Tappe del giorno 16/06/2005:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
LIDO DI NOTO (SR) | NOTO (SR) | 9 | 1833 |
NOTO (SR) | OGNINA (SR) | 24 | 1857 |
OGNINA (SR) | ACI TREZZA-ACI CASTELLO (CT) | 92 | 1949 |
ACI TREZZA-ACI CASTELLO (CT) | GOLE ALCANTARA (ME) | 48 | 1997 |
GOLE ALCANTARA (ME) | GIARDINI NAXOS (ME) | 15 | 2012 |
Ore 08.00 Filippo fa sveglia. Fuori è nuvolo e ventoso. Dopo aver effettuato le operazioni di carico e scarico, lasciamo il lido di Noto e ci spostiamo di circa 5 km. Giungiamo a NOTO (SR – m 152 s.l.m. - patrimonio Mondiale UNESCO) dichiarata “capitale del Barocco” e vero proprio “giardino di pietra”.
I suoi imponenti edifici di pietra calcarea la rendono unica, ma purtroppo delicata poiché questa pietra è troppo friabile (la Cattedrale è chiusa per il restauro perché nel 1996 è caduta la navata centrale, riaperta nel giugno 2008 n.d.R.).
Parcheggiamo il camper e ci avviamo a scoprire questa famosa cittadina.
Iniziamo la visita da Noto Alta. Le vie sono affiancate da edifici di colore giallo-oro, la tipica pietra locale: Palazzo Impellizzeri, dall’elegante facciata in classico barocco, l’ex-monastero di San Tommaso, la Chiesa del S.S. Crocefisso, la Chiesa di Sant’Agata del XVIII sec.
Scendiamo verso la parte bassa di Noto, ammiriamo la Chiesa di San Domenico, recentemente restaurata, ritenuta il capolavoro di Rosario Gagliardi, è considerata una delle più rilevanti espressioni del barocco netino e siciliano. Adiacente alla chiesa si trova un giardino chiamato Villa d’Ercole che contiene al centro una fontana del sec. XVII proveniente da Noto Alta.
Di fronte si trova il Teatro Comunale, l’opera più espressiva della città dell’Ottocento.
Passeggiamo lungo Corso Vittorio Emanuele III e ci fermiamo a fare shopping. Il corso principale è interrotto da tre piazze su cui si affacciano altrettante chiese: una è la Chiesa di Montevergine. Il Palazzo Ducezio, possente edificio, è sede del Municipio.
Altre bellissime chiese sono quelle dedicate a Santa Chiara e San Francesco.
Alla fine del corso si trova Porta Reale, la oltrepassiamo e ci troviamo i giardini pubblici, ben tenuti e curati, con enormi piante di palme, in cui ci fermiamo per far giocare un po’ Filippo.
Lasciamo la bellissima Noto, riprendiamo il camper ed imbocchiamo la strada statale n. 115 in direzione Siracusa.
Oltrepassiamo Avola (famosa per il vino), Fontane Bianche, una bellissima località marittima, meno famosa di altre ma molto deliziosa (notiamo anche un’area attrezzata!) e ci fermiamo ad OGNINA (SR), un’affascinante località balneare posta a 13 km a sud della sua provincia.
Ci fermiamo in una via di una zona residenziale per il pranzo, poi visto il tempo nuvoloso ed incerto, decidiamo di non rimanere e puntare verso Nord.
Ore 14.00 ripartiamo, oltrepassiamo purtroppo Siracusa, che non visitiamo per questioni di tempo, oltrepassiamo pure Catania per lo stesso motivo. Il tempo va peggiorando in quanto inizia a piovere, pertanto veniamo “attanagliati” dal traffico dei catanesi che scappano via dalle spiagge. Ci fermiamo ad ACI TREZZA per immortale la Riviera dei Ciclopi con i mitici faraglioni. Ad ACI CASTELLO, domina l’abitato il castello d’origine normanna dell’XI sec., costruito su di un costone di lava basaltica a strapiombo sul mare. Oltrepassiamo Aci Reale e Giarre, quest’ultima ci appare molto interessante, ma purtroppo la vacanza sta per finire e così dobbiamo tralasciare anche questa località.
Verso le 17.00 arriviamo all’entrata delle GOLE DELL’ALCANTARA (ME), parcheggiamo, paghiamo il biglietto d’entrata ed attraverso una scalinata panoramica si raggiunge una affascinante spiaggetta, da cui si vede l’inizio delle gole, in cui il fiume aveva scavato attraverso una colata lavica.
C’è la possibilità di guadare il fiume noleggiando muta, caschetto e stivali e con una guida percorrere circa 500 m, ma oggi non è più possibile farlo e soprattutto non è una gita consigliata ai bambini dell’età di Filippo.
La temperatura dell’acqua si aggira attorno ai 14°C e a volte può arrivare anche a 10°C!
La particolarità sta nelle rocce d’origine lavica, scavate in maniera stratifica. La risalita è possibile attraverso un comodo ascensore.
Decidiamo di ritornare a GIARDINI NAXOS, sia per avvicinarci alla strada del rientro, sia per riscattare la tappa iniziale e per chiudere ad anello quest’itinerario siciliano.
Ritorniamo all’area attrezzata Lagani ed i gestori ci accolgono come se fossimo di casa.
Decidiamo di cenare fuori, così docce a tempo di record e poi ci avviamo verso il lungomare. Ci fermiamo ad un ristorantino tipico (ristorante “La conchiglia”), ceniamo a base di pesce, il tutto molto buono.
Al rientro ci fermiamo al Luna Park, purtroppo c’è poca gente, nel pomeriggio c’è stato un temporale che ha rinfrescato l’aria. Ore 23.00 a dormire.
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