Alcuni storici attribuiscono il merito al duca Emanuele Filiberto I di Savoia di aver portato in Italia, in terra sabauda, il cacao. Siamo a metà del Cinquecento e questo gradito dono, ricevuto dall'imperatore Carlo V, quale ricompensa per la vittoria della battaglia di San Quintino sui francesi, viene trasformato in un'arte dai cioccolatieri piemontesi. Inizialmente trova impiego in una bevanda al cioccolato, per poi seguire lavorazioni più raffinate e trasformarsi in una vera e propria arte della pralineria.
Il connubio tra cacao e nocciole (le nocciole del Piemonte hanno il riconoscimento I.G.P.), ovvero il gianduia, nato nei primi dell'800 ha dato vita ad un'innumerevole gamma di prodotti storici e non, ma anche l'abbinamento con cacao ed altri prodotti:
e tante altre preparazioni di svariata forma e legate alla tradizione locale.
Dal 2002 ogni anno nel mese di marzo si tiene “Cioccola Tò”, una vera e propria mostra dedicata al cioccolato, con laboratori del gusto e cene a tema.