Camminata da Falzè di Piave all'Oasi Fontane Bianche
Una facile e deliziosa escursione a piedi in questo angolo di Marca trevigiana
di Marzia Mazzoni
Avevamo conosciuto Falzè di Piave e parte del sentiero delle Volpere nel lontano agosto 2010 quando venimmo qui in compagnia di amici camperisti in occasione di un raduno del loro camper club (se volete dare un'occhiata al nostro diario di viaggio → FALZE' DI PIAVE - 1° Raduno del Camper Club “I lenti a contatto”) e ci siamo ritornati questo fine settimana (gennaio 2023).
Siamo nel territorio contraddistinto dalla prima fascia di colline del Prosecco a pochi chilometri da Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità UNESCO ottenuto nel 2019 dopo un iter iniziato nel 2008.
A Falzè di Piave passa anche il cammino di Sant'Antonio, un cammino di fede in 11 tappe lungo circa 250 chilometro.
La Grande Guerra: da ponte a ponte
Ogni volta che nomino la parola Piave ricordo e mi viene da canticchiare la canzone studiata alla scuola elementare dove "... mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 Maggio" che fu composta durante la Prima Guerra mondiale e in questa zona ci sono tanti elementi che riconducono a questo periodo storico così drammatico per questo territorio, non dimentichiamoci che al di là del fiume c'era l'impero austro-ungarico nemico del Regio Esercito italiano presente qui nel Veneto.
La pedonale/ciclabile che parte da Falzè di Piave in realtà è una parte di un lungo percorso che si sviluppa lungo la prima linea Austro-ungarica del fronte sul fiume, dal Ponte di Vidor al Ponte della Priula. Il percorso naturalistico Le Volpere è accessibile a tutti senza barriere.
Vi consigliamo di prendervi tempo per questa camminata giusto per poter leggere le varie tabelle informative che forniscono curiosità e conoscenze, ci sono anche tante postazioni con reperti e ricostruzioni storiche che ci raccontano della Grande Guerra: un'ancora, un mirino, la riproduzione di una zattera che serviva per attraversare il fiume da una sponda all'altra.
Scopriamo attraverso queste tabelle informative che il Piave un tempo era navigabile ed utilizzato per trasportare materiali quali legname, i minerali estratti dalle miniere del Cadore, i cereali e il vino, qui c'era l'antico porto fluviale.
La giornata non è fredda, la natura è in riposo vegetativo e sicuramente non da il meglio di sé, sicuramente in primavera e autunno questo percorso ha un fascino irresistibile quando si tinteggia di svariati colori.
Scopriamo anche tante curiosità su figure mitiche nate dalla credenza popolare come il Matharòl e le Anguane, in entrambi i casi le tabelle informative ci spiegano come apparivano, l'abbigliamento e soprattutto che cosa facevano come esseri tra il bene e il male. Chissà quante curiose storie ci sono dietro a queste figure...
Ponticelli, scorci naturalistici e in circa 3,5/4 chilometri da Falzè si arriva all'Oasi Fontane Bianche.
L'Oasi Fontane Bianche
Un'oasi naturalistica di risorgive che si estende per circa 100 ettari, viene definito come uno degli spazi naturali più spettacolari dell'Alta Marca trevigiana, da qui partono tanti sentieri naturalistici didattici adatti a tutti (creato da Legambiente Sernaglia con il sostegno dell'Amministrazione Comunale).
La giornata invernale con poche ore di luce non ci permette di proseguire, ci rassegniamo a fare dietrofront e rientrare al camper.
Chissà che non ci sia un'altra occasione per ritornare qui e scoprire anche questa oasi naturalistica...
Dove sostare
L'area sosta camper Le Grave a Falzè di Piave (TV) è a pagamento, aperta tutto l'anno (in inverno è chiusa l'acqua), dispone di ampie piazzole, è presente l'allaccio elettrico, zona barbecue, lavandini esterni.
Info e dettagli sul sito di Legambiente - Scopri di più