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Diario di viaggio in camper:

Viaggio in Russia

- seconda parte -

Il diario di viaggio prosegue dalla precedente pagina

Domenica 5 luglio

Stamattina siamo tornati a far spese al centro commerciale, abbiamo anche ricaricato la famigerata sim card russa che avrebbe dovuto farci risparmiare e invece ci sta succhiando il sangue! Si nota che questa città e' più benestante rispetto alle altre visitate in precedenza, lo si nota dalla grande varietà di merci e dai prezzi più alti rispetto, ad esempio, al mercato di Kostroma. Noto un negozio di ottica e curiosa, deformazione professionale, vendono dei Ray Ban, il prezzo mi fa sobbalzare! Li guardo bene bene, il marchio sembra proprio originale, una contraffazione quasi perfetta, l'asino casca quando ne prendo due che presentavano il logo della polarizzazione e li provo ............ la polarizzazione risulta inesistente ma se uno non lo sa .......... Complimenti ai falsari per il marchio comunque, riprodotto alla perfezione!!!

La giornata è piovosa e fa freddo, la cosa non ci tocca più di tanto, dovremmo solo viaggiare per arrivare a questo famigerato parcheggio tir lungo la strada nella regione dello Tver. Come al solito la strada a tratti è dissestata. Passiamo la solita teoria di paesi costituiti da casupole in legno con i tetti in ethernit (cioè amianto) e foreste prevalentemente di betulle. E' sempre molto evidente la durezza della vita degli abitanti di questi centri e il contrasto con la vita (comunque non facile) delle città.

Arriviamo al parcheggio verso le 18, piove e siamo in uno squallido piazzale insieme a decine di tir. L'unica nota positiva è che possiamo caricare e scaricare acqua nera e grigia, per la bianca un discorso a parte. Infatti in tutta la Russia non la puoi usar per bere, solo bollita o ad usi igienici. Si cena in camper e poi si va tutti da Liliana e Mario a festeggiare i 40 anni di matrimonio di Eva e Aurelio. Sono le 22,30 come al solito è ancora giorno ma siamo stanchi e filiamo tutti a nanna.

Lunedì 6 luglio

Finalmente si rivede un pallido sole, percorriamo i 180 km che ci dividono da Novgorod su una strada a tratti dissestata. Anche se meno peggio di altre fino ad ora percorse. Arriviamo intorno alle 11.30, manovriamo parecchio per sistemarci nell'area che ci hanno riservato nel parcheggio dell'Hotel Inturist. Anche Julia e' felice della sistemazione, finalmente un hotel col bagno e gli asciugamani bianchi ci dice! Ci guardiamo sconcertati, sembra che sia ovvio ma non e' cosi'! Quindi scopriamo che a Yaroslav non aveva acqua ne bagno, a Suzdal ha dormito in una casa privata e nell'ultimo parcheggio in una casetta di legno senza alcun servizio. Vorrei vedere quanti di noi si adatterebbero, a lei sembrava più che normale. La invitiamo a pranzo per la sera, una bella cena all'italiana la convince.

06-07-museo-case-di-legno-novgorodNovgorod ci lascia piacevolmente sorpresi, la città è pulita e ben curata. Ha un bellissimo parco e un Cremlino degno di questo nome. Anche qui le mura sono in fase di restauro con i soliti ponteggi in legno che appaiono ancora più precari perchè seguono l'inclinazione del muro dando una sensazione di vertigine solo a vederli, ma gli uomini che ci lavorano non sembrano farci caso.

Andiamo a visitare la cattedrale di Santa Sofia, una delle chiese cristiane più antiche della Russia, ha una bellissima iconostasi ma, il portale più bello non è visibile a causa dei soliti restauri. Facciamo un giro sul ponte, c'è una carinissima spiaggia con gli ombrelloni e i ragazzi si divertono in bici, skate e roller. Si respira un'aria molto europea. Andiamo anche a visitare il museo delle case di legno, una ricostruzione delle antiche isbe con gli arredi e le suppellettili e alcune chiese di legno rigorosamente chiuse, forse in attesa dei turisti della stagione invernale! Questa è l'ulteriore dimostrazione di come anche in luoghi prettamente turistici come questo i russi non capiscano veramente un accidente.

La serata scorre piacevolmente, abbiamo preparato linguine tonno e piselli e scaloppe al vino bianco innaffiate da buoni vini italiani; Julia è contenta ci racconta un po' della sua vita e delle sue abitudini. Scopriamo ad esempio che non le danno il visto per venire in Italia perchè non essendo coniugata con figli c'è il rischio che decida di non tornare più indietro (ma non eravamo in democrazia??) o che comunque potrebbe ottenere un visto turistico dimostrando di avere una carta di credito con almeno 3000 euro di disponibilità. Lei fa l'insegnante e lo stipendio è l'equivalente di 150 euro al mese quindi non le sarà facile riuscire a vedere il paese del quale ha studiato la lingua.

Martedì 7 luglio

Oggi sara' l'ultimo giorno in cui Julia sarà con noi. Ci accompagnerà fino a San Pietroburgo, avremmo dovuto andare a Pusckin a vedere il palazzo di Caterina e la famosa camera d'ambra ma c'è un cambio di programma perchè il martedì fanno chiusura settimanale ........... sic!

Andiamo quindi dritti dritti a San Pietroburgo, la strada è così così e l'entrata in città non semplicissima. Se i moscoviti guidano da pazzi, i pietroburghesi sono dei veri squilibrati! Ci manca poco che un tir tagliandoci volgarmente la strada non ci rifaccia l'intera fiancata, lo schiviamo per grazia ricevuta.

Arriviamo al così detto campeggio, un'area sterrata all'interno di un complesso sportivo con gli allacci alla luce e un rubinetto per il rifornimento dell'acqua dal quale esce un'acqua giallastra, non potabile e per nulla invitante. I servizi che appartengono al centro sportivo sono pietosi, le docce sono comuni due a due cioè senza neppure un divisorio così decidiamo di usufruirne a famiglia, entrando insieme marito e moglie.

Ci sistemiamo, puliamo i camper e poi andiamo a fare un giro per la città, girovaghiamo senza meta e per tornare prendiamo un autobus. Il mezzo è vecchio e fatiscente come l'autista che guida con un cappellaccio in testa e fumando come un turco e la bigliettaia sdentata e vestita non si sa come.

Abbiamo sempre avuto delle serate molto lunghe e luminose ma sono le 23 passate e c'è la stessa luce delle quattro del pomeriggio! Salutiamo Julia per l'ultima volta, le abbiamo lasciato una mancia ed io che l'ho avuta a bordo del camper per una settimana le ho donato un pacco di fettuccine paglia e fieno e un vasetto di sugo mozzarella e basilico, sono stati molto graditi!

Mercoledì 8 luglio

08-07-interno_hermitageOggi insieme alla nostra guida Irina, una simpatica e preparatissima signora di 35 anni siamo andati all'Hermitage, uno dei musei più grandi del mondo. Si dice che se si dedicassero 30 secondi per ogni opera li contenuta si dovrebbe trascorrerci 11 anni. L'edificio è la famosa reggia d'inverno e dire magnifico è riduttivo. Irina ci porta in un percorso che ci permette di vedere le opere principali di Tiepolo, Raffaello, Leonardo, Tiziano, Rembrant, Van Dick, Matisse, Monet, Picasso e molti altri importanti artisti. Ci porta a vedere la stanze residenziali degli Zar, compreso quella dell'ultimo Nicola II.

Nel pomeriggio con un giro panoramico in autobus ci ha illustrato le cose principali da vedere.

Giovedì 9 luglio

Piove, in autobus ci rechiamo alla fortezza di Pietro e Paolo che avevamo visto ieri durante il giro. All'interno, nella cattedrale, sono sepolti tutti gli Zar ed i loro famigliari compreso i discussi resti di Nicola II e della sua famiglia. Andiamo poi alla cattedrale di Sant'Isacco. E' veramente imponente, l'iconostasi bellissima ma da meno l'impressione della chiesa ortodossa infatti ha subito molto, architettonicamente, delle influenze occidentali. Saliamo fin sulla cupola da dove si ammira un panorama splendido.

09-07-l'hermitage-dalla-nevaAndiamo anche a visitare la chiesa della madonna di Kazan, che contiene l'omonima icona, all'esterno c'è un colonnato che vorrebbe imitare quello della nostra San Pietro. Pranziamo velocemente con qualche panino poi andiamo a fare un giro in battello fra i canali e sulla Neva con un colpo d'occhio bellissimo della città e dei suoi ponti che la notte si aprono per far transitare le navi piu' grosse. Al termine facciamo un giro per la Prospettiva Nievsky, una lunga strada sulla quale si affacciano i più bei (e proibitivi) negozi.

Torniamo utilizzando la metropolitana, come al solito Eva che è ungherese fa da interprete a tutto il gruppo e si occupa dell'acquisto dei biglietti che, in questo caso sono gettoni, ne metti uno e puoi prendere tutte le corse che vuoi almeno finché non esci!!

Venerdì 10 luglio

10-07-puskinOggi recuperiamo quella visita al palazzo di Caterina II a Pusckin che avevamo saltato causa chiusura settimanale. Andiamo in autobus, dista una quarantina di km dalla città. Il posto è affascinante anche se totalmente ricostruito dopo che l'incendio appiccato dai nazisti, che ne avevano fatto la loro base, lo ha quasi completamente distrutto. Abbiamo visto anche la ricostruzione, fedele, della famosa camera d'ambra. Indubbiamente di valore inestimabile ma molto kitch.

I giardini sono splendidi, abbiamo pranzato con i panini su una panchina e nel pomeriggio siamo tornati al campeggio, per la sera ci aspetta una cena tipica con spettacolo folcloristico poi andremo ad ammirare l'apertura dei ponti. La cena si è rivelata migliore di quella di Mosca e il locale decisamente molto bello e particolare. Lo spettacolo è stato carino e piacevole il fatto che non abbiano tentato di vendere alcun cd.

Dopo cena abbiamo fatto un giro in autobus in attesa dell'ora di apertura dei ponti, siamo stati in riva al Baltico, un po' deludente a dire il vero, sembrava più una pozza grigia e fangosa, forse a causa del fondo.

Abbiamo notato le solite limousine che vengono noleggiate per festeggiare qualsiasi cosa dal matrimonio alla festa di laurea o diploma. Ragazzi pieni di birra e bottiglie e lattine ammucchiate ovunque. Il traffico notturno di San Pietroburgo è come il peggior incubo dell'ora di punta sul grande raccordo anulare di Roma e delle tangenziali di Milano messo insieme. Dopo aver fatto parecchia coda siamo giunti a vedere l'apertura dei ponti che avviene in successione a partire dai più esterni dalla una e trenta di notte, almeno finchè la Neva non si gela bloccando totalmente la navigazione. Lo spettacolo ha fatto onore all'attesa ne è valsa la pena. Siamo rientrati verso le 2,30 con la solita preoccupazione per Zara che era sola dalle 20 e che ci ha accolto con le solite feste.

Sabato 11 luglio

11-07-Corazzata_AuroraOggi giornata in libertà. Siamo stati a visitare la corazzata Aurora, quella che ha dato il via alla rivoluzione di ottobre con un colpo di cannone. La visita è stata interessante e gradita soprattutto da Davide.

Nel pomeriggio il gruppo si è diviso, una parte di noi sono andati a vedere la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, ricca di mosaici, mentre Ivano Davide Gianni ed io siamo andati a visitare il museo degli armamenti. E' stata una visita molto interessante e finalmente un po' diversa dalle solite chiese e monasteri e Cremlini bellissimi e interessanti ma sempre le stesse cose. Il museo immenso e curato ha un solo neo: unica lingua conosciuta IL RUSSO. Non molto fruibile quindi dai visitatori stranieri, ma sicuramente di questo ai curatori del museo non importa assolutamente un fico secco!!!

Facciamo l'ultimo giro in Prospettiva Nievsky, ancora qualche piccolo acquisto e filiamo al camping stanchi morti anche a causa della nottata precedente. La tavolata si arricchisce della presenza, almeno a fine pasto, degli equipaggi di Torino; domani passeremo la frontiera e questo equivale ad un saluto.

Domenica 12 luglio

12-07-pedrozvorez-palazzo-di-pietro-il-grandeVisitiamo la reggia Di Pietro Il Grande a Pedrozvorez sul golfo di Finlandia; come a San Pietroburgo il mare è grigio e fangoso, non invoglia proprio! Al contrario i giardini sono spettacolari così come la reggia che non possiamo visitare all'interno a causa della mancanza di tempo. Secondo me la San Pietroburgo.it dovrebbe inserirla nel tour anche come opzione di scelta.

La nostra accompagnatrice preme per arrivare presto in dogana, la cosa in fondo fa comodo anche a noi che vogliamo raggiungere Tallin in serata, quindi speriamo di riuscire a sbrigare le pratiche di uscita alla svelta.

Vicino Pedrozvorez notiamo (non passa certo inosservata!) una delle dimore di Putin, chissà come mai intorno non ci sono le casupole di legno che sono state una costante in tutto il nostro viaggio, forse urtano la sensibilità dell'ex capo del kgb? Certo che intorno ad una simile reggia sarebbero poco coreografiche!

La frontiera e' a circa 170 km e come al solito la strada non e' sempre nelle migliori condizioni; entro le 16 siamo comunque in vista della dogana.

Questa volta sono i russi che controllano solo i documenti e danno una superficiale occhiata nei camper, gli estoni controllano a loro volta i documenti, domandano se abbiamo alcolici e tabacchi, i controlli sono rapidi e per nulla approfonditi. Man mano che usciamo ci fermiamo ad aspettarci sul piazzale di Narva. Appena fuori anche Gianni partiamo come frecce.

La differenza fra la Russia e L'Estonia è abissale e stridente, tutto è curato e le strade ottime, sono magicamente scomparse le catapecchie di legno e si respira un'aria di benessere. Arriviamo a Tallin senza nessun problema, il lungomare è pieno di persone con i pattini o le bici, ci sono vari camping. Noi dobbiamo raggiungere il City Camping che è il più vicino al centro che vogliamo visitare domattina. Il posto assomiglia più ad un cortile fra le case che a un campeggio, ma è ben servito dai mezzi e vicino al centro storico. E' tardi, dopo aver cenato ci ritroviamo per l'ultima volta a prendere il caffè da Liliana, purtroppo devono rientrare prima quindi domani partiranno presto. Peccato, ci mancheranno molto sia il caffè di Liliana che le barzellette di Mario!

Lunedì 13 luglio

13-07-tallinLa bella giornata di ieri è svanita nel nulla, ci svegliamo sotto una pioggia battente. Mario e Liliana sono partiti molto presto e non li abbiamo neppure sentiti. Andiamo ad aspettare l'autobus sul lungomare, è nuovo e pulito, un'educatissima autista ci fa i biglietti e ci da indicazioni su dove scendere. Anche alcuni passeggeri ci consigliano, in inglese, sulla fermata da usare. Se si pensa che fino a pochi anni fa questa nazione faceva parte dell'unione sovietica, il paragone con la Russia è ancora più impietoso.

Giriamo a lungo, visitando la cattedrale e ammirando le vecchie mura, le stradine e i negozi. Peccato che il tempo ci rovini la passeggiata, Ivano è fradicio, riusciamo ad acquistare qualche souvenir ed a scrivere un paio di cartoline poi facciamo un po' di spesa al supermercato. Leviamo le tende nel primo pomeriggio per andare a Riga in Lettonia dove arriviamo prima di cena. Il tempo e' tornato soleggiato e riusciamo ad allestire la nostra solita tavolata al City Camping di Riga.

Martedì 14 luglioe

Il tempo è bello ed il camping vicino al centro storico. Non dobbiamo neppure prendere dei mezzi, basta attraversare il ponte. Andiamo in banca a cambiare un po' di euro e scopriamo che la loro moneta è più forte dell'euro!! Inspiegabile!!!

Visitiamo la cattedrale, vediamo una statua che rappresenta la fiaba "i musicanti di Brema", il caratteristico edificio col tetto a punta e un gatto proprio sul cocuzzolo! Gironzoliamo tutta la mattina, non facciamo a tempo ad andare a vedere la collina delle croci, entro stasera dobbiamo essere ad Augustow in Polonia.

La strada e' discreta ma il viaggio mi pesa un po', non sto bene, arriviamo al camping Bartek, il posto sarebbe carino e nelle vicinanze ci sono numerosi laghi. Scopriamo che Augustow è un posto di villeggiatura di discreto livello. Ho la febbre, Ivano e Davide sono invitati a cena nel camper di Gabriella e Arnaldo, io prendo una bustina di anti tutto e piombo addormentata, non sento neppure la baldoria di un gruppo di campeggiatori che pare abbia rotto ben bene le scatole ..................

Mercoledì 15 luglio

Quella di oggi è una tappa di puro trasferimento, dobbiamo percorrere i circa 600 km che ci separano da Cracovia. Le strade sono tutte statali a doppio senso ma belle e percorribili senza difficoltà. Ci fermiamo solo per un breve pranzo e per fare la spesa ad un Carrefour. Arriviamo verso le 20 a Cracovia presso il camping Clepardia. La struttura è ottima e con buoni servizi. Non hanno i barbecue ma ci sono in dotazione delle cucinette che ci permettono di cuocere la carne alla griglia senza usare quella dei camper.

Facciamo la solita tavolata, alla quale mi unisco anche io visto che sto meglio. Il tempo ci concede giusto di cenare poi scoppia un temporale tremendo!

Giovedì 16 luglio

Portiamo i camper in un'area di parcheggio vicino al centro e andiamo a fare un giro per la città. Molto belli sono la piazza e l'edificio del mercato, la piazza è molto grande ed ha una bellissima chiesa dove le ore sono segnate da squilli di tromba, suonati ai quattro lati del campanile. La storia dice che questo era servito ad avvertire la popolazione dell'arrivo dell'invasore. Il trombettiere era stato ferito da una freccia ma aveva comunque svolto il suo compito. Infatti il suono si interrompe in un momento preciso per riprendere pochi istanti dopo. Nella piazza si fermano tante persone ad assistere a questo evento.

Siamo andati poi alla cattedrale e al castello. Siamo saliti a vedere le grandi campane, e scesi a vedere le cripte dove sono sepolti i sovrani di Polonia. Dalla fortezza si gode di uno splendido panorama sulla Vistola.

16-07-WieliczaNel pomeriggio siamo andati a Wielicza per visitare le miniere di sale. Abbiamo parcheggiato all'interno del parking delle miniere. E' permesso restare per la notte, anche se non ci sono ne servizi ne allacci, il prezzo è minimo (14 zloti) e il posto tranquillo. Le miniere, che abbiamo visitato con una guida parlante italiano, sono uno spettacolo imperdibile!! All'interno ci sono varie sculture, e persino una cattedrale completamente scolpita nel sale. Questa miniera è una delle cose più belle e suggestive che abbia mai visto. La visita dura circa tre ore.

La sera abbiamo cenato in un ristorante vicino alla miniera, abbiamo preso varie specialità polacche, compreso un piatto di carni miste grigliate e verdure veramente buono, spendendo l'equivalente di circa 20 euro in tre.

Questo è stato l'ultimo vero giorno di vacanza, l'ultimo dedicato alle visite vere e proprie, i prossimi due giorni saranno dedicati al rientro puro e semplice.

Venerdì 17 luglio

Penultima tappa di rientro, la nostra meta è Graz e il suo camping Central. La strada in Polonia e repubblica ceca e' molto buona, mentre l'entrata in Slovacchia traumatica! Il tronco dell'autostrada che dalla frontiera porta a Zilina è in costruzione, si deve utilizzare una statale abbastanza rabberciata e trafficatissima. Perdiamo oltre un'ora, poi finalmente arriviamo a Zilina dove inizia l'autostrada e da qui in poi tutto filerà liscio!

Arriviamo a Graz in serata, siamo stanchi e affamati. Il Camping Centra è molto bello, c'è una piscina tanto grande da sembrare un lago, peccato doverci solo pernottare, si dovrebbe tenerlo presente per una settimana di relax. Nelle vicinanze c'è un ristorante che offre una grigliata a buffet per 10 euro, grandioso!! E' tutto buonissimo, non parliamo poi del dolce! Una delizia ........ Peccato che sia l'ultima serata che trascorriamo in compagnia.

Sabato 18 luglio

18-07-Saluti_al_rientro-TarvisioGiove Pluvio ha aperto le cataratte!! La mattinata è da lupi, piove a dirotto ed in autostrada la visibilità, a tratti, è molto ridotta. Abbiamo deciso di fermarci per pranzo a Tarvisio, nell'area di via Diaz dove ci siamo incontrati la sera della partenza all'inizio di questa avventura. Qui, con estremo rammarico la compagnia si scioglie. Aurelio ed Eva tornano a Prato, Arnaldo e Gabriella a Milano, Gianni e Dona a Roma, noi a Genova.

CONCLUSIONI:

Questo viaggio, abbastanza impegnativo, ha lasciato in tutti noi un segno. Per un mese abbiamo condiviso le nostre vite, condiviso momenti di gioia e allegria altri più tesi a causa delle difficoltà a volte impreviste, cercando sempre di trovare le soluzioni più soddisfacenti, lo spirito di gruppo alla fine ha sempre prevalso.

Insieme abbiamo scoperto posti pieni di fascino e contraddizioni a volte stridenti. Abitudini diverse e realtà a volte incomprensibili o inaccettabili. Opere d'arte di inestimabile valore e villaggi di case di legno, spesso baracche, in cui è difficile capire come sia possibile vivere dignitosamente.

Mi sono piaciute particolarmente la Polonia e l'Estonia, in cui si respira un'aria giovane e dinamica; trovo la Russia come un elefante dai piedi d'argilla dove c'è una casta di privilegiati a cui tutto è permesso e una maggioranza che deve accontentarsi delle briciole. Con queste premesse si capisce perchè la maggioranza è sempre ingrugnata e per lo più scortese, quasi sempre maldisposta, quando hanno una divisa o si sentono in una posizione di potere (anche minimo, come un usciere o un sorvegliante) si sentono in dovere di abbaiarti in faccia i loro ordini che noi ovviamente non capivamo, facendoli indispettire ancora di più!!

E' una popolazione che ha l'aria decisamente triste e girando un po' fuori dai circuiti prettamente turistici capisci bene, molto bene, il perchè abbiano poco da stare allegri.

Un ringraziamento ai nostri compagni di viaggio, è anche e soprattutto grazie a loro se il ricordo di questa vacanza sarà indimenticabile. Un ringraziamento anche a Yulia, Irina e Helena le nostre guide che si sono prodigate per farci capire e apprezzare quello che stavamo vedendo.

Alessandra & IVano

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