Dopo questa piacevole sosta gastronomica il nostro viaggio prosegue verso quella che è l'attrazione principale di questo itinerario:
LA CASCATA DELLE MARMORE (non solo acqua!)
Accesso ai disabili
Al Belvedere inferiore il percorso per persone con disabilità motoria permette di arrivare agevolmente al punto di osservazione principale, sito a Piazzale Byron. Proseguendo, si può raggiungere facilmente l’area pic-nic del Parco e il Centro di educazione ambientale, oltre non è più possibile in quanto da qui partono i sentieri.
Suoni di sirena annunciano l'apertura delle acque delle cascate, il fragore dell'acqua che scende e lo spettacolo può iniziare! Perché questi tre salti per un'altezza di 165 metri sono un vero e proprio “spettacolo naturale” da vedere, immortalare e contemplare. La bellezza della natura di questo posto, come apprendiamo dalla guida, non è soltanto data dalla cascata ma da tutto il parco, ricco di sentieri e vegetazioni molto particolari tanto da essere classificata come ZPS ovvero Zona Protezione Speciale, grazie a specie vegetali rare. Qui cresce la lingua cervina (una bella felce), il farfaraccio maggiore, la lunularia cruciata... tabelle informative vi raccontano di loro!
Volgiti ancora e guarda! Ella s’avanza
come un’eternità, per ingoiare
tutto che incontra, di spavento l’occhio
beando, impareggiabil cateratta
orribilmente bella!
Sono i versi che scrisse Lord Byron, che nel IV canto de "Il pellegrinaggio del giovane Aroldo", per esaltarne la sua bellezza e l'impetuosità delle acque, a ricordo il piazzale del Belvedere inferiore è a lui dedicato. Ma la guida ci fa notare che altri nomi noti sono legati alla cascata come Leonardo da Vinci (nel 1473 passò da qui e immortalò il paesaggio in un disegno). I sentieri del parco sono percorribili con scarpe da trekking, ma soprattutto con giacche parapioggia (le vendono anche nei negozi adiacenti all'entrata!) perché gli spruzzi della cascata hanno un raggio d'azione bello ampio. Che cosa raggiungono questi sentieri? Il Balcone degli Innamorati che sta di fronte al primo salto della cascata, la Specola nella parte superiore dove è possibile vedere l'arcobaleno della cascata e tanti altri scorci, ma soprattutto una vegetazione rigogliosa e di grande interesse. Dopo un'ora lo spettacolo termina (in questo periodo è la durata che avviene due volte al giorno – consigliamo di consultare gli orari che variano da stagione a stagione e dal giorno della settimana) cessa il fragoroso scrosciare, la cascata viene chiusa, lentamente e gradualmente, ma purtroppo chiusa... per riprendere la sua funzione operativa di utilità alla centrale. Noi proseguiamo a girovagare all'interno del parco alla scoperta di questo luogo così di grande fascino!
Proseguiamo il nostro girovagare, raggiungendo la località di MARMORE (una frazione del Comune di Terni – m 376 s.l.m.), posta sul lato superiore della Cascata omonima, ci piazziamo nel parcheggio del Parco Libero Liberati (Campacci), dove sono presenti altri camper. Vorremmo assistere alla rievocazione della Passione di Cristo del Venerdì Santo, ma una pioggia battente che non da tregua, costringe la Pro Loco ad annullare l'evento... Notte da lupi, ma del resto come si dice da noi “comanda Barabba” e quindi sembra sia normale che il Venerdì sera e Sabato Santo NON possa mai essere sereno.
il paese di Marmore è il punto di passaggio di importanti infrastrutture come la SS79, collegamento storico tra Terni e della stazione di Marmore, prima stazione della Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona ancora in funzione nel territorio umbro dopo il confine laziale e patria del campione mondiale di motociclismo Libero Liberati (monumento posto all'interno del Parco omonimo) e dell'Arch. Mario Ridolfi noto a livello mondiale. Sul magnifico Sentiero 5 del Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore si svolge ogni anno “Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” (info e dettagli sul sito ufficiale https://www.prolocomarmore.it/marmore/il-paese-di-marmore/).
Le foto sono state gentilmente concesse dalla Pro Loco di Marmore.
A metà mattinata, una tregua del maltempo ci da la possibilità di visitare un paesino molto delizioso che avevamo avvistato il giorno precedente durante la gita in battello sul lago di Piediluco. Dista una quindicina di chilometri da qui, nonostante sia in un'altra regione, ma comunque lo sentiamo parte integrante di questo viaggio, perché siamo certi che sia un balcone panoramico sul lago. [segue dopo galleria fotografica]