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In camper nel BENELUX 2010 (04 – 18/7)

benelux 2010

Ecco la vacanza di Giuliano di Verona, amico di Vacanzelandi@, che, con la moglie, ci fa vivere una calda e soleggiata estate in Benelux.

 

La paura di trovare un clima instabile che ci rovinasse la vacanza, ci ha spesso indotto a privilegiare mete più soleggiate secondo lo stereotipo che al Nord piove e al Sud c’è il sole. Se c’è qualcosa di inaffidabile sono i luoghi comuni e le leggende metropolitane: mai come nel 2010 in Olanda c’è stata un’estate così torrida e in 15 giorni è piovuto, si fa per dire, una mezzora e poi sempre sole e caldo. Come d’abitudine, eviterò di annoiarvi con notizie di carattere personale e mi limiterò a segnalarvi le aree di sosta in cui ci siamo fermati o abbiamo dormito e qualche dettaglio sommario sui luoghi. Abbiamo passato in campeggio solo un paio di notti ad Amsterdam, per il resto ci siamo sistemati nelle numerose aree o parcheggi che ci sono, senza problemi di sorta, neppure per il carico e scarico. Ci sono delle buone guide e l’immancabile internet, per notizie più approfondite che sono certo più precise di quanto potrei esserlo io. In neretto sottolineato le coordinate dei luoghi dove abbiamo dormito, le altre dove abbiamo solo sostato.

 

Benelux_1 Il viaggio comincia a Orvelte (NL) (N.52.84303 – E.006.65845), un tipico villaggio olandese ricostruito con cura nel quale si svolgono delle attività con le modalità e gli attrezzi dell’ottocento. È una peculiarità che nel Nord Europa si incontra spesso. Un modo intelligente per mantenere vive tradizioni e mestieri che altrimenti finirebbero per andare perduti.

 

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Hindeloopen (NL), (N.52.92578 – E.005.41116) una delle molte cittadine che possono aspirare ad essere chiamate delle piccole Venezia. I canali separano le proprietà, che sono tenute in maniera eccellente, anche se abbiamo notato che nessuna ha recinzioni di protezione, non tanto dai malfattori, ma dal pericolo di cadere in acqua. Belli il centro e il porto, gremito di barche all’inverosimile.
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Enkhuizen (NL), (N.52.70602 – E.005.29045) una graziosa cittadina che si è sviluppata vicino ad un antico borgo di pescatori che invece di essere lasciato andare alla malora, anche qui, è stato recuperato e valorizzato sia come museo all’aperto, che con la riscoperta delle antiche professioni. L’unico posto dove abbiamo preso quattro (benedette) gocce d’acqua, scusate la divagazione personale.

Benelux_4 Marken (NL), (N.52.45377 – E.0010027) un piccolo borgo con un bel porticciolo e delle casette tutte uguali e… verdi. Di case molto piccole, anche se su due livelli, ne abbiamo notate molte in Olanda.
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Amsterdam (NL), (N.5236533 – E.004.95951) canali e biciclette, ma non solo. Sicuramente, qui è più facile comprendere lo spirito tollerante olandese favorito dal meno intransigente protestantesimo, anche se talvolta lascia sconcertati. Mi aspettavo qualcosa di più maestoso, come seconda capitale, ma ha molto da offrire, a cominciare dal museo.

Benelux_7 Kinderdijk (NL), (N.52.01846 – E.004.37796) la zona dei mulini a vento per antonomasia. Ne abbiamo visitato uno, ma non era un gran che. Però è bella la zona e i lunghi canali e, poiché siamo in Olanda, è gioco forza includerla nell’itinerario, essendo i mulini (e i tulipani) il simbolo del Paese.
Benelux_8 Delft (NL), (N.52.01845 – E.004.37796) ho cercato invano la “stradina di Delft” ammirata nel museo di Amsterdam e così la veduta di Delft, di Vermeer. Non che mi illudessi, in verità, ma un po’ confesso che ci speravo. Alcune città mantengono immutato il loro fascino e Delft è una di queste.
Benelux_9 Middelburg (NL), (N.51.49418 – E.003.61526) una piazza e un municipio incantevoli, perderla sarebbe un delitto. Per noi ultima tappa in Olanda, prima di volgere la prua verso il Belgio.
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Bruges (B), (N.51.19605 – E.003.22553) sarà che adoro le antiche case che si affacciano sui fiumi, sarà che è una bella città di suo, ma conserva ancora molto del suo splendore tardo medievale.

Benelux_12 Gand (B), (N.51.05058 – E.003.68198) arrivò ad essere la maggior città del Belgio e conobbe uno sviluppo economico notevole per diversi secoli. Oggi, le testimonianze di quel periodo aureo sono ancora ben visibili, nei palazzi e nelle chiese: peccato che quando ci siamo arrivati noi il centro storico fosse tutto un cantiere.
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Tournai (B), (N.50.60434 – E.003.38207) anche qui grande sfoggio di eleganza e opulenza, che naturalmente rispecchiavano le fortune economiche della città. Una tappa godibilissima.

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Waterloo (B), (N.50.67845 – E.004.40485) “la battaglia” per definizione. Un’alta collina da cui domina tutta la pianura circostante il leone britannico, testimonianza imperitura di una vittoria che ha cambiato il corso della storia. Ai piedi della collina, alcune carrozze e qualche cannone del tempo.

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Namur (B), (N.50.45757 – E.004.85887) forse meno appariscente rispetto ad altre città, anche per la sua natura di presidio militare, ha un fascino antico che si ritrova nelle vie del centro e nella sua piazza maggiore.

DINANT Dinant (B), (N.50.26208 – E.004.91462) una bella chiesa, delle vetrate meravigliose (forse non originali) e alcune belle case. È sulla strada per il Lussemburgo. Potabile.
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Luxemburg, ( N.49.61766 – E-006.121611) non so se già esisteva ai tempi di Vespasiano, ma se ci passasse ora sono certo che la celebre frase “pecunia non olet” non la pronuncerebbe. In Lussemburgo l’odore del denaro si avverte, eccome se si avverte. È un principato che nessuno ha mai disturbato e ci trovi quello che ti aspetti. Il palazzo della foto, se ne vede solo la metà scarsa, è un ospizio.

E dopo aver visto dove mettono i loro risparmi quelli che ne hanno, torniamo a casa a cercare refrigerio.

Giuliano e Anna