LA CAMBUSA DI VACANZELANDI@:
cibi conservati senza conservanti
- le conserve casalinghe -
Amate anche voi la genuinità dei cibi preparati in casa? Apprezzate anche voi la praticità di utilizzare in viaggio alimenti già pronti ma che non abbiano tutti lo stesso sapore, come quelli preparati industrialmente?
Questo articolo è dedicato a chi ama i sapori genuini e caserecci da gustare anche in viaggio ......
È capitato molto spesso di confrontarsi con altri campeggiatori e ritrovarsi spesso a commentare i sughi ed alimenti già pronti, che sì hanno raggiunto negli ultimi anni buoni livelli di qualità, ma che purtroppo rischiano di sembrare tutti simili tra loro e a volte risultare anche poco digeribili.
In viaggio dove il tempo per cucinare è sempre limitato per dar spazio al divertimento, relax e godersi il territorio, è molto utile, come già precedentemente scritto, avere a disposizione nella cambusa qualche vasetto di marmellata, sughi pronti, contorni, frutta sciroppata ecc.
Con un po' di buona volontà e un po' di tempo è possibile preparare a casa propria i vasetti che possono essere utili poi da portare in viaggio, ricordiamoci che la conservazione dei cibi è un processo antico e ben collaudato!
Qualche idea?
-
marmellate e confetture, da preparare con frutta di stagione
-
frutta sciroppata
- verdure in agrodolce, verdure sott'olio
- ragù e sughi da condire la pasta, esempio alla salsiccia, salsiccia e funghi, al tonno, all'amatriciana, al sugo di pomodoro con olive e capperi ecc.... (quando le cucinate a casa, cercate di prepararne di più da poterne poi conservare nei vasetti sottovuoto)
- funghi sott'olio ecc...
Come fare?
Procuratevi dei vasetti in vetro con coperchio, anche riciclando quelli di altre preparazioni, l'importante è che siano integri, che il bordo dei vasi non sia sbeccato e che il coperchio sia dotato della capsula con flip (o bottone o clik-clak).
- Se utilizzate coperchi e vasi nuovi non è necessario il processo di sterilizzazione, l'importante è lavarli bene con acqua calda, ma non bollente.
- Nel caso utilizziate coperchi e vasi riciclati sarà necessario procedere alla
sterilizzazione, ovvero:
immergere i vasetti in una pentola dove precedentemente si è posto un canovaccio pulito, inserendone poi un altro tra un vasetto e l'altro affinché durante la bollitura non si urtino tra di loro rischiando di rompersi. Riempire la pentola di acqua facendola entrare anche nei vasetti e coprendoli tutti
Porre la pentola sul fuoco e dal momento che inizia a bollire calcolare 20 minuti, aggiungere anche i coperchi e proseguire per altri 10 minuti (in totale i vasetti debbono bollire 30 minuti). Con una pinza estrarre i vasetti ed i coperchi dalla pentola e metterli a sgocciolare su un canovaccio pulito.
Asciugatura
Prima di inserire all'interno dei vasetti gli alimenti (sughi, conserve, marmellate ecc..), dovranno essere ben asciutti, quindi è necessario porre sia i vasi che i coperchi all'interno del forno a 50°C per circa un quarto d'ora o comunque il tempo necessario affinché senza vapore all'interno.
Riempimento
I vasi vanno riempiti assicurandosi che il contenuto sia a 1 cm dal bordo, 0,5 cm per i vasi più piccoli da 0,15 litri. Nel caso si siano formate bolle all'interno del vasetto è necessario farle uscire utilizzando un cucchiaio; per i sottoli e sottaceti o la frutta sciroppata è necessario che il liquido di governo copra interamente gli alimenti. Il bordo del vasetto va sempre pulito affinché il coperchio/capsula sigilli bene e si crei il sottovuoto, che è il processo che assicura integrità e durata del contenuto.
Pastorizzazione e Tindalizzazione
Entrambi i processi assicurano il sottovuoto ed il mantenimento del contenuto dei vasetti per lungo tempo. La pastorizzazione si utilizza normalmente per le marmellate, il sugo di pomodoro ecc., la tindalizzazione offre un margine di sicurezza ancora maggiore della pastorizzazione, è possibile utilizzarla per la conservazione soprattutto di carni e pesci o per i sottoli (il nome deriva dal fisico inglese John Tyndall che l’ha inventata e consiste nel portare ad ebollizione i vasetti per 3 volte a distanza di 24 ore l'una dall'altra).
Nella consueta prassi casalinga, si pratica normalmente la pastorizzazione che viene così effettuata:
assicurandosi che i vasi siano ben chiusi, si pongono come per la sterilizzazione, nella pentola proteggendoli con i canovacci per evitare che si urtino durante la bollitura. Riempire d'acqua la pentola assicurandosi che ci siano almeno 5 cm di liquido sopra al vasetto più alto, si porta a bollore e si procede nei tempi indicati nei vari ricettari (normalmente sono 30 minuti dal momento in cui inizia a bollire in maniera evidente). I vasetti vanno lasciati raffreddare nella stessa acqua in cui hanno bollito.
Assicurarsi poi che il processo di sottovuoto sia avvenuto correttamente, verificando che il bottone o clik-clak del coperchio sia sceso, altrimenti si dovrà riprocedere ad una nuova pastorizzazione oppure consigliamo di consumare subito l'alimento.
Nel caso si volesse effettuare per marmellate, gelatine e confetture la chiusura ermetica in maniera più veloce, si procede capovolgendo i vasetti per 5 minuti a testa in giù.
Buona preparazione!
Tratto da: http://www.alimentipedia.it/sterilizzare-vasetti-di-vetro.html
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