SPAGNA ATLANTICA E CAMINO DI SANTIAGO
SECONDA PARTE
Il diario di viaggio prosegue dalla precedente pagina
22-Agosto La Coruna/Camarinas/Cabo Vilan/Cabo Finisterre 190 Km
La mattina facciamo un timido tentativo di tornare in città, ma visto il perdurare della caotica circolazione, decidiamo di proseguire il viaggio per Camerinas dove andiamo a parcheggiare direttamente sul porticciolo N43.12882 W9.18375 .
Paese di pescatori, famoso per i merletti, offre delle belle sensazioni. Noi ci siamo inoltrati nelle sue viuzze facendoci deliziare dalle sue case un po’ retrò, colorate e luminose. Abbiamo comprato qualche ricordo dei già citati merletti e, vista l’ora, ci siamo fermati a mangiare al Bar Play, ad un tavolo esterno con vista sul porto.
Ottima scelta, dove abbiamo gustato piatti tipici di mare, compreso il famoso “Pulpo alla Gallega” e la classica paella, a prezzi davvero modici.
Prima di riprendere la strada, facciamo una tappa al faro di Cabo Vilan, percorriamo i 5 Km che ci dividono dalla meta e andiamo a parcheggiare proprio nella piazzetta del faro N 43°09’35” W 9°12’38”
Questo tratto di mare appartiene alla Rias da Costa da Morte, cioè al tratto di mare che nei secoli ha avuto il più alto numero di naufragi.
All’interno del faro c’è un piccolo museo che racconta la storia di questi naufragi e raccoglie varie oggetti, veramente interessante per poter comprendere appieno il posto. Molto bello e coinvolgente anche il panorama; un posto davvero da visitare.
Ritornati al camper partiamo per la punta più estrema della Spagna, Cabo Finisterre a circa 60 Km.
Il navigatore ci manderebbe in un dedalo di scorciatoie per arrivare alla meta, ma dato che guidiamo un camper invece di un auto, non ci fidiamo e preferiamo proseguire sulla statale AC-552 fino a Cee e solo allora farci guidare.
Arrivati senza intoppi parcheggiamo nello spazio predisposto sulla strada sopra il faro N42.88477 W9.27169
Sinceramente ho trovato panorami migliori sugli altri fari, ma qui è l’emozione di trovarsi alla fine del “Camino” che rende magico il posto. Abbiamo percorso i pochi metri che separano il faro dalla punta vera e propria e siamo rimasti affascinati, ed un po’ invidiosi, nel vedere i resti dei vestiti e racchette che i pellegrini vengono qui a bruciare al termine del loro viaggi. E’ davvero un’atmosfera particolare.
Dopo la foto di rito al Km 0 del camino, torniamo verso il camper.
Qui si potrebbe anche passare la notte, ci sono già molti camper predisposti per farlo, ma preferiamo avvicinarci a Santiago per avere più tempo l’indomani per visitare la città, quindi riprendiamo la strada AC-550 andando a fermarci nei pressi di Muros , al campeggio Ancoradoiro N42.75734 W9.11213 .
Scelta bellissima, in quanto il campeggio si trova proprio a ridosso di una spiaggia bianchissima, dove la sera dopo cena, abbiamo indugiato non poco a contemplare il tramonto del sole.
23-Agosto Muros/Santiago de Compostela 70 Km
Sveglia con le galline e partenza per Santiago. Ci siamo diretti prima ad un grande parcheggio che avevamo trovato su internet, utile anche per la sosta notturna N42.89556 W8.53167 ma lo abbiamo trovato troppo caotico e affollato per i nostri gusti. Comunque per completezza di informazioni il parcheggio si trova a Rual de Manuel Marta: è aperto dalle 8.00 alle 20.00h ed il prezzo per il pernottamento è di 12€ (il centro si raggiunge tramite il bus n. 1 che passa li vicino).
Noi ci siamo spostati nel vicino campeggio di As Cancelas N42.88925 W8.52431 situato un po’ in collina a circa 2 km dal centro. Sbrigate le pratiche e posteggiato il nostro mezzo ci siamo diretti verso il centro storico.
C’è un bus che passa alla rotonda accanto al campeggio, ma noi abbiamo preferito arrivarci a piedi perché avevamo visto che da sotto il campeggio è segnalato il “Camino” che porta alla cattedrale e abbiamo voluto percorrere almeno l’ultimo tratto come fossimo nello spirito dei pellegrini.
Il tratto è agevole e senza difficoltà e dopo un percorso fatto insieme a numerosi ciclisti e pedoni entusiasti che affrontavano l’ultimo tratto arriviamo in Plaza do Obradoiro dove sorge la cattedrale di Santiago.
Non so descrivervi le sensazioni che si provano entrando in questa piazza.
Seduti per terra o in piedi in gruppi a chiacchierare o da soli a contemplare lo scenario, c’è una moltitudine di pellegrini che al termine del loro viaggio parlano e si complimentano tra loro o semplicemente contemplano la fine delle loro fatiche .
E’ una emozione fantastica, anche per noi che non facciamo parte di loro ma che anche non volenti ci immergiamo in questo quadro surreale.
Non stò a descrivervi di Santiago, una qualunque guida cartacea può farlo meglio di noi, vi dico soltanto che abbiamo passato l’intera giornata a perderci nelle vie del centro storico tra chiese e monumenti senza tralasciare lo spettacolo offerto dalla gente che ci circondava.
Alla sera molto tardi, dopo aver cenato in una delle numerose Pulperie vista durante la camminata della mattina , siamo rientrati in campeggio ancora coscienti della emozionantissima giornata passata.
24-Agosto Santiago de Compostela/Las Medulas/Astorga 380 Km
Dopo una buona colazione e aver saldato il conto (24 €), ci approntiamo a percorrere il viaggio di ritorno che, per un tratto, coinciderà a ritroso con il Camino di Santiago.
Prima però faremo una deviazione a vedere quello che secondo noi è un posto imperdibile anche se non l’ho praticamente trovato in nessun altro diario di viaggio che ho consultato.
Siamo tornati verso Lugo per prendere la A-6 in direzione di Ponferrada per poi, nei pressi di Carracedelo dirigerci alla nostra meta Las medulas.
Questa è una vecchia miniera d’oro a cielo aperto dei Romani che presenta un panorama composto di montagne dal colore rossiccio che si elevano dal paesaggio circostante.
Prima di raggiungere il percorso di visita, c’è un bivio che indica il belvedere di Orellan, lo abbiamo percorso diretti verso un punto di sosta panoramico N42.45934 W6.74567 dal cui belvedere si può cogliere con lo sguardo l’intera area delle miniere. Il panorama vi assicuro merita la visita, fate però molta attenzione alla stretta strada che lo raggiunge, soprattutto nell’attraversare un piccolo paesino che presenta anche un balcone sporgente sulla strada. Il parcheggio per il camper è invece molto grande e non presenta assolutamente problemi di manovra.
Dopo aver goduto di questa vista straordinaria, torniamo indietro fino al bivio di prima proseguendo per il paese vero e proprio di Las Medulas.
Proprio al suo ingresso, c’è un grande parcheggio sterrato dove, con 3 €, si può sostare anche la notte. Accanto a questo c’è il museo delle miniere, che vi consiglio di visitare in quanto, anche se solo in spagnolo, vi dà una visione totale per capire meglio come avveniva l’estrazione e la storia del territorio (costo 1,5 €).
Qui è anche possibile prendere una cartina dove sono indicati i sentieri per il percorso a piedi dell’area archeologica. Una volta usciti dobbiamo attraversare il paese per iniziare la visita del parco. C’è anche la possibilità di percorrerla con una giuda, ma soltanto in lingua spagnola e la mattina fino alle 12.00h.
Noi abbiamo percorso il sentiero più lungo che abbraccia tutta l’area (circa 3 km a piedi) che permette di andare a visitare le grotte della Cuevona e la Encantada , il tutto vi assicuro lascia senza fiato.
Durante il ritorno ci siamo accorti che c’era anche un sentiero per arrivare dal Mirador de Orellan, ma che comunque doveva essere un po’ faticoso visto il dislivello.
Ripreso il camper siamo tornati in direzione Ponferrada per proseguire per Astorga.
Avevamo intenzione di parcheggiare proprio sotto le mura, nei pressi della cattedrale N42.45778 w6.05333 ma c’era una festa paesana e l’area era occupata da mercatini e attrazioni varie.
Abbiamo quindi optato per l’area comunale N42.45111 W6.06556 un po’ più decentrata dove c’e anche la possibilità di scarico e carico. Anche qui, sempre per la stessa festa, c’era nei pressi un concerto che ci ha tenuto svegli fino a tardi tanto che quindi abbiamo deciso di parteciparvi visto che di dormire non se ne parlava.
Comunque alla fine siamo riusciti a tornare al camper per una meritata notte di sonno.
25-Agosto Astorga/Leon 60 Km
Al mattino, ancora un po’ imbambolati per la notte rumorosa passata, ci dirigiamo a piedi, circa 15 minuti, verso Plaza Romana, dove si trovano i due monumenti più significativi di Astorga.
Il palazzo Episcopale e la cattedrale. Il biglietto costa 3 € per ogni uno ma si può fare il cumulativo per 5 €
Il palazzo Episcopale è per me la migliore creazione di Gaudi, tutto torri e torrette sembra uscito da una fiaba. L’interno non si può fotografare ma è comunque assolutamente da non perdere. Notevole anche la cattedrale con il coro ligneo che si trova nella stessa piazza.
Prima di riprendere il camper, abbiamo fatto una passeggiata lungo le vie del corso fino a Piazza Mayor dove abbiamo acquistato un po’ di quel prodotto per cui Astorga è famosa, la cioccolata.
Ce ne’ di tutti i tipi, alla frutta al liquore e persino senza zucchero; entrate in uno degli innumerevoli laboratori artigianali che si aprono lungo la via e non ne riuscirete senza aver acquistato qualcosa. Per gli appassionati c’è anche un museo della cioccolata che però noi non abbiamo visitato.
Lasciamo Astorga e ci dirigiamo verso la vicina Leon, andando a parcheggiare nella bella area di sosta, a 10 minuti dal centro, in Avenida Preregrinos 5 N42.60472 W5.58472 Ci sono 10 posti riservati ai camper dove si può dormine anche la notte, ma ho visto molti altri camper fermarsi nelle aree destinate alle macchine. Nei pressi, sollevando una botola, c’è anche il servizio di carico dell’acqua.
Preso la bicicletta, tramite la pista ciclabile che passa proprio dall’area di sosta, lungo il fiume, abbiamo raggiunto il centro. Nella cattedrale, bellissima, c’era un matrimonio, quindi ci siamo riproposti di visitarla la mattina successiva, siamo quindi andati a visitare la Basilica di san Isidoro, forse migliore anche della cattedrale, piazza del mercato, San Marcos e la plaza Mayor in un giro che ci a visto arrivare alla sera stanchi ma fortemente soddisfatti della bella città visitata.
Siamo ritornati al camper per la notte in attesa di visitare la basilica la mattina.
26-Agosto Leon/Burgos 185 Km
La mattina appena svegli riprendiamo le biciclette a andiamo a visitare la cattedrale che apre alle 10.00
Abbiamo la piacevole sorpresa di trovare pochissima gente in giro, solo qualche turista che come noi approfitta dell’ora per visitare il centro.
All’ora di apertura paghiamo il ticket (5 €) e visitiamo la splendida cattedrale approfittando anche dell’audioguida in italiano.
Al termine facciamo ancora due passi per il centro approfittando del fatto che c’è poco traffico e poi rientriamo al camper e partiamo per Burgos.
Andiamo direttamente al camping Fuentes blanca N42.34111 W3.65806 che si trova vicino al fiume che scorre su Burgos e ne approfittiamo subito per fare un bagno in piscina.
Ristorati, sfruttiamo la bellissima pista ciclabile che partendo dal campeggio e costeggiando il lungofiume, arriva direttamente in centro (4 Km), su un percorso sempre in piano e di facile utilizzo. Ci fermiamo direttamente in plaza del rey attraversando il maestoso arco di Santa Maria, per la visita della Cattedrale (7 € con audioguida)
La cattedrale è stupenda ed enorme, assolutamente maestosa la scalinata che si trova all’interno e che in origine dava accesso ad un livello superiore della strada. Presi da tutto questo non ci siamo accorti che la visita si è protratta per più di 2 ore, tanto che il personale viene a ricordarci della chiusura della struttura.
Ormai si è fatto sera e decidiamo di ritornare in campeggio per proseguire la visita l’indomani.
27-Agosto Burgos 0 Km
Ci alziamo con calma visto che la prima tappa è alla Certosa di Miraflores, vicinissima al campeggio, e prima delle 9.30h non apre.
Sempre con le biciclette Andiamo quindi alla Certosa, non c’è un vero e proprio ticket ma un’offerta per la visita dove ci consegnano anche una piccola guida in Italiano.
Vi raccomando di non perdere questa visita, perché all’interno della chiesa della Certosa ci sono due opere davvero maestose che non possono non essere viste: il retablo dell’altare ed il mausoleo reale in marmo finemente lavorato.
Faccio fatica a descriverlo perché è una delle opere più belle che ho visto in questo viaggio, davvero da non sapersi staccare da questa bellissima chiesa.
Usciti dalla Certosa inforchiamo le nostre biciclette e torniamo in centro per la stessa ciclabile percorsa il giorno prima (a proposito, se non volete pedalare c’è un bus che ferma proprio fuori dal camping e che porta direttamente in centro, il biglietto si fa a bordo).
Proseguiamo la visita della città percorrendo le stradine del centro ed il lungofiume senza dimenticare di visitare il bel museo del retablo (2 € ) che si trova all’interno della chiesa di San Esteban e che merita una visita.
Trascorriamo così tutta la giornata, gustando qualche tapas in uno dei numerosi locali del centro, fino ad arrivare a sera inoltrata, quando, stanchi ma soddisfatti, torniamo con le nostre biciclette verso il campeggio per gustarci una notte di sonno meritato.
28-Agosto Burgos/Santo Domingo de la Calzada/San Millan de la Cogolla/Saragoza 320 Km
Pagato il campeggio (45€ senza l’elettricità), partiamo per Saragoza. Prendiamo la N-120 e dopo 70 Km ci fermiamo a Santo Domingo della Calzada per visitare la sua famosa cattedrale.
Parcheggiamo in un parcheggio trovato sotto le mura N 42°26’30” W 2°57’19” e raggiungiamo a piedi la cattedrale passando tra le strette vie cittadine. Il ticket di ingresso è di 3,5€ e non comprende la visita della torre, che noi non abbiamo fatto. Bella chiesa romanica, soprattutto per il retablo maggiore e la cripta del Santo. Divertente anche vedere il pollaio posto sopra la cripta con le galline vive che vengono accudite dai frati secondo la tradizione dovuta ad un miracolo effettuato dal Santo.
Prima di riprendere la N-120 per Saragoza, facciamo una deviazione di una 20 Km per andare a visitare il complesso monastico di San Millan de la Cogolla.
Sono due importanti monasteri già nella lista dell’Unesco, dedicati al santo, uno a pochi chilometri dall’altro.
Parcheggiamo nel piazzale dedicato ai camper e pullman proprio a lato del monastero ma per la visita non abbiamo avuto fortuna; oggi è la festa del santo, il monastero superiore, de Suso, è chiuso alle visite compresa la strada per arrivarci, mentre in quello inferiore, de Yuso, c’è la cerimonia con tanto di processione. Ci limitiamo quindi ad una breve visita all’esterno del complesso, molto vasto con chiesta tardo gotica, che vediamo intrufolandosi tra i fedeli, e il chiostro che purtroppo è inaccessibile. Dalle guide avevo letto che erano da non perdere il tesoro e soprattutto la biblioteca.
Un po’ delusi ripartiamo per Saragoza, dove arriviamo nel tardo pomeriggio andando a fermarsi al campeggio municipale Ciudad de Saragoza N41.63783 W0.94320 . Tuffo in piscina, cena frugale e poi a nanna.
29-Agosto Saragoza 0 Km
La mattina andiamo in centro con le nostre biciclette, c’è la fermata del bus a circa 200 metri dal Camping, ma anche una pista ciclabile che passa proprio di qua, ed è questa alternativa che preferiamo anche se il percorso è di circa 6 Km, si fa’ bene senza particolari patemi.
Prima tappa, la bellissima piazza di Nostra Signora del Pilar, immensa e affascinante; visitiamo subito la Basilica che da il nome alla piazza. Impossibile rimanere indifferenti all’interno, un gioiello barocco da ammirare in tutto il suo splendore. Ma quello che colpisce è soprattutto la Santa Cappella all’interno, che ospita la famosa colonna dove sorge la statua della Madonna. E’ continuamente visitata da fedeli in preghiera e rende l’atmosfera particolarmente suggestiva.
Sempre nella stessa piazza La Seo, la cattedrale metropolitana dedicata al Salvatore, a cinque navate splendida, con un retablo molto ben fatto, che ospita al suo interno un museo degli arazzi con opere anche molto antiche.
Tutto il centro storico è da gustare e da visitare senza fretta e senza tralasciare altre opere come il palazzo della Borsa, il Puente de Pietra o la Puerta del Carmen, tutti presso il centro storico.
Se fatta l’ora di pranzo volete gustare qualche specialità vi consiglio il bar self service di Calle don Jaime, dove per 12€ potete mangiare a buffet tutto quello che volete (c’è un ottima paella e gamberoni veramente squisiti), non potete sbagliare posto perché è sempre affollato.
L’ultima tappa l’abbiamo fatta, riprendendo le nostre biciclette, al palazzo del Aljaferia, entrata 5 € con audioguida.
Avevamo letto alcuni diari di viaggio dove lo indicavano molto bello. Noi siamo rimasti molto delusi, forse perché avevamo visto il complesso dell’Alhambra di Granada, e ci aspettavamo qualcosa di simile.
In realtà questo e stato completamente rifatto, tutti gli intarsi non sono originali e si vede purtroppo molto bene; in più essendo stato usato nel medioevo dai principi cristiani, è andata perduta quella leggerezza originale che si respira all’Alhambra. L’unica cosa veramente bella sono i soffitti dell’ala cattolica.
Nel tardo pomeriggio rientriamo in campeggio per una nuova sosta in piscina prima della nanna.
30-Agosto Saragoza/La Seu d’Urgell/Narbonne 529 Km
La mattina, dopo aver pagato il campeggio ( 52€ per 2 notti) iniziamo il viaggio di ritorno.
Decidiamo di non passare per Barcellona, ma di dirigerci invece verso Andorra. Questo ci ha permesso di visitare a La Seu d’Urgell, la bellissima cattedrale romanica del 1183 dedicata a Maria. Abbiamo parcheggiato presso il cimitero e ci siamo diretti poi alla cattedrale dove al suo interno c’è il museo Diocleziano che custodisce il manoscritto miniato del Commentario dell’Apocalisse di San Giovanni del 970.
Dopo una breve passeggiata in paese, ripreso il camper abbiamo attraversato il vicino confine con Andorra, dove al primo centro commerciale ci siamo fermati per effettuare acquisti senza iva e fare il pieno al nostro mezzo (1,235 € il prezzo del gasolio).
La tappa successiva, lunga, è all’area di sosta di Narbonne di cui vi ho dato conto durante il viaggio di andata, per la sosta notturna .
Il resto del viaggio non è che un triste rientro verso casa, l’abbiamo presa comoda, fermandoci a Nizza, Cannes e Mentone, forse proprio per ritardare il nostro rientro a casa.
L’ultima sosta per la notte, in un parcheggio di un grande supermercato di Cannes dove ci hanno fatto compagnia molti altri camper.
Spero di esservi stato utile per un vostro futuro viaggio, come a me sono state utili le indicazioni di altri diari di viaggiatori, soprattutto nelle soste.
Se ho tralasciato qualche descrizione di monumenti o sono stato poco esaustivo in altri, perdonatemi ma sono alla mia prima esperienza di scrittura di diari; ho intrapreso questa fatica anche come ringraziamento per tutti gli altri colleghi camperisti che prima di me hanno voluto condividere le loro esperienze con tutti noi per agevolarci nelle scelte delle soste o negli itinerari da percorrere.
Buon viaggio a tutti!
Daniele G.