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TEST PROVA: Protezioni termiche LARCOS per camper

larcos test protezioni termiche camper

Abbiamo testato e rilevato strumentalmente come le protezioni termiche prodotte da Larcos proteggono la cabina del camper e anche il pavimento della cellula dall'ingresso del freddo più intenso

di Lorenzo Gnaccarini

Noi le protezioni termiche di Larcos le conosciamo già da alcuni anni, e da allora ci accompagnano durante tutte le vacanze, sia in inverno che in estate.

È da un po' di tempo che volevamo testarle a fondo, eseguendo dei rilevamenti di temperature così da rilevare il grado effettivo di protezione che riescono a garantire sia durante l'uso invernale, che in quello estivo. Allora, ci siamo dotati di un termometro digitale al laser e infrarossi e alla prima occasione di freddo molto intenso siamo partiti per svolgere questo test.

test oscuranti termici camper larcosFinalmente la notte tra il 12 e 13 dicembre 2018 le previsioni meteo davano temperature notturne intorno a -20°C al Passo San Pellegrino (TN), situato ad una altezza di 1918 m. sul livello del mare: proprio quello che ci serviva per mettere a dura prova le protezioni termiche di Larcos. Quindi, armati di coprivetri, coprimotore, copricruscotto e moquette cabina e cellula, batteria ben carica e bombole di gas propano, sono partito alla volta del Passo San Pellegrino, uno dei valichi più belli delle Dolomiti, per trascorrere una notte artica in sosta libera. È stato facile trovare parcheggio libero in quella giornata gelata, con gli impianti di risalita appena chiusi. Proprio il momento giusto per parcheggiare nel posto più bello e iniziare con la massima tranquillità il test delle protezioni termiche.

Dopo aver acceso subito la stufa, ho piazzato all'esterno il termometro digitale istantaneo, così da rilevare la temperatura in quel momento: nel tardo pomeriggio, con il sole appena tramontato, la temperatura era di -10,6 °C!

Le protezioni termiche di Larcos le utilizziamo dal 2012, sia in estate che in inverno e sappiamo molto bene come si comportano. Sebbene sia comprensibile pensare che gli oscuranti termici esterni vadano utilizzati in inverno, è molto meno intuitivo pensare che, invece, si possono utilizzare anche in estate, specialmente il coprivetri. Infatti, se il tessuto isolante ferma il freddo all'esterno, è anche in grado di fermare il caldo, quindi un uso estivo è più che raccomandabile.

Ma in questo test andremo oltre al racconto delle nostre sensazioni, perché misureremo il potere isolante di tutte le protezioni invernali che il nostro camper indosserà durante una freddissima notte invernale, utilizzando uno strumento di misura:un termometro al laser e infrarossi.


Premettiamo che sono partito da casa con la moquette già sistemata sul pavimento della cellula e della cabina del nostro camper. La moquette è facilmente posizionabile grazie al fatto che è composta solo da tessuti, senza il classico fondo di gomma o plastica che, dopo qualche lavaggio o piegature, si può spaccare o si sbriciolare. Le moquette sono fatte su misura, calzano a pennello sui vari profili dei mobili della cellula ed è autobloccante. Puoi trovare informazioni sulla moquette LARCOS al seguente LINK.

larcos moquette pedane pavimento cellula camper 2larcos moquette pedane cabina camper 02

Il coprivetri, il coprimotore e il copricruscotto, invece, me li sono portati dietro dentro ai comodi sacchi. Durante il viaggio i sacchi vengono sistemati sulla mansarda: le protezioni termiche sono leggere e sono meno voluminose rispetto ad altri modelli di altri produttori, che sono più pesanti per la presenza del PVC. Infatti, le protezioni termiche di Larcos vengono realizzate con tessuti riflettenti ed imbottiture a cellule chiuse, così da essere leggeri, piegabili ed arrotolabili senza il rischio di rovinarli, ed occupano poco volume. Puoi trovare tutte le caratteristiche tecniche del coprivetri e coprimotore al seguente LINK, mentre per il copricruscotto puoi trovare informazioni al seguente LINK.

test oscuranti termici camper larcos 01test oscuranti termici camper larcos 02

La prima protezione da montare è il coprivetri. Dopo averla estratta dal sacco, si monta in un minutosi distende la protezione sul vetro frontale, si posiziona un'ala su un vetro laterale e la si blocca allo specchietto retrovisore chiudendo un anello di velcro e la si blocca in alto sulla portiera infilando un elastico nell'angolo della portiera e in basso agganciando l'uncino sul bordo della portiera, vicino alla serratura. Naturalmente, si ripete anche per l'altra ala.

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Successivamente, si può montare il coprimotore. Quando sappiamo che la temperatura esterna può scendere sotto lo 0, preferiamo montare anche questa copertura. Questa protezione ha il proprio sacco di trasporto. Montarla è altrettanto facile e rapido, perché su tutto il bordo superiore è presente un velcro, che si accoppia perfettamente all'altro velcro presente sull'intero profilo inferiore del coprivetri.

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Per prima cosa, bisogna iniziare ad accoppiare i due velcri partendo da un punto di riferimento, che nel nostro caso è una delle due particolari sagomature del profilo superiore in corrispondenza degli angoli del parabrezza. Una volta partiti ad accoppiare il velcro, il completamento dell'accoppiamento è veloce. Infine, si bloccano le due estremità inferiori del coprimotore agganciando gli elastici negli angoli delle portiere.

Grazie al velcro presente su tutto lo sviluppo del bordo di accoppiamento, il coprivetri e il copricabina diventano tutt'uno, garantendo la massima protezione dal freddo, calzando a pennello tutta la cabina del camper.

Poi, essendo previsto molto freddo ed essendo in alta quota in montagna, in questi casi preferiamo montare anche il copricruscotto, per bloccare eventuali spifferi che dovessero infilarsi nel vano motore ed entrare in cabina guida attraverso le fessure e fori presenti nel cruscotto. Anche in questo caso, il copricruscotto è dotato del suo sacco per il trasporto e si monta molto velocemente, senza il bisogno di aprire portiere o eseguire altre manovre. Si fa entrare il volante e le levette attraverso la fessura presente sul copricruscotto e poi si chiude l'apertura con i velcri, lasciando accessibili il volante, le levette luci, frecce e tergicristalli, la leva del cambio e anche la serratura di avviamento è accessibile, proprio per poter avere la possibilità di accendere il camper senza rimuovere la protezione, molto utile in caso di piccole manovre. La protezione calza a pennello sul cruscotto e sono presenti due lembi, quello superiore che copre il cruscotto fino a raggiungere il parabrezza, e quello inferiore che arriva fino al pavimento della cabina.

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Ora che abbiamo posizionato tutte le protezioni termiche, non mi aspetta altro che trascorrere una notte al caldo nel nostro camper, per poi svegliarmi prima dell'alba per poter eseguire le misurazioni di temperatura.


Dopo aver trascorso una notte molto tranquilla, in quel parcheggio deserto del Passo San Pellegrino, con la sola compagnia del soffuso rumore dei cannoni sparaneve in funzione sulle piste, era venuto il momento di andare fuori per rilevare le temperature esterne del test.

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Appena uscito dal camper ho subito sentito che l'aria sulla faccia era molto pungente, infatti, appena ho iniziato a rilevare le temperature con il termometro al laser, mi sono subito accorto che aggiravano tra i -22 e -23 °C: proprio una temperatura quasi polare e proprio quello che avevo sperato, così da testare per bene queste protezioni invernali della Larcos. La temperatura del coprivetri è risultata più alta di quella del coprimotore, circa -14,4 gradi invece dei -22,3 del coprimotore. Ciò è da attribuirsi al fatto che il riscaldamento del camper ha scaldato il vetro e, quindi anche il coprivetri, mentre il coprimotore è più freddo perché il motore è aperto e non riscaldato.

Ho anche verificato la rigidità del tessuto termico che, come sempre, è rimasto morbido e ripiegabile senza nessuna difficoltà, proprio perché i tessuti e l'imbottitura vengono realizzati senza l'uso di PVC o alluminio. Infatti, il PVC in caso di temperature molto inferiori allo 0, tende ad irrigidirsi perché si indurisce. In quel caso, se si dovessero rimuovere le protezioni termiche con temperature molto al di sotto dello 0, risulta duro da piegare e potrebbe anche creparsi quando lo si arrotola o piega per inserirlo dentro alla sacca di trasporto.

Le protezioni termiche di Larcos, invece, si piegano e si strapazzano senza rovinarsi. Una volta è successo che, a seguito di una nevicata con successiva mattinata a -15°C, sulle protezioni termiche si era formata una crosta di ghiaccio spessa 1 cm. Il ghiaccio aveva ricoperto sia il coprivetri che il coprimotore proprio al di sotto degli angoli della mansarda e si è formato proprio a causa dello scioglimento della neve sulla mansarda e l'acqua, cadendo sulla protezione termica, si ghiacciava all'istante. Anche in questo caso, la rimozione del ghiaccio è stata molto rapida: sono bastati alcuni colpi sulla protezione che il ghiaccio si è subito staccato e la protezione è ritornata morbida, perché il tessuto esterno è impermeabile. Il tessuto interno, quello che va a contatto con il vetro e la lamiera, è di materiale antigraffio, senza cuciture o altre asperità che possano segnare la carrozzeria. Un altro aspetto positivo che abbiamo apprezzato in tanti anni di utilizzo di queste protezioni termiche è che in caso di vento, rimangono perfettamente ferme, senza sbattere o produrre altri rumori.

Dopo aver terminato misurazioni della temperatura all'esterno (ed essermi leggermente congelato...) sono ritornato all'interno per rilevare le temperature e capire quanta barriera hanno fatto queste protezioni contro l'ingresso del freddo in camper.


Finalmente, dopo aver rilevato le temperature esterne, eccomi rientrato al caldo nel nostro camper. La scocca di ogni camper è molto isolata.

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Però ci possono essere punti in cui le temperature esterne rigide possono mostrare i cosiddetti "ponti termici" ossia quelle parti di scocca che è scarsamente isolata oppure non lo è per niente... Sul nostro camper abbiamo un evidente ponte termico: la cornice della porta. Questo profilo in alluminio è unico da fuori a dentro, quindi è il classico ponte termico. Infatti, sul profilo si è formata la brina, nonostante che la temperatura dell'aria della cellula del camper sia superiore a +18 °C. L'alluminio è talmente freddo che il vapore acqueo presente nell'aria si condensa e ghiaccia: la temperatura della brina oscillava tra i -2,2 a -2,6 °C.

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Come si è formato il ghiaccio sul profilo in alluminio, può formarsi in tutte quelle superfici che sono ad una temperatura inferiore allo 0 °C. La cabina presenta superfici che potrebbero ghiacciarsi facilmente in caso di temperature rigide, proprio perché sia i vetri che le lamiere trasmettono facilmente il freddo dall'esterno all'interno del camper.

Ma nel nostro caso, con tutte le protezioni termiche a protezione dei vetri e lamiere della cabina, ma anche del cruscotto e del pavimento, abbiamo riscontrato una temperatura di circa +11 °C. Potrebbe sembrare bassa, ma la nostra cabina guida non è raggiunta da una bocchetta di riscaldamento, proprio perché avendo la dinette contrapposta con tavolo, la cabina guida è stata concepita solo per essere utilizzata durante il viaggio. Però, quello spazio può essere molto utile durante la sosta, sopratutto in caso di vacanze invernali, proprio per poter stivare gli indumenti ingombranti o anche solo tenerci le scarpe. Senza l'uso delle protezioni termiche, la cabina guida diventa una ghiacciaia: i vetri e le lamiere si ghiacciano completamente e la cabina congelata produce una corrente d'aria fredda che entra nella cellula del camper. All'inizio ci proteggevamo dall'ingresso del freddo mettendo una tenda termica interna, rinunciando a quel prezioso spazio, ma poi abbiamo deciso di iniziare a sfruttarlo e la soluzione è tenere il freddo fuori dalla cabina, proprio con le protezioni termiche.

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Quindi, le protezioni termiche della cabina hanno bloccato il freddo e con -22 °C all'esterno, la temperatura all'interno della cabina non raggiunta dal riscaldamento è di circa 11-12 °C, quindi una differenza tra esterno e interno di ben 33 gradi! Se la nostra cabina fosse raggiunta da bocchette di riscaldamento, avremo avuto la stessa temperatura presente in cellula, ossia 18-20 °C.

Oltre al caldo in cabina, la cosa che più colpisce è la totale assenza di condensa (e quindi di ghiaccio) sui vetri e sulle parti di lamiera delle portiere. Misurando con il termometro al laser, abbiamo rilevato che i vetri erano alla temperatura tra i +3,7 e i +4,4 °C, mentre le lamiere delle portiere erano alla temperatura di +2,6 °C. Ciò significa che le protezioni termiche hanno opposto una barriera di circa 26 - 27 gradi con solo 8 mm di isolante. E questo test l'abbiamo svolto in una condizione limite, perché è molto più frequente trovare temperature un po' più alte in montagna in inverno, quindi il comfort della cabina aumenta in proporzione all'aumentare della temperatura esterna.

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Misurando la superficie del copricruscotto abbiamo rilevato nella parte frontale temperature da +8,5 a +10,8 °C, mentre nella parte di lembo che arriva al parabrezza abbiamo rilevato +3,8 °C e nella parte che arriva sul pavimento +2,0. Da ciò se ne deduce che l'uso del copriscruscotto abbinato al coprimotore esterno permette di ottenere un'ottima barriera contro l'ingresso del freddo. Infatti la temperatura frontale della superficie del copricruscotto è quasi identica alla temperatura ambiente (che vi ricordo era circa 11 gradi perché nel nostro camper non arriva una bocchetta dedicata del riscaldamento), mentre le temperature vicino al parabrezza e al pavimento sono molto più basse, proprio perché l'aria calda del nostro camper dalla cellula fa fatica a raggiungere queste zone.

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Togliendo il copricruscotto, abbiano rilevato le temperature del cruscotto: da +5,2 a +6,5 °C. Ciò significa che il cruscotto è già ben isolato dal freddo grazie al coprimotore esterno, altrimenti si sarebbe ghiacciato con una temperatura ben al di sotto di 0 gradi. Molto probabilmente il cruscotto sarebbe stato caldo anche senza il copriscruscotto, però noi preferiamo metterlo sempre per evitare che possano entrare spifferi di aria esterna e fredda in caso di vento, proprio perché anche se abbiamo protetto l'esterno con il coprimotore, il vento potrebbe infilarsi sotto il motore ed entrare nella cabina guida dagli spifferi o dalle bocchette del riscaldamento.

Ecco un consiglio per chi, come noi, utilizza il coprimotore e il copriscruscotto contemporaneamente: in caso di vacanza invernale con temperature molto al di sotto dello 0 °C, vi consiglio di togliere il copriscruscotto almeno mezza giornata prima della partenza, così il vano motore, che rimarrà comunque protetto dal freddo grazie al coprimotore, si riscalderà leggermente con il calore della cabina guida che attraverserà il cruscotto e gli avviamenti con basse temperature potranno avvenire con minor sforzo, proprio perché il vano motore avrà una temperatura più alta di qualche grado rispetto all'esterno.

Per completare le misurazioni delle temperature della cabina guida, mancano quelle del pavimento. Abbiamo quindi rilevato con il termometro al laser le temperature della moquette della cabina guida, che sono tra +1,1 e +2,2 °C. Se avessimo un camper con il riscaldamento in cabina, sarebbe stata ben più alta la temperatura del pavimento, però alzando la moquette, la temperatura del pavimento della cabina sottostante varia da -2,0 e -3,7 quindi il pavimento della cabina guida senza moquette si sarebbe ghiacciato.

Infine, avendo isolato il pavimento della cellula con la moquette, luogo dove la temperatura si aggira tra i 18 e 22 °C, la temperatura della moquette è tra +17,5 e 21,5 °C e, invece, alzando la moquette, la temperatura del pavimento varia da 3,3 a 6,4 °C, quindi una barriera di circa 15 °C contro l'ingresso del freddo dal pavimento della cellula.


Noi che le protezioni Larcos le utilizziamo dal 2012 anni, sia in estate che in inverno, le conoscevamo molto bene anche prima del test perché abbiamo sempre riscontrato dei benefici in tutte le situazioni rispetto a quando non le avevamo. Però, non avevamo mai trasformato le nostre sensazioni in dati oggettivi, quindi ci siamo attrezzati ed abbiamo eseguito questo test, che ci ha confermato la grande efficacia di queste protezioni termiche.

Il test ha rilevato una barriera reale contro l'ingresso del freddo che si aggira sui 25 gradi, quindi la cabina guida di un camper può essere completamente isolata da un freddo polare garantendo un comfort accettabile anche in caso di cabine non riscaldate direttamente (come il nostro camper), quindi immaginiamo che le cabine guida che sono raggiunte da bocchette di riscaldamento possano essere utilizzate con lo stesso comfort termico della cellula.

Ciò significa che la cabina guida può essere sfruttata in inverno come se fosse parte della cellula, sia per riporre capi di abbigliamento ingombranti, scarpe, generi alimentari di scorta, ecc... Pensate che prima di adottare le protezioni esterne, durante una vacanza invernale con temperature esterne di circa -10°C, ci si era completamente ghiacciata una tanica di acqua di scorta che avevamo sistemato in cabina durante una vacanza. Poi potete immaginare la temperatura delle scarpe quando le indossavi dopo averle sistemate in cabina per la notte... erano ghiacciate... Poi con le protezioni termiche preservano dal gelo le serrature delle porte della cabina guida... senza le protezioni termiche può capitare che con il freddo intenso si ghiaccino le serrature e che non si riesca ad aprire una portiera oppure, ancora peggio, che non si riesca a chiudere perché si è ghiacciato il meccanismo.

Noi solitamente utilizziamo il copriscruscotto in abbinamento al coprimotore, perché vogliamo evitare che possano entrare freddi spifferi dalle fessure del cruscotto. Il copriscruscotto lo utilizziamo sempre anche quando non montiamo il coprimotore (cioè quando la temperatura esterna è sopra lo 0°C), anche in estate, perché quando ci si ferma, il cruscotto ha accumulato tanto calore durante il viaggio e lo restituisce all'interno del camper. Con il copricruscotto si può tenere fuori dalla cabina guida il calore del cruscotto, quindi avere meno caldo all'interno del camper.

Ma oltre al comfort termico, le protezioni termiche ci hanno permesso di ridurre i consumi di gas per il riscaldamento. Durante tante vacanze invernali sia prima del 2012 che dopo, abbiamo rilevato un risparmio del gas del 20% circa. Ciò significa che in una vacanza invernale con temperature accettabili (-10 °C di notte e vicino allo 0 di giorno) è possibile trascorrere una vacanza di una settimana con due bombole di gas propano. Questo perché il maggior isolamento permette alla stufa di mantenere la temperatura con meno calorie, proprio perché all'interno del camper non ci sono molte meno superfici fredde che dissipano calore.

Poi, un altro grande vantaggio della moquette è quella di poter camminare a piedi scalzi in inverno senza avvertire freddo... pensate ai bambini che potranno giocare nel camper durante le lunghe serate in tutta libertà, senza scarpine, senza essere infagottati di vestiti perché il pavimento è freddo, ecc... Poi in un camper completamente isolato ci sono meno correnti d'aria fredda e la temperatura è uniforme dappertutto... pensate il freddo che arriva alle spalle di chi siede sui sedili girevoli della semidinette nel caso in cui la cabina del camper non sia protetta da oscuranti termici esterni...

Ma le protezioni termiche sono utili anche in estate, perché se fanno barriera con il freddo, lo fanno anche con il caldo. Infatti, potete notare la differenza di tonalità tra il coprivetri e il coprimotore: il coprivetri lo utilizziamo sempre, durante tutto l'anno, e abbiamo riscontrato una grande efficacia di isolamento sopratutto durante le soste con la cabina orientata in pieno sole.

Riguardo alla qualità dei prodotti, siamo più che soddisfatti. Durante le varie centinaia di giorni di utilizzo, in condizioni climatiche anche estreme, dall'inverno a -23°C al sole estivo a 40°C, sotto la pioggia battente, vento da bufera, ecc... il coprivetri, che è la protezione che utilizziamo maggiormente, è ancora in perfette condizioni: il tessuto imbottito è ancora integro, tutte le cuciture hanno tenuto, ovviamente, essendo senza PVC, è senza screpolature o altri danni, gli elastici sono ancora perfetti e il velcro tiene ancora. Anche i sacchi per il trasporto sono di tessuto e sono lavabili e i nostri sono ancora in perfette condizioni.

Abbiamo rilevato solo un leggero inscurimento della parte esterna del coprivetri, probabilmente a causa dell'utilizzo estivo, ma questo succede a qualsiasi tessuto colorato che viene lasciato sotto il sole.

Ecco alcuni consigli sull'uso delle protezioni termiche Larcos:

  • se il coprivetri e coprimotore vengono smontati bagnati, perché è piovuto e dovete partire, riponeteli dentro la doccia, al vostro arrivo saranno asciutti oppure dovrete solo stenderli su un cavo per far prendere un po' d'aria
  • se si sporca il tessuto interno dei coprivetri e coprimotore, perché li avete montati sul parabrezza o carrozzeria sporca, state tranquilli che si può lavare facilmente con una spugna e sapone neutro
  • la moquette è lavabile sia in lavatrice (se riesce ad entrare) oppure con una idropulitrice

Riepilogando, ecco come utilizziamo noi le protezioni termiche Larcos:

  • inverno con temperature superiori a 0°C: coprivetri + copriscruscotto + moquette cabina
  • inverno con temperature inferiori allo 0°C: coprivetri + coprimotore + copriscruscotto + moquette cabina + moquette cellula
  • primavera, estate, autunno: coprivetri + copriscruscotto

Puoi trovare informazioni maggiori e come acquistare questi prodotti ai seguenti link:

 

PROVATO per VOI: DICEMBRE 2018

 

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Articolo realizzato in collaborazione con Larcos

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