NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM…HABEMUS TARGAM!!

L’ “AFFAIRE SUZANNE” ovvero:
“La Storia del Sior Intento che la dura tanto tempo e mai no se distriga, te vol che te la diga?”
(…da una cantilena veneta per far star quieti i bambini…)

La targa EM 498 GC è quella che può essere finalmente applicata al veicolo VW “T3” Vanagon allestimento Westfalia “Joker” di proprietà della signora Cappello Suzanne Lynn socia RIVARS sin dal 2007. Si è conclusa così brillantemente e con esito positivo, grazie alla professionalità ed alla tenacia degli operatori del RIVARS, una vicenda durata troppi anni.

La pratica per il rilascio della documentazione richiesta ai fini della reimmatricolazione con targa italiana del veicolo totalmente originale e piuttosto raro per il mercato europeo in quanto munito di cambio automatico, è iniziata nel lontano 2007 e si è conclusa solo il 30 maggio 2014, presso la Motorizzazione Civile di Gorizia, con l’assistenza determinante dell’ agenzia ACI “GOCAR” di Cormons (GO) !

Ben 7 anni di vicissitudini burocratiche sfociate in intralci, omissioni ed errori non attribuibili a negligenze e/o inadeguata professionalità del Registro, che il RIVARS ha saputo superare con costanza e caparbietà senza mai demordere, interessando al caso tecnici del settore, assistenza legale e quant’ altro per il buon esito della vicenda.

Per comprendere appieno tutta la vicenda è necessario considerare quanto segue.

Innanzi tutto, è fondamentale il legame affettivo della Susy verso il mezzo lasciatole in eredità dal padre e da lei portato in Italia, mezzo che non poteva più circolare in Italia in quanto targato USA, stato del Delaware, veicolo che lei intendeva ripristinare a tutti gli effetti per la circolazione in Italia e storicizzare per aumentarne il prestigio.

Va, inoltre, sottolineata la particolarità del veicolo interessato, che, costruito ed allestito in Germania, è stato importato negli USA dal padre di Suzanne lì emigrato e dove ha circolato per più anni. Quando poi la Susy ha deciso di tornare in Italia (paese d’ origine della famiglia) e vivere nella casa dei suoi genitori, ha portato con sé, come ricordo del padre, l’ autocaravan, che presentava un doppio n° di telaio, cioè il primo punzonato originale dalla VW, il secondo, imposto dalle norme USA quando il mezzo è stato lì importato. Venuta a conoscenza del RIVARS si è rivolta al Registro, dato che poteva farle rilasciare la certificazione desiderata con valore legale, perché il veicolo possedeva i requisiti di vetustà previsti dalla legge italiana.

Gli operatori RIVARS si sono attivati.

Infatti, dopo la verifica collegiale, effettuata da due CT RIVARS accreditati, presso la sua abitazione dove il veicolo era conservato, dato che il mezzo non poteva circolare in Italia con la targa Delaware, tutta la documentazione necessaria per ottenere la Certificazione Sostitutiva Caratteristiche Tecniche indispensabile per le norme di legge del periodo per la reimmatricolazione e conseguente rimessa in circolazione del mezzo è stata inoltrata all’ ASI,

unico Ente riconosciuto dall’ art. 60 del Codice della Strada per il rilascio di tale certificazione, rilascio che si pensava di ottenere in tempi relativamente ragionevoli, ma purtroppo, non è stato così.

La pratica, non è dato sapere per quali ragioni, nonostante che il veicolo fosse stato nel frattempo anche visto con esito positivo dal presidente la Commissione Tecnica Nazionale ASI “Trasporti Civili” dott. Sarzani, è stata bloccata, insabbiata in ASI per ben 5 anni, finché l’ ASI stessa ha richiesto una dichiarazione di verifica dell’efficienza del veicolo e dei lavori eseguiti per il restauro a regola d’ arte da parte dell’ officina, più una dichiarazione sostitutiva dell’ “atto di notorietà” dal quale risultasse la legittima proprietà del veicolo.

Tutto questo nel 2013 quando era entrato in vigore il DL 17/12/09 che dal 20/03/2010 aboliva il CRCT e prevedeva il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) …quindi le norme di quanto richiesto dalla Legge per le reimmatricolazioni di “storici” erano totalmente cambiate. Quando poi si è passati alla informatizzazione delle pratiche, il programma ASI non accettava il doppio n° di telaio anche se corrispondente al medesimo veicolo, dichiarazione indispensabile per la Motorizzazione per l’ identificazione certa del veicolo stesso e per il perfezionamento della pratica.

Finché il presidente RIVARS Galliani con determinazione, nonostante le numerosissime pressioni per fargli “gettare la spugna”, e pazienza certosina è riuscito a sciogliere l’ arcano: i due n°ri di telaio differiscono unicamente per il primo gruppo di 9 caratteri alfanumerici con codici europei, che negli USA sono stati sostituiti dai codici alfanumerici corrispondenti richiesti dalla loro normativa mentre il 2° gruppo di 8 caratteri alfanumerici (vero n° di quel telaio) è identico! Così il ns. CT Musso ha potuto digitarlo trascrivendo i 2 “primi gruppi” l’ uno accanto all’ altro e di seguito il solo “secondo gruppo” che risultava identico in entrambi i casi; così la pratica è potuta andare avanti.

La Susy, dopo vari CRS errati che il ns. segretario Gambarino prontamente recapitava alla segreteria ASI per le necessarie correzioni, è riuscita ad avere un CRS corretto da produrre alla Motorizzazione Civile di Gorizia, che Galliani, con la preziosa collaborazione dell’ agenzia “GOCAR”, ha individuato quale Ente che poteva portare a buon fine il caso dopo ben 7 anni.

Infatti la Susy il 30 maggio u.s. è venuta a Gorizia, città dove è situata la Sede Nazionale del RIVARS, e, dopo un’ attentissima, pignola e minuziosa verifica del veicolo da parte dell’ ing. Medeot della Motorizzazione Civile di Gorizia, ha, con orgoglio, finalmente e felicemente potuto ricevere in sue mani la tanto agognata targa italiana per il suo “Jokerino” storico, ora targato “a nuovo” con pieno diritto di circolare liberamente in Italia ed all’ estero.

Gandhi aveva scritto relativamente alla forza delle idee: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono con ogni mezzo, …ma alla fine, se l’ idea è valida, tu vinci”.

E così è stato!