Il grana padano ha ottenuto il riconoscimento di prodotto a “Denominazione di Origine Protetta” (D.O.P.) nel 1996. L'area di produzione del Grana Padano copre un'ampia zona del Nord Italia, ovvero 5 regioni e 32 province situate nella Pianura Padana e la provincia autonoma di Trento, dove il grana padano assume la connotazione di “Grana Trentino”.
La produzione del Grana Padano ha segnato lo sviluppo dell'evoluzione e della cultura delle tradizioni agro-alimentari e dell'industria casearia intorno all'anno Mille.
Il grana padano è un formaggio di latte vaccino (nell'alimentazione degli animali è previsto anche l'utilizzato di insilati, oltre che a fieno ed erba) a pasta granulosa, cotta e semigrassa, con occhiatura appena visibile. Si presenta con una crosta dura e liscia, con uno spessore dai 4 agli 8 mm ed un colore giallo scuro. La stagionatura varia dai 12 mesi a oltre i 24 mesi:
Grana Padano fresco (stagionatura 12 mesi) indicato in lamelle per i carpacci, per essere gratinato, per preparazioni al forno;
Grana Padano stagionatura media (12-18 mesi), dal sapore più deciso del fresco, ma nello stesso tempo che non sovrasta gli altri sapori, pertanto adatto per la preparazione di ripieni di carne, verdure, frittate, di salse e besciamelle;
Grana Padano ben stagionato (18-24 mesi) utilizzato da pasto;
Grana Padano super stagionato (oltre i 24 mesi), dal sapore più maturo e dalla massa più compatta e meno friabile, è indicato per essere grattugiato.
La marchiatura a fuoco avviene sullo scalzo della crosta con un rombo al cui interno si trova la scritta “Grana Padano”.