Tappe del giorno 02/05/2015:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
MERGO (AN) | ABBAZIA SANT'ELENA (AN) | 5 | 314 |
ABBAZIA SANT'ELENA (AN) | CASTELLO DI PRECICCHIE (AN) | 13 | 327 |
CASTELLO DI PRECICCHIE (AN) | ABBAZIA SANT'URBANO – APIRO (AN) | 6 | 333 |
ABBAZIA SANT'URBANO – APIRO (AN) | DOMO (AN) | 4 | 337 |
DOMO (AN) | MERGO (AN) | 17 | 354 |
Stanotte il vento la fa da padrone, sferzate che muovono il camper e ci fanno svegliare più volte.
Al risveglio troviamo una giornata soleggiata, ma purtroppo ancora molto ventosa.
Ore 9.00 prendiamo il pullman comunale, sempre capeggiati dal presidente del Camper Club Universo, Pasquale Basilisco e la moglie Lilia, nonché accompagnati da Giuseppe Corinaldesi e dalla guida Daniela.
Prima tappa di oggi è l'ABBAZIA SANT'ELENA (AN – comune di Serra San Quirico), una delle più antiche ed importanti abbazie della Vallesina. Sorge in una ridente zona attorniata da dolci colline, l'edificio in stile romanico-gotico è stato fondato tra l'anno 1009-1010 da San Romualdo (che fondò poi l'ordine dei Camaldolesi). Di semplice aspetto all'esterno, costruita con blocchetti di arenaria svetta un bel campanile a vela, la pianta basicale è composta da tre navate, l'interno sobrio ma nello stesso tempo di grande interesse (belli i capitelli delle colonne). Oggi la chiesa è adornata a festa in attesa del matrimonio che si celebrerà più tardi, così come le sale dell'antico convento già allestite per il banchetto nuziale. L'abbazia dispone anche di un cortiletto interno, nel giardino esterno scorgiamo alcuni daini.
Lasciamo l'abbazia di Sant'Elena e spostandoci con il pullman di una quindicina di chilometri, la maggior parte a tornanti, raggiungiamo il castello di PRECICCHIE (AN – m 525). Lasciato il pullman all'entrata del paese, a piedi si raggiunge il vero e proprio castrum, un nucleo fortificato con struttura urbanistica medievale pressoché intatto fondato nel XII sec. (dominio dei Conti Rovellone e poi dei Chiavelli). Il dedalo di stradine che compongono Precicchie ci porta a scoprire scorci di grande fascino accompagnati da un silenziosa e mesta atmosfera che ci lascia una sensazione quasi di abbandono, chiediamo spiegazioni a Daniela e a Corinaldesi, i quali ci spiegano che il paese attualmente viene utilizzato per manifestazioni folcloristiche, storiche e culturali (esempio il Palio dei Campanari, Presepio Vivente, Premio Cinematografico e Televisivo ecc..).
Riprendiamo il pullman e percorsi altri 5/6 chilometri attraversando un paesaggio bucolico di prati, pecore al pascolo e scenografiche colline, raggiungiamo l'ABBAZIA SANT'URBANO – APIRO (AN) ai piedi del Monte San Vicino, immersa in bellissimo contesto paesaggistico. L'edificio di origine romanica, la data della sua realizzazione risale al 1086, il corpo absidale è composto da tre absidi, di cui quella centrale è la più larga, l'interno è di grande fascino con capitelli scolpiti e affreschi quattrocenteschi, ma soprattutto colpisce particolarmente il disporsi su tre piani connessi fra loro da scalinate e camminamenti. L'abbazia, come le precedenti, presenta la cripta nella parte sottostante. Coglie la nostra curiosità un cartello che ci spiega di un “messaggio luminoso”, il rapporto tra la chiesa e l'astronomia (geometria sacra e simbolismo cosmico); il foro posto al di sopra dell'abside (zona orientale verso Gerusalemme), in alcuni periodi dell'anno permette il passaggio dei raggi solari fino a toccare un cerchio posto all'entrata dell'edificio, un misticismo che ci affascina e dà maggior gradimento all'abbazia che già ci aveva molto interessato.
Pranziamo nella Country House a fianco dell'abbazia, un albergo a conduzione famigliare, dove nell'ampia sala veniamo accolti e abbiamo l'occasione di gustare piatti tipici del territorio e vini locali. Piacevole è la compagnia degli altri camperisti e soprattutto di Giuseppe Corinaldesi che ci racconta qualche aneddoto legato alla sua vita e a quella di Mergo.
Dopo il pranzo luculliano, riprendiamo il pullman in direzione del borgo di DOMO (AN – m 430 s.l.m.), che si presenta come un castello fortificato da alte mura dove all'interno si trova il nucleo urbano. Ci addentriamo nel borgo e visitiamo la chiesa parrocchiale dedicata a San Paterniano, costruita contemporaneamente al castello verso la fine del '200, subendo poi trasformazioni verso il 1450 con un innalzamento del piano del pavimento di almeno 4 metri, dopo questa ristrutturazione la parte inferiore diventa cripta (attualmente è un'osteria) e la parte sopraelevato diventa la nuova chiesta con accesso dalla piazza principale, l'interno è arricchito di pregevoli dipinti e affreschi. Il presbiterio rivolto verso est fu portato ad ovest e fu sistemato con struttura a cupola in stile settecentesco. L'opera più pregevole di San Paterniano è il trittico composto da tre pannelli in legno illustranti al centro la Madonna di Loreto, a sinistra San Paterniano vescovo e a destra Santa Lucia.
Da Domo si gode di una bella veduta sulla vallata. Visitiamo anche la chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario, dove l'interno luminoso dove prevale il colore azzurro, alcuni elementi sono dipinti a finto marmo.
Terminata la visita a Domo, rientriamo con il pullman a Mergo e ci prepariamo per la serata.
Prima di cena, Pasquale e Lilia preparano alcune lanterne volanti e i ragazzi (Filippo e un paio di amici coetanei di equipaggi provenienti da Benevento) provvederanno a farli alzare in cielo.
Serata presso il circolo di Mergo dove con gli altri camperisti ceniamo con i manicaretti preparati dalla Pro-Loco, alcuni partecipano poi al torneo di burraco, altri invece rientrano in area camper, noi siamo tra quest'ultimi e finiamo la serata con “giro grappe/limoncelli/amaro Strega”, chiacchiere e risate. A mezzanotte andiamo a dormire, domani è l'ultimo giorno!