Il prosciutto San Daniele ha ottenuto il riconoscimento della “Denominazione di Origine Protetta” (D.O.P.) nel 1996.
I suini idonei per la produzione di questo prosciutto debbono provenire da regioni italiane ben definite (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo), debbono appartenere alle razze ben designate dalla normativa e seguire un'alimentazione rigorosamente fissata da una disciplinare, soprattutto non debbono pesare meno di 160 kg alla macellazione che deve avvenire non prima di nove mesi dalla nascita.
La zona di produzione è a San Daniele in Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine. Dopo la macellazione del suino, le cosce debbono essere refrigerate e lavorate entro 5 giorni dalla loro selezione. Il peso della coscia non deve essere inferiore agli 11 kg, comprensiva dello zampino che la contraddistingue come elemento della tradizione, che serve anche per il drenaggio.
La stagionatura minima prevista è di 13 mesi.
Il prosciutto di San Daniele D.O.P. ha colore uniforme rosso rosato nella parte magra con profilature e striature di grasso bianco candido, ha profumo intenso, il sapore è dolce e delicato, ma con retrogusto marcato, si presenta morbido al taglio.
Dal 1985 a San Daniele (UD) ogni anno si tiene alla fine di giugno la manifestazione “Aria di Festa”, un evento culturale, turistico e gastronomico, un'occasione per degustare il prosciutto di San Daniele e conoscerlo meglio da vicino, grazie all'apertura di alcuni prosciuttifici.