Trekking urbano: il NAVILE di Bologna

 trekking urbano navile bologna

 Una camminata per conoscere la storia delle vie navigabili nella città felsinea: il NAVILE, qui protagonista 

 di Marzia Mazzoni

Questa camminata nasce dalla nostra passione per il trekking, da un'amicizia, da una mia scoperta di un'associazione piena di risorse, da un NAVILE che grida aiuto e la sua voglia di vivere, ma soprattutto di sopravvivere.
Da dove parto a raccontarvi di questa esperienza di trekking urbano? È come dire è "nato prima l'uovo o la gallina"? Dovrei partire da "Acque di casa mia" l'evento alla scoperta delle Acque del Navile, delle Antiche Fonti, del Macero dell'Oasi e del Laghetto della Cà Bura che ci ha portato alla scoperta di Bologna e della sua storia o da molto prima quando ritrovai su Facebook un carissimo amico di mio padre che mi raccontò che uno dei suoi passatempi, da quando è in pensione, è quello di essere un volontario attivo nell'associazione per preservare il canale Navile di Bologna. Mi incuriosì molto questa associazione, diedi un MI PIACE alla pagina facebook Salviamo il Navile e giorno dopo giorno, attraverso i vari post, scoprii aspetti legati alla città felsinea che non conoscevo per nulla, nonostante viviamo soltanto a 35 km di distanza. Decisi che alla prima occasione avrei voluto capire meglio da vicino questa realtà, per l'appunto il NAVILE di BOLOGNA.
Dunque, diciamo che galeotta fu la "giornata mondiale dell'acqua" che si celebra ogni anno il 22 marzo e tutte le iniziative correlate a questo evento che ci ricorda quanto sia importante preservare questo bene prezioso, per l'appunto l'ACQUA, così domenica 25 marzo uno degli appuntamenti di "Acque di casa mia" prevedeva la camminata alla scoperta del Navile. Quindi scarpe da trekking ai piedi, un bel pile caldo perché il freschino di questi giorni non da alcun segnale di primavera e di potersi alleggerire e ci ritroviamo alle 9.45 Lorenzo ed io all'appuntamento nel piazzale del Museo del Patrimonio Industriale al Battiferro di Bologna. Ci uniamo al gruppo di altri camminatori, siamo una settantina di persone, capeggiati da Mauro T., l'amico di mio papà e un altro volontario, Stefano G., di questa associazione.

Si comprende subito la loro passione per questo luogo che conoscono come le loro tasche e il coinvolgimento emotivo che li anima per poterlo preservare. Ore 10.00 si parte, una cosa che colpisce è un risultato storico ed inaspettato che pochi sanno e Mauro ci racconta all'inizio di questa camminata:

Bologna vs Venezia: 1:0

infatti Bologna nel 1271 sconfisse Venezia in una battaglia navale e si impossessò della supremazia delle vie d'acqua per poter commercializzare la seta, che era una delle produzioni di larga produzione dell'epoca. Che cosa significa? Che Bologna a quel tempo era una città ricca di canali, porti, mulini, caratterizzata da burchielli trainati da cavalli per il trasporto delle merci. Una città ricca e fiorente per le sue attività produttive ma soprattutto commerciali.  

Chi l'avrebbe mai detto che Bologna fu una città sull'acqua e che ora restano di questo suo passato storico soltanto pochi dettagli: uno è la finestrella sul Canale delle Moline di via Piella e l'altro è il NAVILE, quello che oggi è il protagonista del nostro trekking urbano.

Iniziamo questa camminata ascoltando dalle parole di Mauro e Stefano la storia del Navile, proprio partendo dal sostegno Battiferro, ciò che rimane di un’importante sistema idraulico che consentiva alle barche provenienti dal mare di superare i forti dislivelli sul Canale Navile e giungere fino in città. Da qui una fantastica scoperta di 800 anni di storia di Bologna: una città ricca di canali interni, una via di collegamento fino all'Adriatico. Tra i tanti fatti storici che si possono ricordare legati alle vie d'acque bolognesi, fu quella del 30 gennaio 1502 quando Lucrezia Borgia percorse il Navile diretta a Ferrara per sposare Alfonso d'Este. Una delle tante testimonianze rimaste a ricordo delle vie navigabili utilizzate sia per il commercio che a livello turistico.

Dunque, il canale Navile fu una importante struttura idraulica costruita tra XII e XIII secolo e perfezionata sino all'avvento della ferrovia a metà del XIX secolo. Dall'antico porto, oggi scomparso, una cinquantina di imbarcazioni trasportavano preziosi veli di seta e prelibate mortadelle sino a Venezia e al mercato internazionale. 

Camminando nelle adiacenze del Navile, che purtroppo porta i segni di un inquinamento selvaggio, scopriamo tante altre informazioni, una di queste è la spiegazione di 

Bologna, detta la "rossa"

dal colore tipico delle abitazioni di mattoni d'argilla ricchi di ferro che contraddistinguono la città che le hanno dato la caratteristica colorazione. Quindi durante questo "trekking urbano" scopriamo che nelle adiacenze del Navile si trovavano un tempo 5 fornaci che lavoravano la terra che veniva scavata per ricavare questi canali e veniva trasformata in mattoni rossi, quelli che hanno dato l'aspetto alle abitazioni bolognesi. 

Ponti, sostegni, acque e natura

Questa camminata è un crescendo di scoperte  e di angoli suggestivi, ma soprattutto della storia di Bologna, dove il Navile è il punto di partenza per tanti spunti di conoscenze come le attività lavorative correlate (era una vera e propria "fabbrica di lavoro" e impiegava tante unità lavorative dai facchini, ai sostegnaroli, dai barcaioli agli scaricatori), ma soprattutto l'importanza che ricopriva questo sistema idrico, perché nel Rinascimento, lungo la fitta rete di canali, c'era la più alta concentrazione di ruote idrauliche d'Europa. Ma non solo, la passeggiata adiacente al Navile è uno spunto anche per godersi la natura perché siamo nella prima periferia di Bologna e luogo ideale per conoscere questo angolo verde cittadino. Per una sosta gastronomica, sul percorso è presente l'unico locale: Trattoria Da Sandro Al Navile... che ahimè oltrepassiamo perché il nostro cammino prosegue, ma il profumino tipico dei piatti bolognese inviterebbe a fermarsi e sedersi a tavola!


Pit stop al ponte della Bionda 

Ci fermiamo per una sosta nelle adiacenze del ponte Nuovo o Ponte della Bionda (così chiamato perché sembra che un'avvenente signora, per l'appunto dai capelli dorati, intrattenesse piacevolmente gli uomini che transitavano lungo il Navile), un antico manufatto posto sul corso del canale Navile costruito alla fine del ‘600, con l'arcata a schiena d'asino. Qui alcuni volontari hanno creato un punto di ritrovo, ricreativo e ludico, ma soprattutto attivo per salvare il Navile. Tra una chiacchiera e l'altra scopriamo che d'estate, dalla fine di giugno e per un intero mese, qui ci sono intrattenimenti musicali e anche luculliani... sembra che la famosa crescentina del ponte della Bionda sia una delle prelibatezze da non perdersi! Prendiamo nota e ci ripromettiamo di ritornarci perché questo Navile ci sta regalando tante scoperte e crediamo nella sua salvaguardia... Chapeau a questi volontari che portano avanti queste lodevoli iniziative.


Cammina e cammina

La nostra camminata prosegue alla scoperta di altri scorci del Navile dove possiamo ammirare il castello Pallotti del 1888,  ma anche altri punti di interesse legati alle vie d'acqua bolognesi, come il "sostegno di Corticella" che un tempo fu il porto di Bologna. Ma non è tutto, qui un tempo ci fu anche il Parco delle Fonti, ovvero le terme di Corticella, una sorta di un parco della salute, questo avvenne grazie al farmacista Giovanni Minelli che fece analizzare le acque che sgorgavano in un podere di proprietà del padre e si scoprì che l’acqua era giudicata utile per la terapia di alcune malattie. Quindi il canale Navile, trovandosi nelle adiacenze del centro di cura, vide anche uno sviluppo turistico legato ad escursioni fuori porta e come luogo di villeggiatura.
 
Quanta storia custodisce il Navile, sia come importanza commerciale che storica, ma anche come luogo di svago e sollazzo!!


Il Navile prosegue poi il suo corso verso i paesi bolognesi di Bentivoglio e Malalbergo... mentre il nostro trekking urbano si conclude al Parco cittadino di via dei Giardini conosciuto come Cà Bura (da "casa buia"). Un angolo verde molto suggestivo e di relax, contraddistinto da un grande laghetto dove vivono volatili colorati. Ci gustiamo una calda polenta con ragù di salsiccia e dolcetti tipici bolognesi. All'interno dell'area espositiva è stata allestita per l'occasione una mostra fotografica che documenta il Navile, com'era, com'è oggi e anche oggetti che raccontano del tempo che fu.

Il Museo del Patrimonio Industriale

Ci accomiatiamo dal gruppo, salutiamo e ringraziamo l'amico Mauro e i volontari dell'associazione, Lorenzo ed io ritorniamo al  punto di partenza, al Battiferro per l'appunto, dove abbiamo lasciato l'auto. Completiamo la scoperta del Navile, delle potenzialità dei canali, ma soprattutto dello sviluppo industriale della città grazie alle vie d'acqua visitando il Museo allestito all'interno della Fornace Galotti, una fornace da laterizi della seconda metà dell'Ottocento.

Museo del Patrimonio Industriale
Via della Beverara, 123
40131 Bologna

Un'esposizione che racconta della città dell'acqua e della seta, dove per molti secoli Bologna è stata un centro industriale di livello internazionale, famosa in Europa per la produzione di filati e veli per l'appunto del pregiato tessile. Ma anche di una città dalla cultura tecnica e capitale dell'automazione industriale che dall'inizio del Novecento, ha visto nascere imprese in vari settori produttivi (nomi quali Ducati, Minarelli ecc). Una piacevole scoperta di nomi noti, di oggetti curiosi, ma soprattutto siamo orgogliosi di scoprire che queste aziende sono tutt'ora il vanto dell'imprenditoria italiana... nonostante Bologna non sia più ricca di canali...

Ci dispiace pensare che il Navile fu il punto di partenza di tanto splendore e ricchezza e ora sta rischiando di scomparire.

Quindi, torniamo a casa soddisfatti di questo trekking urbano che ci ha permesso di percorrere qualche chilometro camminando in compagnia, ma soprattutto ci ha dato la possibilità di scoprire tanti aspetti della città di Bologna a noi sconosciuti... Vogliamo però lanciare una grido "SALVIAMO IL NAVILE" perché è parte della nostra storia, un angolo turistico da valorizzare e da raccontare, ma soprattutto da far vivere!

Le associazioni interessati al progetto di salvaguardia del Navile sono:

- Salviamo il Navile
- Oasi dei Saperi 
-
 Associazione Culturale "Ponte della Bionda"
- Vitruvio

Approfondimenti: 
l'itinerario completo chiamato "Lungo il Navile" si sviluppa dal Parco di Villa Angeletti in via dei Carracci (adiacenze Stazione centrale ferroviaria) fino al sostegno di Corticella ed è percorribile a piedi e in alcuni tratti anche con le biciclette.

nome località  tipo sosta indirizzo contatti Note
BOLOGNA  Parcheggio Via Beverara   sosta temporanea nel parcheggio del Museo del Patrimonio Industriale
BOLOGNA  Campeggio Centro Turistico Città di Bologna   Via Romita, 12/4a   l'unico campeggio presente in città
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