L'attivissimo Presidente del Camper Club di Corridonia, Daniele Marcelletti, ci invita a trascorrere un week-end a Corridonia in occasione del raduno per la “Santa Messa del Camperista” e la presentazione della “Nuova Chiesa del Camperista” dedicata alla Sacra Famiglia, accettiamo e cogliamo l'occasione per visitare questo angolo delizioso delle Marche.
Commenti e consigli:
La zona dove si trova Corridonia è ricca di borghi degni di essere visitati quali i Monti Azzurri o singole località quali Morrovalle, Montelupone, Montecosaro, Tolentino, Urbisaglia; la posizione strategica è decisamente favorevole per raggiungere sia il mare che la montagna che distano soltano 30/40 km.
Prodotti e piatti tipici:
Antipasti: la fava 'bbrusca, un piatto tipo delle osterie (in passato chiamate “cantine”) costituto da fave secche abbrustolite in padella e condite poi con olio, sale e pepe,
Primi piatti: li frascarélli (farinata volutamente bozzolosa, cotta nel paiolo e poi stesa come una polenta, condita poi con lonza di maiale e pomodoro a pezzi); la pulènda (polenta); li tagliolì pelosi (tagliatelle condite con pancetta e pecorino), li gnucchìtti de pulènda (strozzapreti serviti in bordo o asciutti con lardo, aglio e maggiorana), i vincisgrassi (una sorta di lasagna marchigiana arricchita dal tartufo), gli gnocchi co la papera (anatra).
Secondi piatti: testarélle d'agnéllu (le teste d'agnello condite con un battuto di lardo, aglio, maggiorana fresco, rosmarino, sale e pepe, vengono poi cotte sotto la brace del focolare); puju, oca, cunìllu ovvero pollo, oca e coniglio conditi con lardo, aglio, rosmarino, finocchio selvatico, salvia, sale e pepe conditi con rametto di rosmarino e cotti poi con il vino e limone. Puju a' la 'ngippe è il pollo a pezzi cotto in padella con aglio, rosmarino e vino bianco. Tipico della cucina maceratese è anche il pistacoppo costituito da piccione cotto al forno ripieno di rigaglie, pane grattugiato e pecorino
Dolci: lu crustingu, preparato nel periodo natalizio (costituito da frutta secca tritata, farina, sapa, bicchierino di mistrà o rum, scorzette di arancia, vaniglia e cannella). Lu pizzùtu o ficùsu, preparato in Quaresima dove vengono utilizzati avanzi di polenta aggiungendo fichi secchi tritati, uva passa, pinoli, noci e semi di zucca.
Salume tipico della zona è il ciauscolo I.G.P.
Zona di produzione tipica del vino Falerio dei Colli Ascolani o Falerio DOC. Altri vini pregiati da gustare, provenienti dalle località circostanti sono: il rosso e il bianco dei Colli Maceratesi DOC, il Verdicchio di Matelica DOC, la Vernaccia di Serrapetrona, l'Esino DOC e il Rosso Piceno DOC.
Un discorso a parte merita il vin cotto, tipico di Loro Piceno una località che dista circa una ventina di chilometri da Corridonia, simbolo della zona e parte integrante del territorio e delle tradizioni. Trattasi di un vino forte, dal colore giallo ambrato con tendenza a sfumature nocciola (definito proprio per questa tonalità occhju de gallu), limpido e dal profumo fruttato, dal sapore in perfetto equilibrio fra acidità e dolcezza, veniva prodotto già nell'antichità, e si realizza attraverso la bollitura del mosto nelle voluminose caldaie di rame in una struttura in muratura alla cui base vi è lo spazio necessario per la legna da ardere. Viene consumato come un normale vino da tavola o da dessert. Presenta una gradazione alcolica elevata. Si distingue un tipo secco e uno dolce per la presenza di residuo zuccherino.
Indice regione - Segue diario di viaggio - Le soste
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