Diario di viaggio

VALLI DOLO E DRAGONE

Autunno, Funghi e Tartufi

Tappe del giorno 01/11/2009 “Festa di Ognissanti”:

Una bella dormita ed al risveglio troviamo una bella giornata di sole. La Mostra Mercato del Tartufo di Montefiorino prosegue con tutte le sue attività in programma, ma noi decidiamo di proseguire l'itinerario alla scoperta di questa vallata. Ci spostiamo con il camper di circa 5 km da Montefiorino per visitare la Pieve Romanica di Rubbiano, dedicata a Santa Maria Assunta, uno degli edifici più importanti dell'architettura romanica del modenese. La costruzione sembra risalga all'anno 882, l'edificio che si affaccia su una piccola piazzetta, si presenta a pianta basilicale a croce latina con 3 navate.

Proseguiamo l'itinerario percorrendo la parte settentrionale della vallata, raggiungendo la località di FRASSINORO (MO – m 1131 s.l.m.), un piccolo paese contraddistinto da un'abbazia storica. Non riusciamo a visitarla all'interno in quanto si sta celebrando la Santa Messa, ma dai cartelli apposti all'entrata comprendiamo che il luogo è ricco di storia (Barbarossa, Matilde di Canossa).

Suggerimenti:

alla fine di luglio/inizi di luglio a Frassinoro si tiene la settimana Matildica (a ricordo di un passato territoriale legato a Matilde di Canossa), una rievocazione medievale ricca di appuntamenti, giochi, musica, cortei ecc.

Proseguiamo poi verso PIANDELAGOTTI (MO – m 1209 s.l.m.) e raggiungiamo il centro fondo “Boscoreale”, parcheggiamo il camper e a piedi ci incamminiamo per un sentiero (d'inverno pista da sci di fondo) per una passeggiata naturalistica. Un manto di foglie secche ed alcuni funghi fanno da sfondo alla nostra deliziosa camminata. Rientriamo in camper per il pranzo e ci deliziamo il palato con un bel piatto di tagliatelle al tartufo bianco pregiato, acquistato ieri. Nel primo pomeriggio, ripartiamo e raggiungiamo il PASSO DELLE RADICI (MO-LU m 1529 s.l.m.) che segna il confine tra la regione Emilia Romagna e la Toscana e tra le province di Modena e Lucca. Scendiamo ad ammirare questo paesaggio a 360° dove da lontano spicca il Monte Cimone, il Monte Cusna ed altre vette dell'Appennino tosco-emiliano.

Facciamo dietro-front e ci fermiamo a Piandelagotti ad un caseificio per l'acquisto di Parmigiano Reggiano ed alcuni prodotti del sottobosco (mirtilli neri dell'Appennino Modenese allo sciroppo ecc.). Oltrepassiamo il torrente Dragone e raggiungiamo il paese di PALAGANO (M – m 703 s.l.m.). Sostiamo in uno dei parcheggi del paese. L'origine del nome di Palagano secondo la tradizione si dice derivi da “palaga”, un termine etrusco che significa “pepita d'oro”, probabilmente dato dalla presenza di questo materiale nelle miniere dei Cinghi a Boccassuolo, a circa 8 km da Palagano. Il paese è costituito da un pugno di case, un passato religioso che lo si ritrova nelle varie chiese sparse per il paese (Oratorio del Carmine, Oratorio della Beata Vergine delle Grazie di Ca' Vinchio, il parco e la Pieve di Santa Giulia ecc.).

Decidiamo di pernottare a Monterfiorino, così con il camper ci spostiamo sull'altro versante della vallata, dove per l'appunto si trova il paese di Montefiorino. Ceniamo presso lo stand degli alpini con le tipiche tigelle ed in ultimo ci godiamo gli ultimi ciacci, uno a testa perché è finita la “colla” (la pastella con cui si preparano) questa volta farciti con Nutella. Scambiando qualche chiacchiera con i ciacciai, abbiamo l'occasione di conoscere il Sindaco di Montefiorino, pure lui lì per un assaggio ai ciacci. Apprendendo la nostra presenza a Montefiorino con il camper, ci manifesta la sua propensione ad accogliere i turisti pleinair e ci invita a dormire nel parcheggio attrezzato con camper service. Rientriamo in camper, lo spostiamo nell'area indicata, docce, un gioco di società da viaggio e poi a dormire.

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