UCA-Camper Assistance: i primi segnali positivi del progetto
Comunicato stampa
Sono felice per la conclusione della vicenda che ha visto protagonista la famiglia del bresciano, innanzitutto per la prontissima ripresa del piccolo Manuel che, grazie alla straordinaria professionalità degli specialisti dell’Ospedale di Bergamo, è già ritornato a casa.
Nell’inoltrare la ricerca di “aiuto” di mamma Katiuscia e papà Enrico, a Pasquale Cammarota, Responsabile del Gruppo Camperisti Orobici per i rapporti con l’UCA, e il Vice Sindaco di Bergamo, Gianfranco Ceci, ero certo che si sarebbero prodigati al fine di offrire adeguata assistenza alla famiglia in camper presso l’ospedale di Bergamo ma mai avrei sperato in un risultato così soddisfacente e che riuscissero a coinvolgere gli Amministratori dell’Ospedale che hanno dato, a loro volta, la massima collaborazione.
Il nostro progetto “Camper Assistance” - leggi approfondimento - (ancora troppo poco compreso dalla stragrande maggioranza delle strutture sanitarie), che punta a sostenere le famiglie dei ricoverati gravi offrendogli una confortevole sosta all’interno dei parcheggi degli ospedali interessati, dovrebbe essere seguita con maggiore attenzione ma sono certo che queste esperienze serviranno per aiutare anche i più scettici a comprenderne la validità e l’alto valore assistenziale a favore di chi si trova in difficoltà, per motivi di salute.
Per questo motivo, voglio informare tutti i miei “contatti” di quanto verificatosi a Bergamo affinchè ognuno di noi, per le proprie conoscenze e/o amicizie sanitarie, possa supportare l’iniziativa su tutto il territorio nazionale e quello europeo anche grazie ai Club aderenti alla Fédération Internationale des Clubs de Motorhomes (FICM) che hanno aderito al nostro progetto.
Grazie, dunque, a tutti quelli che hanno permesso a questa famiglia di poter assistere da vicino il proprio bimbo, sottoposto ad un delicatissimo intervento al cuore.
Cuore, il nostro, che si riempie di gioia solo per il fatto di essere stati utili.