Il fulltimer insegnante di yoga e pilates:
CELSO CARDOSO
Vivere è un'arte, è il suo motto, appassionato di circo e danza, il camper per vivere ed insegnare yoga e pilates
Redazionale di Vacanzelandia
Spesso gli incontri più belli avvengono per caso, da un'imprevisto nasce una cena e una bella chiacchierata. Provate a pensare quando arrivate in campeggio e avete dimenticato o perso il martello per i picchetti della veranda e in un attimo il vicino con un sorriso vi dice "avete bisogno di aiuto?".È questo uno dei lati più belli di vivere la vacanza open-air, la solidarietà tra campeggiatori. La stessa solidarietà che ho trovato in CELSO CARDOSO, una sera in cui il mio camper non voleva saperne di partire a causa della batteria scarica. Così cavi in mano, il vecchio Roller di Celso, mi salva dal buio e per sdebitarmi preparo una cena con altri due amici: una bourguignonne di carne. Un'occasione per conoscere la storia di Celso che inizia quando nel marzo del 2003 si trasferisce dal Brasile, in Italia per sposarsi l'anno dopo con Luana. Tutto prosegue nei migliore dei modi, una vita regolare, che però sta stretta a Celso e a Luana, tanto che il teatro, la danza e il circo ricompaiono nella loro vita.
Tra un bicchiere di vino e un quadrato di carne cotta nell'olio, gli chiedo: in mezzo a tutti questi progetti, quando e come arriva il camper?.
"Il camper è un sogno di Luana, perché io avevo solo qualche esperienza, quando avevo lavorato in gioventù nel circo, ma in realtà arriva solo dopo la separazione".
Mi fermo è non voglio essere indiscreto, quindi aspetto che lui prosegua.
"nel 2009 ci appassionammo al pilates e allo yoga e decidemmo di andare un anno a Rio de Janeiro per studiare le due discipline. Luana si dedicava alla ricerca di nuovi maestri verso l'India, io invece decido di curare il corpo degli altri. Viaggiamo parecchio sino al 2011 quando insieme apriamo uno studio di yoga e pilates a Roma. L'anno dopo le nostre strade si separano, lei è una viaggiatrice alla ricerca di nuove strade, tant'è che oggi vive a Berlino."
E tu Celso come arrivi a vivere in camper?
"Quando ci siamo separati, mi sono trovato da solo a dover mantenere la casa e lo studio dove praticare pilates e yoga. Per un po' ho provato a condividere la casa per ridurre i costi, ma è stato un disastro: scarsa pulizia e poca correttezza, così mi è venuto in mente che la mia attività potevo svolgerla nelle palestre e vivere nel camper. Non devo dividere gli spazi con nessuno, il bagno è mio e se lascio il portafoglio con 50 euro sul tavolo lo ritrovo. Non solo questa soluzione permette di spostarmi anche in altre città. In pratica seguo il lavoro."
Siamo arrivati al dolce della cena e la domanda mi sorge spontanea "quali progetti hai per il futuro?"...la risposta è quella che solo chi ama la vita può dare "vivere, perché vivere è un'arte".