Diario di viaggio

VAL DI FUNES – Villnösser Tal

**- *Patrimonio dell'Umanità UNESCO -**

Notte un po' disturbata dalla digestione della lauta cena e dal rumore del passaggio del treno, ma poi tutto sommato ce ne stiamo tranquilli a letto fino alle 08.30. La giornata è soleggiata. Dopo colazione, effettuiamo le operazioni di carico e scarico e poi partiamo per raggiungere il paese di TISO/TEIS (BZ – m 963 s.l.m.), il primo paese che si incontra nella Val di Funes, da qui si ha una stupenda visuale verso la Valle Isarco.

Lasciato il camper nel parcheggio del campo sportivo, raggiungiamo il centro del paese. Ci intratteniamo a guardare il camion della raccolta latte che con il tubo “risucchia” il liquido contenuto nei vari fusti che i contadini portano in paese. Successivamente ci incamminiamo lungo il sentiero n. 7, un'escursione facile ed alla portata anche dei bambini (un circuito totale di km 4,7 e con un dislivello max di m 193). All'inizio del sentiero si trova un percorso botanico allestito dagli scolari di Tiso con la spiegazione di 18 piante del bosco. Filippo si dimostra un ottimo camminatore e soprattutto si incuriosisce al magico mondo della natura, la sua attenzione spazia dal mondo degli insetti alla ricerca di segni del sentiero, piante e fiori.

Ci fermiamo a mangiare con pranzo al sacco a Stallboden (m 1155 s.l.m.), per poi proseguire in un percorso che varia da prati verdi adibiti al pascolo, a masi ancora in uso fino ad uno scenografico paesaggio sulla Valle Isarco.

Nell'ultimo tratto del sentiero ci troviamo pure un gregge di pecore di notevole stazza!

Raggiungiamo poi il parco giochi di Tiso che si rivela ben attrezzato e fantasioso, come del resto tutti quelli che si trovano nei paesi del Nord. Ci fermiamo poi a fare la spesa in un negozio del paese e poi decidiamo di ritornare alla Malga Zannes, dove si sta veramente bene e tutti e tre gli abbiamo lasciato il cuore. Ore 17.00 arriviamo al parcheggio di Malga Zannes e sfortunatamente inizia a piovere. Continuerà a piovere a dirotto per tutta la serata. Decidiamo di sostare qua per la notte nonostante siamo rimasti solo noi. In serata, partitona di Monopoli e poi verso le 22.30 andiamo a dormire, fuori l'unico rumore: il ruscello, l'unica luce: la nostra, le uniche persone: NOI!

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