MAROCCO ESTATE 2012
di Mauro Gianneschi
- Seconda parte -
Il diario di viaggio continua dalla pagina precedente
Martedì 14 agosto 2012
Visita alla kasbah con la guida Alì che arriva puntuale alle 8,30 (400 Dh per 10 persone tutto compreso). Lo scenario è ricchissimo di emozioni. Questo è l'antico villaggio meglio conservato di tutto il Marocco. E' stato il set di molti film come Lawrence d'Arabia, Sodoma e Gomorra, Gesù di Nazareth, Alessandro Magno, il te nel deserto, il Gladiatore e tanti altri. Si
Deserto |
Ait Benhaddou la kasbah |
entra nella kasbah guadando il fiume, adesso in secca, che la separa dal nuovo nucleo urbano abitato. Vi abitano solo sei famiglie mantenendo la tipologia abitativa originale berbera. Ne visitiamo due, all'interno temperatura fresca data dalla coibentazione dei muri in terra e paglia che la isolano dal caldo esterno. Finestre piccole e porte basse per non disperdere il fresco interno. Alte torri, magnificamente decorate dall'argilla e paglia proteggono l'ingresso al villaggio. Il colore dominante al solito è quello del territorio circostante. Il nucleo urbano fitto di case addossate alla collinetta è ricche di prominenze verticali, torrette, terrazze, pinnacoli, tutti in terra impastata con paglia, collegate da stradine strette, dove al massimo
Aitbenhaddou |
deserto |
passano due persone. Si inerpicano fino all'agadir, il vecchio granaio fortificato che custodiva le riserve alimentari nella parte più inaccessibile della kasbah. Molti turisti in giro. Dall'alto si nota ancora lo spiazzo ellittico ricavato alla base di una collinetta dove furono girate le scene di lotta nell'arena del film il Gladiatore. Il sole a picco brucia i nostri occhi protetti dagli occhiali ed il caldo comincia a essere insopportabile, su e giù per questi vicoli il sudore non bagna nemmeno le magliette, asciuga prima. Ma lo spettacolo ripaga da questo disagio e a malincuore la guida ci accompagna fuori dalla kasbah perché la visita è finita. Alle 11,30 riprendiamo strada nella valle in direzione di Telouet (MA), ricchissima di palme da dattero, mais e verzure. I villaggi si susseguono, tutti affascinanti. Gli edifici, con torri e pinnacoli sono decorati con intonaci di terra e paglia, senza spigoli vivi e si distaccano dal paesaggio che li circonda solo dalla ombre che il sole crea giocando tra le minuscole finestre, gli angoli delle case e i tagli che i vicoli producono tra di esse. Il colore omogeneizza paesaggio e villaggi. Arriviamo fino a Achahoud (MA) a circa 15 km da Ait Benhaddou in direzione di Telouet , poi giriamo per tornare indietro, la strada è impercorribile con i nostri camper. E' destino che non riusciamo a raggiungere Telouet e la sua bella kasbah. Ad ogni fermata per fare foto veniamo circondati da ragazzini che spuntano dal nulla assoluto, per vendere qualcosa o chiedere soldi. Torniamo sulla principale N9 e dirigiamo per Ouarzazate, fermandoci per il pranzo nel parcheggio della Atlas Corporetion Film, che visitiamo prima a piedi nel piccolo museo-esposizione di vecchie scenografie di famosi film, e poi veniamo indirizzati con i camper a
Campeggio |
la"Gerusalamme" degli Studios |
visitare liberamente i vari set sparsi nel deserto circostante. E' di nuovo caldissimo, l'aria è rovente. La stradina si snoda desolata e sassosa tra le dune fino ai piedi della città di Gerusalemme (tutto finto, ricostruite le sue mura e gli interni), sotto le cui mura fatte di enormi pietre (in resina) facciamo la foto storica dei nostri camper con la città alle spalle. Poi dirigiamo sul set con la Mecca per un film marocchino e infine entriamo in un magnifico
Tiffoultoute |
villaggio con kasbah ricostruita per un film sul terrorismo internazionale. Davanti agli Studios c'è il bivio per visitare una kasbah vera, quella di Tiffoultoute, dove veniamo accolti nel magnifico riad fresco e areato, tappeti ovunque, tavoli bassi e canapè dove ci servono il te alla menta e poi l'invito a visitare la terrazza panoramica per vedere dall'alto la storica kasbah, dato che questa, essendo pericolante, non possiamo visitarla all'interno. Bella accoglienza, ma la kasbah la vediamo solo dall'esterno. Arriviamo al camping di Ouarzazate dove sistemiamo i camper (gli ospiti sono quasi tutti italiani). Il gestore è anche titolare di una agenzia che organizza gite nel deserto e per questo ci propone di prenotare già da qui la visita alle dune di Merzouga, così quando giovedì arriveremo è tutto pronto per l'accoglienza. Un po' perplessi siamo titubanti, ma poi, con qualche dubbio, concludiamo il contratto, firmato dalle parti, con la consegna della metà della cifra ora e l'altra metà all'arrivo a Merzouga. Andiamo a letto convinti di aver fatto ottima cosa.
P a Ouarzazate al Camping Municipale (N30°55'23,6" W6°53'12,6"). Serata molto calda 38° alle 22,00 ventilatori accesi e finestre aperte. Km.82
Mercoledì 15 agosto 2012
Notte calda, ma verso le 4 occorre tirare su il lenzuolino perché fa fresco. Partenza per la valle del Dades verso Skoura lungo la N10. Oltrepassiamo la kasbah di Amerhil che si vede al di la del fiume e proseguiamo fino a Boumalne Dades, dove deviamo verso sinistra entrando nelle Gorges du Dades. Una serie di bei villaggi in terra battuta con pinnacoli e torri che si mimetizzano con il paesaggio inanellano questa strada. La vegetazione lungo il Dades è verde
Oasi nel Dades |
tornanti |
e rigogliosa, mais, orti, foraggio, fichi, palme, noci, pioppi, creano come un confine netto tra la zona umida e fertile e il deserto petroso senza un filo d'erba poco più in la. Arriviamo dopo una quindicina di km alle gole vere e proprie. La strada sale improvvisa vertiginosamente, con tornanti ripidi e strettissimi. In un paio di km si lascia il fondovalle e si sale di 700 metri. Pareti a strapiombo sul fiume in basso. Vertigini. Alla sommità tiriamo un sospiro di sollievo e ci fermiamo nel bar del passo a prendere un te alla menta. La terrazza dove lo servono sporge a
sbalzo sulle gole. Altre vertigini. Le mani sudano non per l'aria, che è fresca, ma per il senso di precarietà di questo luogo. Si prosegue ancora per qualche km, sempre in quota ma pianeggiante, poi si scende di nuovo in valle a sfiorare l'acqua del fiume, gola strettissima chiusa da altissime pareti verticali di roccia rossa. Viene da pensare alla potenza di questo fiumiciattolo che in epoche preistoriche ha scavato con forza queste rocce che alla vista sembrano così solide. Arriviamo fino a Ait Magrad (MA) e poi torniamo indietro, discendendo con molta cautela i tornanti fatti precedentemente. Arriviamo alla nazionale prendendo la N10 verso Tinerhir. Qui prendiamo a sx addentrandoci nelle gole del Todra fino al campeggio dove ci sistemiamo comodamente.
P a 5 km da Tinerhir nelle Gorge du Todra (85Dh) Camping Le Soleil, (N31°32'51,4"W5°35'23,5") ombreggiato e con grandi piazzole. Alle 19 la temperatura è di 32°, piacevole. Km 170
Giovedì 16 agosto 2012
Sono le 8,00. Visita alle Gorges du Todra. Dopo 6 km dal campeggio entriamo nella stretta gola che il fiume ha scavato nella roccia. Il rumore dell'acqua che scorre, accompagna la strada. Molta gente, nei sacchi a pelo, dorme ancora nell'alveo fresco del fiume con i piedi a contatto dell'acqua. Affascinante. Pareti rosse a picco sulla strada fanno anche da scuola di roccia per scalatori. Il cielo è una striscia azzurra lassù in alto. I rumori sono ampliati dalla risonanza di queste pareti così vicine tra loro e lo sciabordio del torrente sembra quello di un fiume in piena. Alla fine delle gole un ristorante e una serie di bancarelle di souvenir concludono lo
Gole del Todra |
scenario. Proseguiamo per altri 10 km. Ma la parte monumentale è già finita. Riprendiamo la nazionale N10 percorrendo zone desertiche pianeggianti ricoperte di sassolini neri e poi subito dopo deserto sabbioso, e poi piccole tempeste di sabbia, e poi dune dalla sabbia arancione, e poi ancora deserto nero fino a Erfoud. Arriviamo infine a Merzouga (MA) dove ci attende Bandak (fratello del gestore del camping di Ouarzazate) che ci accoglie a casa sua per offrire l'ennesimo te alla menta e pasticcini casalinghi, conosciamo i maschi della sua famiglia ma le donne di casa non si vedono mai). Sistemiamo subito i camper nella proprietà di Bandak . Saldiamo l'altra metà del prezzo concordato a Ouarzazate e organizziamo subito la cammellata nel deserto per assistere al tramonto sulla grande duna. Carovana di dromedari,
Il deserto di Merzouga |
noi travestiti da Tuaregh con turbante blu, dove la parte difficile è quella di salire e poi scendere da questi strani animali dal passo morbido sulla sabbia. C'è un po' di foschia, ma lo spettacolo è indimenticabile. Torniamo alla casa di Bandak dove sono già pronte le jeep che ci porteranno al bivacco nel deserto per passare la notte nelle tende berbere. Carichiamo acqua
Deserto e bivacco berbero |
e pochi bagagli personali e partiamo. È ormai buio e i fuoristrada sfilano sulle dune con destrezza fino a raggiungere, dopo una mezz'ora, il gruppo di tende nel nulla del deserto. Queste sono disposte a quadrato e in mezzo a questo piccola corte sono organizzati i tavoli e i canapè per la cena berbera. Alle 20 vengono serviti gli antipasti e tajin di carne e poi couscous di vegetali. Mangiamo tantissimo fino a scoppiare. Il fresco della notte invita alle chiacchiere ed il cielo nero, pieno di stelle, alla filosofia. Entriamo nelle tende per dormire sui giacigli preparati dagli addetti (camerette separate per coppie, bagno comune fuori ai bordi del campo). Per sicurezza, visto che qualche animaletto gira intorno, mettiamo i lenzuoli monouso sui giacigli. La vita dei berberi del deserto non è proprio questa da turista, dove c'è anche un wc e lavandino con acqua corrente di un deposito occultato sapientemente. Comunque ci illudiamo di viverlo alla stregua dei Tuaregh consapevoli però dei vantaggi del turista dove i disagi sono ridotti al minimo. Nella notte si affaccia anche una volpe del deserto, piccola chiara con enormi orecchie a sventola che attraversa il bivacco. Andiamo a letto stanchi.
P nel deserto di Merzouga in accampamento berbero. Tende e sabbia, intorno nient'altro. Non è troppo caldo. Dormiamo vestiti e a notte fonda è piuttosto fresco. Km.411
Venerdì 17 agosto 2012
Venerdi 17 porta sfiga dicono, mah! Dormito tutta notte, alle 7 colazione comune in accampamento, a base di latte, te, succhi di frutta, marmellate, yogurt, pane, focaccine e tanta altra roba buona (alla faccia dei berberi veri del deserto), poi alle 7,30 prendiamo i fuoristrada per fare un giro largo nel deserto e vedere alcune cose interessanti: il villaggio (fantasma) abbandonato dove vive una sola famiglia che campa di pastorizia, poi una miniera attiva di ematite, minerale di colore nero, pesante, lucido e liscio al tatto, quindi per una pista assai disagevole ma affascinante arriviamo alle dune cangianti che cambiano colore a seconda della luce del sole. Rientriamo alla casa di Bandak, salutiamo tutti con calore poi prendiamo i camper, attraversiamo il villaggio di Merzouga prendendo verso nord (questo è il giro di boa, adesso la direzione sarà sempre verso nord in direzione di Tangeri). Percorsi una trentina di km, verso Rissani, Carmine per radio annuncia che il pedale della frizione rimane adagiato sul pavimento della cabina senza rialzarsi più. La pompa della frizione è partita. Camper nuovo di 6 mesi, quindi in garanzia. E' venerdì, giorno di festa del Ramadam, telefonata di aiuto a Bandak che nonostante la festa fa arrivare un meccanico. Diagnosi :frizione partita, mezzo in garanzia, c'è bisogno del carro-attrezzi. Telefonata alla Fiat in Italia. Carro attrezzi in arrivo per caricare il camper e portarlo in officina autorizzata a Meknes (430km distante!). Sono le 12. Siamo circondati da un branco di ragazzetti che rompono le scatole chiedendo insistentemente soldi, soldi, soldi. Offriamo delle merendine. Le gettano via. Siamo esasperati da questo atteggiamento, la temperatura ha raggiunto i 49° siamo in mezzo a una strada di paese. In qualche modo mangiamo dentro i camper con l'aria condizionata a palla. La temperatura non scende mai sotto i 41°. Siamo in un forno, tappati dentro con il motore acceso in attesa del carro attrezzi. Alle 15 arriva l'autocarro, ma ironia della sorte, è troppo piccolo per caricare il camper. Dopo varie telefonate con l'officina, annunciano che solo domani mattina alle 8 sarà disponibile un carro-attrezzi più grosso. Disperazione a pensare di passare la notte qui. In qualche modo, spulciando il programma di viaggio, individuiamo un campeggio a una quindicina di km vicino a Erfoud. Carmine, con la 3a marcia ingranata riesce a partire e quindi ci togliamo da questa situazione di emergenza raggiungendo il camping Tifina. Ci sistemiamo pronti per domani mattina. Cena tutti insieme sotto una bella pergola al fresco della sera. Umore generale assai mesto. Temperatura alle 21 è di 35°, sempre clima secco.
P a Erfoud al Camping Tifina (N31°22'53" W4°16'17,4"). Campeggio con standard europei (il primo in Marocco), grandi piazzole circondate da siepi ben tenute, elettricità e acqua alla piazzola, palme e eucalipti, pulizia generale. I bagni e le docce calde sono puliti e nuovi. C'è la piscina (pulita), la lavanderia e la zona stenditoi. Insieme a noi c'è solo un gruppo di tre camper di spagnoli, che durante la serata fanno una cagnara del diavolo. Km.78
Sabato 18 agosto 2012
Ribadisco che il venerdì 17 porta sfiga. La temperatura alle 7 è di 29°. Alle 8,30 arriva il carro-attrezzi che carica il camper di Carmine e Rossella e con i passeggeri a bordo parte per Miknes, distante 430 km. Saluti, qualche lacrimuccia e molta tristezza li accompagna. Fra tre giorni, dicono, ci rivedremo con il camper riparato. (sarà una chimera perché il mezzo non sarà pronto che per il 30 d'agosto). Noi, rimasti in quattro equipaggi, partiamo alla volta di Midelt con molta tristezza nel cuore. Per la N13, passato Erfoud ci fermiamo ad ammirare una curiosità naturale, un geyser freddo in pieno deserto. Il getto d'acqua si innalza per una decina di metri con grande potenza e rumore; a terra una miriade di piccole sorgenti di acqua
Il geyser |
oasi delle Source Blu de Mesky |
freschissima riversano rivoli in un solo torrentello che si allontana nella valle. Il terreno intorno, di un bel colore rosso acceso, indica la grande quantità di minerale ferroso contenuto nell'acqua. Proseguiamo fermandoci dopo pochi km alle Source Bleù de Mesky. Oasi verdeggiante percorsa da un torrente di acqua freschissima che poi forma una serie di vasche naturali nelle quali fare il bagno è un toccasana per la calura esterna. C'è anche un campeggio ombreggiato dal palmeto. La guida che ci "cattura" appena parcheggiati i camper, ci accompagna per tutta l'oasi. Pomodori, palme da dattero, mais e foraggio la fanno sembrare un giardino. La temperatura è piacevolissima. Immancabilmente andiamo a finire nel negozio di souvenir del fratello. Trattative estenuanti per non comprare nulla. Alla fine regaliamo qualche maglietta ed un paio di scarpe usate al nostro accompagnatore facendolo felice. Ripartiamo sostando in un'area di servizio per pranzare. E' caldissimo. Motore acceso e climatizzatore a palla. La temperatura esterna è di 52°, quella interna non scende mai sotto i 41°. Un forno! L'aria è rovente. Ma non si suda! Anzi trovando un riparo dal sole non si sta poi tanto male. Siamo adesso nelle gole dello Ziz. Zona montagnosa, completamente desertica. Altopiano sempre oltre i 1500 metri dai colori cangianti dal giallo al rosso al marrone bruciato. I vari passi toccano quote oltre i 2000 metri. Attraversiamo il Tunnel dei Legionari e scendiamo ai 1300 metri dell'altopiano successivo, la temperatura scende rapidamente fino a 25°. Oltrepassiamo Midelt proseguendo per altri 20 km fino al campeggio per trascorrere la notte. Sistemazione e prenotazione della cena al ristorante dell'hotel.
P a 20 km a nord di Midelt, sulla N13 al camping Timnay con annesso hotel-ristorante. (N32°45'8" W4°55'10,2"). Ottimo, ombreggiato da pini, elettricità, docce calde (70Dh). La temperatura alle 20 è di 27°. Km 247
Domenica 19 agosto 2012
Verso Azrou. Sul passo del Col du Zad, a 2176m, la temperatura è di 23°. Proseguiamo sempre sulla N13 fino al bivio per la Route des Cedres dove poco dopo ci fermiamo per osservare
Oasi |
bertucce |
l'habit delle bertucce che la abitano. Sono tutte in attesa dei turisti che offrono biscotti pane e frutta in abbondanza, e loro ricambiano con evoluzioni acrobatiche sui rami dei grossi cedri. Riprendiamo la strada sterrata, sono ormai le 12,30 e la temperatura è risalita a 34°, ma è ventilato. Nuova sosta per vedere il Cedro Gouraut, il più alto del Marocco, ma ormai è un rudere rinsecchito alla base del quale ci sono decine di bancarelle che sfruttano la sua notorietà. Per la sosta pranzo ci fermiamo più avanti, siamo sulla N8, al lago Dayet Aoua, all'ombra di grossi pioppi sul lungolago. Piccolo guaio al wc di bordo. Riparata la ghigliottina di chiusura uscita di sede ripartiamo alla volta di Fes (MA). Prima di entrare in campeggio breve sosta al Marjane per fare rifornimenti alimentari, poi entriamo nel Camping Diamant Vert. Sono le 19 e prepariamo cena dopo aver fatto abbondanti docce a bordo, perché lo standard di pulizia lascia molto a desiderare. Ci accordiamo con il gestore per una guida domani mattina per la visita alla città. Cena tutti insieme sotto i tendalini, la temperatura è sui 34° ventilata, ma c'è molta umidità. Nel cielo nuvoloso qualche tuono, ma niente pioggia. Alle 19,30 finisce il mese del Ramadam, tutti in festa. Alle 23 tutti a letto con i ventilatori accesi.
P a Fes al Camping Diamant Vert (N33°58'8,9"W5°1'7,4"). Ombreggiato con piscina e pratini verdi, ma i servizi sono inservibili. Km.190
Lunedì 20 agosto 2012
Alle 10 arriva il taxi che porta in città dove ci attende la guida ufficiale Mohammed. Vediamo il souk con la sua moschea e la Madrasa, la biblioteca, il quartiere dei conciatori e la tannerie con visita al negozio di pellame e rito del te alla menta, ma non compriamo nulla. A fine mattinata la temperatura è sui 39°. Pranzo in un bel riad fresco e accogliente pieno di tappeti sul pavimento, dove ci portano antipasti e tajin di pollo al limone veramente ottimo e couscous di verdure. Con il taxi della giuda arriviamo fino al forte di Borj Sud in alto sulla collina per vedere il panorama della città. Il solito taxi ci accompagna alla fabbrica di ceramiche dove vediamo la nascita dei famosi piatti smaltati e delle fontane da giardino in mosaico: dai forni alla sala esposizione dove immancabilmente viene offerto il te alla menta. Rientriamo ai
Fes porta della medina |
quartiere dei conciatori |
camper verso le 16 accompagnati dal taxi. Dentro ci sono 42°, l'aria è caldissima e umida. Cominciamo a stare discretamente verso le 20 quando mettiamo fuori i tavoli per cenare.
P a Fes Camping Diamant Vert (115 Dh). Km 000
Martedì 21 agosto 2012
La notte è stata temperata. Stamani alle 7 ci sono 26°. Partenza verso la costa, direzione Casablanca per andare a visitare la Moschea Hassan II che non abbiamo potuto vedere all'inizio perché in Ramadam. Lungo strada facciamo una deviazione per visitare Volubils,
Volubils |
Casablanca moschea Assan II |
antico centro di origine romana fondata da Augusto e ora importante zona archeologica con resti di notevole interesse. Ci accompagna una guida che soffre il caldo più di noi, abbreviando per quanto può la visita, ma noi insistenti chiediamo spiegazioni. Il caldo adesso è proprio opprimente e sotto i cappelli di paglia il sole cuoce la cervice. Ci sono 45° all'ombra, ma di ombra c'è solo quella delle colonne ioniche. Beviamo litri di acqua per mantenere un'idratazione sufficiente, il sudore non bagna le magliette perché asciuga prima. Pranzo al camper con il climatizzatore acceso. Arriviamo a Meknes per prendere l'autostrada veloce A2 poi la A3 per Casablanca. Prima della città ci fermiamo al camping Mimosa di Mohammedia. Sul mare la temperatura è scesa rapidamente a 34° e questo ci permette di fare un bel giro sulla spiaggia della cittadina e sulla sua alta scogliera. C'è molta gente che fa il bagno, ma noi ci limitiamo a osservare le grandi onde oceaniche, all'ora di cena mettiamo i tavoli fuori per mangiare tutti insieme al fresco.
P a Mohammedia al Campimg Mimosa (N33°43'39,2" W7°20'3"). Ombreggiato ma pieno di tende di stanziali trasformate in villette cittadine con giardino e auto fuori la piazzola. Servizi non utilizzabili. Km.336
Mercoledì 22 agosto 2012
Temperatura mattutina 26°. Dormito bene. Partenza per Casablanca (MA) alle 8 per evitare il grande traffico. Alle 10,30 entriamo nel gruppo di visita alla moschea di Hassan II. Molto bella e imponente sulla spianata in riva al mare, capace di contenere 25.000 fedeli all'interno e 75.000 sulla spianata. Il minareto svetta come un lapis enorme sulla città. Foto di rito sulla spianata fronte mare e poi partenza, direzione nord, autostrada A3. Pranzo in area di sosta autostradale, la temperatura è gradevole. Usciamo a Rabat (MA) per vedere la capitale al volo. Traffico caotico, passiamo davanti alle mura della storica medina e oltrepassiamo la foce del fiume per prendere l'autostrada A1 a Kenitra. Arriviamo al campeggio di Moulay Bousselam alle 18,30. Ci sistemiamo fronte mare e ceniamo sotto i tendalini riparati dalla brezza marina carica di umidità. Andiamo a nanna alle 23 stanchi morti.
P a Moulay Bousselam al Camping International (N34°52'33,5" W6°17'18,4"), stesso campeggio di inizio tour. Temperatura sui 25°. Km 264
Giovedì 23 agosto 2012
Nottata fresca, temperatura 23°. Tutto riposo fino alle 11, poi andiamo in paese a fare un giro. Prenotiamo al ristorante con terrazza sul mare e alle 13 siamo seduti davanti ad un bel piatto di pesce fritto freschissimo con patatine, acqua e te alla menta per finire. Il tutto per meno di 90Dh a testa. Rientro ai camper verso le 15. Riposo completo fino all'ora di cena. Protetti dalla brezza marina, sotto i tendalini chiusi con dei teli, passiamo una bella serata. Temperatura 25°.
P a Moulay Bousselam, stesso campeggio. Km.000
Venerdì 24 agosto 2012
Sveglia mattutina. Con tutta calma facciamo le operazioni di carico e scarico e poi partiamo che sono ormai le 11. Direzione nord Tangeri, autostrada A1, imbarco serale. Sosta alla periferia di Tangeri (MA) per spendere gli ultimi dirham al Marjane. Al rientro ai camper la sorpresa,..... nel nostro garage di bordo scopriamo due giovani intenti a derubarci. Gran confusione riusciamo a fermarne uno. Al mio grido di Police...!Police...! si raduna una piccola folla di marocchini che vogliono picchiare il malcapitato, breve colluttazione, ma poi visto che non ha avuto il tempo di rubare nulla, dietro nostra insistenza lo lasciano andare facendoci le scuse a nome di tutto il Marocco per l'increscioso incidente che discredita i marocchini onesti. Partiamo un po' scossi dell'accaduto, ma comunque così è la vita. Riprendiamo l'autostrada A1 fino a Tangeri Med. Operazioni doganali assai rapide. Con sorpresa c'è una nave che parte alle 20. Non era in programma, ma ci mettiamo in fila. Paolo entra a bordo, ma noi tre rimaniamo in banchina perché, dicono, troppo alto il camper. Aspettiamo quello successivo, più grande che partirà alle 11,30. Sbarchiamo a Algeciras (E) che per effetto dell'orario in avanti di due ore sono ormai le 2,30 di mattina. Ci spostiamo subito a Palmones (E) nel parcheggio vicino al Mc Donald dove Paolo è arrivato tre ore fa e finalmente alle 3 tutti a nanna.
P a Palmones (N36°10'58,6" W5°26'19,3") vicino a Algeciras, in una piazza grandissima, la solita dell'inizio del tour. Km.192
Sabato 25 agosto 2012
Partenza alle 9,45. Tutta autostrada. Sosta caffè dopo 2 ore, sosta pranzo in area di servizio. Arriviamo a El Campello (E) usciamo dall'Autovia per raggiungere il campeggio già conosciuto a l'Alfas del Pi (E). 19,30 sistemazione dei camper, doccia calda e cena sotto i tendalini. 29° alle 20,30.
P a L'Alfas del Pi al camping Costa Blanca (N38°35'0,9 W0°4'53,7"), vicino a Benidorm. Km.671
Domenica 26 agosto 2012
Partenza dal campeggio alle 9,30. Tutta autostrada fino a La Jonquera (E) dove arriviamo alle 19. Sosta nel parcheggio del supermarket e grande abbuffata al El Mirador. Quando rientriamo ai camper vediamo che sono in sosta altri equipaggi. In tutto siamo in dieci camper.
P a La Jonquera (Spagna) (N42°23'51" E2°52'55") parcheggio sterrato del supermarket. Illuminato ma senza servizi. Serata tiepida. Km.657
Lunedì 27 agosto 2012
Partenza alle 9 per Le S.te Marie de la Mer (F), dove arriviamo alle 12. Pranzo ai camper. Ottima temperatura ventilata. Giro in paese dopo un po' di relax. Prenotiamo il ristorante per la cena a base di paella. Alle 20,30 siamo con le gambe sotto il tavolino davanti ad una bella Paella Royal. Breve giro dopo cena e poi a letto.
P a S.te Marie de la Mer, in AA (N43°27'19,3" E4°25'39), temperatura 26°. Km.255
Martedì 28 agosto 2012
La temperatura alle 7,30 è di 25°. Alle 8,30 partiamo per raggiungere Lucca, dove arriviamo nel primo pomeriggio. Km.654.
Totale km.7994