Tour in camper per borghi e città del Centro Italia
- primavera 2017 -
Ecco il viaggio in camper di primavera degli amici camperisti Daniela, Moreno e l'inseparabile Megghy a zonzo per l'Italia centrale alla scoperta di borghi e città di grande fascino. Un viaggio itinerante di 19 giorni tra abbazie, monasteri, città suggestive e luoghi imperdibili del nostro Bel Paese. Siete pronti a scoprire questo tour? Si parte dal bianco candore del marmo delle cave di Carrara per finire al fascino dei canali di Comacchio. Pronti, partenza... VIA!
PERIODO: 19 aprile - 7 maggio 2017
KM PERCORSI: circa 3000
CAMPER: Rimor 87P
EQUIPAGGIO: Moreno, Daniela e la sempre presente Megghy
Riepiloghi posti visitati:
TOSCANA
CAVE FANTISCRITTI MASSA CARRARA
COLONNATA (MS)
S. GALGANO (SI)
UMBRIA
CASTIGLION DEL LAGO e TUORO SUL TRASIMENO (PG)
TREVI (PG)
NORCIA (PG)
CAMPANIA
SALERNO
POMPEI e MONTI LATTARI (NA)
primo pezzo COSTIERA AMALFITANA (SA)
LAZIO
MONTECASSINO (FR)
SERMONETA (LT)
ABBAZIA VALVISCIOLO (LT)
SUBIACO (RM)
MARCHE
GRADARA (PU)
ASCOLI PICENO
EMILIA ROMAGNA
MONDAINO (RN)
FERRARA
POMPOSA (FE)
COMACCHIO (FE)
Finalmente dopo tanti mesi di stop ci organizziamo per il viaggio di primavera.
Pasqua in famiglia e pronti, partenza, via.
Ho organizzato il viaggio scegliendo come prima tappa un luogo che mi ha affascinato già dalle prime fotografie trovate sui social network.
CAVA DI MARMO FANTISCRITTI (MS)
COORDINATE N40.090620 E10.133785
La strada che porta a queste cave, passando da Carrara, è abbastanza larga e agevole, ovviamente prestare attenzione ad eventuali camion in arrivo dalla cava stessa, però rari.
Per la visita a questo sito ci si parcheggia nel piazzale che verrà condiviso con macchine e bus turistici. Pernottamento notturno autorizzato nella massima tranquillità.
Veniamo accolti dal simpaticissimo Sig. Walter Danesi (conosciuto su Instagram) e ci fa subito sentire ospiti e non turisti.
Direi che la citazione: “Tutti conoscono il marmo, ma in pochi sanno come veniva scavato, trasportato e lavorato. Per questo nasce la Cava Museo Fantiscritti” è veramente significativa.
La puntuale spiegazione che ci fornisce Walter durante la visita a questo museo a cielo aperto, ti catapulta nel passato con le puntuali spiegazioni sulla vita dei cavatori e la grande fatica di questo lavoro. Spettacolari le statue poste all'interno del museo stesso e la ricostruzione di una casa con mobili e vettovaglie originali dell’epoca per portarti a rivivere la dura quotidianità delle famiglie dei cavatori.
Nel pomeriggio visita guidata all’interno della cava.
Ritornando al lavoro nella cava ho scoperto una realtà lavorativa della quale non avevo mai approfondito. La visita all'interno della cava stessa ti porta in un mondo di fatica, svolto in un ambiente chiuso, pieno di polvere e smog. Gli operai attualmente svolgono il lavoro dalle 7 alle 15 senza vedere la luce del giorno. Lascio a chi legge ogni considerazione su quanto questo lavoro sarebbe da remunerare con stipendi elevati, cosa che ovviamente non viene attuata.
È possibile visitare le cave a cielo aperto sulla montagna mediante trasporto con jeep.
Acquisti di manufatti presso il negozio del Sig.Walter dove si potranno trovare creazioni di vario genere e molto apprezzabili per la bravura di realizzazione.
Se passate da quelle parti consiglio vivamente la visita in questa realtà della nostra Italia.
Chiedete di Walter e sarete accolti con grande simpatia e professionalità.
COLONNATA (MS)
Paradiso del famoso lardo.
Frazione e delizioso borgo del Comune di Carrara sulle pedici delle Alpi Apuane.
Per poter arrivare in questo paese situato ai piedi delle cave passiamo tramite un tunnel scavato nella montagna (abbastanza inquietante), dalle cave è anche vero che non ci sono alternative però passano anche i camion trasporto marmo e quindi ok.
Al fondo del tunnel (ovviamente a senso unico) girare a sinistra.
Le alternative di parcheggio sono:
- piazzale della “Larderia Stazione di Colonnata”: si trova alla sinistra della strada principale si può anche pernottare
- proseguire verso il centro (circa 1km) parcheggio nella piazza.
Il mio consiglio è quello di fermarsi alla Stazione e poi a piedi si arriva comodamente, certo in salita, però non vi dovete preoccupare di cercare posto per il mezzo.
Ameno paese con immancabili botteghe con vendita di lardo.
Famoso il panino del cavatore: pane, lardo e pomodoro fresco.
Nella parte superiore del paese si potrà ammirare la statua del Cavatore che si staglia nel grande panorama che offrono le montagne che, purtroppo, sono diventate tutte delle cave a cielo aperto deturpando il paesaggio.
Acquisti presso la Stazione, ottimo il lardo che è disponibile fresco e anche sottovuoto. Ideale come souvenir mangereccio, naturalmente quello fresco è finito istantaneamente nel panino: potevamo non provare questo alimento nutritivo dei cavatori?
SAN GALGANO (SI)
COORDINATE N43.15237 E11.152147
Grande parcheggio dedicato ai camper situato a poca distanza dall'Abbazia e dall’Eremo di Montesiepi. corrente e acqua a pagamento. Non scarico.
Molto tranquillo.
L’Abbazia gotica si trova ad una trentina di chilometri da Siena ed è nel comune di Chiusdino.
Il sito è costituito dall’Eremo (Rotonda di Montesiepi) e dalla grande Abbazia, completamente in rovina, priva di tetto e ridotta alle sole mura, fu costruita tra il 1218 e 1288.
Forse la bellezza di questo posto è proprio l’impatto visivo che troviamo quando si entra nella grande navata centrale, consigliato se possibile arrivare al pomeriggio per luce che passa attraverso gli scorci architettonici. Molto bello il giardino che la circonda.
A completamento della visita si prende un sentiero che porta all’Eremo di Montesiepi dove si trova la famosa “Spada nella roccia” costruito tra il 1181 e 1185 sul colle dove
San Galgano, titolare del luogo che si festeggia il 3 dicembre, si sa che morì nel 1181 e che, convertitosi dopo una giovinezza disordinata, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza, con la stessa intensità con cui si era prima dato alla dissolutezza.
Il momento culminante della conversione, avvenne nel giorno di Natale del 1180 quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l'arma in una croce; in effetti nella Rotonda c'è un masso dalle cui fessure spuntano un'elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca di plexiglas. L'evidente eco del mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del santo chiusdinese. (fonte Wikipedia)
Compreso nel biglietto di entrata è possibile visitare il Museo che si trova nel borgo di Chiusdino (no visita) a poca distanza.
Ritornando verso Carrara ripercorriamo la strada che ad un certo punto passa sotto un ennesimo tunnel e ci si ritrova su di un ponte che attraversa un canalone con ennesima cava. Molto spettacolare e immancabile fermata per foto.
CASTIGLIONE DEL LAGO (PG)
COORDINATE N43.123651000000 E12.050436000000
Deliziosa località sul lago Trasimento. Area sosta camper ai piedi della città, completamente sotto gli alberi, adiacente il lago. Pagamento tramite ticket solo con moneta. L'unica pecca: no antenna per ovvi problemi di piante.
Volendo visitare la città ed il relativo castello ci spostiamo dalla parte opposta in un parcheggio sterrato vicino alle poste e a circa 1km. dalla città, quindi comodissimo. Molto suggestiva la visita alla Rocca del Leone, o fortezza medievale, un'interessante struttura pentagonale irregolare, dominata da un torrione triangolare alto 39 metri; agli angoli, quattro torri fortificano le mura merlate. (Wikipedia).
La passeggiata sulle mura offre scorci sul lago Trasimeno da cartolina. Alla fine del percorso si passa alla visita del Palazzo della Corgna sede di un grande museo e affrescato in maniera eccellente. Per trascorrere la notte e il giorno successivo sul lago ci spostiamo a
TUORO – CAMPO DEL SOLE PUNTA NAVACCIA (PG)
Grandissimo parcheggio gratuito ai bordi del lago e adiacente ad un interessante parco con grandi statue.
Questo insieme architettonico comprende 27 statue/sculture in pietra arenaria grigia detta “pietra serena” di circa 4mt. di altezza, ideato da Pietro Casella in collaborazione con Mauro Berrettini, autori scultori italiani, create nel laboratorio di Giulio e Mauro Borgia.
Non essendo sicuri se ci si può stare chiediamo al personale del chiosco e ci assicurano che non ci sono problemi di alcun genere.
Se non fosse per la frenesia di visitare posti, ci saremmo fermati un giorno in più, ma non resistiamo e alla domenica (arrivati al venerdì pomeriggio) spostamento verso
TREVI (PG)
COORDINATE N42.87893 E12.75234
Area sosta camper con carico/scarico no elettricità che nella parte superiore dovrebbe essere esclusiva per i nostri mezzi, purtroppo le macchine parcheggiate sono molte, troviamo comuque posto. Consigliato arrivare al mattino, è anche vero che siamo sempre nei giorni di spostamento dei vari ponti e poi quando siamo arrivati noi due giorni di mercatino dell'antiquariato e molte celebrazioni. Comoda al centro.
Delizioso borgo che giriamo in lungo e largo con ameni scorci sulla valle.
Nella Piazza principale si trova il Palazzo comunale del 13° secolo e la relativa Torre civica.
Passeggiata lungo le mura e visita alla Chiesa di S. Emiliano (1893), tra le vie strette l’ Arco del Mostaccio ingresso principale all’antico Castello che si trova incastrato fra due edifici.
Molto bella la visita alla Villa Fabbri dei Boemi, secolo XVII. Al piano nobile affreschi dei primi del Seicento. Questa villa è circodata da un grande parco che nella parte posteriore offre una panoramica su tutta la valle.
Molto interessante al piano terra una collezione composta da diversi organi.
NOTA GASTRONOMICA: Particolare interesse desta la Sagra del Sedano e della salsiccia, in autunno, infatti molto rinomato dil “Sedano Nero” varietà tipica con caratteristiche più marcate che viene coltivato esclusivamente in questa località.
Per festeggiare il 25 Aprile decidiamo di ritornare a
Norcia (PG)
È stata organizzata una grande festa “sagra della salsiccia” e per essere in questa giornata vicini a queste popolazioni martoriate dal terremoto decidiamo per questa tappa.
Non si pensi ad un turismo macabro con foto annesse, siamo tornati con grande rispetto. Prima notte trascorsa sotto le mura con grande parcheggio per macchine e bus. Relativamente tranquillo compatibilmente con il traffico dell'unica strada percorribile.
Primo giro nella città. Ovunque distruzione con relativi nastri bianchi/rossi che delimitano le zone rosse. Nella piazza principale la Chiesa di San Benedetto completamente ricoperta dalle strutture.
In una delle vie principali case dalla parvenza intatte si scoprono completamente crollate nella parte retrostante.
Avendo visitato l'Aquila qualche anno fa, eravamo preparati alla distruzione, però fa sempre male vedere gioielli della nostra Italia distrutti e vita quotidiana compromessa.
Speriamo nella ricostruzione ed alla rinascita.
La sensazione più toccante è lo smarrimento dei proprietari delle poche botteghe aperte che in questi giorni di festa sono invase da turisti ma fuori dalle feste ritornano vuote come vuoti sono gli sguardi di quelle persone che hanno perso tutto.
Abbiamo spostato il camper (suggerito dagli addetti della protezione civile) in un posto molto comodo e tranquillo vicino al palazzetto dello sport.
Infatti l'area sosta camper della quale avevamo usufruito qualche anno fa, è stata adibita alla costruzione di strutture varie.
Celebrazione del 25 Aprile con discorso da parte del sindaco e banda e poi: “Sagra della salsiccia”.
La maggior parte delle botteghe e le farmacie si sono trasferite nel piazzale dell'ospedale dove è stata allestita la grande manifestazione.
Acquisti inevitabili e con piacere di prodotti tipici.
Per una ulteriore passeggiata abbiamo percorso l’esterno della città stessa, camminando lungo le mura con varchi crollati e case distrutte. Nei campi alla periferia sono state costruite le casette per gli sfollati e come da quanto visto nei notiziari sono state ultimate le scuole.
La nostra nuova meta ci porta ad Ascoli Piceno. Per arrivare in questa città passiamo dall'unica strada percorribile, che ci porta a transitare ai piedi di Arquata del Tronto, Accumuli ecc. La distruzione completa di questi paesi lascia sgomenti. L'attività frenetica nel circondario li rende vivi ma c’è ancora tanto da fare.
ASCOLI PICENO
COORDINATE N42.85212 E13.382781
L'area per i camper si trova a circa 500 mt. dal centro. Una parte del grande parcheggio è occupato da macchine, però i camper vengono sistemati nella parte più tranquilla. Pagamento all'addetto. Costi 1.20/h ed Euro 3 notte completa (dalle 20 alle 8) No c.s. Elettricità a pagamento.
La comodità al centro ci porta a visitare la città appena arrivati. Questo comune è il più esteso delle Marche. Costruito quasi tutto in travertino, è costituito da torri gentilizie e campanarie e per questo la si chiama “delle cento torri”.
Arriviamo in Piazza Arrigo con un colpo d’occhio sulla vastità di questa piazza. Nella quale, al centro, troviamo la “fontana dei cavalli marini” e la Cattedrale di San Emidio. Ci inoltriamo nelle vie e troviamo la grande Piazza del Popolo considerata una delle più belle piazze d’Italia. Abbiamo il Palazzo dei Capitani, lo storico Caffè Meletti e la grande Chiesa di San Francesco.
Gironzolando arriviamo in Piazza San Agostino con Palazzo Merli, proseguiamo per la via delle Torri dove troviamo la grande “Porta Solestà” e la passeggiata nella “via delle stelle” tra le mura medioevali ed il fiume Tronto, ci porta alle antiche mura in Piazza Cecco d’Ascoli con la “Porta Gemina o Romana”.
VERSO SUD
SALERNO
COORDINATE N40°39’34.0056” E14°48’22.9284”
PARCO MERCATELLO
Spaziosissima e tranquilla area sosta in costruzione ma agibile. Corrente e c.s. Euro 10 (esclusa corrente). Comodi negozi nel circondario, metro a 200 mt.
La parte della città che troviamo appena arrivati in stazione è ovviamente moderna. Ci spostiamo verso il porto turistico sul Lungomare Trieste e con una passeggiata lunghissima che porta all'estremità della città stessa andiamo nella parte antica.
Vicoli stretti (come Napoli) con botteghe artigianali che si snodano e offrono angoli suggestivi di vita quotidiana
.
Le chicche a parer mio sono:
La cattedrale di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio Magno
Venne costruita in stile romanico nel'XI secolo ed in seguito più volte modificata.
Il campanile, di grande valore storico ed artistico, è un'importante testimonianza della fusione arabo-normanna del periodo. Su di esso trovano posto otto grandi campane.
La meraviglia di questo luogo di culto culmina nella cripta con affreschi e architetture di grande pregio. Molto bello il sagrato con portici.
Visita ai “Giardini di Minerva”.
Sono posti nella parte superiore della città vecchia e dopo una discreta scarpinata si arriva alla meraviglia di questi giardini/Orto botanico.
Entrata a pagamento. Sono a terrazze ed a ogni livello tipologie diverse di piante ornamentali e medicinali.
All’interno troviamo la Fontana Monumentale ed il terrazzo belvedere dal quale, come peraltro anche nei vari livelli di questo giardino, ci offre uno scorcio su tutto il golfo di Salerno.
La scala stretta che porta ai piani superiori è costruita sulle mura medioevali.
Il sistema di distribuzione dell’acqua canalizzato da fonti cospicue permette la coltura. Il microclima permette la coltivazione di numerose varietà di piante anche grazie alla protezione che questo giardino offre ai venti di tramontana.
Intrattenendo relazioni sociali con altri camperisti ed esponendo il nostro desiderio di andare a visitare la costiera ci danno qualche dritta: partendo presto al mattino con il camper puoi percorrere tutta la costa e non ci sono divieti.
Restiamo perplessi in quanto sappiamo che da sempre i camper non possono transitare.
Altra alternativa è quella di andare a Salerno e prendere i pulmann turistici. Non siamo così convinti e il giorno successivo decidiamo di spostarci a Pompei e decidere sul da farsi.
Essendo presto proviamo a vedere se scendendo a VIETRI SUL MARE possiamo effettivamente andare in costiera: DIVIETO ASSOLUTO AI CAMPER (più avanti spiegherò che divieto legittimo).
Optiamo per
POMPEI (NA)
Campeggio a pochi metri dall'entrata degli scavi.
Camping SPARTACUS euro 20 personale gentilissimo.
Visitiamo gli scavi e prenotiamo una autovettura per la giornata successiva per poter girare la costiera. Per la descrizione degli scavi dovrei fare un allegato a parte, però sicuramente chi leggerà questo diario sarà già andato in visita in questo bellissimo sito. In ogni caso sono state aperte zone che noi non avevamo visto nella prima visita e sono state installate grandissime statue nelle piazze principali.
Nota molto negativa è la seguente e per la quale serve informarsi prima della visita: abbiamo trovato la porta chiusa in diverse case non per restauri ma per fine turno del personale. Sbalorditi noi come altri ci è stato detto che sul sito ci sono scritti chiaramente gli orari di chiusura di dette case (13.30).
Allora, innanzitutto basta scrivere all'entrata in chiaro queste informazioni cosa che non è stato fatto.
Nella documentazione in nostro possesso compresa la cartina (consegnate dal personale) non viene indicato da nessuna parte.
Ho provato a cercare questa informazione ed effettivamente con non pochi problemi di navigazione ho trovato una indicazione degli “orari chiusura case”.
Non aggiungo altro in quanto dopo aver pagato Euro 13 cad. (no sconti per ultra 65 enni come in altre parti) magari si ha la voglia di visitare tutto quanto aperto al pubblico e non sottostare a orari.
Pur rispettando il lavoro del personale addetto non ritengo questa situazione accettabile.
Si ritorna in campeggio per programmare l'escursione del giorno dopo.
Le pratiche per il noleggio della macchina ci hanno portato a uscire dal campeggio alle 10.30 e quindi tardi. Poco male abbiamo pensato tanto abbiamo tempo.
Il grandissimo errore fatto è stato quello di sottovalutare questa giornata del primo maggio.
L'assicurazione che i bus turistici non circolavano e quindi traffico sarebbe stato più scorrevole ci ha confortato non mettendo in conto che quelli di linea invece transitavano.
Percorrendo questa strada abbiamo avuto la conferma di quanto il divieto ai camper sia effettivamente necessario. In alcuni tratti incrociando i grandi pullman di linea abbiamo fatto fatica ad addossarci alla parete per lasciarli passare, perché non pensare di usare mezzi che portano al max 15 persone? Tanto per arrivare alla conclusione di questa odissea: non siamo nemmeno riusciti a scendere per le foto.
Costiera Amalfitana (SA)
Fortunatamente dopo 3 ore di coda e a 10 km. da Amalfi abbiamo trovato una deviazione verso Ravello e quindi togliamoci da questa tortura.
Naturalmente avremmo anche visitato questa città ma impossibile parcheggiare, probabilmente tutti hanno pensato alla stessa alternativa di sosta. Tutto pieno. Estenuati proseguiamo verso i Monti Lattari, l'unica alternativa possibile per ritornare al campeggio senza fare ulteriori code.
Ottima soluzione ed essendo capitati in località TREMONTI decidiamo di trovare un posto per mangiare anche perché: partiti alle 10.30 e arrivati in questa località 14.30.
In questa giornata da segnare altro che bollino nero e come monito per altre iniziative in giorni festivi (comunque al ritorno del nostro viaggio ascoltando i notiziari del traffico abbiamo constatato che anche in giornate normali il traffico è sempre sostenuto con code ovunque) la nota positiva è stata la fermata in questo ristorante/pizzeria dove abbiamo mangiato veramente bene. Cucina casalinga per la quale, mangiando gli gnocchi alla sorrentina, ho fatto i complimenti alla cuoca. Prezzi veramente apprezzabili. Sì cani.
All'uscita del ristorante abbiamo acquistato i meravigliosi dolci di Salvatore De Riso che non essendo riusciti a fermarci nel suo locale in costiera, li abbiamo trovati proprio li proposti come street food su di un mezzo ”ape”. A dir poco deliziosi: da non perdere!
Ripagati da questa sfacchinata ci siamo ancora fermati per l'acquisto dei limoni e cedri che assolutamente non potevano mancare nella nostra tappa.
Passando in centro a Pompei mi sono fermata per la visita al “Santuario della Beata Vergine del Rosario”
Spettacolare con dipinti di vera bellezza. Peccato per la messa in corso: non sono riuscita a fotografare più di tanto per rispetto.
MONTECASSINO (FR)
COORDINATE N41.48858 E13.81296
per diverso tempo siamo passati sotto questa meravigliosa Abbazia senza fermarci e questa volta: stop.
Parcheggio destinato ai camper in pendenza adiacente la struttura. Euro 8 per 24 ore infatti ci si può fermare per la notte. L'addetto ci ha comunicato che dall'orario di chiusura è possibile spostare il camper nel piazzale dove vengono parcheggiate le macchine e che risulta in piano.
Nel biglietto è compreso il parcheggio per la visita al Cimitero Polacco che si trova poco prima di arrivare all'Abbazia stessa e merita senz'altro la visita.
L'entrata all'Abbazia è gratuita. A pagamento euro 5 la visita al museo molto interessante. Questo complesso “ricostruito” lascia esterrefatti. All'esterno, il primo grande chiostro dedicato ad Apollo, la cisterna ottagonale e la meraviglia del secondo del Bramante largo 30 mt. e lungo 40 compresa la grande scalinata che lo unisce alla parte superiore.
Dalla balconata, nella parte opposta, uno spettacolare panorama sulla valle del Liri. Ai piedi della scalinata due grandi statue: San Benedetto e Santa Scolastica che saranno il filo conduttore che ci porterà alla visita programmata ai monasteri di Subiaco.
Lo spettacolo che si presenta entrando nella Basilica Catterale lascia a bocca aperta. E pensare che è stata completamente rifatta.
È indescrivibile la maestosità degli interni. Ad ogni angolo architetture e affreschi di rara bellezza. Cripta anch'essa spettacolare.
Uscendo dalla Basilica troviamo il grande Museo con resti recuperati dalla distruzione, numerosi reperti religiosi, manoscritti originali e dipinti. La visita si completa con il: Cimitero polacco. Come la storia ci insegna in questo cimitero monumentale riposano oltre mille soldati polacchi che persero la vita nei combattimenti prima della liberazione di Montecassino.
Il grande obelisco in travertino s’innalza sul monte e porta questa scritta:
“Noi soldati polacchi abbiamo dato il corpo all'Italia, il cuore alla Polonia e l’anima a Dio per la nostra e altrui libertà” (note tratte dalla brochure acquistata in loco).
Alcune visite e celebrazioni in questa giornata nuvolosa da parte di turisti polacchi. Con il camper ci si può arrivare davanti nel piazzale da dividersi con bus turistici e auto. Ci sono altri parcheggi però in questo periodo chiusi.
Decidendo di non dormire a Montecassino e ci avviamo nella successiva tappa programmata:
SERMONETA (LT)
COORDINATE N41.54430 E12.98924
Queste coordinate portano al grande parcheggio. Porre attenzione alla deviazione indicata sulla destra per Sermoneta. Non proseguire come da navigatore. Sosta tranquilla anche notturna con uno spettacolare panorama su tutta la valle.
Questo punto sosta dista dal centro circa 500 mt. Quindi molto comodo. Il borgo e sovrastato dal “Castello Caetani”.
Purtroppo non è stata possibile la visita in quanto prenotazioni da parte di scolaresche e quindi invasione di ragazzi che avrebbero inficiato una visita da effettuarsi in tranquillità, magari se il prossimo anno passiamo da quelle parti vedremo di visitarlo.
Come in tutti i borghi d’Italia visitati vicoli stretti e gradinate offrono scorci interessanti.
Visita alla Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo costruita nel VIII/IX (presunto) con affreschi interessanti. Molto bello il campanile.
Uscendo da Sermoneta (località Monticchio) troviamo la “Torre Petrara” XII secolo, costruita dalla famiglia Caetani come avamposto di avvistamento per eventuali attacchi.
La cava sottostante, con il suo costante lavoro, ha consumato la collina e ha ridotto la base della torre in un pennone.
La cava attualmente è chiusa è quindi non è possibile arrivare alla base di questa torre, vero peccato non aver riqualificato questa area che risulta molto interessante.
Ritornando sui nostri passi verso la periferia di Sermoneta, anziché deviare per il centro proseguire e seguire le indicazioni per:
ABBAZIA DI VALVISCIOLO (LT)
Immersa nel verde è situata ai piedi de Monte Corvino.
Dedicata a Santo Stefano, stile gotico cistercense (sec. VIII), questa Abbazia è tra i monumenti italiani che conservano le tracce evidenti e misteriose del passaggio dei templari. Abitata dai monaci cistercensi è ubicata in una piccola valle medioevale detta “dell’usignolo” da cui probabilmente deriva il suo nome.
Se si vuole passare la notte in questo posto non ci sono problemi in quanto grande parcheggio. Ma non ci fermiamo, la nostra meta è
SUBIACO – MONASTERI BENEDETTINI (RM)
COORDINATE N41.91880 E13.11236
Grande parcheggio adiacente il Monastero di Santa Scolastica. Tranquillissimo.
MONASTERO SANTA SCOLASTICA
La visita a questo monastero è guidata e gratuita (a discrezione, ovviamente, una donazione). Nel mio caso un gentilissimo ragazzo mi ha fatto apprezzare la bellezza di questo luogo (durata visita circa mezz'ora).
All’interno tre Chiostri così suddivisi:
Chiostro Rinascimentale (XVI-XVII sec.)
Chiostro Gotico (XIII-XV sec.)
Chiostro Cosmatesco (XII-XIII sec.)
Bellissimo il Chiostro gotico affrescato con una porta di forma rettangolare in marmo cipollino tondo gotico tedesco. Questo intero complesso è sovrastato dal campanile del XI secolo.
La vita quotidiana nel monastero si divide i liturgia, lavoro/studio e laboratorio.
All'interno troviamo la biblioteca, l’erboristeria, l’osservatorio astrologico, il museo, il laboratorio di pittura e la sartoria. Inoltre i monaci si occupano del giardino e del pollaio.
A coronamento di questa visita la conoscenza di Don Luigi dalla giovane età di 96 anni e 8 mesi (ha tenuto a precisare: ne dimostra meno di 80) è il monaco più anziano di tutta la comunità ed è l'unico che scrive ancora testi in gotico.
Personaggio con il quale si potrebbe trascorrere una intera giornata e anche di più per la cultura e la pace che trasmette. Per info: potrete trovare questi luoghi nella puntata di Ulisse di Alberto Angela sui luoghi del "nome della rosa".
MONASTERO DI SAN BENEDETTO o SACRO SPECO (RM)
Per visitare il monastero è possibile accedervi a piedi dal parcheggio dove abbiamo dormito oppure con il camper si può arrivare nel piazzale antistante il viale che porta al monastero stesso.
Il bosco di lecci con una scaletta stretta ti porta in una angolo di rara bellezza dove si staglia il monastero addossato alla roccia e a strapiombo nella valle.
Entriamo nella prima grande “Sala del capitolo vecchio” con dipinti della scuola del Perugino.
Successivamente si passa nella Chiesa Superiore con affreschi di scuola senese. Scendiamo nella Chiesa Inferiore dove si trova la Santa Grotta detta “sacro speco”.
È stata la dimora dove San Benedetto ha trascorso tre anni in solitudine e meditazione, i viveri gli venivano calati da una apertura tramite un cestino che vedrete in riproduzione nella grotta stessa.
Da questa Chiesa, mediante una scala a chiocciola, si arriva alla Cappella di San Gregorio per poi successivamente scendere dalla famosa “Scala Santa”, anche in queste sale affreschi di mirabile bellezza tra i quali la “Strage degli innocenti”.
Impossibile descrivere oltre questi interni. La bellezza di tutti gli ambienti lascia stupefatti e ogni ulteriore apprezzamento sarebbe oltremodo riduttivo.
Lasciamo questa zona d'Italia che ancora non conoscevamo e, sarò monotona, ma consiglio a chi non è passato da questi Monasteri di lasciarsi trasportare in un luogo di rara bellezza e “pace”.
Dal Lazio ci portiamo verso la zona adriatica e per poter fare tappa intermedia ritorniamo a ad Ascoli Piceno, visita e sosta notturna.
GRADARA (PU)
COORDINATE N43.94074 E12.77167
Siamo passati anche da queste parti tantissime volte e non abbiamo mai visitato questo borgo, lo so sembrerà strano ma è proprio così. La chicca per arrivare al parcheggio camper/pulmann merita una nota di ringraziamento al nostro amico navigatore che, mettendo le coordinate, ci ha fatto passare in una stradina in mezzo ai boschi larghezza camper, in salita e scivolosa. E pensare che la deviazione per Gradara l'abbiamo vista (ed era quella giusta) ma vuoi non sentire anche il parere del navigatore? In più non possibile tornare indietro se non in retromarcia. Probabilmente le persone che abbiamo incontrato in escursione avranno constatato che i camperisti non si fermano difronte a niente.. o no?
Naturalmente arrivati alla fine del “tunnel” siamo sbucati nella zona parcheggi.
Bene e che dire? Parcheggio euro 5 per 2 ore che bastano per la visita al Castello. Visita Castello + Mura Euro 7.
Gentilmente, almeno per il percorso sulle mura, l'addetto ha fatto passare Moreno e Megghy.
Il castello di Gradara è un castello-fortezza medievale; sorge nel comune di Gradara, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche. È protetto da due cinte murarie, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, rendendo la struttura imponente.
Gradara è stata, per posizione geografica, fin dai tempi antichi un crocevia di traffici e genti: durante il periodo medioevale la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra le milizie fedeli al Papato e le turbolente casate marchigiane e romagnole.
La Rocca ha fatto da sfondo al tragico amore tra Paolo e Francesca, moglie di suo fratello Gianciotto, cantato da Dante nella Divina commedia. Il castello, di proprietà dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 fa parte dei beni gestiti dal Polo museale delle Marche. È uno dei monumenti più visitati della regione ed è teatro di eventi museali, musicali ed artistici.” (Rif.Wikipedia)
Io in avanscoperta ho apprezzato le bellezze delle sale interne perfettamente gestite e conservate. Visita come sempre in compagnia di tantissimi scolari. Oltre alla visita al Castello è bello gironzolare fra le vie e lungo le mura di questo borgo alla scoperta di angoli panoramici su tutta la valle. Dopo la visita ci concediamo il relax cibo con una ottima piadina.
Breve fermata a
MONDAINO (RN)
Parcheggio comodo alla visita che si trova sulla sinistra ed in basso entrando in paese.
Di particolare bellezza è la Piazza Maggiore, costruita intorno al 1800, di forma semicircolare con un lungo porticato neoclassico (architetto F. Cosci).
Gli abitanti di questo borgo, includendo la Piazza e la antistante Via Roma, hanno soprannominato gioiosamente e con affetto questo angolo: “la padella”.
Adiacente la Piazza si trova la Rocca Malatestiana.
Dopo questa breve tappa cerchiamo di capire dove poter portare il nostro camper ed i suoi componenti.
La soluzione che ci sembra più opportuna, è quella di ritornare a Ferrara, già vista e stravista però conoscendo la comodità del grande parcheggio ex MOF decidiamo di trascorrervi la notte.
Prima di giungere a Ferrara andiamo alla scoperta della patria della “Salama da Sugo” (insaccato tipico ferrarese).
Si trova nella piccola borgata di
MADONNA BOSCHI (FE)
Poche case, e nessun negozio a tema però almeno troviamo in una rotonda il monumento a questo salume, purtroppo giudicato uno dei più brutti monumenti d’Italia.
Sinceramente discutibile, è molto più bello un forno a forma di salama che si trova all'interno della borgata stessa.
Ci avviamo, come già detto a
FERRARA
L'area sosta che si trova proprio al fondo è chiusa per lavori.
Ci posizioniamo nella zona sulla sinistra di questo grande parcheggio fortunatamente all'ombra e tranquilla e veniamo raggiunti sul tardi da diversi altri camper.
Nottata tranquilla ed al mattino successivo dopo l'inevitabile acquisto per mitico e buonissimo pane “coppie” ci avviamo verso Comacchio.
Optiamo per una visita alla
ABBAZIA DI POMPOSA (FE)
Parcheggio al parco che porta all'Abbazia.
COORDINATE N44°50’0.8772 E12°10’40.5732
In alternativa si prosegue arrivando ad altri parcheggi, che per una visita breve, sono comodi anche per i camper.
Entrata consentita anche ai cani Euro 5 cad. Questo antico Monastero Benedettino (VII sec.) è composto da: Campanile romanico visitabile altro 48 mt.
La sala del Capitolo (reperti)
Il Refettorio (bellissimi affreschi)
Il Dormitorio (Museo)
Il Palazzo della Regione
ed infine la:
BASILICA DI SANTA MARIA ASSUNTA
La parte antistante ha un atrio porticato decorato da maioliche e fregi in cotto con sculture di animali.
Entrando si possono ammirare affreschi su tutte le pareti.
Di rara bellezza il pavimento a mosaico. Purtroppo poco visibile in quanto coperto da tante sedie ovviamente usate per le cerimonie.
COMACCHIO (FE)
COORDINATE N44.69095 E12.18447
Punto sosta camper bello e tranquillo. A pochi passi dal centro.
Eravamo già stati in passato e avevamo usufruito di questo stesso parcheggio e confermo che è sempre l'ideale per la sosta. Visita al centro come sempre molto coinvolgente tra canali e ponti.
Con qualche opera di “pittura esterna colorata” alle case (suggerimento) si otterrebbe un risultato pari alle isole veneziane, dando anche tanta allegria.
Abbiamo dovuto sveltire i passi in quanto temporale in agguato però senza privarci della visita alla Basilica di San Cassiano (Duomo). Costruito nell'anno 708, rimaneggiato nel 1200, rifatto nel 1659 e finalmente finito e consacrato nel 1740.
Adiacente al duomo troviamo la torre campanaria, costruita nel 1751 ma distrutta completamente nel 1757. È stata ricostruita nel 1868 sul basamento del vecchio campanile.
Dalla parte opposta della città un grande BATTELLO STORICO – RICCARDO 1920 – BARCAIOLI DI COMACCHIO
Conclusione
Si ritorna a casa.
Abbiamo percorso come sempre in lungo e largo la nostra bellissima Italia rispettando al massimo il programma di visita.
L'unica deroga è stata Salerno che, pensando di usare come partenza per la costiera, abbiamo visitato con piacere.
Durante il tragitto abbiamo visto borghi abbarbicati (Lazio) su cucuzzoli che arricchiscono il paesaggio e direi molto molto belli.
Abbiamo scoperto una realtà, poco conosciuta, che è stata quella delle Cave di Marmo e che consiglio ed una realtà come quella dei Monasteri di Subiaco che unisce arte, pace e cultura rimanendo indelebile nell'animo.
Sicuramente alcuni di questi luoghi sono stati già da voi visitati però, forse, fa sempre piacere vederli apprezzati da altri viaggiatori.
Alla prossima avventura che sarà a fine giugno e ci porterà in Spagna/Portogallo/Francia.