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Diario di viaggio in camper: Bretagna 2014

dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico

- terza parte -

Segue da pagina precedente

19 ago - Partiamo alle 10,30 daIle Ile Grande prendendo la Corniche Bretonne e dopo 11 km perdiamo un sacco di tempo a trovare parcheggio a Tregastel. Una marea di auto. Ci sistemiamo al parcheggio dell'Acquarium alle Rochers sul lungomare. Giretto sulla passeggiata, poi comincia a piovere e ci rifugiamo sul camper. Il centro è troppo lontano per andare a piedi sotto la pioggia. Subito smentiti perché il nuvolone adesso si è dissolto ed è tornato il sereno. Comunque ci spostiamo nel grosso parcheggio del supermarchet e girottoliamo per la via principale acquistando cosette e leccornie di forno. Quindi andiamo a parcheggiare nell'AA di Tregastel. Inforcate le bici andiamo al faro di Ploumanach distante solo 3 km. Bellissimo sulla scogliera, siamo sulla Cote du Granite Rose, forse la scogliera più bella di Francia. Il sentiero per raggiungere il faro è esclusivamente pedonale (per fortuna) e la lunga fila di persone che lo percorre somiglia più a una colonna di formichine che procedono nelle due direzioni. Comunque il paesaggio è da togliere il respiro.

Sosta: P a Tregastel nella AA sulla Roue de Poul Palud (48 49 27n 3 29 56w)nei pressi dei campi sportivi. La comoda pista ciclabile porta nei punti più belli e importanti della zona. Ci sono molti italiani. Bella giornata di sole. Km. 20

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Tregastel "Cote de Granit Rose"

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Tregastel "Cote de Granit Rose"

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Faro di Ploumanach

20 ago - Partenza da Tregastel, facciamo spese al vicino supermarket, poi andiamo a vedere la famosissima "casa fra le rocce" al Site de Castel Meur a Le Gouffre di Plougrescant (48 51 56,2n - 3 13 50,3).

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Casa tra le rocce Le Gouffre

Questa "casetta" di per se quasi normale ha alle spalle una leggenda la quale narra che quando i pirati abbordavano i vascelli che passavano da queste parti poi sparivano rapidamente e nessuno sapeva dove trovarli. In pratica si nascondevano in questa casa dietro le rocce che la riparavano dal mare e dalla vista da quella posizione. Nascondevano le loro basse e veloci barche nella piccola laguna celata dalle enormi rocce e dal mare così non si vedeva null'altro che scogliera inaccessibile. Leggenda o realtà il fatto è che da molti anni questa curiosità attira migliaia di persone creando business ed in questo i francesi ci sanno fare! Lunga passeggiata sui sentieri del sito in ambiente ameno e suggestivo. Pieno sole e giornata finalmente "primaverile". E' ancora presto e quindi semideserto. Ideale! Tra poco quando sarà invaso da turisti tutto cambierà. Per ora ce lo godiamo così com'è. Giro sulle enormi rocce prospicienti l'Oceano. La bassa marea mette però in evidenza grosse macchie nere… che sia catrame? E' un sospetto dato dagli eventi di qualche anno fa quando una grossa petroliera naufragò sulle coste bretoni. Il mare ed il tempo fanno il loro "lavoro" ma…

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Treguier

Ripartiamo arrivando velocemente a Treguier. Parcheggio al Super U (48 46 42n - 3 13 59 5w), dotato anche di carico e scarico. Lunga passeggiata a piedi per raggiungere il centro. Molto bella la piazza con la imponente cattedrale Gotica di St Tugdual. Nel chiostro sono esposte numerose pietre tombali interessanti con tanto di sarcofago. I lati della piazza sono impreziositi dalle numerose facciate a graticcio degli edifici che vi prospettano. Facciamo al contrario la lunga passeggiata sotto il sole per raggiungere i camper e quindi partenza verso est per vedere la grande Abbaye de Beauport pochi km a sud di Paimpol. Fondata intorno al 1202 dai Canonici dell'Ordine di Norbertine (dal suo fondatore S. Norberto) fu molto potente e ricca e attraversò vicissitudini non sempre positive. Da qui partiva uno dei tanti percorsi di pellegrinaggio per Santiago di Compostela in Spagna. Nel 1790 venne requisita e saccheggiata dai rivoluzionari e quindi cadde in semiabbandono. Solo alcuni monaci ebbero il permesso di restarvi, ma la loro condotta dette talmente scandalo che vennero poi cacciati. La sua autorevolezza ormai finita venne ripristinata verso la fine dell'800 quando per la mole e per la sua importanza storica venne dichiarato monumento nazionale e da quel momento cambiò le sue finalità . Qualche difficoltà di parcheggio per la dimensione dei nostri mezzi, ma una soluzione la troviamo, poi a piedi raggiungiamo i famosi resti per una visita approfondita. Ruderi affascinanti. Il percorso si snoda tra muri secolari, bifore gotiche, saloni voltati e antichi focolari. Le grandi aperture loggiate guardano l'insenatura paludosa che un tempo era l'importante approdo per l'approvvigionamento dell'abbazia e dei borghi sotto la sua potente giurisdizione.

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Chiesa di Kermaria

Di nuovo in viaggio per una quindicina di km verso sud per arrivare alla bella chiesa romanico-gotica di Kermaria, meta di grossi pellegrinaggi. Semplice e austera isolata nella campagna (48 41 7n - 2 58 33,3w) a margine del piccolissimo borgo vicino a Plouha. Sono ormai le 19 e quindi è l'ora per trovare il sito dove passare la notte. Alla Pointe de Plouha, distante solo 8 km dove c'è il punto sosta sul mare. L'area è piena (15 camper), ma troviamo posto appena fuori, quindi nessun problema. C'è un bel ristorantino sulla spiaggia che attira la nostra attenzione. Il fastidioso malessere che mi ha afflitto in questi tre o quattro giorni è passato quindi "fuoco alle polveri". Entriamo e … finiamo la serata con un bel piatto di pesce e contorni vari. Il vento assai fresco che ci investe all'uscita ci consiglia di entrare rapidamente nel camper per una buona dormita con la coperta sotto il mento.

Sosta: P a la Pointe de Plouha in parcheggio esterno all'AA (48 40 34,9n - 2 53 7,3w). Bella insenatura con lunga spiaggia attrezzata. Tempo bello tutto il giorno, ma la serata è decisamente fredda (12° alle ore 22). Km 97

21 ago - Questa mattina la temperatura esterna è di 11°, quella interna 16°. Accendiamo la stufa una mezz'oretta per stemperare l'aria. Prendiamo strada oltrepassando St Brieuc e quindi prendendo direzione Erquy arriviamo a Cap Frehel. Parcheggio prima del faro riservato ai camping-car (48 40 52,2n - 2 19 3,3w) e poi a piedi in cinque minuti siamo sotto il faro. Ambiente suggestivo sulla punta rocciosa a picco sul mare spumeggiante. Saliamo i 140 gradini fino alla lanterna per vedere un bel tratto di costa fino a St Malo. Partiamo oltrepassando il Fort Lalatte (già visto a suo tempo). Proseguiamo e alla base della Baye de la Frenaye, prima della cittadina di Pleboulle sosta presso un pescatore per un buon antipasto di ostriche e gamberi adagiati su un bel vassoio di ghiaccio e sul cuscinetto di alghe, accompagnate da un bicchiere di Chardonnay freddissimo, di fronte al mare inondati di sole. Bello! Continuiamo fino a St Malo e oltrepassando la cittadina di 8 km verso est andiamo alla AA di Rotheneuf. Ci sistemiamo e poi inforcato le bici andiamo a vedere le famose sculture sulle rocce della falesia di Adolphe Fouéré detto "Abbé Fouré" (così si firmava) alla fine dell'800. Siamo sulla "Cote d'Emeraude" ormai vicini alla meta oltre la quale prenderemo direzione sud fino a casa. Ma non facciamoci prendere dalla malinconia, adesso apriamo i tendalini e organizziamo una bella cena sotto di essi. La temperatura è piacevole ed il cibo innaffiato da vino francese pure. Alle 21,30 però nonostante sia ancora giorno, la temperatura scende rapidamente obbligandoci a entrare nei camper e concludere la serata con un filmetto e poi a nanna.

Sosta: P a Rothéneuf, vicino a St Malo in AA (48 40 49,3n - 1 57 46,8w). Superficie erbosa con ampi spazi per i camper. Acqua elettricità e alberi che riparano dal sole (quando c'è). Tempo bello tutto il giorno. Km.131

22 ago - Alle 10,30 passa il primo bus-navetta che ci porta comodamente in centro a St Malo. Fermata "Intra Muros" proprio davanti alla cittadella fortificata dal solito Vouban. Le vicende della città si perdono nella storia, ma durante la seconda guerra mondiale subì un gravissimo bombardamento dagli americani che la rasero al suolo, venne ricostruita con le stesse caratteristiche del passato. Il porto divenne uno dei più moderni della Manica e nonostante il luogo subisca le maree più alte (almeno 10 metri), attraverso un sistema di chiuse riesce ad essere collegato al mare anche durante le basse maree. La città ha dato i natali allo scrittore René Chateaubriand e sull'isoletta Gran Bé davanti alla città, custodisce la sua tomba. 

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Fort Royal

Adesso siamo in bassa marea e questo ci permette di raggiungere a piedi l'isola che accoglie il "Fort National" chiamato un tempo Fort Royal costruito nel 1689 su progetto del Vauban. Munito di antichi cannoni, terrapieni e ponte levatoio, casematte e polveriere a minacciare le navi inglesi che qui convergevano per conquistare questo avamposto. Rientriamo dalla spiaggia dell'Eventail perché il mare comincia a sommergere la stretta via di collegamento e quindi non vogliamo rimanere 12 ore su questa isoletta in attesa della prossima bassa marea. Siamo ora nella cittadella chiusa detta "Intra Muros". Girovaghiamo sugli spalti delle possenti mura assaporando il calore del sole ingaggiando battaglie con i gabbiani che vogliono mangiare. Da questi remparts si possono ammirare i tetti della cittadina interna e l'esterno fino al porto che accoglie grossi carghi e stupendi yacht del Dubai Scendiamo per le vie cittadine piene di gente e di bei negozi e quindi vista l'ora di pranzo entriamo in un bel ristorante (algerino) a farci un piatto di moule e patatine, cous-cous di pollo al limone e contorni vari. Poi nuovamente a passeggio e poi…. comincia a fare freddo e a piovere! Prendiamo al volo il bus delle 16,18 che ci riporta a Rothéneuf ai camper. Nel frattempo smette di piovere e l'aria è di nuovo tiepida. Adesso che la vacanza è quasi finita capiamo perché nessuno del luogo porta l'ombrello e si preoccupa della pioggia, tanto le nuvole sono di rapido passaggio e la pioggia dura poco. In un giorno può piovere ed esserci il sole un'infinità di volte.

Sosta: P a Rothéneuf nella stessa AA di ieri sera. Km. 000

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St Malo

23 ago - Partiamo da Rothéneuf in direzione Mont Saint Michel, meta ultima di questo viaggio. Prendiamo con comodo la strada litoranea per ammirare gli ultimi paesaggi marini. Passiamo Cancale e gli altri villaggi disseminati lungo la costa dell'ampia Baye du Mont Saint Michel.

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Mont St Michel

Arriviamo al punto sosta per camping-car ai parcheggi prossimi alla navetta che in tre minuti conduce sotto le mura della cittadella. Ci sistemiamo nell'ampio parcheggio dove ci sono tanti altri italiani. Sono le 12 e quindi pranziamo con calma. Poi tiriamo giù le bici, ma fatto 200 metri siamo di fronte al cartello che proibisce l'uso di tale veicolo per arrivare alla meta. Incateniamo le bici e prendiamo la navetta gratuita. Una breve descrizione di questi mezzi è d'obbligo perché mai visti in vita mia: sono bus con due motori (diesel) uno davanti e uno dalla parte opposta che non si può dire "dietro" perché al momento della partenza, senza fare inversione di marcia, il didietro diventa davanti, l'autista passa nell'altra cabina di guida e così non occorre fare inversione al capolinea per ripartire (come i treni nelle stazioni di testa). Comunque in tre minuti siamo sotto le mura di Mont Saint Michel. Solita ressa di persone e soliti negozietti uno accanto all'altro.

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Mont St Michel

Certamente l'ambiente è unico ma la moltitudine toglie gran parte del fascino. Arriviamo fino alla cattedrale in alto con il suo altissimo cono campanario dominato dall'Arcangelo Michele splendente nel sole. Siamo in bassa marea, solo alle diciotto il mare comincerà a risalire. Adesso è a 17 kilometri di distanza. Non ci resta che girottolare tra le viuzze e i remparts per passare il tempo. Un bel bar con terrazza panoramica ci ispira e soprattutto il profumo di crepes è molto invitante. In fondo abbiamo pranzato a mezzogiorno e ora abbiamo fame. Ci sediamo con vista da cartolina. Verso le 17,30 ci spostiamo al belvedere per vedere salire la marea. Costante e deciso il mare avanza e comincia a ricoprire le varie isolette di sabbia che prima erano illuminate dal sole, poi all'improvviso due forme nere nell'acqua si materializzano, sono due foche che seguendo l'onda di marea cacciano il pesce che segue la corrente. Spettacolare. Prendiamo l'ultima navetta per arrivare ai camper, ma il sole è ancora alto. Ci muoveremo stasera, dopo le 22 quando sarà buio per andare a fotografare il "mito" illuminato.

Sosta: P a Mont Saint Michel in punto sosta camper senza servizi (48 36 30,5n - 1 30 23,6w). Illuminato asfaltato con uso gratuito di navetta per la visita alla cittadella. Km. 61

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Amboise

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Amboise

24 ago - Partenza da M.S.Michel alle 9,30, ma a Pontorson sosta tecnica per le ultime spese al supermarket, poi si riparte verso sud. Oltrepassiamo Le Mans e a Tours percorriamo la strada sulla Loira per arrivare ad Amboise. Troviamo subito l'AA sull'Ile d'Or di fronte al castello di Francesco I re di Francia. Ci sistemiamo e visto che sono solo le 17 decidiamo di visitarlo. Molto bello e interessante sulla riva sx della Loira dove è vissuto per tre anni anche Leonardo da Vinci e qui è morto e sepolto all'età di 67 anni nella chiesa di St Florentin. Nel giardino alcune ricostruzioni delle invenzioni ed il plastico del suo planetario eliocentrico. Visita molto interessante anche dai remparts che dominano il fiume ed il borgo sottostante. Alle 19,30 rientriamo ai camper per la cena tutti insieme sotto il tendalino. La temperatura adesso è decisamente mite.

Sosta: P a Amboise in AA (47 25 2,7n - 0 59 14,7e). siamo sull'Ile d'Or in mezzo alla Loira. Tempo bello e tiepido tutto il giorno. L'AA è adiacente al camping della città. Ottima posizione. Km. 341

25 ago - Partenza da Amboise dopo le operazioni di carico e scarico. Continuiamo il viaggio di rientro, quindi verso sud. Il tempo è buono e comincia a sentirsi il caldo. Lungo la strada ci sono punte di calore fino a 29°. Tutta strada normale, bella liscia e scorrevole. Arriviamo a Brioude alle 18,30. Siamo in AA sotto il paese vicinissimi al centro storico. Siamo stanchi, la temperatura è piacevole e ceniamo sotto il tendalino tutti insieme.

Sosta: P a Brioude in AA (45 17 45,8n - 3 23 26e) vicino ai campi da tennis. Km 418

27 ago - Partenza da Brioude verso le 9. Il tempo minaccia la pioggia. Sarà un'altra giornata di viaggio sulle strade francesi fino a Vinadio. Ci fermiamo solo per la pausa caffè e per la pausa pranzo e poi ancora viaggio fino a Barcellonette dove riempiamo i serbatoi di gasolio e facciamo gli ultimissimi acquisti. La strada è ottima e il traffico assai scarso, a parte gli enormi TIR che di tanto in tanto ci sorpassano perché loro vanno come schegge. Il passo della Maddalena (Col de L'Arch in francese) è molto agevole dalla parte francese, si sale quasi tutto in quarta marcia. Ci fermiamo varie volte ad ammirare il paesaggio alpino. La discesa dalla parte italiana invece è particolarmente impegnava per i 17 tornati dove i TIR in curva occupano l'intera carreggiata, quindi bisogna fare molta attenzione, attendere la loro manovra e poi riprendere la marcia. Arriviamo a Vinadio (CN) che sono le 20. Ci sistemiamo nell'AA in alto (a pagamento dalle 22 alle 8). A pochi passi c'e un'ottima trattoria familiare dove ci sistemiamo al tepore del locale e gustiamo dell'ottima polenta ai funghi e ai quattro formaggi e per risentirci a casa anche un'ottima pizza. Poi andiamo a nanna.

Sosta: P a Vinadio nell'AA in alto sulla strada (44 18 23,6n - 7 10 17,4e). Tempo bello tutto il giorno. Km.475

27 ago - Partenza da Vinadio e tutta autostrada, passando da Savona e poi Genova arriviamo a casa a Lucca. Km. 365

Totale km. 4597

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