ESTE ( PD - m 15 s.l.m.)
Parcheggiamo sotto le mura (a pagamento con parchimetro). Sta diluviando, sperando che il tempo migliori iniziamo la visita di questa cittadina dal Museo Nazionale Atestino (visita a pagamento – accessibile anche ai disabili), posto all'interno del Palazzo Mocenigo, che conserva bellissimi affreschi sul soffitto. Il museo è una ricca collezione archeologica che partendo dal Paleolitico fino ai giorni nostri, mostra reperti di ogni genere: dai vasi, alle suppellettili, ai corredi ritrovati all'interno delle necropoli, fino ad arrivare alle ceramiche e altri oggetti attuali.
Di grande interesse in questa esposizione archeologica, segnaliamo quelli che ci vengono indicati come essere gli oggetti più importanti:
- la situla Benvenuti (al piano superiore) – il manufatto più prezioso del museo, rinvenuto all'interno della tomba più famosa ritrovata qui ad Este fu ritrovata questa situla (dal latino situla cioè "secchia" ndr) in bronzo, simbolo dell'arte metallurgica della civiltà atestina fiorita nel 600 a.C.
- un vaso a forma di uccello acquatico e dei vasetti in miniatura (sempre al piano superiore), testimoniano i reperti rinvenuti all'interno di una tomba di una bambina
- il medaglione aureo di Augusto, posto al piano terra, databile al 2 a.C., si trova nella sezione Sala VII - La vita pubblica in età romana.
È curiosa via Massimo d'Azeglio dove non passano inosservate le auto parcheggiate in pendenza, forse per un terrapieno che ha creato questa inclinazione, qui si trova anche la pescheria vecchia, un bell'edificio bianco che si distingue dagli altri.
Ci è stata consigliata una bella passeggiata da amici che vivono qui e siccome la pioggia continua a darci tregua decidiamo di ascoltare i preziosi suggerimenti di chi vive in loco. Quindi costeggiando le mura del castello imbocchiamo la via dei Cappuccini, un tempo questa veniva chiamata “la passeggiata dei nonni” ora “Sentiero natura del Principe”. Ammiriamo sul percorso l'Arco Cornaro detto del Falconetto, un bellissimo portale in pietra che si incontra in questa passeggiata su questa via contraddistinta dai ciottoli che conduce ad un punto panoramico dove sorge Villa Kunkler, meglio conosciuta come Villa Byron, in onore del famoso poeta inglese che qui tra gli anni 1817 e 1818 vi soggiornò. Da questo punto più alto si ha anche una bella vista sul castello con le sua possenti mura, le torri e il mastio. Scendiamo proseguendo il percorso che ci riporta ad Este. Una sbirciata ai giardini del castello, poi decidiamo di proseguire il nostro itinerario.
Lorenzo vuole provare il mezzo, quindi imbocca una strada che ci porta a CALAONE DI BAONE (m 227 s.l.m.), così tra curve e tornanti, uniamo l'utile al dilettevole e raggiungiamo questa frazione da cui godiamo un delizioso panorama sui Colli Euganei.
Una decina di chilometri percorrendo la SP6 e giungiamo all'ultima delle tre città murate scelte per questo itinerario: MONSELICE..