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Cento: la piccola capitale dell'arte emiliana

cento copertina

Vi accompagniamo alla visita del centro storico della cittadina dove viviamo (quando non siamo a zonzo con il camper)

mappa_cento_centro_storico 

N.B.: questo itinerario è stato pubblicato prima del maggio 2012, ovvero prima del terremoto dell'Emilia, in seguito ci sono alcuni monumenti che sono stati danneggiati e temporaneamente chiusi. Sono in fase di restauro e vengono resi accessibili al pubblico terminati i lavori, quindi vi chiediamo di verificare la loro apertura e se sono visitabili rivolgendovi a:

Ufficio IAT Informaturismo presso Palazzo del Governatore, Piazza Guercino 39 - Cento (Fe)
Tel. 051 6843334Fax 051 6843398Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00

NOVITÀ: la pinacoteca ha riaperto fine 2023 dopo il restauro post terremoto, una visita che vi consigliamo per ammirare le opere d'arte custodite al suo interno!


Il nostro itinerario inizia dal piazzale Sette Fratelli Govoni (1), dove parcheggiamo il mezzo (camper o auto che sia), il quale si trova sulla circonvallazione esterna in Via Marescalca, dove è presente anche il camper service con carico e scarico.

Uscendo dal piazzale ci dirigiamo verso destra, incamminandoci verso il centro storico. Oltrepassato il Piazzale Bonzagni (adiacente ai giardini pubblici di Via Ugo Bassi, in cui sorge il monumento all'omonimo eroe del Risorgimento) entriamo nel centro storico dove l'arteria principale è corso Guercino (2) (un tempo chiamata Borgo di Mezzo). Le prime due cose che colpiscono il visitatore sono: la pavimentazione del suolo stradale del centro, ovvero lastricata con i sampietrini ed i lunghi portici che caratterizzano le vie principali. 

Imboccando Corso Guercino troviamo sulla sinistra la casa natale del pittore Aroldo Bonzagni, a destra, al civico nr. 74 sorge la Casa Pannini (3) del sec. XV, caratterizzata da portici in legno, famosa per un ciclo di affreschi del Guercino e di Lorenzo Gennari. Proseguendo troviamo sulla sinistra una piazzetta dove sorge la Chiesa di San Lorenzo (4), commissionata nel Settecento (1765-1773) dai Gesuiti, ora utilizzata come auditorium.

Terminata la prima parte del Corso, si entra nel cuore della città ovvero nella piazza principale, piazza Guercino (5). Sul lato lungo della piazza sorge il Palazzo del Governatore, iniziato nel 1502 e modificato in epoche successive, fu sede per alcuni secoli dei governatori estensi e poi dei pontefici che amministravano il territorio.

Al centro del Palazzo si trova la Torre dell'Orologio. Il palazzo è profilato da merli ghibellini a coda di rondine. All'interno è allestita la Galleria d'Arte moderna dedicata ad Aroldo Bonzagni. All'ombra del palazzo del Governatore sorge la statua del pittore centese, il Guercino, ad opera di Stefano Galletti (1832-1905 - scultore). 

Sul lato minore della piazza, si trova il Palazzo del Municipio (o Palazzo Comunale), una costruzione seicentesca con balconata marmorea che occupa tutta la facciata, sotto il porticato sono murate alcune lapidi che ricordano i centesi illustri.

Il nostro itinerario prosegue imboccando la via Provenzali che prosegue dal Palazzo del Municipio in avanti. Sulla via Provenzali si affacciano palazzi in stile neoclassico, al civico n 6 si trova la Casa Provenzali (sec. XVI) (6), dove nacque l'omonimo pittore. La via è caratterizzata da negozi e gallerie commerciali, una di queste situata verso la fine della strada, è la zona del piccolo Ghetto (7), recentemente restaurata.

Percorrendo la galleria del quartiere ebraico, dalla piazzetta si svolta a destra e si accede a via Malagodi (ex Borgo da Mattina). Uscendo poi dal Ghetto, si svolta a destra dove in via Malagodi (8) sorge il Palazzo dell'ex albergo Fontana, contraddistinto da portici architravati e non ad arco, con colonne in stile neoclassico. Qui nacque il patriota Giovanni Vicini, una lapide murata nella facciata ricorda tale evento. Imbocchiamo la via Cremonino (ex Borgo da Mattina), dove sulla sinistra sorge la Chiesa Parrocchiale di San Pietro, le cui origini risalgono al 1330, consta di tre navate e di 15 altari, conserva tele di Matteo Loves e di Benedetto Zallone ed un'importante scultura di B.Bellano. La Torre campanaria della Chiesa è visibile dalla via laterale (via Vittorio Veneto), iniziata nel 1859 e rimasta incompiuta a causa della guerra d'Indipendenza d'Italia. Sul lato sinistro della Chiesa si trova il frontone della fontana, dove una lapide ricorda che nel 1867 da una sorgiva fu tratta una fontana che doveva fornire l'acqua potabile per soddisfare la necessità dei centesi abitanti in quella zona. Sul lato destro della chiesa invece si trova la Chiesa della Santissima Pietà (9) che venne fondata nel 1493 dalla Confraternita della Pietà e rimase attiva fino al 1796, attualmente l'edificio è adibito come sala riunioni.

Proseguendo per via Cremonino, al civico 13 si trova una lapide posta all'esterno del portico, la quale ricorda che in quella casa il il Guercino abitò e tenne scuola sino al 1642; all'incrocio con Via Donati si trova la Chiesa di San Sebastiano e San Rocco (10), sorta nel XVI sec. e ricostruita negli anni 1764-70. 

Percorrendo tutta la via Donati (l'antica via Grande) si raggiunge la trecentesca e turrita Porta Pieve (11), l'unica porta cittadina rimasta delle quattro esistenti, la quale segna l'uscita dalla città in direzione di Pieve di Cento e verso la città di Bologna. All'interno della severa mole, è murata una lapide che ricorda la funesta rotta del fiume Reno avvenuta nel 1812, che causò l'allagamento di parte della città.

Ripercorriamo la via Donati, all'incrocio voltiamo a destra e subito a sinistra, imboccando la via Campagnoli (12), che conduce nel secondo tratto di Corso Guercino. Al termine della Via Campagnoli e volgendo lo sguardo verso destra, vediamo all'orizzonte la piazza e subito nelle adiacenze due importanti edifici: il Teatro G. Borgatti (13), un'elegante costruzione inaugurata nel 1861 caratterizzata da bande policrome e da una facciata ornata di bei fregi in terracotta. Il teatro consta di trentatré palchi disposti in tre ordini, di una balconata e di un parterre. Il teatro ospitò il grande Giacomo Puccini nel 1923, il quale assistette alla rappresentazione teatrale di una sua opera, la Manon Lescaut. 

L'altro edificio, posto al civico 45 e quasi di fronte al teatro è il Palazzo Rusconi (13), costruito nel 1640 dall'albergatore Taveggi, successivamente fu acquistato dai marchesi Rusconi verso la fine del 1700. Attualmente ha sede la collezione d'arte della Cassa di Risparmio di Cento.

 All'interno un ampio scalone d'onore conduce al piano nobile del Palazzo, ornato con belle statue in gesso di autore ignoto.

 Sotto ai portici si trova l'antico Caffè Italia (13), in stile Liberty, tradizionale luogo d'incontro e di svago delle generazioni centesi. 

Proseguiamo la passeggiata sotto ai portici di Corso Guercino, al civico n 26 nacque nel 1740 Giovanni Donati (giureconsulto) ed alzando gli occhi si nota un dipinto (14) del XVIII secolo di autore anonimo che raffigura l'assedio di Cento del 1443 e la liberazione per il miracoloso intervento di San Michele Arcangelo. Sul lato sinistro la Chiesa di San Filippo Neri (14) (non più consacrata) iniziata nel 1686 e l'attuale facciata risale al 1763. Il campanile ebbe inizio nel 1687 ma fu abbellito in tempi successivi.

Raggiungiamo poi l'ampio spiazzo in cui sorge la bellissima Rocca (15), eretta nel 1378 successivamente rasa al suolo durante la rivolta antiviscontea, per poi essere riedificata nel 1460. Un tempo era circondata dal fossato, l'edificio è composto da quattro torrioni ed un mastio. Persa la funzione di sicuro carcere fino al 1800, è stata ristrutturata ed attualmente ospita mostre, avvenimenti e nel periodo natalizio, i mercatini. Poco prima del piazzale della Rocca, sulla sinistra si trova la Chiesa omonima (15), datata 1609; il campanile invece venne innalzato nel 1870.

Di fianco alla rocca sorgono le scuole Pascoli (15), datate 1912, il nostro itinerario prosegue imboccando la stradina a lato, via Stefano Galletti che ci immetterà sulla via Ugo Bassi (16) (ex-Borgo da Sera) che andiamo a percorrere per un breve tratto verso destra, dove poi svoltiamo a sinistra in un vicolo chiamato via Erri (17), in fondo a questo imbocchiamo la strada a destra e ci troviamo in via Gennari (18) (già Borgo Malgrado). La strada si presenta sinuosa e conserva in buona parte l'antico aspetto. Alla sinistra al civico n 33 si trova l'antica casa Maiocchi (19) che fu dimora del filologo Gaetano e della scrittrice Jolanda (madre del marchese Plattis), il marciapiede della casa è protetto da caratteristici paletti di marmo.

Poco più avanti sorge la Chiesa dell'Addolorata detta dei Servi (19), con un piazzale antistante delimitato su due lati da catene sorrette da pali di marmo. La chiesa fu iniziata nel 1590, all'interno consta di cinque altari ornati con dipinti del Guercino, del Gennari (Padre) e Calvart, l'attuale facciata è datata 1851.

Proseguendo ci troviamo ad un incrocio dove imboccando la via di fronte troviamo il proseguo di via Gennari (20), all'angolo con via Matteotti si trova la Chiesa di Santa Maria Maddalena (20), un edificio del 1662 a pianta ettagonale.

Camminando sulla via Gennari si incrocia a destra una viuzza chiamata vicolo Sant’Agostino (21) che percorrendolo ci porterà proprio di fronte alla Chiesa del SS.mo Rosario (22), definita un capolavoro del barocco locale, trattasi di un edificio datato 1641, ha una sola navata e sette altari, conserva all'interno pregevoli opere del Guercino e di altri pittori (purtroppo la chiesa è chiusa e viene aperta soltanto in occasione di alcune cerimonie). A lato della Chiesa, precisamente nel vicolo San Salvatore, all'esterno del campanile, si trova l'immagine votiva del Salvatore sofferente (22), ornata da una cornice in cemento eseguita dallo scultore locale Giuseppe Zacchini (1872-1944 scultore).

Ritorniamo sulla via Ugo Bassi, lasciandoci alle spalle la chiesa del SS.mo Rosario e proseguiamo ammirando una bella fuga di portici (23) che caratterizza questo tratto di strada e poco più avanti troviamo sulla destra la Chiesa del Corpus Domini (23), con annesso il monastero delle Suore di Clausura ed adiacente il Palazzo Scarselli Tassinari (23) che ospita la Biblioteca Comunale. L'edificio fu fatto costruire nel secolo XVIII dai fratelli Tassinari.

Oltrepassiamo l'incrocio, il proseguo di via Ugo Bassi, dove troviamo sotto ai portici a sinistra una nicchia in cui è collocata un'immagine in terracotta dipinta che riproduce la Madonna dell'Olmo (24). Terminato il portico si trova la Basilica di San Biagio (24), iniziata nel 1395, edificata in varie epoche, l'attuale costruzione è datata intorno al 1742. L'interno a pianta latina, diviso in tre navate divise da alte colonne ornate da capitelli, custodisce opere d'arte del Guercino, del Provenzali, del Cesi, dei Gennari. Nell'abside si trova la tela che rappresenta San Biagio, la Vergine e San Michele che sconfigge il demonio. Di interesse è una vasca battesimale in marmo pregiato, coperta da un tempietto in legno, è datata 1598.

Uscendo dalla chiesa facciamo dietro-front e torniamo all'incrocio dove svoltiamo a destra sulla via Matteotti (24) (già via Grande) dove alla nostra sinistra sorge il Monumento ai Caduti (24), un arco di trionfo costruito in marmo chiaro, inaugurato nel 1931 e a destra il Palazzo del Monte dei Pegni (24) che dal 1839 ospita la Pinacoteca Comunale, un severo edificio costruito alla fine del XVIII sec. All'interno sono conservate opere del Guercino, dei Gennari ed altri artisti, prevalentemente di scuola emiliana.

Proseguendo sotto ai portici, apposta sulla base del campanile della Basilica di San Biagio (25), troviamo una lapide (25) a ricordo di una visita che lo scrittore tedesco Goethe fece a Cento, lodando la “terra del Guercino”. Camminando sotto al portico opposto, si può ammirare la chiesina di Santa Croce (25) iniziata nel 1538 dalla Confraternita omonima.

Pochi passi e siamo ritornati in piazza Guercino (26).

Per ritornare al nostro mezzo, percorriamo il tratto di corso Guercino di sinistra, oltrepassiamo il piazzale Bonzagni (27) ed al bivio imbocchiamo la via Marescalca e siamo di nuovo al piazzale Sette Fratelli Govoni (28).

00 camper service Cento.jpg 01 Cento - Casa Pannini.jpg 02 Cento - Piazza Guercino - statua Guercino.jpg 03 Cento - Piazza Guercino - statua Guercino.jpg 04 Cento - Piazza Guercino - Palazzo del Municipio.jpg 05 Cento - Piazza Guercino - Palazzo del Governatore.jpg 06 Cento - Ghetto - scorcio.jpg 07 Cento - Ghetto - scorcio.jpg 08 Cento - Palazzo ex albergo Fontana.jpg 09 Cento - Chiesa Parrocchiale San Pietro.jpg 10 Cento - Torre Campanaria Chiesa San Pietro.jpg 11 Cento - frontone della fontana.jpg 12 Cento - frontone della fontana.jpg 13 Cento - Chiesa della Santissima Pieta.jpg 14 Cento - Chiesa San Sebastiano e San Rocco.jpg 15 Cento - Porta Pieve vista da via Donati.jpg 16 Cento - Porta Pieve.jpg 17 Cento - Porta Pieve - lapide.jpg 18 Cento - Teatro Borgatti.jpg 19 Cento - Palazzo Rusconi.jpg 20 Cento - Antico Caffe Italia.jpg 21 Cento - dipinto Pasqua Rosata.jpg 22 Cento - Chiesa San Filippo Neri.jpg 23 Cento - la Rocca.jpg 24 Cento - la Rocca - scorcio.jpg 25 Cento - Chiesa della Rocca.jpg 26 Cento - scuole Pascoli.jpg 27 Cento - casa Maiocchi.jpg 28 Cento - Chiesa dell Addolorata detta dei Servi.jpg 29 Cento - Chiesa Santa Maria Maddalena.jpg 30 Cento - Chiesa del SS Rosario.jpg 31 Cento - Chiesa del SS Rosario - facciata.jpg 32 Cento - immagine votiva Salvatore sofferente.jpg 33 Cento - via Ugo Bassi - fuga di portici.jpg 34 Cento - Palazzo Scarselli Tassinari.jpg 35 Cento - immagine Madonna dell Olmo.jpg 36 Cento - Basilica San Biagio.jpg 37 Cento - monumento ai Caduti.jpg 38 Cento - Palazzo del Monte dei Pegni.jpg 39 Cento - Torre campanaria Basilica San Biagio.jpg 40 Cento - lapide Goethe.jpg 41 Cento - Chiesina Santa Croce.jpg

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