Diario di viaggio

In camper alle ISOLE EOLIE

e un po' di Sicilia

Tappe del giorno 07/08/2009:

Ci alziamo presto, oggi vogliamo raggiungere le isole di Alicudi e Filicudi utilizzando gli aliscafi ed i traghetti di linea (scelta per avere maggiore autonomia, ma sicuramente non economica rispetto alle varie gite organizzate!). Ore 9.00 ci imbarchiamo al porto di Rinella sull'aliscafo Siremar. Verso le 9.30 siamo a Filicudi, ma noi proseguiamo per ALICUDI che raggiungiamo verso le ore 10.00.

L'ISOLA DI ALICUDI è nella parte più occidentale dell'arcipelago. Piccola (penultima per grandezza nell'arcipelago), solitaria con la classica forma che da lontano appare come una torta. La cosa curiosa di Alicudi è che fino a vent'anni fa (1989) non erano presenti sull'isola né corrente elettrica né rete telefonica. Altra caratteristica dell'isola è che non esistono strade carrabili, ma soltanto sentieri e piccole viuzze a gradinate. I mezzi di trasporto sono gli Ape Car Piaggio e i muli, oppure fare affidamento alle proprie gambe!! Esiste un solo ristorante, un paio di bar, qualche casa in affitto e tanta natura incontaminata che fa da padrona incontrastata.

Scesi al porto di Alicudi, percorriamo il sentiero che dal porto va verso la parte occidentale dell'isola e poi risalendo una parte della scalinata che porta verso la sommità di Alicudi. Ammiriamo il mare limpido, la natura incontaminata e la tranquillità di quest'isola solitaria. Una quiete interrotta soltanto dagli arrivi dei vari turisti occasionali del giorno.

Mi fermo in un piccolo bazar per acquistare un braccialetto di ossidiana.

Suggerimenti:

l'ossidiana o vetro lavico era conosciuta già nell'antichità per fabbricare armi, grazie al suo poter tagliente, addirittura così utile ed importante da essere anche esportata. Un vetro nero brillante che ha la stessa composizione chimica della pomice bianca, differisce unicamente per lo strato vetroso (anziché spugnoso), generato dalla repentina diminuzione della temperatura della crosta lavica durante la fase terminale delle eruzioni. Ora viene utilizzato per fabbricare bracciali, collane, oggettistica.

Ci fermiamo nella spiaggia di Perciato e ci godiamo fino a mezzogiorno questo angolo di pace. Avvistiamo a riva con le maschere subacquee un branco di pesciolini dal colore blu elettrico, davvero stupendi!

Pranziamo al bar l'Airone (via Perciato, sul lungomare) e mangiamo tranci di pizza ed arancini di riso (davvero ottimi!).

Ore 13.45 con il traghetto Siremar salpiamo dal porto di Alicudi e con un'oretta di navigazione raggiungiamo l'isola di FILICUDI.

L'ISOLA DI FILICUDI guardandola sulla cartina appare come un'ellisse, dal mare invece appare di forma allungata con un promontorio che si allunga verso est (la zona di capo Graziano dove si trova il villaggio preistorico), alcuni scogli ed un faraglione detto “la Canna” nella parte ovest (Scoglietto e Scoglio di Montenassari). Punti interessanti dell'isola: la spiaggia più famosa è Pecorini a Mare, la Grotta del Bue Marino ed il villaggio preistorico di Capo Graziano.

Suggerimenti:

noi per questioni di tempo non siamo riusciti a vedere nessuna di queste cose, consigliamo a chi volesse approfondire la visita dell'isola di dedicarci una giornata intera e all'arrivo di noleggiare una barca con conducente e di farsi portare alla circumnavigazione della costa.

Filicudi ci appare già più animata, con locali e negozietti affacciati sul lungomare, con punti per noleggio auto e scooter per visitare l'isola. A piedi ci incamminiamo da Filicudi Porto verso Capo Graziano, dove si trova il Villaggio Preistorico. Dopo un po' di salita, il caldo opprimente e la mancanza di scarpe adeguate ci costringono a fare dietro-front e a scegliere in cambio un bel bagno in mare. Così raggiungiamo la spiaggia di sassi grossi e levigati che si trova vicino al porto. Si sta veramente bene! Ci consoliamo all'idea che parte del materiale archeologico rinvenuto nel villaggio è custodito nel Museo di Lipari che abbiamo in programma nei prossimi giorni di visitare!

Merenda in una pasticceria del lungomare gustando cannoli siciliani e caffè freddo.

Ore 18.25 ci imbarchiamo sull'aliscafo che ci porterà per le ore 19.00 a RINELLA. Dall'aliscafo si gode la meravigliosa conformazione dell'Isola di Salina con i due coni vulcani e soprattutto il verde che la caratterizza.

Serata alla festa del paese (oggi San Gaetano) con bancarelle, banda e tanta allegria. Ci mangiamo una granita. A mezzanotte brillano nel cielo i fuochi artificiali.

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