Domenica 11 novembre 2018
Approfittando di una tregua della pioggia, andiamo subito alla scoperta di questa cittadina storica dell’Estremadura. “Ciudad Monumental” e Patrimonio dell’Umanità considerata la patria dei conquistadores, i condottieri che diedero alla Spagna il suo enorme impero coloniale. Il miglior modo per godere della bellezza di Cáceres è vagare per le strade e le piazze, un labirinto, quasi senza traffico, di piccole strade, con piazze contornate da magnifiche case con stemmi di famiglia scolpiti in pietra al di sopra delle porte. Piacevole sorpresa, merita sicuramente una visita.
Lunedì 12 novembre 2018
Piove, nebbia: tempo da lupi... Ci dirigiamo verso il PORTOGALLO: speriamo !!!! Passato il confine ci fermiamo pochi chilometri dopo a ELVAS (P) (Alentejo) Il punto sosta è sotto il magnifico acquedotto romano (N38.87906 W7.17324 gratuito) l’Aqueduto da Armoreira, costruito tra il 1498 e il 1622. La sua lunghezza, che si estende per 7 chilometri, vede l’ordinato susseguirsi di 843 archi disposti su cinque livelli. Andiamo alla scoperta di questa cittadina fortificata a difesa del confine con la Spagna, il suo complesso sistema di fortificazioni è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Le sue robuste mura grigie, perimetro d’un irregolare poligono a forma di stella, sono testimonianza della sua travagliata storia, dei combattimenti condotti per difendere l’autonomia nazionale. Ecco perché, Elvas, è tutto un susseguirsi di mura, di torri, di fossati, di bastioni e di porte che si aprono su quello che oggi è uno splendido centro storico.
Lasciata Elvas ci dirigiamo a ÉVORA (P) (Alentejo) attraversando distese di ulivi e vigne.
Anche ad Evora il punto sosta è sotto l’imponente acquedotto, l’Aqueduto de Agua de Prata che assicurava una costante fornitura d’acqua alla città ed è collegato alla sorgente perenne di Graça do Divor, 18 km a nord. (Parc N38.57698 W7.91452 gratuito)
Le pittoresche vie acciottolate di Evora sono deliziose da esplorare, e sono fiancheggiate da case tradizionali che sono rimaste immutate per generazioni. I principali monumenti storici che possono essere considerati la migliore attrazione turistica di Evora sono: la Cattedrale Se, un bellissimo esempio di architettura gotica, il tempio romano di Diana, considerato il tempio romano meglio conservato della penisola iberica. Seduti sulle panchine della bella piazza centrale, Praça do Giraldo osserviamo la gente e il tempo sembra si sia fermato agli anni '50.
Martedì 13 novembre 2018
Fondata dai romani sotto il dominio di Giulio Cesare, e poi roccaforte dei Mori per oltre 400 anni, la ricca storia architettonica di Beja si è conservata e può essere ancora ammirata nell'intrico delle stradine acciottolate del centro storico. Le facciate di molti edifici sono imbiancati a calce, nello stile tradizionale dell’Alentejo, e adornate con camini in stile moresco e azulejos con disegni intrecciati.
Sicuramente il monumento più imponente è il Castello, la cui Torre de Menagem, alta più di 40 metri, la più alta del Portogallo, riflette la condizione storica di questa cittadina, un tempo baluardo del regno portoghese contro possibili invasioni spagnole. (AS N38.0221 W7.87413 gratuito)
Riprendiamo il viaggio, attraversiamo immense piantagioni di sughero, arrivati a SAGRES (P) (Algarve) sostiamo nel grande parcheggio della fortezza (N37.00490 W8.94561)
La fortezza sta chiudendo, rimandiamo la visita a domani mattina. Sagres è la città più occidentale dell'Algarve principalmente una meta per il surf, ci sono massicce scogliere e ampie spiagge lambite dalle enormi onde dell’oceano Atlantico.
Giovedì 15 novembre 2018
Lasciamo Sagres e piano piano inizia il viaggio di rientro… con calma. Ci spostimo a FARO (P), prima però non possiamo non fare una sosta alla Ponta da Piedade considerata la più bella formazione naturale dell’Algarve occidentale, con le scogliere del promontorio intagliate in pilastri rocciosi, tunnel naturali e grotte nascoste. Ponta da Piedade (Punto della Pietà) si trova 3 km a sud di Lagos, all’estremità meridionale della baia di Lagos. C’è una sola strada per il promontorio, che passa per le spiagge di Dona Ana e Camilo e finisce al faro, dove c’è un grande parcheggio.
Raggiungere la base delle scogliere richiede una discesa di 182 gradini, un po’ faticoso, ma ne vale assolutamente la pena. (Parcheggio N37.080755 W8.669556)
Arriviamo a LAGOS (Algarve) e ci sistemiamo al Camping Trinidare, molto spartano ma decisamente comodo per la visita alla città (Camping Trinidade, N37.094650 W8.672131)
Lagos si trova su uno splendido litorale di impressionanti scogliere di arenaria, ampie spiagge e acque cristalline.
Raggiungiamo facilmente il centro a piedi, Lagos ha avuto una storia turbolenta, che si riflette nel gran numero di monumenti ed edifici storici che si incontrano all’interno della città vecchia circondata dalle antiche mura moresche, e che si estende lungo il grazioso estuario col porto.
Venerdì 16 novembre 2018
Ripartiamo, decidiamo di sostare ad ALVOR (P) (Algarve) in un parcheggio vicino all’area sosta (N37.12484 W8.59513); pochi passi ed ecco la lunga spiaggia sabbiosa, la Praia dos tres Irmaos, in questo periodo deserta: un vero spettacolo per gli occhI!
La cittadina si estende sulle rive dell’estuario dell’Avor, qui ci sono le paludi protette della Riserva naturale Ria de Alvor; città dall’aspetto tipicamente portoghese, piccole barche di pescatori tirate in secca lungo le rive del fiume, salendo lungo le vie acciottolate ci sono tradizionali case dipinte di bianco, negozietti di souvenirs e ristorantini.
Sabato 17 novembre 2018
Domenica 18 novembre 2018
Ci dirigiamo ad OLHAO (P)(Algarve) cittadina di pescatori, nel centro del Parque Natural da Ria Formosa dell'Algarve. Ci fermiamo in un parcheggio lungomare, il punto sosta camper, segnalato, è disastrato per lavori, fango a volontà (N37.02394 W7.845661)
Sul lungomare, si trova il mercato coperto del pesce in una costruzione in mattoni rossi, sormontata da due cupole, dove ogni giorno, pare, si svolga uno dei mercati più animati della costa. Troviamo la cittadina deserta e la visita è piuttosto veloce: quattro passi nelle viuzze strette e bianche case decorate da variopinte cornici a motivi geometrici.
Passeggiamo tra affascinanti piazzette, stradine acciottolate circondate da edifici storici e chiese. Peccato che tutto questo patrimonio sia molto trascurato, un’accurata ristrutturazione degli edifici dalla tradizionale architettura portoghese con influenze moresche renderebbe questa cittadina splendida.
Su di un’altura il castello, difronte su di un’altra altura il forte, in mezzo Castro Marim con le sue tipiche case bianche.
Ci incamminiamo su una salita e arriviamo al Castello.
Nel XIII secolo, Dom Afonso III fece costruire il castello in una posizione strategica per controllare la frontiera spagnola, dopo varie vicissitudini ed un terremoto nel 1775 che lo distrusse quasi completamente, il castello andò in disuso. Anche qui pochi i restauri, il tutto è in un suggestivo stato di abbandono; è possibile fare una passeggiata sui bastioni, da dove si gode una bella vista a 360 gradi.