a forma di goccia che prevedono normalmente un letto matrimoniale all’interno e una cucina accessibile all’esterno sulla parte posteriore
Salta subito all’occhio l’estrema trainabilità di questo tipo di oggetti, che li rende idonei ad essere accoppiati anche a vetturette di segmento A. Inoltre il peso ridotto e la forma vagamente retrò ne fanno uno dei rimorchi prediletti dagli appassionati di auto d’epoca e campeggio: un binomio molto poco sviluppato in Italia, ma che all’estero è capace di riunire centinaia di equipaggi per raduni bellissimi (basta guardare le foto per rendersene conto)
Al di fuori di questi due aspetti, però, la Teardrop caravan mostra limiti molto evidenti: se è vero che il letto è sicuramente confortevole, un abitacolo così chiuso in caso di clima molto caldo può diventare un vero forno; la cucina ad accesso esterno, poi, non mi ha mai trovato entusiasta e inoltre, per questioni prettamente geometriche, è complicato corredare il mezzo di una veranda efficace che offra quindi riparo da vento, pioggia e freddo sia nel soggiorno che nella zona cucina. Infine gli spazi di stivaggio sono molto ridotti e scomodi da raggiungere, oltre a non essere prevista non solo la toilette ma neppure un vano per lo stoccaggio di un porta potti.
Quindi alla fine, al di là dell’aspetto accattivante, a me è sempre rimasta una domanda di fondo: ma cosa ci posso fare esattamente con una Teardrop? Se qualcuno ha una qualche risposta, sarei interessato a leggerla nei commenti.