Intervista al fulltimer in camper: Catanzaro Andrea
"Ho iniziato a vivere in camper e a capire che ci stavo bene..."
Redazionale di Vacanzelandia
Non per forza itinerante deve essere la vita di un fulltimer, ma la scelta di vivere in camper nasce dall'esigenza di non aver alternative, di volere un contatto più diretto con la natura oppure non sopportare i compromessi di vicinato di una casa in muratura. È il caso di Andrea che ha un lavoro stabilmente “dolce”, una meravigliosa compagna e un camper come casa. Ve lo racconto nelle prossime righe.
Da quando e perché sei diventato fulltimer?
La data precisa è dicembre del 2013, esattamente il 20 dicembre quando uscivo da quella casa che condividevo con mia ex moglie. Dopo la separazione di comune accordo io lasciavo la casa e contemporaneamente dal comune non avevo diritto alla casa assegnata perché non avevo un reddito fisso e certo. Cosi, mi sono detto: vale veramente la pena di pagare un affitto? Ho sempre amato vivere all’aria aperta, anche quando lavoravo stabilmente erano davvero poche le ore che restavo in casa e dicevo spesso a mia moglie: cosa mi serve una casa se poi finisco per trascorrere più tempo fuori che dentro casa e per di più pagando un affitto?
L’occasione è arrivata quando sono rimasto solo e ho iniziato a vivere in camper e a capire che ci stavo bene.
Che cosa ti affascina di più della vita da full-timer?
Il fascino maggiore è certamente quello di poter stare dove e quando vuoi. In base al mio umore posso decidere, ad esempio stasera (sabato ndr) ho finito la settimana lavorativa in pasticceria e desidero andarmene in campagna, dove il massimo che può capitare è che un fagiano mi passi di fianco al camper. Ecco io penso che questa libertà di spirito e di animo, non abbia prezzo. Penso che questa sia una delle ricchezze più grandi: poter fermarti ogni sera in un luogo diverso e scegliere se avere o non avere vicini. Stare dove vuoi
Andrea qual è l’aneddoto più curioso che ti è capitato da quando vivi in camper?
Sarebbero davvero tanti da raccontarti, dalla signora che chiama i Carabinieri pensando che tu sia un ladro o un delinquente e ti senti bussare alla porta da una pattuglia, per controllarti i documenti. Alla vecchietta che ti bussa alla porta per vedere se hai fame per portarti una tazza di caffè. Davvero molti gli aneddoti, ma alla base c’è sempre la “paura” per qualcosa di diverso dalla vita tradizionale.
Come si svolge la tua giornata tipo?
Dal lunedì al sabato inizia alle 3:30 del mattino a quando mi alzo per arrivare in pasticceria alle 4:30. Lavoro li sino alle 15:00 del pomeriggio, dopo di che esco per la spesa, piccole faccende domestiche o legate al camper, come una bombola del gas da acquistare e poi mi sposto per la sera. Solitamente torno al paese che dista circa 20 km dal mio lavoro: qui c'è poca confusione e tutto assume i contorni di tranquillità. Una bella doccia ,la cena e a letto presto... l’indomani la sveglia è alle 3.30.
Quali progetti e sogni hai per il futuro?
Si dice che i sogni prima o poi si avverino. Personalmente me lo auguro, vorrei andare via dall'Italia a trasferirmi in Spagna con la mia compagna. Poter dedicare più tempo alla quotidianità, a me stesso e alla mia compagna. Lo spero e ci lavoro duramente perché questo possa accadere.
Noi di Vacanzelandia abbiamo avuto il piacere di conoscerlo in occasione della fiera Liberamente a Ferrara (come si vede dalla foto di copertina) ed auguriamo ad Andrea che i suoi sogni possano diventare realtà!