In camper alla scoperta di Midi-Pirenei, Aquitania e altro...
Un itinerario in camper alla scoperta di luoghi poco conosciuti e al di fuori delle solite mete "gettonate" della FRANCIA: 10 giorni x 2200 km, Agnese e Antonio (accompagnati dall'immancabile Alma) ci portano a conoscere zone suggestive di questa nazione patria del turismo plein air, poco note, ma di grandissimo fascino ed interesse. La zona è ricca di gole scavate da grandi fiumi (si attraversa anche uno dei paesaggi fluviali più belli di Francia!), ma anche di siti archeologici trogloditi, incantevoli borghi insigniti con il marchio dei più bei villaggi di Francia, paesaggi unici. Pronti, partenza... VIA! Andiamo a leggere questo diario di viaggio di grande interesse...
Equipaggio: Antonio - autista tuttofare Agnese: navigatore e secondo pilota Alma: passeggero peloso
Mezzo: camper Elnagh T-Loft 530
Itinerario: km 2.200
Ritorniamo in Francia per l’ennesima volta, decisione dell’ultimo momento, ma non ci sono problemi, qualcosa da vedere lo troveremo sicuro, il programma è molto di massima: Midi- Pirenei, Aquitani ?? La zona quella ma nulla di stabilito, ci saranno sicuramente varianti durante il percorso, vediamo cosa ne viene fuori...
Giovedì 25 agosto 2016
Giornata calda, fatto rifornimento di gasolio decidiamo di entrare in Francia attraverso il Colle della Maddalena o Col de Larche come lo chiamano i francesi, con calma usufruendo delle statali; al colle la giornata è splendida non una nuvola, una sosta è d’obbligo e anche una passeggiata. Ripartiamo, siamo sulle Alpi dell’Alta Provenza, passiamo Barcelonette, e ci fermiamo prima del Lac di Serre Ponçon a Le Lauzet-Ubaye (F) dove c’è un punto sosta camper, gratuito, (N44.42806 E6.43420 ) vicino ad un laghetto che troviamo affollato…il caldo ha portato qui molta gente alla ricerca di refrigerio. Nelle vicinanze c’è una fontanella con possibilità di carico di acqua fresca di montagna, effettivamente è ghiacciata!
Venerdì 26 agosto 2016
La meta di oggi sono les Gorges de la Nesque (F) nel dipartimento della Vaucluse, evitiamo la solita strada lungo la Durance,imbocchiamo la D900, passiamo Digne les Bains, a Les Mées oltrepassiamo la Durance, attraversiamo distese di lavanda ormai tagliata e facciamo una sosta a Banon (F) (AS N44.03982 E5.63006) piccolo borgo medievale dove nell’aria si sente profumo di lavanda. Proseguiamo sul Pateau d’Albion, in lontananza il Mont Ventoux fa da guardiano, dopo Sault imbocchiamo la RD942 per percorrere les Gorges de la Nesque.
Prodotte dall'erosione del fiume Nesque, le Gorges sono una profonda incisione nel massiccio calcareo dei Monti di Vaucluse in Provenza. Le gole iniziano a sud di Monieux e terminano presso Villes sur Auzon. Il percorso che costeggia il precipizio permette di ammirare uno splendido canyon selvaggio; il tragitto è disseminato di piazzole di sosta con belvedere, la lunghezza delle gole è di circa 25 km; la strada è strettina, qualche passaggio è un po’ da brivido, comunque percorribile.
Proseguiamo il nostro viaggio direzione Midi-Pirenei, andiamo oltre Carpentras, Avignone e decidiamo di fermarci per la notte all’area di Remoulins (F) (N43.93789 E4.5585), la cittadina non offre granchè, deciso il tragitto per domani si va a nanna.
Sabato 27 agosto 2016
Oggi andremo alla ricerca di altre Gorges, quelle del Tarn nel parco nazionale delle Cévennes (F). Poco dopo Floracla D907B segue le gorges du Tarn da Ispagnac a Le Rozier: per oltre 50 chilomtri è un susseguirsi di paesaggi spettacolari.
È sabato e molti canoisti approfittano della bella giornata per avventurarsi lungo il fiume, a Saint Enimie non riusciamo a trovare parcheggio; lungo il percorso, che in certi momenti è veramente da brivido, sfioriamo gigantesche formazioni rocciose, paesini caratteristici sorgono nelle vicinanze del fiume: lo spettacolo è veramente intrigante!
Arriviamo al termine delle gorges a Le Rozier, da qui vogliamo proseguire per Rodez nei Midi-Pirenei (F), prima facciamo una piccola deviazione per Millau, curiosi di vedere il viadotto dall’aspetto di un veliero. Questa opera autostradale attraversa il Tarn con un salto di 2.460 m, l’altezza di 341 di uno dei piloni ne fa uno dei ponti più alti al mondo; leggermente più alto della Tour Eiffel è il ponte veicolare più alto d’Europa. Riprendiamo il viaggio, a Rodez troviamo un traffico notevole, arrivati all’area non c’è posto e allora decidiamo di proseguire fino a Belcastel (F).
Le indicazioni che abbiamo per una sosta ci portano ad un piccolo parcheggio all’inizio del paese con divieto per camper.Vado in esplorazione e scopro che i camper sono dall’altra parte del fiume in una posizione deliziosa, ritorniamo indietro alla ricerca di un ponte percorribile col camper che ci porti sull'altra sponda dell’ Aveyron, percorriamo qualche km poi finalmente ecco un ponte, attraversiamo boschetti con strada sterrata, le indicazioni per il campeggio ci sono, e finalmente arriviamo… devo dire ne è valsa veramente la pena! (Camping Municipal , N44.38789 E2.33657 )
Villaggio classificato "uno dei più bei villaggi di Francia" sulla riva del fiume Aveyron, Belcastel ha delle belle case antiche con i tetti d’ardesia aggrappate alla collina ai piedi di un’imponente castello. Una passeggiata lungo i vicoli lastricati è d’obbligo, attraversiamo il ponte in pietra, il paese è minuscolo,saliamo fino al castello ormai chiuso data l’ora, ritorniamo al campeggio ei localini lungo il fiume si illuminano sembra una cartolina!!
Domenica 28 agosto 2016
Lasciato Belcastel ci dirigiamo verso Conques (F), tappa del Camino di Santiago de Compostela; avvicinandoci a questa piccola città medievale la vegetazione si fa fitta e rigogliosa, pagato il parcheggio, dopo alcuni tornanti parcheggiamo nel punto sosta segnalato per i camper (N44.59856 E2.40412). Andiamo alla scoperta di questo bellissimo borgo, dominato dalla magnifica Chiesa di Sainte Foy con il suo splendido portale. Ci perdiamo per le stradine, ad ogni angolo scorci da fotografare.
Lasciata Conques, seguiamo il corso del Lot, facciamo una tappa a Capdenac le Haut (F)(AS N44.59856 E2.40412) che non merita una deviazione, proseguiamo lungo il fiume, il paesaggio incanta, non a caso è considerato uno dei paesaggi fluviali più belli di Francia; la strada costeggiata di falesie segue il corso del Lot, ad un certo punto a La Toulzanie la valle si restringe, ci sono case nelle cavità naturali delle falesie, la strada è stretta e non riusciamo a fermarci, dopo qualche chilometro la valle torna ad allargarsi ed eccoci a Saint-Cirq-Lapopie (F): attraversato il fiume troviamo l’area sosta ( N 44.47027, E 1.67908) Questa sera ci limitiamo ad ammirare il paese illuminato, domani mattina visita.
Lunedì 29 agosto 2016
A piedi seguendo il corso del Lot, arriviamo al vecchio mulino e alle chiuse, poco più avanti un sentiero in salita porta a Saint-Cirq-Lapopie che si trova arroccato su una ripida falesia a 100 metri sopra il fiume .Considerato uno dei borghi più belli di Francia, se non il borgo più affascinante in assoluto, questo villaggio medievale dalle deliziose case in pietra, dalla chiesa gotica, ha una posizione invidiabile: dall’alto domina la valle del Lot .Il sentiero per salire non è dei più agevoli, ma lo spettacolo che si può ammirare da lassù ripaga dalla fatica...
Si riparte, costeggiando il Lot arriviamo a Cahors, proseguiamo avendola visitata in precedenza, la nostra prossima meta è un altro fiume:la Dordogna, facciamo una tappa veloce a Villefranche du Perigord, proseguiamo per Monpazier in Périgord (F) regione storica del sud-ovest della Francia (oggi ufficialmente nel dipartimento della Dordogna regione dell'Aquitania), sostiamo all’area La Douelle Nord (N44.68501, E 0.89389).
Qui troviamo una delle più belle "bastide" di Francia. Costruite in maggior parte nel sud ovest della Francia tra il 1222 ed il 1373 le bastide sono cittadelle fortificate solitamente a pianta quadrata, con la caratteristica piazza centrale dove troneggia un imponente mercato coperto. Ben trenta edifici del centro storico di Montpazier sono stati classificati come monumenti storici, nella piazza centrale si affacciano le case medievali del cinquecento, separate tra loro da androni che dovevano prevenire gli incendi; la struttura dell’antico mercato è intatta, antiche colonne in legno, sorrette da massicci pilastri in pietra sostengono il tetto.
Lasciamo questo delizioso villaggio dall'atmosfera d’altri tempi e proseguiamo verso la valle della Dordogna; ne seguiamo un po’ il corso, poi ci inoltriamo nella valle della Vézère fino a Les Eyzies-de-Tayac (F) (AA Parking de la Vézère N44.93863 E1.00907)
In questa zona sono presenti numerose testimonianze di civiltà preistoriche, Les Eyzies-de-Tayac è sede del Museo Nazionale della Preistoria, chiuso data l’ora; passeggiando per il borgo troviamo case incastonate sotto la roccia, lo spettacolo è suggestivo!
Martedì 30 agosto 2016
Risaliamo il corso della Vézere per pochi chilometri e troviamo La Maison Forte de Reignac (Parcheggio con zona camper N44.97993 E1.05479) castello troglodita, abitato fino al XX secolo prima di essere aperto al pubblico, molto suggestivo per la sua posizione incastonato nella falesia e interamente arredato con mobili d’epoca . Dietro la facciata di questa costruzione si nascondono una cucina, una grande sala d’onore, una sala d’armi, una cappella, delle camere, una prigione, una cella sotterranea, una cantina.
e al termine della visita prima dell’uscita un’interessante, ma molto inquietante esposizione di strumenti di tortura accompagnati da spiegazioni. Proseguiamo e poco oltre troviamo La Roque de Saint-Cristophe (F), una falesia a picco sul fiume, raro esempio di insediamento trogloditico abitato per secoli.(Parcheggio N44.98698 E1.07126)
Qui si trovano per oltre un chilometro delle cavità naturali nella roccia a più livelli con vista sul fiume occupate dall’uomo della Preistoria per sfuggire a predatori e predoni.
Ripartiamo e seguendo il corso della Vézere facciamo una sosta a Saint-Léon-sur- Vézère (F), altro grazioso borgo medievale.(AS Le Burg N45.01230 E1.08978).
Lasciamo la Vézère e ritorniamo lungo la Dordogna, i fiumi sono una costante di questo viaggio, panorami che infondono tranquillità, ed eccoci a La Roque-Gageac (F) appena in tempo per occupare uno degli ultimi posti disponibili nell’area.(AA N44.82479 E1.18422). Situata sulla riva della Dordogna, nel Perigord Nero, La Roque-Gageac è classificata come uno dei più bei villaggi di Francia, le sue case, addossate alla falesia rendono l’insieme estremamente pittoresco.
Salendo alla chiesetta si ha una bella visuale sul fiume perennemente solcato da canoe e dalle cosiddette bagarres, sorta di chiatte a fondo piatto fedele replica delle imbarcazioni che nel medioevo trasportavano merci.
Mercoledì 31 agosto 2016
Continuiamo il nostro viaggio lungo la Dordogna, arriviano a Beynac-et-Cazenac (F)(punto sosta camper N44.84465 E1.14522) aggrappato alla falesia, questo borgo medievale è facilmente riconoscibile per il suo imponente castello che arroccato su una roccia domina dall'alto ; la salita su stradine lastricate che porta al castello è ripida, ma la vista che si gode da lassù è incantevole.
Il Castello di Beynac è una fortezza molto ben conservata, austera e possente, gli interni sono spogli, la visita è comunque interessante.A A questo punto ci serve carico e scarico ci rechiamo all’area di Gourdon consigliata da camperisti francesi, qui riusciamo a scaricare e caricare, l’area ha anche l’elettricità il tutto gratuito (N44.73423 E1.38523)Il paese non è niente di eccezionale e un po’ trascurato, non merita una deviazione, decidiamo di portarci a Sarlat-la-Canéda (F) (AS 44.89530 E1.21266) che visiteremo il mattino seguente.
Giovedì 1 settembre 2016
Poche centinaia di metri e siamo nel centro storico:situata nel cuore della Dordogna questa cittadina ha radici antiche e begli edifici che le hanno fatto guadagnare la candidatura a ‘patrimonio dell’umanità’ dell’UNESCO,oltre all'aspetto delizioso del suo centro storico, Sarlat-la-Canéd si distingue anche per la centenaria arte gastronomica: tra le specialità funghi, tartufi, foie gras, curiosa la posizione del fornito mercato coperto situato all'interno della ex-chiesa di Sainte Marie, in Place de la Liberté.
Lasciamo Sarlat e ci dirigiamo a Gouffre de Padirac (F) cavità naturale di 33 metri di diametro e 75 metri di profondità, il baratro di Padirac, sul causse (altipiano calcareo) di Gramat, si formò in seguito al crollo della volta.
Parcheggiamo dietro alla biglietteria dove sostano i bus turistici (N44.858723 E1.750345)Si scende attraverso delle scale a oltre 100 metri di profondità, oppure più comodamente con un’ascensore, una camminata sotterranea porta alla fine della galleria dove scorre un fiume sotterraneo.Qui le barche attendono i visitatori e li traghettano più avanti dove si prosegue a piedi ammirando le affascinanti formazioni naturali che si incontrano lungo il cammino: laghi sotterranei, stalattiti, stalagmiti.
È stata un’ esperienza unica ed indimenticabile!
Riprendiamo il viaggio e ci fermiamo a Carennac (F) (AS P3 N44.91659 E1.73009) situato nella valle della Dordogna, il piccolo villaggio di Carennac, considerato fra i più belli di Francia, è cresciuto intorno al Priorato che fuf ondato nell'undicesimo secolo , bellissima la chiesa medioevale ben conservata con splendida entrata.
La visita non ci porta via molto tempo, il villaggio è veramente delizioso ma piccolino, ripartiamo e la nostra destinazione è Collonges-la-Rouge (F) (AS N 45.05833 E1.73009). L’area è in una bella posizione , tranquilla, la visita a Collonges-la-Rouge è rimandata a domani mattina.
Venerdì 2 settembre 2016
Siamo attivi presto, speriamo di battere sul tempo i bus turistici…
Lo splendido borgo medievale di Collonges-la-Rouge è interamente costruito in pietre di arenaria rossa provenienti dal massiccio dell'Habitarelle.Le case dai tetti in ardesia, le torri, le torrette, i cortiletti interni, contribuiscono a rendere questo luogo davvero incantevole, una vera meraviglia !!
Siamo quasi al termine del nostro viaggio, il tempo sta per scadere purtroppo e ci dobbiamo avviare...
Tentiamo una sosta a Beaulieu-sur-Dordogne (F), ma è giorno di mercato e non troviamo parcheggio, l’area è occupata da giostrai, visita super veloce, peccato, per quel poco che abbiamo potuto vedere la cittadina è graziosa. Si prosegue, parecchi chilometri ci separano dalla meta e il Circuit des Monts du Cantal è tutt'altro che veloce,stiamo attraversando la zona vulcanica della regione dell’Alvernia nel Massiccio Centrale.
Arriviamo nel tardo pomeriggio a Le Puy-en-Velay (F) e ci sistemiamo nell’area camper vicino alla stazione, è un po ’distante dal centro, domani mattina vedremo di spostarci, intanto ci godiamo un bellissimo tramonto! ( AS N45.04581 E3.89587)
Sabato 3 settembre 2016
Ci spostiamo in un parcheggio camper, gratuito, vicino al centro, (N45.05073 E3.88370) molto più comodo per la visita .
L’attrattiva più conosciuta di Le Puy-en-Velay è la Cattedrale di Notre-Dame, patrimonio Unesco, al suo interno è conservata una copia ottocentesca della statua della “Madonna Nera”, Questo sito è anche una è anche una tappa importante sul cammino verso Santiago di Compostela. Sul retro della Cattedrale, in cima al Rocher Corneille, in posizione dominante sulla città, si trova la grande statua della Madonna di Notre-Dame de France; un’altra attrattivac ostruita sui pinnacoli rocciosi di Le Puy en Velayè la Chapelle Saint-Michelle d’Aiguilhe (siamo parcheggiati proprio sotto) la più antica cappella della città’ realizzata nel X secolo, raggiungibile attraverso una scalinata di 268 gradini...
Ripartiamo, domani saremo a casa, ultima tappa di questo viaggio il Colle del Moncenisio dove passiamo la notte.
Domenica 4 settembre 2016
Si rientra.. il nostro viaggio termina qui… un bel sole ci accompagna verso casa, e già progettiamo il prossimo“ giretto”...