Austria e Slovacchia in camper
L'itinerario in camper di Agnese, Antonio e dell'immancabile Alma, passeggero peloso, ci porta a scoprire con questo diario di viaggio angoli suggestivi ed insoliti dell'AUSTRIA, ma soprattutto della SLOVACCHIA, un Paese poco conosciuto, ma di grande fascino. Case e chiese costruite in legno, piccoli villaggi riconosciuti Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, ma anche castelli, abbazie e silenziosi borghi. Andiamo a scoprire il tour realizzato in 10 giorni per un totale di 3700 km.
equipaggio: Antonio - autista tuttofare, Agnese - navigatore e secondo pilota, Alma - passeggero peloso
mezzo: camper ELNAGH T-LOFT 530
lunghezza percorso: KM 3700
Questa volta la scelta cade su due nazioni non molto ben attrezzate per il turismo itinerante, l’Austria per volontà propria e la Slovacchia, poco frequentata dalla maggior parte dei camperisti, dispone di pochissime aree sosta, è necessario appoggiarsi ai campeggi che non sempre si trovano aperti: a conferma di tutto questo possiamo dire di aver trovato nel campeggio di Bratislava 3 camper solamente e in tutto il giro in terra Slovacca ne abbiamo incrociati due .. pochi direi! Certo non ci siamo stati in piena stagione, ma in questo periodo si fatica a trovare posto nelle aree di Francia e Germania. Pochissimi anche i diari di viaggio trovati in internet. Partiamo con un itinerario di massima e l’elenco dei campeggi in Slovacchia.
2/10/2016 domenica
L’intenzione è di entrare in Austria attraverso il Passo Resia, ci è venuta la voglia di rivedere il campanile che spunta dall’acqua del lago omonimo, ricordi sbiaditi di tanti anni fa.... Già partiamo in ritardo, arriviamo a Glorenza (BZ) che è buio, non abbiamo le coordinate dell’area, cartelli non ce ne sono nessuno in giro per poter chiedere informazioni e allora ci fermiamo in un parcheggio prima dell’ingresso in paese, c’è un altro camper: per passare la notte va benissimo.
3/10/2016 lunedì
Emblema della Val Venosta il campanile spunta dalle acque del Lago di Resia, qui fino all’anno 1950 si trovavano tre laghi naturali, che vennero unificati con la costruzione di una diga che sommerse il piccolo paese di Curon e gli abitanti vennero evacuati: a ricordare solo il campanile che spunta dall’acqua.
Subito dopo la galleria a sinistra c’è un piccolo posteggio dove ci fermiamo per una passeggiata e scattare qualche fotografia.
Passato il confine scendiamo nella valle dell’Inn, ne seguiamo il corso, a Innsbruck decidiamo di proseguire, avendola visitata in passato e non trovando parcheggio vicino al centro andiamo oltre e ci fermiamo a Hall in Tirol (A).
Sostiamo in un parcheggio a pagamento nella parte alta della città (N47.28209 E11.51227). Attraverso un piccolo parco raggiungiamo il centro storico dove molti edifici sono posti sotto la tutela dei beni culturali. Molto interessante la piazza superiore della città vecchia, che ci riporta al periodo medievale, dominata dal municipio e dalla chiesa parrocchiale di San Nicola (St.Nikolaus Pfarrkirche), scendendo lungo il fiume troviamo il Castello di Hasegg divenuto sede principale della celebre Zecca di Hall in Tirol che è chiuso perché lunedi..
Proseguiamo lungo il corso dell’Inn e ci fermiamo a Schwaz (A), l’area sosta è comoda per una visita alla cittadina e tranquilla per la notte (AA Wohnmobilstellplatz Konigfed N 47.34655 E 011.70436).
Attraversato il ponte sull’Inn ci ritroviamo nel centro storico si Schwaz “la città dell’argento”, nota nel medioevo per essere il centro d'estrazione di argento più importante, non solo del Tirolo, ma di tutta l'Europa. Sulla sinistra ci ritroviamo a passeggiare nella strada principale della città, a cui fa da cornice il Municipio e la Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo.
4/10/2016 Martedì
Partiamo in direzione di Kitzbühel (A) famosa località sciistica, vediamo cosa ci offre in questa stagione.
Troviamo una comoda sistemazione per il camper (P1 N47.44349 E12.39124) Il centro pedonale di Kitzbühel è davvero carino, case colorate in tipico stile tirolese, negozi e boutique per una clientela d’elite.
La città è circondata da montagne che da sempre hanno costituito la sua ricchezza: una volta era lo sfruttamento delle miniere di sale, oggi è il turismo, soprattutto in inverno. Ripartiti l’intenzione sarebbe di fare una sosta a Zell am See, ma non riusciamo a trovare una sosta per il camper, parcheggi piccoli e completi, e allora proseguiamo, con calma ci avviamo verso Bad Ischl (A) dove dovrebbe esserci un’area sosta, nel frattempo inizia a piovere. Troviamo l’area, all’inizio della cittadina, in un parcheggio ci sono posti camper segnalati. ( N47.71482 E13.62487)
5/10/2016 Mercoledì
Pioviggina, ripartiamo seguendo i cartelli Romantische Strasse... c’è anche qui, puntiamo a nord, costeggiamo l’Attersee, questa è una zona turistica, lungo il lago sono situate incantevoli località, il tempo migliora decidiamo così di fare una sosta con passeggiata lungo lago.
(Schörfling am Attersee, parcheggio N47.94509 E13.59467)
Si riparte in direzione Schärding (A), sistemiamo il camper in un parcheggio vicino al centro (N48.46110 E13.43475) e ci incamminiamo lungo il fiume Inn , dall’altra sponda c’è la Germania; attraversando la Wassertor ci ritroviamo nel centro storico, la piazza principale è circondata da belle case con facciate variopinte, poco austriache come stile, sicuramente influenzate dalla vicina Baviera. Proseguendo il viaggio troviamo un altro grande fiume: il Danubio, ne seguiamo il corso, evitiamo Linz che avevamo visitato in precedenza e troviamo sistemazione per la notte all’area sosta di Ardagger (N48.17981 E 14.82579)
6/10/2016 Giovedì
Riprendiamo il viaggio lungo il Danubio, la nostra prossima tappa è Melk (A), sostiamo in un parcheggio con zona per camper (N48.23021 E15.33022) sovrastato dall’imponente abbazia il paesino è grazioso, ma per i miei gusti ci sono troppi negozietti per turisti; ci spostiamo nel parcheggio dell’abbazia (N48.22918 E15.33875 comodo per la visita, ma non si può pernottare) l’Abbazia di Melk, fondata dai Benedettini nell’XI secolo, rappresenta oggi una delle più alte testimonianze dell’età barocca.
Molte sale interne sono adibite a museo, delle cose più pregevoli che l'abbazia possiede siamo rimasti impressionati dalla biblioteca che contiene circa 100.000 volumi alcuni dei quali sono tra le più preziose eredità scritte nel Medioevo.
Il tempo regge, proseguiamo, ci fermiamo a Dürnstein (A), riusciamo a trovare un parcheggio anche per camper (P1 N48.38886 E15.52405). Una breve passeggiata lungo il Danubio, ci porta in questo piccolo borgo in posizione sopraelevata rispetto al fiume. Anche qui un’abbazia di un delizioso color azzurro, dalle sue terrazze si ha una bella vista sul fiume percorso da battelli che continuano a scaricare turisti!!
Ripartiamo, salta la visita di Krems an der Donau poco più avanti che troviamo trafficatissima, caos dappertutto, in più riprende a piovere, e allora procediamo, cerchiamo una sosta per la nott , domani Slovacchia.
Gira gira a Klosterneuburg (A) finalmente troviamo l’area, è in un posto bruttino: alla stazione, passano treni spesso, con noi c’è un camper italiano, l’unico vantaggio è che è gratuita ed essendo alla stazione si può fare base per la visita di Vienna, per il resto lascia molto a desiderare, ma è buio piove e ce la facciamo piacere . (N48.33526 E16.29932)
7/10/2016 Venerdì
Si parte con destinazione SLOVACCHIA, autostrada per evitare il traffico di Vienna, troviamo comunque rallentamenti, in confine acquistiamo la vignetta per le autostrade slovacche, €10,- per 10 giorni, molto gentilmente ci riforniscono di molto materiale turistico per la visita del paese.
Puntiamo subito su Bratislava (SK), abbiamo informazioni di un parcheggio custodito vicino al centro lungo il Danubio, lo troviamo facilmente (N48.14004 E17.11489 € 5 per 2 ore).
Il centro storico è molto piccolo, attraversato da stradine pedonali, la piazza principale Hlavné náměstí, è considerata il cuore pulsante della città. Sulla piazza si trova il vecchio Municipio di Bratislava, un antico edificio in pietra con una torre, ora sede del museo civico,nella piazza c’è anche la Fontana Roland, un serbatoio d’acqua nel mezzo del quale si ergeva una sottile colonna raffigurante il re ungherese Massimiliano d’Asburgo, vicino una statua di Napoleone appoggiato ad una panchina attira i turisti per la foto di rito. Passeggiamo per le stradine tra negozietti, bar e
Passeggiamo per le stradine tra negozietti, bar e ristorantini, arriviamo alla Torre di San Michele una delle porte d’accesso alla città. Ritornando al camper ci imbattiamo in alcune delle statue in bronzo che si incontrano inaspettatamente in alcuni angoli della città. Cumil è sicuramente la più fotografata……
Terminiamo la visita di Bratislava con una passeggiata lungo il Danubio, il castello lo lasciamo per il ritorno, ripasseremo sicuramente da qui. Proseguiamo verso Trenčín (SK), qui non troviamo la sosta di cui ci eravamo preso nota, è tutto sottosopra, stanno lavorando rifacendo il parcheggio, ci spostiamo e riusciamo a fermarci davanti agli impianti sportivi. (N48.89756 E18.04596)
Una breve passeggiata ci porta in centro, il castello arroccato su una rupe domina la città; non rimaniamo particolarmente colpiti da questa cittadina, e ci manca la voglia di arrampicarci fino al maniero.
Ripartiamo in direzione Žilina (SK), in zona ci dovrebbero essere dei campeggi aperti. A Varín il campeggio che abbiamo nella lista è chiuso per ristrutturazione, un altro è segnalato poco più avanti, a Belá: c’è ed è aperto! (Camping Belá, Niznè Kamence, Bela, N49.24781 E18.98708)
Il Campeggio è in mezzo al verde tra i boschi, ci sono tutti i servizi, c’è anche un raduno di cani lupi cecoslovacchi, che ululano per tutta la sera mentre i proprietari bisbocciano, poi finalmente cala il silenzio… tutti a nanna!
8/10/2016 Sabato
Questa notte ha fatto freddino, la temperatura è andata sotto zero.. brrrrrrrrri! I monti Tatra sono imbiancati. Ritorniamo verso Žilina dove troviamo traffico, ci sono molti lavori il corso per l’autostrada, la nostra meta di questa mattina è Čičmany (SK).
Parcheggiamo in un piccolo prato all’inizio del paese (N48.95925 E18.51682)
La caratteristica di questo piccolo borgo sono le sue abitazioni: case costruite in legno scuro con le facciate dipinte con motivi geometrici in bianco; motivi geometrici, strani uccelli, cuori compongono dei veri e propri ricami. L'intero paese è stato dichiarato riserva di architettura popolare fin dal 1977, primo caso al mondo.
Non è ben chiaro il motivo di questa usanza, pare sia perché la calce bianca servisse alla conservazione del legno. Le abitazioni più vecchie di Čičmany risalgono al 1272, dopo un grandioso incendio, divampato nel 1921 furono poche le abitazioni che si salvarono, ma fu deciso di riportarle all’antico splendore.
Ritornimo verso Žilina per poi proseguire per il castello di Orava, Oravský Podzámok (SK), uno dei castelli meglio conservati della Slovacchia, situato su uno sperone calcareo nella valle del fiume Orava. Troviamo sistemazione nel parcheggio dei visitatori, ci sistemiamo al fondo del parcheggio vicino ai bus turistici (N49.25945 E19.35927 ) .All’inizio della salita verso l’entrata del castello c’è la biglietteria:l’ingresso è a orario a gruppi con visita guidata: il nostro orario è rigorosamente alle 15,15 non un minuto prima, non un minuto dopo….
Il Castello è costruito su più livelli, è un continuo entrare e uscire da una corte all'altra; all'interno una ricca collezione di oggetti e arredi d’epoca.
Ripartiti andiamo alla ricerca di un campeggio aperto, una sessantina di km più avanti ce ne dovrebbe essere uno: il Camping Bystrina a Demänovská Dolina (SK) speriamo sia aperto. Lo è.. (Camping Bystrina N49.03360 E19.57655) situato in una zona boscosa, all'interno del campeggio c’è un albergo, un ristorante e un centro benessere. Siamo l’unico camper.
9/10/2016 Domenica
Andando a riprendere l’autostrada facciamo una piccola deviazione a Lazisko (SK) per visitare una chiesa in legno.
È in corso una cerimonia religiosa, per non disturbare andiamo via, ripresa l’autostrada ci portiamo a Kežmarok (SK), sostiamo in un parcheggio a pagamento alle spalle del castello (N49.13972 E20.43232). Il Castello è chiuso per restauri, facciamo una passeggiata nella cittadina, vediamo delle belle case con facciate dipinte, ci dovrebbe essere una chiesa in legno antica, non riusciamo a trovarla, nessuno in giro per poter chiedere informazioni, sembra un po’ un paese fantasma…
Proseguiamo il nostro viaggio verso il Castello di Spiš (Spišský hrad). Situato su una collina si vede da lontano, seguendo le indicazioni arriviamo al parcheggio, con una camminata leggermente in salita entriamo nella fortezza. (N48.99855 E20.77088).
Spišský Hrad è il castello più famoso del paese e il primo sito slovacco ad essere dichiarato patrimonio dell’umanità, è il castello medioevale più grande nella Europa centrale. Il castello di Spis è appartenuto a molti proprietari. Dopo un incendio nel 1780 che ha provocato molti danni fu abbandonato. Dal 1970 nel castello sono in corso lavori di restauro; nella parte restaurata si trovano degli ambienti che rappresentano la vita che si svolgeva nel maniero. Magnifica è la vista sui monti Tatra che che si gode dai bastioni.
Ripartiamo in direzione Levoča (SK), prima facciamo una piccola deviazione verso Žehra, a pochi chilometri c’è una chiesa primo-gotica del Santo Spirito a Žehra fa parte del patrimonio dell' UNESCO. Fu costruita fra il 1245 e il 1275.
All'interno della chiesa si trovano affreschi molto preziosi che purtroppo non possiamo ammirare: la chiesa è chiusa per restauri. (N48.97894 E20.79172)
Ci dirigiamo al campeggio di Levoča (Camping Levočská Dolina N49.05050 E20.58580) anche qui siamo soli, passiamo la notte nel pieno silenzio in mezzo al nulla.. solo boschi.
10/10/2016 Lunedì
Nella notte ha fatto veramente freddo! A Levočatroviamo parcheggio a pagamento in pieno centro (N49.02507 E20.58885), la cittadina ha un bel centro storico all’interno di una cinta muraria ben conservata, una chiesa rinascimentale con il più alto altare in legno d’Europa, anche qui ristrutturazioni…. e molti altri edifici rinascimentali.
Ripartiamo e iniziamo il viaggio di rientro, l’autostrada ci riporta velocemente fino a Ružomberok, qui usciamo e ci dirigiamo verso il parco nazionale dei Veľká Fatra (SK), la nostra meta e‘ il piccolo villaggio di Vlkolinec (SK).
Lasciata la strada principale imbocchiamo una stradina che ci porterà a questo villaggio: la strada è un po’ da brividi, specialmente l’ultimo tratto dove abbiamo avuto una fortuna sfacciata: nessun mezzo in senso contrario altrimenti non so come avremmo fatto!! Il consiglio è lasciare il camper dove si fermano i bus e salire al villaggio a piedi. Noi siamo arrivati fino a dove finisce la strada, più in là non si può procedere e con altrettanta fortuna siamo riusciti a parcheggiare il camper. Ci sono pochissimi posti auto, noi ci abbiamo infilato in mezzo il camper.
(N49.038061 E19.277174)
Per la visita si paga un biglietto Vlkolínec, patrimonio Unesco, è il migliore esempio in Slovacchia (e nel centro Europa) di conservazione di un tradizionale villaggio di montagna. Straordinariamente intatto si compone di 45 case in legno, l’abitato è rimasto pressoché invariato e lo stile architettonico è stato pienamente mantenuto con fedeltà nel suo antico aspetto; é un vero e proprio museo all'aria aperta ,la strada principale è circondata dalle case che sono costruite con pareti di tronchi su basamenti in pietra, le pareti rivestite con argilla e colorate, i tetti sono spioventi e ricoperti con piccoli listelli di legno.Nel 1977 Vlkolínec fu dichiarata dal governo Zona protetta di cultura popolare, titolo che oggi appartiene a una decina di villaggi in tutto il Paese, quasi esclusivamente nelle zone montuose. Lasciamo questo delizioso folkloristico paesino, ritorniamo sulla E77 in direzione Banská Bystrica, attraversiamo il Národný park Veľká Fatra (parco nazionale dei Veľká Fatra). Il parco e la sua zona di protezione comprendono la maggior parte della catena dei Grandi Fatra (Veľká Fatra), che appartiene ai Carpazi Occidentali , in questa zona sia la flora che la fauna sono estremamente ricche, pare che tra queste montagne viva l’orso bruno, il lupo grigio, il gatto selvatico, la lince eurasiatica, l’aquila reale e il gallo cedrone in via d’estinzione.
La strada è scorrevole e il paesaggio superbo. Oltrepassiamo Banská Bystrica, la nostra meta Hronsek (SK) che conserva una bellissima chiesa seicentesca interamente in legno.
Le chiese in legno sono edifici dalla caratteristica architettura popolare costruiti interamente in legno senza l’uso dei chiodi che rappresentano la crocifissione di Cristo. Le chiese più antiche risalgono al XVI secolo e sono dedicate al culto cattolico romano.
Parcheggiamo a bordo strada (N 48.64996, E 19.15606) pochi passi ed ecco la bellissima chiesa evangelica in stile barocco. L’interno è magnifico, vi si trova, ben conservato fino d'oggi, l'organo del 1763, il pulpito e l'altare del XVIII secolo con colonne lignee. Nella chiesa possono trovare posto 1100 credenti. Una simpatica signora del posto ne è la governante ed orgogliosamente ci mostra questo gioiello , firmiamo il librone delle presenze, facciamo un’offerta e lasciamo questo luogo veramente affascinante.
Rimandiamo a domani la visita al castello di Bojnice che a quest’ora sarà chiuso, o quasi, cerchiamo un campeggio aperto, e incominciamo a girare... l’Autokamping a Žarnovica segnalato aperto è chiuso, come anche quello a Nová Baňa, stufi di girare a vuoto, in zona non abbiamo conoscenza di altri, prendiamo quindi l’autostrada e andiamo a Bratislava almeno li il campeggio è aperto.
Inizia anche a piovere, domani vedremo cosa fare, se ritornare a Bojnice o avviarci verso casa. (Bratislava Camping Areal Zdravia Zlate Piesky, Senecka Cesta 2, N 48.18825 E 17.18565).
11/10/2016 Lunedì
Piove, anzi diluvia, le previsioni sono pessime anche per i giorni seguenti, non ci rimane che avviarci verso casa, in Austria a Graz troviamo anche nevischio finisce così un po’ in anticipo questo viaggio di metà autunno.