Diario di viaggio

PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

Tappe del giorno 27/06/2003:

Ci alziamo con un vento fortissimo ed un cielo minaccioso, pertanto preparativi a tempo di record per chiudere veranda e racimolare tutti gli attrezzi all'esterno. Effettuiamo le operazioni di carico/scarico e poi lasciamo la Baia di Campi.

Percorriamo la strada litoranea ammirando le baie e i promontori che man mano si presentano: Cala Sanguinaria, Pugnochiuso, Baia dei Gabbiani e la famosa e tanto rinomata Baia delle Zagare (famosa per gli inconfondibili faraglioni di roccia bianca a forma di archi) e Acqua di Rose.

Il paesaggio è veramente molto bello, se non fosse deturpato dall'immondizia che si trova ai lati della strada.

Oltrepassiamo il paese di Mattinata ed imbocchiamo la strada che va verso Vieste passando per l'entroterra.

Suggerimenti:

MATTINATA (FG) rinomata località turistica (insignita più volte del riconoscimento di Bandiera Blu) conserva ancora il sapore misterioso di un tempo lontano, caratterizzato da strette viuzze e case basse di pietra bianca. Uno dei palazzi storici è Palazzo Mantuano, sede della biblioteca comunale.

MONTE S.ANGELO (FG – m 796 s.l.m.) a circa 14 km da Mattinata, dove si trova il famoso santuario costruito nel XIII secolo per volere di Carlo d'Angiò, considerato uno dei più antichi luoghi di culto della religione cristiana. In questo luogo si narra che apparve l'Arcangelo Michele, mentre si disputava una battaglia. Degni di nota sono pure il Castello e la tomba di Rotari (re longobardo). Adiacente si trova la Chiesa di S.Maria Maggiore (del 1170).

Ci fermiamo al VALICO DEL LUPO (FG – m 682 s.l.m.) per il pranzo. Ci godiamo il pasto seduti su una struttura in legno adibita a pic-nic; siamo in compagnia di alcuni turisti provenienti da Forlì. Nonostante siamo in collina fa decisamente caldo (30°C!).

Le cicale fanno da sottofondo naturalistico al pranzo...

Da Vieste imbocchiamo la strada che si addentra nella FORESTA UMBRA (umbra, in quanto ombrosa e cupa, grazie alla fitta ombra creata dagli alberi).

La zona è area protetta come riserva naturale è ricca di faggi, pini, aceri, querce e il caratteristico cerro di Vico.

Ci fermiamo e decidiamo di passeggiare per goderci un po' questo silenzioso e tranquillo posto. Troviamo pure un laghetto con tartarughe, anitre e pesci.

La temperatura all'interno del bosco è decisamente gradevole. Nel tardo pomeriggio decidiamo di ritornare a VIESTE. Sostiamo in un'area attrezzata sul lungomare E.Mattei, gestita dal camping Adriatico.

Dopo cena, scarichiamo le biciclette e raggiungiamo Vieste passando a fianco del famoso Pizzomunno (un monolite alto circa 25 metri a cui è legata una leggenda locale). Ci imbattiamo nel centro storico in un coloratissimo mercatino dove sono esposti i prodotti tipici della zona: tutti i tipi di vasetti sottolio, liquori di qualsiasi tipo, taralli ecc.

Raggiungiamo poi la zona pedonale e ci fermiamo in una gelateria a mangiarci un gelato, poi shopping nei negozietti.

Verso le 23.00 tutti a dormire.

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