Villa Berloni
Chi ha qualche anno come me, il nome Berloni racconta una storia italiana di produttori di mobili, infatti questa villa che sorge in posizione isolata fuori Candelara appartiene a questa famiglia di imprenditori. Veniamo accolti da simpatiche allieve dell'Istituto Alberghiero Santa Marta di Pesaro che ci accompagnano alla visita di questa elegante villa (normalmente è chiusa, visitabile soltanto in questo periodo), una di loro ci fa da cicerone e così scopriamo che questo edificio è l'evoluzione architettonica dove il punto di partenza era una torre di avvistamento quadrata che serviva per difendersi dagli attacchi nemici. Nel 1300-1400 le famiglie Malatesta e Montefeltro si contendevano in questa zona il dominio (non dimentichiamoci che qui vicino sorgono altre rocche e torri come quella di Tavullia, Mondavio e San Leo!). La ragazza, che purtroppo non ricordo il nome, ci racconta che il massimo splendore di questa villa fu nel 1700 quando i proprietari dell'epoca, la famiglia Almerici, infatti è conosciuta anche con questo nome, commissionario al Vanvitelli, l'architetto che in quel periodo stava attuando opere di grande pregio, una ristrutturazione per trasformarla in una villa signorile e quindi alla forma originaria furono aggiunte le strutture laterali che ricordano i bastioni delle rocche quattrocentesche, l'interno fu impreziosito da stucchi ed altri pregi. Seguì poi un periodo di decadenza in quanto fu utilizzata durante le guerre per ospitare persone sfollate. Fu la famiglia Berloni nel 1980 ad acquistarla e riportarla all'attuale splendore. Restiamo affascinati dai bellissimi lampadari, ma anche da questi spazi luminosi, grazie al Vanvitelli che aveva una concezione architettonica dove al centro di una stanza si possono osservare i quattro lati sui giardini esterni. Belli i quadri (uno sembra sia del Guercino, o forse ne è una copia, è la Sibilla cumana e noi siamo entusiasti di ritrovare qui il pittore seicentesco nativo di Cento, dove viviamo noi). Guardando fuori dalle finestre, scorgiamo un anfiteatro, fatto costruire dalla famiglia Berloni come spazio per spettacoli ed intrattenimenti; curiosi sono i camper parcheggiati e disposti tutti in fila che incorniciano questo spazio! La chiesa adiacente alla villa, di uso privato della famiglia Berloni, conserva una curiosa porta e la nostra accompagnatrice ci spiega il significato delle listarelle: nere rappresentano l'inferno e quelle rosse il paradiso! Una villa di grande fascino ed eleganza, con bel giardino e dove le facciate sia anteriore che posteriore sono di uguale aspetto. Concludiamo la nostra visita congedandoci da queste simpatiche ragazze e proseguiamo alla scoperta di altri punti di interesse a Candelara.