Tappe del giorno 02/07/2011:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
CIRELLA (CS) | GRISOLIA (CS) | 8 | 457 |
GRISOLIA (CS) | SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) | 7 | 464 |
SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) | MARCELLINA (CS) | 6 | 470 |
MARCELLINA (CS) | ORSOMARSO (CS) | 8 | 478 |
ORSOMARSO (CS) | PAPASIDERO (CS) | 34 | 512 |
PAPASIDERO (CS) | SCALEA (CS) | 40 | 552 |
Dopo i preparativi, salutiamo gli amici camperisti conosciuti in questi giorni, Alessandro ed i gattini che hanno allietato il soggiorno qui al Lido Alexander e verso le 10.00 partiamo per andare alla scoperta della Riviera dei Cedri. Raggiungiamo il paese di GRISOLIA (CS – m 465) che insieme a MAIERA', distante poche centinaia di metri in linea d'aria, ma divisi da un vallone al centro del quale passa il torrente Vaccuta, da qui si gode un meraviglioso panorama su Cirella Vecchia coni suoi ruderi ed il Lido.
Non visitiamo Grisolia, ma proseguiamo verso SANTA MARIA DEL CEDRO (CS – m 110) situata su terreno alluvionale e molto fertile, proseguendo verso MARCELLINA dove si trovano i fiume Abatemarco e Lao iniziano le distese di campi di cedri, pianta tipica di questa zona, da cui è nata la denominazione “Riviera dei Cedri”.
Ci fermiamo a fotografarli, alcuni frutti sono già in fase di maturazione, in altri rami sono ancora in gemme o addirittura ci sono ancora i fiori. Gli agricoltori che incontriamo ci raccontano che questi cedri vengono utilizzati per l'industria dolciaria, ma soprattutto gli Ebrei per celebrare la loro festa del Sukkoth (Festa delle Capanne), che si celebra intorno alla prima quindicina di ottobre, vengono qui personalmente a selezionare i cedri migliori (il cedro, con la sua forma che ricorderebbe un cuore, dovrebbe indurre a confessare i peccati compiuti). Salutiamo e poi ripartiamo in direzione ORSOMARSO (CS – m 120 s.l.m.). Fermiamo il camper nel parcheggio posto all'inizio del paese e poi andiamo alla scoperta di questo delizioso borgo posto alle pendici dei monti del Parco Nazionale del Pollino che scenograficamente la incorniciano.
Visitiamo la grotta della Madonna di Lourdes, posta all'ingresso dell'abitato, un suggestivo antro formatosi per erosione calcarea millenaria dove è stata posta la statua della Vergine. Svetta imponente sul paese la torre dell'Orologio, raggiungibile da una strada in salita e che da lassù si può godere di un panorama a 360° sulla valle circostante e sulle vette del Parco. Il centro storico ci regala suggestivi scorci, vorremmo visitare la Chiesa di San Giovanni Battista, al cui interno sono conservati dei capolavori artistici, ma purtroppo la troviamo chiusa. Ci fermiamo ad acquistare carne per la ormai consueta cena con la griglia nel negozio del Sig. Taddio Giuseppe, un simpatico e preparato macellaio che ci suggerisce e consiglia, ma soprattutto ci fa degustare, i prodotti tipici della zona e di loro produzione (macelleria Taddio – vicolo Vittorio Emanuele 18). Acquistiamo anche la carne di capra, vero trionfo della cucina della zona, nonché formaggi e salumi tipici (il sig. Giuseppe ci regala ricotta fresca di capra e uova...che gentilezza!).
Un pranzo frugale e poi decidiamo di proseguire l'itinerario verso l'entroterra. Il paesaggio è straordinario: montagne di oltre 1000 metri coperti da una vegetazione tipica appenninica quali faggi, pini loricati, querce, noci, ginestre e la cosa curiosa è che vivono in simbiosi con piante mediterranee quali il mirto e i fichi d'india. Oltrepassiamo il paese di S. Domenica Talao per raggiungere PAPASIDERO (CS – m 208 s.l.m.) famosa a livello internazionale per la GROTTA DEL ROMITO, con il celebre graffito del Bos Primigenius, una delle prime espressioni artistiche della presenza umana nel Paleolitico.
Suggerimenti:
la grotta del Romito è raggiungibile da Papasidero attraverso una strada di montagna po' sconnessa e con alcuni restringimenti (distanza dal paese circa 13,5 km). E' consigliata a chi ha dimestichezza nella guida nei tratti montani.
Parcheggiamo il camper nei pressi del sito archeologico (è possibile la sosta anche notturna) e ci avventuriamo nella visita di questo interessante angolo di Calabria famoso in tutto il mondo per questo ritrovamento avvenuto nel 1961 per pura casualità da parte di un pastore. L'ingresso a pagamento consente la visita al piccolo museo e alla grotta dove sono stati trovati gli scheletri degli uomini del Romito e le loro armi (i resti originali sono conservati nei musei di Firenze e Reggio Calabria), ma soprattutto il grande masso dove si trova inciso il bue primitivo, per l'appunto il bos primigenius. Antistante alla grotta ci sono gli archeologi provenienti da Firenze che tutt'ora stanno proseguendo gli scavi alla ricerca di ulteriori ritrovamenti.
Al termine della visita, ritorniamo al camper e ci dirigiamo verso il mare, destinazione SCALEA che raggiungiamo verso le ore 16.30. Sostiamo presso l'area Camper Dolce Vita dove ci aspettano Petra e Massimo, i proprietari e Dina e Silvio, amici di Facebook e conosciuti già in precedenza in altre occasioni. Bella l'area direttamente sul mare con ampie piazzole. Ci sistemiamo in una vista mare e poi immancabilmente ci andiamo a fare un bagno in mare che pure oggi è spassoso grazie alle onde spumeggianti.
Cena con grigliata con l'ecobarbecue (ottima la carne acquistata al mattino a Orsomarso, n.d.r.), ammiriamo il tramonto e poi terminiamo la serata in compagnia di Petra, Massimo, Dina e Silvio. A mezzanotte tutti a dormire!
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