Conosciamo la Famiglia de I viaggi dei Rospi
Abbiamo presentato la famiglia de I Viaggi dei Rospi i primi di marzo (ricordate? Se avete perso la loro prima presentazione - cliccate QUI), sono entrati a far parte della famiglia di Vacanzelandia e collaboreranno attivamente con noi.
Alcune domande per conoscerli meglio sia come viaggiatori che come genitori che amano le scoperte, l'outdoor e le esperienze en plein air.
R. Il soprannome Rospi è nato molto prima di aprire il blog e contrariamente a quanto molti si aspettano, i Rospi non sono i bimbi… È nato tutto molto prima di diventare genitori e Rospo è infatti il soprannome che ho “simpaticamente” affibbiato a Ruggiero (il marito) ad una delle nostre prime discussioni da fidanzati. Da quel momento è stato un moltiplicarsi di rospi, rane e ranocchiette in giro per casa e quando abbiamo deciso di iniziare a scrivere il blog, non c’è neppure stato bisogno di scegliere il nome!!
D. Raccontateci un po' di voi, chi sono i “rospi”?
R. I rospi siamo noi quattro. Alla fine siamo una normalissima famiglia di Milano che cerca di vivere questa vita al massimo. Come tutti litighiamo, corriamo dietro alle scadenze, facciamo gli equilibristi tra le mille attività, trasmettendo ai nostri bimbi i valori che per noi sono fondamentali.
Nella famiglia Rospi, in ordine troviamo: Papà Ruggiero – il Rospo – originario di Barletta, ma trapiantato a Milano da piccolo, a 26 anni ha lasciato una carriera ben avviata per andare a vivere in Irlanda per mettersi in gioco ed esplorare il mondo. È vegetariano da circa nove mesi, adora pedalare e lo contraddistinguono doti come la tenacia e la caparbietà.
Mamma Lali – che sarei io, Alessandra all’anagrafe – mi piace definirmi una ragazza di campagna che riconosce il bello di vivere in città. Ma proprio per questo animo “verde” ho bisogno come l’aria di allargare la visuale chiusa tra i palazzi di Milano, con gli spazi aperti. Che sia in montagna, in collina o al mare, datemi un prato e mi fate felice. E poi ci sono loro i due “ragazzi”:
- Federico, classe 2010, e Giacomo, nato a gennaio 2016. Caratterialmente sono uno l’opposto dell’altro, ma vederli insieme sono di una bellezza straordinaria. Il grande sogno di Fede è quello di imparare a fare i salti con la bici, Jack lo imita in tutto e per tutto, ma per ora oltre al monopattino, non toglietegli la pappa! Fino al 2013 è stato con noi Leo, il peloso, un incrocio golden retriver – labrador nero che ci ha accompagnato dappertutto e che ha condiviso con noi tutti i sentieri trekking percorsi.
R. I Viaggi dei Rospi è un contenitore che raccoglie la nostra vita a casa e in giro per il mondo: il nostro modo di essere, le passioni e la filosofia con cui vogliamo crescere i bimbi. Abbiamo iniziato semplicemente raccontando le nostre avventure come coppia sulle pagine di Libero e negli anni ha seguito l’evoluzione della nostra famiglia. Nel 2012 abbiamo acquistato il dominio ufficialmente e il blog ha iniziato a richiedere sempre più tempo, energie, ma dandoci la bellissima sensazione del confronto con altri appassionati come noi. Scriviamo per condividere la nostra personale esperienza, con l’augurio che possa essere d’aiuto a chi non è avvezzo a forme di turismo sportivo, a chi pensa che viaggiare sia esclusivamente sinonimo di villaggio turistico o vacanze in riviera. Ci sono poi tantissime persone che lo considerano complicato e che abbandonano la pratica di “certe attività”, perché pensano che non siano possibili da condividere con i bimbi (certo non è tutto rose e fiori) e molti altri che non lo ritengono “utile”, perché poi da grandi certi viaggi non verrebbero ricordati. Noi speriamo che la nostra esperienza possa essere d’aiuto o che possa ispirare altre famiglie. Non abbiamo super poteri e siamo davvero una famiglia normale con tutti i limiti, difetti e contraddizioni di ogni essere umano, ma ce la mettiamo tutta per fare bene e sempre meglio.
D. Chi segue di voi il blog e l'attività sui social network?
R. Io, Alessandra, curo il 95% delle attività del blog e dei social. Ruggiero – per motivi di tempo – attualmente contribuisce per la stesura degli articoli più tecnici, di descrizione dei materiali per la parte amministrativa e logistica. Il nostro è un progetto comune e rappresenta quello che siamo noi. Un domani chissà dove e cosa ci porterà.
D. Camper o tenda? Abbiamo visto che nel vostro blog avete provato entrambe le esperienze...
R. Io dico tenda, Ruggiero dice camper. Ma stiamo bene dappertutto, basta stare nella natura e fare attività. Io sono cresciuta a suon di vacanze in tenda, per Ruggiero è stato il primo modo di far viaggi e vacanze con gli amici. Essendo appena tornati da un’esperienza di noleggio camper in inverno possiamo dire “tenda d’estate e camper in inverno?” Scherzi a parte, sono magnifiche entrambe le avventure. Ci sono pro e contro, come in ogni cosa, ma per me la sensazione di libertà della tenda è imbattibile.
D. Siete una famiglia super-sportiva, qual è lo sport che preferite?
R. In questo momento diciamo la bici… anche perché portare in spalla Giacomo per fare trekking non è proprio facile!! Federico, il primogenito, è da sempre uno scricciolo e siamo riusciti a portarlo nello zaino trekking fino a quasi i tre anni. Giacomo invece, oltre ad avere una grandissima energia che ha bisogno di sfogare, pesa di più ed è più faticoso – oltre che poco sicuro – fare escursioni con dislivelli importanti con lui in spalla. In questo momento quindi è più facile caricarlo sul seggiolino della bici che non in groppa!! Detto questo - in generale – siamo una famiglia sportiva: d’inverno ci sono gli sci, lo snowboard o le ciaspole. D’estate via libera alla bici, la corsa, il trekking, ma non ci tiriamo indietro neppure se possiamo andare in barca a vela o a fare rafting.
D. Riuscite a realizzare viaggi on the road e seguire le vostre esperienze outdoor anche con 2 figli piccoli?
R. Incastrando tutto in mezzo a bronchiti, influenze e malanni vari, possiamo dire che cerchiamo di non farci mancare nulla. Vorremmo fare sempre molto di più (come da copione per tutto il genere umano), ma se ci mettiamo in testa una cosa, cerchiamo di arrivare dappertutto. Oltre alla bellezza di fare sempre un passettino oltre il limite – nel pieno rispetto della forza, pazienza e soprattutto del divertimento per i piccoli – fare attività sportiva nella natura ci regala ricordi unici. Sono giornate o vacanze che hanno anche un profondo senso educativo. Si fa squadra insieme.Quando organizziamo anche solo una gita, teniamo sempre spazio per il relax, il gioco e per lasciare loro liberi di fare ciò che vogliono. Il momento del pranzo – se è al sacco – avviene la maggior parte delle volte in un parco giochi oppure se non c’è, dopo il rancio c’è sempre lo spazio per giocare con quello che la natura offre. Loro starebbero le ore a dar da mangiare ai germani di un lago, a raccogliere legnetti o inventarsi storie con i sassolini.
D. Tenda e bici abbiamo visto sbirciando sul vostro blog che è un connubio anche “family style”, esperienza che consigliereste ad altre famiglie?
R. Sentiamo spesso dire che il cicloturismo non è una vacanza per tutti. I motivi sono principalmente due. Oltre al tema dell’allenamento, c’è quello dei costi che spaventa molte famiglie a orientarsi su vacanze di questo tipo. Oggi ci sono percorsi ciclabili e mete che sono percorribili anche dai bambini, per cui se vi spaventa la fatica, il consiglio è quello di iniziare con piccoli tragitti, per poi allungare oppure noleggiare una bici con pedalata assistita. Per quanto riguarda il tema costi, ci sono marchi “come Decathlon” che vendono prodotti con un rapporto prezzo qualità decisamente alla portata e che consentono alle famiglie di avvicinare questa attività. Non serve poi comprare tutta l’attrezzatura insieme, ma come per il campeggio cominciare con le cose fondamentali, per poi proseguire negli acquisti se ci sono i presupposti per far diventare questa attività una passione.Le vacanze in tenda con bici al seguito (noi siamo sempre arrivati a destinazione in auto, lasciandola poi nel parcheggio del campeggio e spostandoci quindi in loco con le nostre bici) sono state una bellissima scoperta, avvenuta nel momento in cui ci hanno regalato il portabici per il portellone dell’auto. I vantaggi sono innumerevoli e sotto diversi punti di vista. I primi sono sicuramente la possibilità di conoscere a passo lento la destinazione prescelta per le vacanze, senza inquinare e facendo attività tutti insieme.
D. Ultimo viaggio realizzato?
R. Scozia con un camper a noleggio a gennaio (2018 nrd). Partendo da Edimburgo fino alla punta più a Nord delle Highlands con la speranza di vedere l’aurora boreale (che ci ha preso in giro!!!). È stato il nostro primo vero e proprio on the road come famiglia, tutti e 4 al completo ed è stato bellissimo. Per i bimbi un luna park, per noi è stato avere la conferma che anche in pieno inverno si possono vivere delle vacanze straordinarie en plein air.
D. Sogni nel cassetto per il futuro?
R. Se parliamo di viaggi puntiamo a Nord. I sogni nel cassetto sono tantissimi, ma la maggior parte ha il profumo delle terre estreme più vicine al circolo polare. British Columbia, Alaska in primis, ma anche Capo Nord e la Lapponia finlandese sono tra le mete nel cuore. Questa estate sarà tempo di celebrare ricorrenze importanti (i miei 40 anni e 10 anni di matrimonio), ci auguriamo di vederne delle belle!