Fulltimer in camper: madame Annalisa
A volte gli incontri più belli sono quelli inaspettati. In mezzo agli ulivi, esattamente sul confine italo-francesce incontro la fulltimer in camper: Madame Annalisa
Redazionale di Vacanzelandia
La provincia di Cuneo è una di quelle zone poco conosciute e invece andrebbero maggiormente apprezzate. In un weekend si può vivere la montagna e il mare attraverso il Col di Tenda e la val di Roya. Proprio alla fine di questa valle mi fermo un un’area a Olivetta e la cosa curiosa è che l’area camper è segnata dal 
confine italo francese. La piazzola è in territorio italiano mentre i bagni in quello francese. Ma c’è ancora un’altra curiosità i bagni sono realizzati dentro una vecchia caravan Nardi che è stata completamente ristrutturata con doccia, wc e lavandino casalingo, lavatrice e stendino. A mostrarmi questa curiosità è stata ANNALISA, che mi racconta perché ha deciso di vivere a 15 km da Ventimiglia in questo angolo di verde ai piedi della Val Roya. Annalisa è nipote di italiani emigrati in Francia a fine 800 e quindi comprende l’italiano, ma io per galanteria voglio che parli in francese.
È una “madame” che quando ti ospita nel suo camper, prepara un tazza di thè servendola su un tovaglietta fatta da lei in pizzo e dentro una tazza dipinta anch’essa da lei. Nata a Perpignan (F), nella sua vita ha vissuto a Parigi, Lione, Digne e poi Annecy in Savoia. In quest’ultima città, mi racconta di aver vissuto molto male la differenza di ceto delle persone. Questa differenza di ricchezza che segna inevitabilmente le persone, nelle parole, nei gesti, nell’abbigliamento e ovviamente anche nell’affrontare la vecchiaia o una malattia.
Annalisa è un’infermiera a domicilio che ha sempre lavorato nelle cliniche e ospedali e questa discrepanza economica tra ceto alto e basso, l’ha vista e vissuta
sui suoi assistiti tante, troppe volte. Così dopo Annecy, decide di trasferirsi a Mentone e complice il clima, soprattutto i continui traslochi e i suoi figli che si traferiscono al nord, in Normandia (e credo anche la morte del marito), decise di comprare un camper come casa: “è stata un scelta dettata dalla praticità e dal mio lavoro sempre in movimento: non pesare sui miei 
figli e avere le mie cose sempre dietro”. Così inizia la sua avventura da fulltimer sette anni fa e racconta di quanto sia difficile anche in Francia, sostare senza destare curiosità “una sera ero a Mentone in un parcheggio normalissimo dove si sosta a pagamento durante in giorno. Era una settimana che lavoravo all’ospedale e alla sera tornavo nel parcheggio. Un signore di una casa vicina, mi bussò alla porta dicendo - lei non può stare qui, cosa fa, chi è? - Risposi che ero un’infermiera dell’ospedale e nel parcheggio potevo sostare. Manco a dirlo in giorno dopo avevo la Gendarmerie a chiedermi i documenti. Ovviamente tutto regolare, ma alla quarta volta che arrivarono i gendarmi in quattro giorni, mi dissero: - lei ha tutte le ragioni per stare qui, ma le consigliamo di cambiare luogo. - Così mi spostai e contemporaneamente mi fu offerto di lavorare a Sospello (F), un paesino nelle montagne francesi sopra Mentone. Io non amo la montagna e dissi subito di no, ma un’amica mi convinse a provare e per me fu una scoperta. Dista a 18 cm dal mare e qui la temperatura è sempre mite in inverno e d’estate mai afosa né calda. La sorte poi mi regalò come paziente il signore del parcheggio a Mentone, che si vergognò da morire quando mi vide in ospedale e capì che sarei stata la sua infermiera per tutta la sua degenza.
Oggi Annalisa da 3 anni è in pensione, il suo camper è completamente rifatto nelle tende e tappezzerie da lei: lavora al tombolo e ricama. Ha due gatti che dormono nel letto a castello in basso, il letto superiore è una mini biblioteca di libri, mi racconta che per lei anziana le bombole del gas sono da 5 kg (le altre sono troppo pesanti) e qualche trucco per come risparmiare il gas nella cottura dei cibi. Ad esempio, dopo aver fatto bollire l’acqua, spegne in gas, butta la pasta, mette il coperchio e la pasta cuoce tranquillamente senza usare altro gas.
Le chiedo sino a quando vivrà in camper e lei mi risponde sorseggiando il thè: "sino quando la mia salute me lo permetterà."
