Una storia quasi finita
Il 24 agosto del 2010 avevamo pubblicato la lettera di un nostro lettore, il Sig. Alberto Cervelli, in cui raccontava il suo "Diario di viaggio più corto di tutti...purtroppo" (leggi lettera) un triste resoconto di un incidente subito con tutte le conseguenze e peripezie che erano ruotate attorno alla vicenda.
Oggi 14 luglio 2011 a distanza di quasi un anno, il Sig. Cervelli ci scrive e racconta l'epilogo di questa lunga e tormentata storia:
Una storia di tutti i giorni ma questa ha qualcosa di diverso
Siamo partiti da Castel Bolognese, io e mia moglie e un meticcio di nome "Birba" il 4 Luglio 2010, in direzione Lourdes e Santiago di Compostela, aggregandoci ad un gruppo a capo del quale c'era un organizzatore di Reggio Emilia che conoscevo ma che poi mi sono accorto che non lo conoscevo abbastanza. Ci siamo accodati per non fare il viaggio in solitudine, non si mai, si può aver bisogno…non siamo più dei ragazzini…
La formattazione del gruppo dei partecipanti era stato fissato ad Imperia (area di sosta) per la Domenica 4 Luglio e da qui saremmo dovuti partire il Lunedi successivo.Non avevamo fatto i conti con la dabbenaggine dell'organizzatore che non si era preoccupato di controllare le vecchie gomme del suo camper. Infatti, appena partito la Domenica pomeriggio per raggiungerci, una gomma gli è scoppiata in autostrada e così è dovuto tornare a casa. Il Lunedi successivo è andato dal gommista e la sera ci ha raggiunti ad Imperia.
Siamo ripartiti il 6 Luglio ( Martedi) per la prima tappa, Sète ( Francia).
PREMESSA: il mio camper l’avevo ritirato, nuovo, dal concessionario, il 1° Luglio. Non funzionava né l’antenna satellitare né il CB. Con il CB potevamo solo ricevere. Per collegarci col capo-gruppo usavamo il telefono cellulare.
Appena entrati in autostrada a Imperia ho iniziato subito a dubitare dell'organizzatore: in autostrada a 60 km/h , a volte si arrivava a 70km/h. Ad un certo punto si sente nel CB:"Attenzione" c'è la discesa potete usare il freno motore per non consumare i freni". Questa frase mi ha fatto sobbalzare anche perchè si trattava di una discesa normale che ci avrebbe permesso di aumentare un pò la velocità ma niente, abbiamo percorso 200 km in quattro ore, per fermarci, per il pranzo in una mega area di servizio, senza un filo d'ombra. La ripartenza sempre alla medesima velocità: attraversamento di alcune località sbagliando spesso strada perchè l'organizzatore non aveva il navigatore satellitare ma "si ricordava" che anni prima aveva fatto il medesimo percorso".
Il caldo era opprimente;arriviamo a Aigues Mortes e ci mettiamo alla ricerca di un parcheggio (tralascio di scrivere di questa ricerca). Entriamo nella cittadina e in un bar all'aperto ci rinfreschiamo con una bibita. Il centro storico non mi dice niente, sembra di essere a San Marino, con le botteghe piene di souvenir che io chiamo più comunemente " cianfrusaglie".
Una visita all'interno della chiesa (era l’unico posto fresco), poi ritorno al parcheggio e finalmente la partenza, con ulteriore sbaglio di strada.
Si stava facendo sera, e arrivati in prossimità di Sète, mia moglie era sempre più arrabbiata degli sbagli dell'organizzatore, per cui decidiamo di lasciare la compagnia e li avvisiamo che ci saremmo ritrovati al parcheggio della Carrefour, come prestabilito.
Ci addentriamo in città, alla ricerca del parcheggio della Carrefour ma non lo troviamo. C'è un grande parcheggio ma è pieno di nomadi ( mi fossi fermato lì!)
Giriamo e ci allontaniamo dalla città ed infine (erano quasi le 21,30) uno scooterista ci comunica che “sa dove si trova il parcheggio e che ci accompagnerà” e quindi noi lo seguiamo.
Poco prima di arrivare in città, un’auto guidata da una donna ubriaca, ci è venuta contro e per prontezza di spirito sono riuscito ad evitare l’impatto frontale ma non quello laterale; infatti, tutta la parte destra del camper è stata sfondata ed anche la portiera e lo specchietto destri della cabina sono risultati avariati. Grande spavento ma nessun danno alle persone ne alla parte motrice del camper. L’auto investitrice, dopo averci rovinata la parte destra è rimbalzata sul guard rail e si è andata a fermare contro un’auto che ci seguiva all’interno della quale c’erano tre persone( padre e 2 figlie) che anche loro non hanno avuto danni fisici mentre l’auto era da buttare.
E’ intervenuta la polizia, chiamata da altri automobilisti, che dopo gli accertamenti del caso ci hanno accompagnati al parcheggio. In questo frangente, storditi e impauriti da ciò che ci era capitato, devo ringraziare alcuni ragazzini nomadi che parlavano correttamente il francese e l'Italiano e ci hanno aiutato con la polizia. Dopo i rilievi del caso, la polizia ci ha accompagnati nel parcheggio dove si trovavano gli altri componenti del gruppo.
Eravamo senz'acqua e senza poter utilizzare la bombola che , nell'incidente, era finita sotto la ruota posteriore del camper senza , per fortuna, scoppiare (il boiler era stato sfondato e si era svuotata la riserva dell'acqua).
La mattina seguente,7 Luglio, mentre gli altri riprendevano il viaggio, un’auto della polizia ci ha guidati fino in caserma per la constatazione dell’incidente, mettendoci a disposizione un agente di origine italiana che ci ha aiutati notevolmente per tutte le pratiche.
Nell’attesa, ho telefonato a Vittoria Assistance che poi è intervenuta Europ Assistance che a sua volta hanno contattato una ditta di autotrasporti per il trasporto del camper presso… un’officina Fiat di zona.
Purtroppo il camionista, dopo avere girato per oltre un’ora e mezzo, non è riuscito a trovare l’officina. Allora ho ritelefonato a Vittoria Assistance ( e di seguito mi hanno passato Europ Assistance) affinché mi portassero il camper presso l’officina assistenza della Challenger di Tournon sur Rhone, essendo il mio camper un Challenger modello Genesis 56.
Il trasporto è stato acconsentito però ho pagato € 178 di differenza, essendo il chilometraggio maggiore di quello consentito da Europ Assistance. ( la fattura di questi 178 € non è ancora arrivata ne mai arriverà).
Siamo arrivati a Tournon verso le 17,00 ; l’impiegata dell’assistenza, madame Laurence, che parlava italiano, ci ha prenotato una camera in un albergo della cittadina dove poter passare la notte e dove hanno accettato anche il mio cane.
Non ne potevamo più per il caldo, il dramma dell’incidente e trovarci all’estero senza conoscere il francese. Non ricordo con quale menu abbiamo cenato perché la cameriera non ci ha aiutato minimamente per cui, abbiamo ordinato ciò che si vedeva nei piatti degli altri avventori.. Meglio non pensarci.
La mattina seguente, l’ho passata al telefono dell’albergo per contattare Europ Assistance e finalmente, a mezzogiorno, la gentilissima impiegata (la signora Francesca Baccarini) mi comunica che alle 13,30 sarebbe venuto un taxi a prenderci per portarci a Grenoble dove la Europ Car ci avrebbe messo a disposizione una Renault modello Kangoo che ci avrebbe consentito il rientro in Italia.
All’orario prestabilito è arrivato il taxi col quale ci siamo poi recati alla Challenger per recuperare il materiale presente nella parte destra del camper e caricarlo (non senza la contrarietà del tassista anche per la presenza del cane) nel taxi e quindi la partenza per Grenoble.
All’arrivo, verso le 16,30, ci siamo fermati in una prima agenzia Europ Car ma dato che non ne sapevano niente, siamo stati dirottati verso la centrale operativa all’interno della stazione ferroviaria di Grenoble. Il tassista è andato ad informarsi e quindi è tornato facendomi segno che quello era il posto giusto. Sono quindi sceso per andare in agenzia, sperando che il tassista avesse già consegnato le nostre pratiche ma una volta arrivato, non conoscendo il francese ho detto subito il mio nome e cognome ma l’impiegata si è stretta nella spalle facendomi capire di non sapere niente e così, disperato, sono tornato dal tassista affinché mi assistesse ma………..il tassista aveva scaricato il materiale, mia moglie e il cane in un angolo del marciapiede della stazione di Grenoble e se ne era andato.
Preso dalla disperazione ho telefonato a Europ Assistance; l’impiegato di turno mi dice: “ Sì, conosco la sua pratica, mi informo poi la richiamo fra 5 minuti”. Passa oltre mezz’ora e richiamo io il solito impiegato dicendogli : “ Per favore, se si potesse velocizzare la pratica, anche perché sono quasi agli sgoccioli con la carica della batteria del mio cellulare”; la risposta dell’impiegato : “ Sì, sto tentando di mettermi in contatto, stia calmo, la richiamo fra 5 minuti…” I minuti passano e dopo 45 minuti richiamo ancora: “ Sono sempre io , ha saputo più niente del mio problema? Ho il telefono scarico e non so quanto potrà …E l’impiegato, piuttosto seccato mi risponde maleducatamente: “ Guardi che io ha da fare con altre persone, stia calmo, la richiamo io quando….”E il telefono diventa muto.
Sono disperato; ci sono molti taxi davanti alla stazione; mi avvicino al primo e……fortuna, è un Italiano . Gli ho raccontato del nostro problema e gli ho chiesto se ci poteva accompagnare in Italia, a Castel Bolognese.
Abbiamo contrattato il compenso (1200 €) e così, caricato il materiale, mia moglie e il cane, siamo prima andati a casa sua dove ci ha offerto di rinfrescarci un po’, poi siamo partiti accompagnati dal figlio del tassista e arrivati a Castel Bolognese alle 2,00 del 9 Luglio (da prendere in considerazione che, durante il tragitto di rientro in Italia, ho messo sotto carica il telefono ma la chiamata dell'impiegato di Europ Assistance non è mai arrivata...)
Il 10 Luglio,assieme all'agente della Vittoria Assicurazioni presso il quale ero assicurato ci siamo recati dal mio legale per le pratiche relative all'incidente e per la richiesta di risarcimento dall'AXA France.
E' iniziata un'attesa snervante:
-La Challenger mi comunica che saranno chiusi tutto il mese di Agosto.
-L'assicurazione dell'investitrice non si preoccupa minimamente di contattarmi.
-Passa il mese di Luglio.
-Ad Agosto sono tutti in ferie. Io NO.
-Passano anche i mesi di Settembre e Ottobre: silenzio totale.
-L'agente della Vittoria suggerisce di scrivere una lettera(in francese) all'agente della - AXA assicurazioni di Sète (Francia) presso il quale era assicurata l'investitrice.
-Finalmente una risposta: la pratica è seguita dall'agenzia AXA di Lione.
-Il mio legale li contatta e il 18 Novembre 2010 il perito dell'AXA si reca presso la Challenger per constatare il danno.
- 30 Novembre: l'AXA France comunica che pagherà il danno (che ammonta a ben 18.706 euro)
- Il 16 Dicembre 2010 l'AXA comunica "per iscritto" alla Challenger che pagheranno la riparazione.
- La Challenger comunica che la fabbrica resterà chiusa dal 26 Dicembre 2010 al 3 Gennaio 2011, poi ordineranno i ricambi.
- La Challenger riceve i ricambi i primi di Febbraio 2011
- Vado a ritirare il camper il 23 Febbraio 2011 .
12 luglio 2011. AXA France mi invia un assegno per danni morali che chiude la pratica
Vorrei mettere la parola FINE alla storia ma poiché non mi sono ancora arrivate le SCUSE da parte di Europ Assistance, la storia resta aperta.
Alcune note
Europ Assistance: Dipende dall’interlocutore di turno, se è una persona che capisce il dramma che sta vivendo uno che si trova nella mie condizioni oppure è uno che se ne frega, come è capitato al sottoscritto con il secondo impiegato.
La storia che ho raccontato non è frutto della mia fantasia ma è PURA VERITA' anche se a "qualcuno in alto " di Europ Assistance non abbia creduto alla mia versione.
Infatti, la versione di Europ Assistance nei miei confronti è stata molto differente da ciò che ho scritto. In pratica lo sbaglio sarebbe stato il mio "che non conoscevo il francese e che non mi sarei spiegato bene...."
AXA FRANCE : pensavo fossero più presenti ma alla fine ho ottenuto ciò che avevo richiesto
Ed infine UN GRAZIE SINCERO A Vittoria Assicurazioni e in particolare all'Agente di Imola, Sig. Giovannini Raul.
CAMPER RIPARATO
Noi di Vacanzelandi@ auguriamo al Sig. Cervelli di trascorrere meravigliose vacanze con il camper rimesso a nuovo e soprattutto che questa triste vicenda rimanga solo un mesto ricordo.