Tappe del giorno 22/03/2003:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
MANTOVA | MANTOVA | 5 | 89 |
MANTOVA - visita al centro storico in bicicletta |
Dormiamo un po’ disturbati dal rumore di fondo del traffico proveniente dalla statale. Dopo colazione decidiamo di spostarci con il camper verso il centro di Mantova, sostiamo nel parcheggio Anconetta. La giornata è soleggiata, fresca e ventosa. Scarichiamo le biciclette e partiamo alla scoperta di questa affascinante città.
Subito avvertiamo la tranquillità di questa città, a misura duomo, dove è piacevole girare tranquillamente nel centro storico.
Il primo monumento che ci accoglie imponente nel nucleo antico è il Castello di S. Giorgio (ci ricorda un po’ quello di Ferrara!). E’ stato eretto nel ‘300, si compone di quattro torri angolari merlate ed è cinto da ampio e profondo fossato. Adiacente si trova il ponte San Giorgio che divide il lago di Mezzo dal Lago Inferiore.
Attraversando il vòlto di S. Pietro (una sorta di arco trionfale) raggiungiamo Piazza Sordello, di forma allungata e di aspetto parzialmente medievale. Su Piazza Sordello si affacciano palazzi prestigiosi quali il Palazzo Ducale (dei Gonzaga, fastoso complesso tra i più ricchi d’Italia nel periodo delle Signorie) non visitiamo l’interno anche se le guide descrivono ambienti di spiccato interesse artistico.
In fondo a piazza Sordello si trova il Duomo, dedicato a S. Pietro. E’ di origine paleocristiana, ma riedificato poi nel medioevo e in tempi successivi. Molto bella la facciata marmorea.
Lasciata Piazza Sordello, raggiungiamo Piazza delle Erbe, su cui sorge la romanica rotonda di San Lorenzo, la torre dell’Orologio (con orologio astronomico), il Palazzo della Ragione (del sec. XIII) e in fondo alla piazza il palazzo del Podestà con attigua torre.
Adiacente sorge la Chiesa di S. Andrea, insigne costruzione di epoca rinascimentale. La facciata, di impronta classica, si apre in un’ampia arcata coronata da timpano.
Lasciamo alle spalle il nucleo antico di Mantova per entrare nella “città nuova – la città rinascimentale”. Passiamo davanti a Palazzo Canossa, la casa di Andrea Mantegna (1431 – 1506 pittore ed incisore) e la Chiesa di San Francesco.
Raggiungiamo i giardini pubblici di Palazzo Te (il nome deriva dall’originale antico nome della località “tejeto” ovvero luogo di capanne). E’ una grandiosa villa suburbana costruita attorno al ‘500 per soddisfare gli ozi di Federico II di Gonzaga.
La giornata tiepida ci consente volentieri di oziare ai giardini pubblici mentre Filippo si diverte a giocare. Scambiamo qualche chiacchiera con un papà che ha accompagnato il figlio al parco, con lui condividiamo l’opinione sullo stile tranquillo della città di Mantova.
Rientriamo per il pranzo e ci gustiamo al termine una bella fetta di torta delle rose (acquistata in mattinata).
Nel primo pomeriggio, Filippo si addormenta, Lorenzo legge, mentre io mi godo la visione di un VHS (ne approfitto di guardarli in camper, perché a casa si ha sempre così poco tempo per rilassarsi!!!).
Al risveglio di Filippo, usciamo con le biciclette. Ci catapultiamo un po’ nei grandi magazzini del centro storico e poi ci dirigiamo sulla comoda pista ciclabile che costeggia il Mincio (che a Mantova forma i tre laghi: Superiore, di Mezzo ed Inferiore).
Nel nostro girovagare con le biciclette ci “imbattiamo” pure nel monumento a Virgilio, di cui Mantova vanta i natali, posto in Piazza Virgiliana.
Rientriamo per la cena. Andiamo in branda presto, è stata una giornata molto bella!
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