Diario di viaggio

Lago di Bracciano in camper

"fascino naturale"

Tappe del giorno 06/04/2015 Lunedì dell'Angelo:

Notte fredda (8° C) e ventosa. Al risveglio, fortunatamente ritroviamo il sole!

Riprogrammiamo la nostra giornata, in quanto avevamo previsto l'uscita con il battello nel pomeriggio che riprende la navigazione proprio oggi dopo la pausa invernale, ma causa il forte vento sicuramente non effettuerà le corse, così ci aveva ci aveva già annunciato l'addetta contattata i giorni scorsi.

Così decidiamo di spostarci con il camper a scoprire alcune bellezze del territorio circostante.

Direzione MANZIANA (RM – m 369 s.l.m.), che dista pochi chilometri da Bracciano; percorriamo strade con paesaggi campestri dove spiccano greggi di pecore, cavalli, mucche che pascolano ecc. Cerchiamo la “Caldara di Manziana” che abbiamo visto inserita negli opuscoli turistici del territorio, non è cosa facile se si seguono le indicazioni in loco, vi consigliamo queste indicazioni:

“seguendo la Strada Provinciale 2c che collega Manziana con La Stazione di Furbara sulla Via Aurelia. A circa 5 km da Manziana si giunge alla via della Caldara, si gira a sinistra e si prosegue per circa 500 metri lungo una strada sterrata giungendo ad un piccolo parcheggio dove è possibile lasciare l'auto/camper” (da Wikipedia).

Lasciamo il camper nel parcheggio antistante la staccionata dove si entra nella zona della Caldara di Manziana, considerato “Monumento Nazionale Regionale” ed il 19 luglio 2006 la Commissione Europea ha adottato l'area come sito di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea. Il percorso si svolge all'interno di un parco dove cresce una ricca vegetazione di ginestre, querce... la cosa che subito si avverte è l'odore acre di zolfo. Al centro del parco si trova la palude solfurea dove l'acqua gorgoglia attraverso varie polle fangose con emissione di anidride solforosa. Questo fenomeno viene chiamato “vulcanismo secondario”. Passeggiamo scoprendo questo fantastico e curioso paesaggio, soffermandoci a leggere le varie tabelle informative e scorgere passo dopo passo il fascino della natura.

Suggerimenti:

a Manziana si trova anche la Riserva Naturale Regionale Monterano (situata alcuni chilometri fuori paese), un bosco di circa 1000 ettari dove sono concentrate biodiversità, con animali a rischio di estinzione, solfatare e un borgo antico abbandonato.

Pranzo frugale in camper e poi decidiamo di spostarci a CERVETERI (RM – m 81 s.l.m.), raggiungiamo l'area archeologica che ospita la necropoli etrusca della Banditaccia. Sostiamo nel parcheggio prima del viale alberato di pini marittimi. Una passeggiata nella parte bassa pedonale dove iniziamo a scoprire e scorgere un susseguirsi di tombe. Ingresso alla necropoli (optiamo per il biglietto cumulativo con il museo), e ci avventuriamo seguendo la cartina che è stata fornita a scoprire il fantastico mondo dell'arte funeraria degli etruschi. Veniamo catturati dal fascino di un popolo vissuto 2500 anni fa che sapientemente scavando nel tufo con grande perfezione ed accuratezza ricavava i luoghi sepolcrali, ancora oggi intatti e ben conservati. La maggior parte sono visitabili anche all'interno dove si possono ancora ammirare gli spazi dove venivano posti i defunti e le decorazioni che dovevano abbellire le tombe. Una visita a dir poco interessante e culturalmente di grande spessore.

Terminata la visita, ci spostiamo verso il centro di Cerveteri e lasciamo il camper in sosta nel parcheggio indicato dalla cassiera della necropoli. Nel castello Ruspoli si trova la sede del Museo Etrusco, una ricca collezione di reperti rinvenuti all'interno delle tombe o provenienti da donazioni di collezioni private. Fascino e bellezza nello scoprire l'arte della lavorazione dei metalli, della terracotta e del marmo.

Conclusa la visita, rientriamo con il camper all'area le Mimose di Bracciano e ci prepariamo per la grigliata di Pasquetta, rimandata a stasera visto che oggi eravamo a zonzo per la zona.

Dopo la succulenta cena, partitona di Cluedo e si va a dormire. Fuori spira ancora un vento fortissimo.

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