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BIBIONE è tanta roba...
Quattro barche risalivano il canale principale verso la grande laguna a nord... Spuntò l'alba prima che giungessero alla botte di doghe di quercia immersa nel fondo della laguna... il cacciatore... scese nella botte e il barcaiolo gli porse i due fucili... Ora c'era più luce e il cacciatore ... riuscì a vedere il contorno basso della punta di là della laguna... più oltre c'era ancora palude ed infine il mare aperto...
Osservò il cielo rischiararsi oltre il lungo margine della palude e vide in lontananza le montagne coperte di neve. Il colonnello udì uno sparo alle spalle dove sapeva che non c'erano appostamenti e voltò il capo a guardare di là della laguna gelata la lontana spiaggia coperta di falasco'. Volavano alti nel cielo i germani reali e i codoni si alzavano all'improvviso dai canneti verso spazi eterni; guizzava il cefalo a mezz'aria ricadendo nell'acqua e le anatre si perdevano nei giochi di ali e di luci. [E. Hemingway]
È stata un'inaspettata sorpresa questa località veneta al confine con il Friuli, noi che amiamo la natura, Bibione offre tanti spazi verdi, scorci selvaggi e soprattutto luoghi magici dove il mare incontra la laguna, ma anche dove è possibile godersi il territorio vivendo una vacanza non solo "spiaggia-mare-spiaggia-mare".
Forse fu così anche per il famoso scrittore Ernest Hemingway un'esperienza inaspettata, quando scrisse questi versi dedicati alla laguna e alla sua natura incontaminata, luogo che ricordò come magico ed unico. Confessiamo che non c'eravamo mai stati in questa zona e quindi eravamo maggiormente curiosi di "ficcanasare" che cosa offriva il territorio.
4 cose ci hanno piacevolmente colpito all'arrivo:
- il riconoscimento di BANDIERA BLU che dal 1996 Bibione riceve, il più importante riconoscimento internazionale del FEE Foundation for Environmental Education
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la sua connotazione di località termale (grazie alla ricchezza di acque sotterranee, è ideale per percorsi curativi e riabilitativi)
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le piste ciclabili che si diramano per raggiungere tanti punti del territorio (ma anche autobus che dal campeggio raggiungono il centro di Bibione e altre luoghi)
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la curiosa caratteristica della conformazione di Bibione Pineda, questa penisola bagnata da un lato dalla laguna e dall'altro lato dal mare
E il camping CAPALONGA si sviluppa proprio in questa lingua di terra, una posizione invidiabile per la comodità di raggiungere in poco tempo sia la parte lagunare, più selvaggia e adatta per chi vuole andare alla scoperta del territorio caratterizzato dai casoni (il tipico edificio con il tetto in canna palustre), della flora e fauna lacustre, ma anche la parte marittima con le bellissime spiagge di sabbia dorata, ben curate e accessibili da tutti (anche disabili).
The last but not the least, è l'estremità di questa penisola dove si trova il Giardino Mediterraneo (zona di protezione speciale), oasi nata per tutelare la biodiversità.... Lorenzo ed io ci siamo andati all'alba ad esplorarlo e a fare scorpacciate di scorci unici, nonché respirare a pieni polmoni la natura. In questa zona di notte dormono gli uccelli di passo per poi ritornare di giorno ad animare la vita della laguna e delle valli.
BIBIONE può vantare anche la Registrazione internazionale EMAS (Eco Management and Audit Scheme), ottenuta nel 2002 (per primo fra i poli turistici europei), che premia l’impegno nella conservazione del patrimonio ambientale circostante, come laguna, le pinete e i siti di importanza comunitaria.
Quella laguna e quelle valli dove si scorgono i ripari dei cacciatori, le barche della pesca e i caratteristici casoni, che avrebbero tanto da raccontare, se potessero parlare, della storia di un passato legato alla vita dei pescatori e del legame con il territorio stesso; molti di loro sono raggiungibili sono con la barca.
Siamo andati alla scoperta di questa affascinante laguna, Valgrande e Vallesina, valli da pesca arginate di grande valore, a bordo della "PERLA NERA" (conosciuta da molti come la "nave dei pirati" tanto gettonata dai piccoli per l'animazione che si svolge a bordo ideale per far divertire i bambini), è il galeone che salpa da Porto Baseleghe, il porto di Bibione, una comoda darsena che si raggiunge a piedi dal Camping Capalonga. A bordo di questo galeone siamo passati dal fascino caratterizzato dai tipici casoni e dagli appostamenti per i cacciatori della laguna a quello del tratto di mare che costeggia la spiaggia di Bibione Pineda fino a raggiungere il faro di Punta Tagliamento (a proposito lo sapevate che il fiume Tagliamento è tra i 5 più puliti d'Europa?). Il faro è raggiungibile anche dal camping attraverso una pista ciclabile, dove si attraversano pontili di legno ed una vegetazione unica... sono circa 9 km, ma ne vale la pena... fidatevi! È possibile anche rientrare al camping caricando le bici sulle barche che si trovano nel porto vicino al faro.
Il faro di Punta Tagliamento è di recente costruzione, intorno agli anni '20. Il precedente che si trovava sulla riva opposta in località Lignano, fu abbattuto durante la prima Guerra Mondiale. La ragazza che ci accompagna nella visita all'interno del faro ci racconta che fino agli anni '50 era alimentato con combustibili, dopo si passò alla corrente elettrica, ora invece è gestito in maniera automatica da Venezia. Mi piacciono i fari, queste irresistibili sentinelle del mare, che da sempre hanno rassicurato ed accompagnato con la loro luce i marinai e i navigatori di ogni tempo e anche questo mi ha lasciato un piacevole ricordo.
Ma il nostro week-end a Bibione, non è stata soltanto scoperta del territorio ma anche un'esperienza del gusto con l'effetto WOW... seguiteci che ve lo raccontiamo!
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