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Diario di viaggio in camper: Danimarca 2014

danimarca 2014

Ecco la vacanza di Giuliano di Verona, amico di Vacanzelandi@, che, con la moglie, ci porta alla scoperta dei fantastici luoghi della Danimarca.

Siamo appena tornati da un interessante viaggio in Danimarca e vorrei mettere a disposizione di chi intendesse visitarla qualche informazione che può essere utile a chi viaggia, come noi, in camper. Noi siamo stati in campeggio solo una volta, ma ce ne sono ovunque e ben segnalati. Non starò ad annoiarvi con resoconti di spese, di chilometri, di brioches inzuppate nel caffelatte o altre amenità che sono assolutamente inutili e insulse, perché ciascuno ha il suo modo di viaggiare.

Abbiamo percorso il giro in senso orario, partendo TONDER (DK) e, seguendo grosso modo il perimetro della Danimarca, siamo infine arrivati a RODBYHAVN (DK) e ci siamo imbarcati per PUTTGARDEN (D), in Germania. L’intera rete autostradale tedesca è in rifacimento e presumo che per almeno un paio di anni viaggiare in Germania sarà un po’ tribolato, ma ovviamente dipende anche dai giorni e dal periodo. Di tutti luoghi in cui ci siamo fermati inserirò le coordinate e quelle in neretto sottolineate indicano che lì ci siamo fermati a dormire. Qualche breve notizia sui luoghi, ovviamente soggettiva, nella consapevolezza che ciascuno nella vacanza cerca qualche cosa di particolare, di personale. In tutta la Danimarca non esistono di fatto reali divieti per i camper, tutt’al più qualche parcheggio a pagamento per qualche ora, ma normalmente è gratuito dalle 21 alle 9 del mattino. Per il carico e scarico ci siamo appoggiati ai distributori senza problemi o presso gli innumerevoli punti sosta con tanto di bagni puliti e sempre riforniti di carta igienica e sapone: è stata una delle cose che ci ha colpito di più.

romoRomo

TONDER è la prima cittadina che abbiamo incontrato entrando in Danimarca e dove ci siamo fermati a dormire. Ha una via principale con alcune case graziose e poco altro, ma il parcheggio è comodo e tranquillo (N.54.93235 ­ E.008.86421).

MOGEL TONDER – ROMO – RIBE: Mogel Tonder (N.54.94194 – E.008.80833) è carina, con un centro curato e ben tenuto e merita la visita la chiesa, una delle poche con dipinti e il cimitero che le sta intorno: in mezzo alle case quasi senza soluzione di continuità. A pensarci sembra macabro, ma in realtà ha qualcosa di poetico. Romo, (N.55.15282 – E.008.48121) è un’isola dalle spiagge sterminate piene di camper e di auto con un campeggio gremito e immenso a ridosso di una sorta di centro commerciale per bagnanti Ribe (N.55.34064 – E.008.76685) ha un bel centro con una piazza che è stata rovinata da una pavimentazione assurda, assolutamente fuori contesto con quella delle zone limitrofe.

VILLAGGIO VIKINGO (RIBE) – SONDERVIG – NORRE LINGVID – BOVBJERG FYR: il villaggio vikingo sorge a pochi chilometri da Ribe e merita di essere visitato, anche se poi lungo il percorso ce ne sono altri che, alla fine, si ripetono. Questo, a mio avviso, è il più completo (N.55.31005 – E.008.76553). Le sculture di sabbia di SONDERVIG sono visibili dalla strada, in un posto mal tenuto e meritano una foto al volo. Norre Lingvid Fyr non è un gran che, ma la spiaggia è brulla e naturale e, dicono, si potrebbero avvistare le foche. A Bovbjerg Fyr (N.56.51322 – E.008.11820)  si arriva da una strada bianca ben tenuta e il panorama che si gode dalla scogliera è indimenticabile. Lo spettacolo del tramonto, (verso le 22/23) è di quelli che ti rimangono impressi a lungo. Naturalmente abbiamo dormito sotto il faro.

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Villaggio Vikingo

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Sondervig

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Bovbjerg Fyr

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Grenen

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Grenen

RUBJERG KNUDE – RABJERG MILE – GRENEN: raggiungere il faro sommerso di Rubjerg  Knude è una bella impresa, ma vale la pena. Noi siamo capitati con una mezza tempesta di sabbia e abbiamo penato un poco, ma merita l’insieme del paesaggio (N.57.45145 – E.009.79458). Le dune mobili di Rabjerg Mile sono la continuità di un paesaggio che non ci si aspetta in Danimarca che, nella parte costiera occidentale è molto brulla, anche se spesso si trovano case solitarie sparse e perfettamente inserite nell’ambiente selvaggio. Molti gli acquitrini e le zone paludose: poche le mosche e le zanzare.

Grenen (N.57.72306 – E.10.59778) non ci ha offerto lo spettacolo dei due mari che si scontrano, di solito nei giorni di burrasca, ma ci ha ripagato con un tramonto e una luna piena di incredibile bellezza. Abbiamo dormito nel parcheggio con il faro e la luna piena che sorgeva da un lato e il sole che tramontava dall’altro, quasi in contemporanea.

AALBORG (NECROPOLI/MUSEO VIKINGO) - AARHUS (DEN GAMBLE BY): la necropoli vikinga di Lindholm Hoje è una collinetta a ridosso della città inserita in un parco, si tratta di sassi disposti in vario modo e, in mezzo, seppellivano i loro defunti. A tutta prima sembra una cosa un po’ rozza e casuale, in realtà le disposizioni dei sassi riflettevano il ruolo sociale del defunto. Interessante il museo che, come tutti in Danimarca, è molto curato e ben fatto (N.57.07856 – E.009.91309).

odense

Odense

Arhus è una grande città con un porto che offre possibilità di parcheggio molto ampie, ma era in totale subbuglio per i lavori di sistemazione e abbiamo dormito nel parcheggio davanti all’ingesso del Den Gamble By (N.56.15947 – E.10.18972). Sia il centro che la zona universitaria sono molto interessanti e vivaci, anche se il “fiume” lungo cui scorre la movida locale è in realtà un canale puteolente. Il Den Gamble è un’altra prova della cura che hanno i danesi per mantenere vivo il loro passato. Delle vecchie case smontate e rimontate in un quartiere dove, dalle 10 alle 17 è possibile vedere dei figuranti in costume d’epoca che svolgono gli antichi mestieri.

ODENSE: la città di Andersen. Tutto gira intorno a questo, ma bisogna dire che vale la pena di visitarla. Le cose interessanti sono parecchie: il centro, le chiese e il quartiere dove viveva lo scrittore, il museo. Abbiamo sostato in uno dei tanti parcheggi a pagamento (N.55.38964 – E.10.40680) praticamente davanti al museo dedicato allo scrittore. Se serve, il ROSENGARSCENTER è un centro commerciale immenso, poco fuori città (N.55.38820 – E.10.42884).

EGESKOV SLOT: un castello incredibile con annesso un parco e un museo tra i più straordinari che abbia mai visto. In realtà è la più fantastica raccolta di oggetti di ogni sorta che abbia mai visto. Le circa duecento foto che ho fatto rendono forse il 10% di quello che contiene. Se non vale da solo il viaggio, poco ci manca. (N.55.17372 – E.10.49342) Abbiamo dormito nel parcheggio del castello, sarebbe vietato, ma nessuno ti manda via.

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ROSKILDE – HILLEROD – KRONSBORG: splendida la chiesa e bello il porto con le navi vikinghe di Roskilde, perfetto anche per passarci la notte (N.55.64297 – E.12.07782). Bellissimo il castello di Hillerod (N.55.93565 – E.12.29646) e, ovviamente, imperdibile quello di Kronsborg (N.55603902 – E.12.62116) reso celeberrimo dall’Amleto. Al suo interno, un po’ spoglio, c’è una piccola teca che ripropone la ricostruzione dell’ambiente shakespeariano con immagini tridimensionali di effetto straordinario.

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Roskilde

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Hillerod

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Kronsborg

copenaghen

Copenaghen

COPENAGHEN: i commenti sono inutili, si tratta della capitale ed è veramente una bella città. Per la sosta, si può fare riferimento allo squallido parcheggio/campeggio gestito da un tristo figuro che evidentemente guadagna più di quanto merita (N.55.65906 – E.12.55786). Svoltato l’angolo, poco lontano dal suo “campeggio”, c’è una stradina tranquilla e noi abbiamo sostato lì per un paio di notti con dei francesi e dei tedeschi perché non c’era più posto. Tutto sommato è stato meglio così: c’era meno confusione.

svens klintStevns Klint

VALLO – STEVNS KLINT – MONS KLINT: Vallo è un piccolo borgo insignificante con massiccio castello non visitabile, residenza di vecchie zitelle benestanti. Non merita la deviazione, ma vicino c’era un campeggio e ci siamo andati. Potete toglierlo dall’itinerario senza rimpianti. Le scogliere, invece, non sono perdibili e meritano di essere viste. Si tratta di scogliere di gesso, quelle di Stevns Klint (N.55.27945 – E.12.44394). Di materiale altrettanto friabile, dove è possibile trovare fossili, quelle di Mons Klint (N.54.96553 – E.12.54753), raggiungibili dopo avere percorso una bella, ma lunga e stretta strada tra le campagne e i boschi. Hanno anche un eccellente museo interattivo, particolarmente interessante per chi ha figli adolescenti. In quella zona hanno trovato fossili di dinosauri molto ben conservati e la passeggiata nel bosco e ai piedi della scogliera (circa 600 gradini) è veramente piacevole. A Mons Klint abbiamo passato la notte soli nel parcheggio perché siamo rimasti “chiusi dentro”, nel senso che siamo arrivati tardi e ormai era tutto chiuso e avremmo dovuto tornare indietro e poi, l’indomani ritornare. Impensabile. In Danimarca non ci sono problemi di sicurezza e praticamente ci si può fermare ovunque, con un minimo di garbo e discrezione. L’indomani ci siamo diretti a Puttgargen e siamo rientrati in Italia.

Giuliano & Anna

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