Diario di viaggio

L'ANELLO RETICO

Patrimonio Mondiale UNESCO*

Tappe del giorno 01/05/2008 “Festa dei Lavoratori”:

Notte tranquilla. Ci alziamo con calma verso le 9.00, la giornata è nuvolosa, ma fortunatamente non piove. Il parcheggiatore ci bussa alla porta del camper e ci consiglia di sgombrare, ci fa notare che NON siamo in area attrezzata, ma bensì nel parcheggio vicino (ieri sera abbiamo letteralmente sbagliato la sosta!).

Un paio di foto al lago, poi alle 10.00 si parte destinazione: passo del Maloja.

Passando per la Valchiavenna e la Val Bregaglia, stretta e selvaggia quest'ultima, raggiungiamo il confine di Stato e senza problemi (si dice che i doganieri svizzeri siano molto severi sui pesi dei mezzi!) entriamo in territorio svizzero. Attraverso una serie di tornanti raggiungiamo il PASSO DEL MALOJA (CH – m 1815 s.l.m.) la porta d'accesso all'Engadina.

Il paesaggio si presente avvolto da una bianca coltre di neve. Anche il SILSER SEE (Lago di Sils) è ancora tutto ghiacciato. Le distese di abetaie e le alte montagne creano comunque un fascino indiscutibile.

Pranziamo in camper sostando in un parcheggio al Passo del Maloja, poi scendiamo per giocare con la neve. Filippo naturalmente è al settimo cielo!!

Suggerimenti:

dal Passo del Maloja parte il sentiero Segantini, un itinerario tematico a ricordo del famoso artista (Giovanni Segantini- pittore italiano – 1858-1899) che dimorò negli ultimi anni della sua vita in questa zona.

Riprendiamo il viaggio alla scoperta dell'Anello Retico e ritorniamo in Italia, ci fermiamo ad ammirare le cascate dell'Acqua Fraggia (fraggia = frammentata) alte 180 metri, citate pure da Leonardo da Vinci nel codice Atlantico. Sono molto suggestive!

Suggerimenti:

per gli appassionati di trekking, è possibile intraprendere un'escursione alla base delle cascate, per raggiungere a piedi il borgo di Savogno, un antico insediamento abbandonato dalla metà del '900 ed ora in parte recuperato (architettura di case fatte in pietra e legno).

Ci sono altri sentieri per raggiungere il borgo di Savogno, da Canoa, da Santa Croce e da Villa di Chiavenna. A Savogno si trova un rifugio, base ideale per le passeggiate.

Decidiamo di visitare poi CHIAVENNA (SO – m 333 s.l.m.) e sostiamo nel parcheggio per camper.

Raggiungiamo poi a piedi il centro storico. L'aspetto del passato è rimasto immutato nelle viuzze strette del paese, su cui si affacciano i palazzi nobiliari e le piazzette ornate da storiche fontane, campanili e chiese. Ci fermiamo in una gelateria del centro per gustarci un bel gelato.

Verso la fine del paese si trova Palazzo Balbiani, il Castello, residenza dei feudatari di Chiavenna. Nelle vicinanze sorge la Collegiata di San Lorenzo, probabilmente fondata nel V sec., più volte ristrutturata ma conserva ancora in parte i muri perimetrali originari in stile romanico. Di curioso interesse è la fonte battesimale in pietra ollare. All'interno si trova il museo del Tesoro (purtroppo ormai oggi è già chiuso).

Suggerimenti:

il Museo del Tesoro conserva numerose opere d'arte e di oreficeria, l'opera più significativa è la “Pace di Chiavenna”, uno dei pezzi d'argenteria medievale più importante d'Europa. Incisione in oro guarnito da pietre dure, gemme, perle e bassorilievi.

Verso le 17.45 lasciamo Chiavenna e ci immettiamo nella strada che percorre la Valtellina, un vallone ampio costeggiato da ampi spazi adibiti a vitigno.

Suggerimenti:

Poco distante da Chiavenna, in località Prosto (frazione di Piuro) si trova il Palazzo Vertemate Franchi, un edificio costruito nella seconda metà del 1500 da questa questa famiglia nobile. Belli gli interni e la tenuta. (Visita a pagamento, aperto da fine marzo ad inizi novembre).

A Sondrio ci immettiamo in una vallata a nord: la VALMALENCO. Raggiungiamo il paese di CHIESA IN VALMALENCO (SO – m 960 s.l.m.) e sostiamo in compagnia di altri 2/3 camper nel parcheggio della funivia.

Serata tranquilla a giocare a Cluedo. Alle 23.00 tutti a dormire (in frigo abbiamo le carote per le marmotte, domani andiamo alla loro ricerca!!).

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