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Diario di viaggio

MATERA ed il PARCO DELLA MURGIA MATERANA

Patrimonio Mondiale UNESCO

matera parco della murgia materana

Nazione: ITALIA
Regione: BASILICATA
Province: MATERA
Periodo: dal 28/12/2010 al 03/01/2011
Tipo di itinerario: STANZIALE
Distanza percorsa totale (Km): 1487

MATERA, la Città dei Sassi, è considerata fra le più antiche del mondo, un vero e proprio museo a cielo aperto della straordinaria avventura umana dall'età della pietra ai giorni nostri. Matera, la città dei contrasti dallo sfarzoso Barocco dei palazzi nobiliari, alla semplicità e modestia delle case-grotta e delle Chiese rupestri. Dal 1993 Matera con i Sassi ed il Parco delle Chiese Rupestri sono stati riconosciuti come Patrimonio Mondiale dall'UNESCO.

Matera e le Chiese Rupestri racchiudono una storia di semplicità e povertà che con il tempo si sono trasformate in un fascino di inestimabile bellezza.....dove “l'insediamento umano nel territorio è di storia antichissima. Il nucleo originario della città era, ed è ancora oggi, costituito dalla Civita ai cui lati, nelle due conche carsiche, si sono sviluppa gli stupefacenti Sassi. Nel X sec. gruppi di pastori incominciarono ad insediarsi e a ricavare nella morbida roccia abitazioni rustiche. Questi agglomerati divennero talmente complessi da determinare un'occupazione totale dei pendii e diedero vita ad una delle strutture urbane organizzate più incredibili mai create al mondo un capolavoro assoluto dell'ingegno e della capacità di adattamento di un'umanità impegnata a sopravvivere alle difficoltà ambientali.”

I Sassi di Matera sono stati abitati fino al 1952, quando una legge dello Stato sancì il loro sgombero, in quanto non c'erano più le condizioni igienico-sanitarie umanamente possibili per l'utilizzo come abitazione, in quanto convivevano essere umani ed animali in condizioni di estrema povertà e promiscuità. Da allora, questi Sassi si sono trasformati in luoghi di interesse culturale a livello mondiale, un fascino che ha catturato anche registi per la realizzazione di film che hanno avuto come scenografia questa spettacolare architettura primordiale che è quella dei Sassi di Matera (si contano oltre 30 film girati, il più famoso è “The passion” con Mel Gibbson del 2003).

Il Parco della Murgia conserva ben 150 chiese rupestri e un patrimonio storico e naturalistico di straordinario interesse.

Commenti e consigli:

Prendetevi un po' di tempo per visitare Matera, perché la bellezza della zona non è data soltanto dalla sona dei Sassi, ma anche dagli itinerari e sentieri alternativi, escursioni alla scoperta delle Chiese rupestri sparse nel Parco della Murgia, ma anche grotte e storie di un passato che lo si conosce attraverso le persone ed il territorio.

Portatevi scarponcini comodi, meglio quelli da trekking per visitare il parco e percorrere i sentieri escursionistici.

Per le visite guidate chiedete ai gestori del CEA Matera, vi metteranno in contatto con persone ufficialmente riconosciute come guide turistiche e loro stesse saranno i veri consiglieri per la visita della zona.

È possibile acquistare ONLINE la Sassi di Matera City Line che da la possibilità di accedere a 3 o 6 edifici entrati nel Patrimonio Mondiali Unesco.

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Prodotti e piatti tipici:

I prodotti tipici di questa zona sono legati a tradizioni dove la semplicità, la povertà ed il legame con questa terra hanno dato forti connotazioni.

Il pane di Matera ha ottenuto il riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.).

Per meglio scoprire come viene preparato il pane di Matera, è possibile partecipare a un'esperienza dove viene spiegato attraverso una dimostrazione pratica le varie fasi di lavorazione con l'utilizzo di materie prime di qualità e soprattutto potrete carpire i segreti della panificazione. Il tutto avverrà all'interno di un locale storico! La degustazione finale con altri prodotti locali è garantita...

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Di notevole interesse è la produzione del miele soprattutto di timo e di asfodelo (una pianta spontanea che cresce nei terreni incolti e nei pascoli).

La mucca tipica di questa zona è di razza podolica, animali di colore grigio che vivono prevalentemente allo stato brado, la loro mungitura si concentra prevalentemente nel periodo primaverile, si adattano favorevolmente a questi terreni privi di pascoli erbosi. Dal latte delle mucche podoliche si producono formaggi tipici quali: il caciocavallo podolico, un formaggio nobile che viene consumato fresco o stagionato fino a 5/6 anni, oppure la manteca podolica, un formaggio di pasta filata che racchiude al suo interno una noce di burro purissimo.

Altro formaggio tipico della zona è il cacioricotta di capra, che si presenta in piccole forme con una superficie increspata, viene prodotto col latte caprino e trasformato con una tecnica che si pone a metà tra la produzione della ricotta e quella del formaggio. Olio tipico della zona è ottenuto dall'oliva majatica (l'80% della superficie coltivabile è coperta da uliveti).

Tipici della zona sono i peperoni cruschi e le olive al forno di Ferrandina, i primi sono dei peperoni lunghi e dalla polpa sottile che vengono essiccati e poi fritti, le seconde invece sono olive di grandi dimensioni, polpose e nere, che vengono appassite, bollite e poi conservate con sale e aromatizzate con origano e finocchio selvatico.

I primi piatti della zona: la cialledd (sorta di stracciatella locale), zuppa di orzo, tagliatelle e ceci con la mollica fritta, strascinate con ragù di pezzente (un salume tipico della zona) o con i broccoli, le cicorielle campestri con purea di fave, la crapiata (zuppa di legumi alla materana).

Secondi piatti: grigliate miste di carne podolica o di agnello o di pecora, involtini di vitello al ragù, la pignata (chiamata pignét, ovvero carne di castrato o agnello che viene cucinata in un contenitore di coccio alternata con ortaggi, salame e a piacere formaggio), il salame tipico chiamato pezzente (Presidio Slow Food), gli gnummerieddi (involtini di interiora), il marro, una sorta di grande involtino fatto con le interiora dell’agnello arrotolate nelle sue budella servito con contorno di patate, è cotto in forno.

Dolci: le strazzate, ovvero biscotti con mandorle, farina ed albume d'uovo, le pettole (pastelle fritte a cui viene aggiunto mosto cotto o miele in finale), le cartellate (u carteddat, ovvero strisce di sfoglia fritta, ricoperte poi di miele ed anisina), i calzoni ripieni di zucchero e ricotta.

Vino tipico della zone è il Matera DOC nelle varianti: “Matera Rosso”, “Matera Primitivo”, “Matera Moro”, “Matera Greco”, “Matera Bianco”, “Matera Spumante”.

Da acquistare: gli oggetti ricavati dall'argilla, materiale di cui la regione è ricca, è utilizzata per la produzione di maioliche, porcellane e ceramiche di pregevole manifattura. Piatti, bicchieri, “cucumi”, anfore, orcioli e brocche sono i motivi più ricorrenti, ma anche vasi, contenitori per le spezie e lucerne; i tipici fischietti di Matera, chiamati cuccù realizzati in terracotta (venduti nel centro storico della città), bambole in terracotta chiamate Pupe. Al Centro Visite CEA presso lo Jazzo Gattini è possibile acquistare prodotti tipici sia freschi che conservati a prezzi interessanti e soprattutto provenienti dai produttori.

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