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 Calabria: costa dei saraceni in camper

calabria costa saraceni copertina

 Natura, storia, mare e buona cucina sono gli ingredienti di questo nostro itinerario in camper alla scoperta di uno dei tratti di costa più belli della Calabria: benvenuti a Le Castella, Isola Capo Rizzuto, Cariati, Cirò... Soltanto per darvi un piccolo assaggio dove vi stiamo "virtualmente" accompagnando!

di Marzia Mazzoni

Questo nostro itinerario si sviluppa in un tratto di Calabria ionica chiamato “costa dei Saraceni”, caratterizzata da un fascino che dura da secoli, tra storie e leggende, un'attrazione per i viaggiatori di ogni tempo.
Si narra che i Greci nell''VIII sec. a.C. si fermarono qui e fondarono la Magna Grecia attratti dal clima, dalle terre fertili e dalle belle donne. Gli Achei, la prima popolazione ellenica che si insediarono in queste terre fondarono l'antica Kroton, il nome dell'eroe leggendario amico di Ercole, fu la città di Pitagora, dove qui nacque la prima scuola pitagorica.

La città di Kroton, nell'antichità era famosa per la salubrità del suo clima e alla prestanza fisica dei suoi uomini, riuscì a superare ogni altra polis greca per il numero di vincitori delle Olimpiadi. Ma Kroton era famosa anche per le fitte foreste da cui si traeva una delle sue principali risorse: il legno, che fu utilizzato per costruire imbarcazioni e quindi rendere la città uno dei porti più importanti della Magna Grecia.
Fu terra anche di grande attrazione da parte dei Saraceni che nelle loro scorribande nel Mediterraneo dall'Ovest all'est si fermavano qui, ma che però non riuscirono mai a dominare queste terre. Qualcuno ipotizza che di fronte a Le Castella un tempo ci fosse un Arcipelago, e Ogigia fosse l’isola della ninfa Calipso dove Ulisse sostò per 7 anni!

E noi viaggiatori del Terzo Millennio che cosa cerchiamo in questa zona di grande fascino e punto strategico per gli Antichi?

Un mare da favola, salvaguardato e tutelato come area marina protetta, paesi e angoli suggestivi che raccontano secoli di storia, torri saracene che ricordano il loro passato di vedette a difesa di questa costa, fari che sono le sentinella di un mare che da secolo è stato percorso in lungo e in largo, una cucina “strong” che non passa inosservata e soprattutto l'opportunità di godersi le vacanze en plein air, grazie alla buona ricettività. Per noi amanti anche di manieri, rocche e fortezze, galeotto fu il nome “LE CASTELLA” a farci in primis da richiamo... oltre al mare, naturalmente!
Abbiamo scelto Le Castella come base per le nostre vacanze estite, che avevamo annunciato con l'ultima newsletter prima della pausa estiva, di voler trascorrerle in maniera “polleg” (slang bolognese che abbiamo ereditato dal figlio adolescente e significa “tranquillo, rilassato”), mentre in realtà ci siamo resi conti che siamo maggiormente degli “esploratori” piuttosto che degli oziosi.

Le Castella è una deliziosa località turistica con un mare bellissimo, un affascinante castello, un paesino delizioso, ma soprattutto dove c'è un camping e a pochi passi si può già godere di un tratto di costa per indimenticabili bagni di sole e di mare.
Se siete curiosi di scoprire le nostre vacanze (un po' fantozziane, visto il maltempo che spesso ha contraddistinto le nostre giornate nonostante fossimo a fine agosto) e le località da noi visitate, vi consigliamo di “allacciare le cinture di sicurezza perché si PARTE!”.



LE CASTELLA

calabria le castella

Uno splendido Castello Aragonese del XV secolo collegato da un istmo alla terraferma da il nome a questa deliziosa località turistica, conosciuta da molti viaggiatori anche per il mare spettacolare, il bel centro ricco di negozi e locali.
Siamo nell'area marina protetta di Capo Rizzuto, qui a Le Castella l'acqua degrada lentamente, ricca di pesci colorati e curiosi che si fanno notare anche a riva (se avvertite un formicolio ai piedi... tranquilli, è tutto normale! Sono piccoli pesci che mordicchiano le cellule morte, un fenomeno curioso che quasi tutti i bagnanti in questa zona notano!).
Il campeggio dove ci siamo piazzati con il camper e la tenda (un'accoppiata vincente da quando abbiamo il figlio adolescente! Ne abbiamo parlato anche QUI, ha la particolarità di essere a pochissimi passi da una scenografica baia, una piccola discesa e ci si ritrova nella spiaggia, secondo noi, più bella di Le Castella, un fiordo naturale che regala scorci unici.
Gli uomini di casa se la sono passata ore ed ore con maschera e pinne a far snorkeling, scorgendo ora uno scorfano, ma anche tanti pesci pagliaccio, addirittura confrontandosi con altri appassionati, qualcuno dice di aver avvistato pure una murena, tanti saraghi... insomma, i bagni di mare qui sono una garanzia di grande fascino e scoperte!


Le altre spiagge di Le Castella si trovano in paese, piccola, ma suggestiva che regala una bella vista sul castello e l'altra super affollata (e in parte attrezzata) a sud del paese.
L'altra faccia della vita di Le Castella è il suo splendido maniero. È visitabile fino all'1 di notte, ha un fascino mozzafiato da qualsiasi angolazione lo si voglia osservare, è proteso verso questo splendido mare, regala scorci unici da fotografare, da ammirare, da conservare nei ricordi.
Decidiamo di visitarlo prima del tramonto per godere della golden hour, perché oltre ad essere appassionati di castelli, siamo anche alla ricerca di scatti “quasi perfetti” o per lo meno suggestivi.
L'entrata è a pagamento, ci attrezziamo anche dell'audioguida e ci incamminiamo alla scoperta di quello che viene considerato una delle fortificazioni più celebri dell'Italia meridionale, grazie alla sua bellissima posizione geografica. Questo isolotto roccioso su cui è posto il castello, in certi periodi dell'anno viene isolato dalla terraferma in quanto l'istmo di terra viene ricoperto dall'alta marea. Posizione strategia (riusciva a controllare dal Golfo di Squillace a Capo Rizzuta) e struttura difensiva contro le incursioni saracene, era considerata una fortificazione formidabile.
L'audioguida nei vari passaggi contrassegnati dai numeri, ci accompagna nei meandri di questo castello con racconti, storie, aneddoti, ma la cosa straordinaria è cogliere gli scorci di questo splendido mare tra le mura antica del castello. Una visita imperdibile e consigliabile a grandi e piccini.
Al termine di questa visita ci deliziamo il palato in uno dei locali più consigliati e gettonati: ristorante da Mimmo, in zona Porto, è consigliabile prenotare perché è molto frequentato! Che cosa abbiamo mangiato?! Qualche foto che parla da sé la condividiamo così potete meglio comprendere la nostra cena luculliana.

Dal porto turistico di Le Castella è possibile andare alla scoperta dell'Area Marina Protetta, che dal 1991 tutela questo tratto di costa, fino a Capo Rizzuto con il battello con fondo trasparente AQUA VISION. Abbiamo prenotato l'escursione presso l'Ufficio Turistico, nel centro di Le Castella, purtroppo rimandata un paio di volte per maltempo, ma finalmente il penultimo giorno siamo riusciti a salpare. Aggirando il Castello è possibile ammirare attraverso il pavimento trasparente il “relittone” ovvero ciò che rimane di una nave mercantile arenatasi qui nella II° guerra mondiale causa il fondale basso. Bello e affascinante il Castello che appare in tutte le sue angolazioni e sfaccettature. Proseguiamo la nostra navigazione ammirando questo affascinante acquario che appare ai nostri occhi attraverso il fondo trasparente, la guida ci fornisce alcune informazioni in merito a quello che osserviamo: le funzioni della posidonia, la pianta acquatica che fornisce ossigeno, cibo e rifugio ai pesci; i pesci pigri che sfruttano le correnti, ci parla di alga padina pavonica che sboccia come la coda di un pavone, di saraghi, pesci pappagallo (pesci tropicali) e ci accenna che in primavera è possibile scorgere delfini e al largo anche pesci spada e tonni.
Nell'escursione sono comprese un paio di soste per bagni in questo splendido mare: una a Capo Rizzuto e una alla spiaggia dei Gigli, che vi racconteremo nella sezione “le spiagge”... Un aperitivo con prodotti tipici locali chiude questa mini crociera.
Ora però vi portiamo alla scoperta di altre spiagge di questa costa dei saraceni, luoghi che ci hanno regalato tante piacevoli giornate.

 Ecco alcune immagini di Le Castella!

01 - L e Castella - la baia.jpg 01bis - Le Castella - la baiae la spiaggia.jpg 02  - Le Castella - la spiaggia - arcobaleno.jpg 03 - Le Castella - ingresso al paese.jpg 04 - Le Castella - scorcio paese.jpg 05 - Le Castella - chiesa della Visitazione.jpg 06 - Le Castella - castello aragonese.jpg 07 - Le Castella - castello aragonese - visita.jpg 08 - Le Castella - castello aragonese - visita.jpg 09 - Le Castella - paese visto dal castello aragonese.jpg 10 - Le Castella - castello aragonese - visita.jpg 11 - Le Castella - castello aragonese - by night.jpg 12 - Le Castella - porto turistico.jpg 13 - Le Castella - Aqua Vision.jpg 14 - Le Castella - escursione Aqua Vision - castello dal mare.jpg 15 - Le Castella - Aqua Vision - escursione - fondo trasparente.jpg 16 - Le Castella - vista dal mare.jpg 17 - Le Castella - Camping Costa Splendente - la nostra piazzola.jpg  


LE SPIAGGE della COSTA DEI SARACENI

calabri costa saraceni spiagge

Da Cariati fino a Le Castella, troviamo località famose e meno note, soltanto per citare alcuni nomi: Cirò Marina, Torre Melissa, Marina di Strongoli, Capo Rizzuto e tante spiagge belle e degne di essere vissute, ce ne sono per tutti i gusti: sabbiose, con sassolini, calette tra rocce... denominatore unico: un MARE DA FAVOLA. Molte di queste località si sono aggiudicate ormai da tempo il riconoscimento di Bandiera Blu... avevate dubbi?!?!

Sono più o meno facilmente accessibili e raggiungibili con il camper, noi scanso equivoci, in questa vacanza ci siamo trasformati in “roulottisti mancati” e così con un'auto a noleggio (il camper l'abbiamo lasciato piazzato in campeggio) siamo andati alla scoperta di borghi e queste spiagge suggestive muovendoci agilmente con una FIAT 500.

Spiaggia di Punta Alice

Ci siamo fatti un bel bagno in questa deliziosa spiaggia, in una giornata iniziata con una pioggia battente, che ci aveva convinti a fare i turisti più che i bagnanti. Eravamo alla scoperta di Cirò e Cariati, ma il pomeriggio di sole non ci ha colto impreparati, perché ad agosto bisogna sempre partire con il costume addosso e così ci siamo fiondati a Punta Alice. Una spiaggia molto particolare, caratterizzata dal faro che fa da sentinella a questo splendido mare, insignito con il riconoscimento di Bandiera Blu, una punta di terra si protende verso l'orizzonte e l'ampia spiaggia di sassolini lascia spazio ai bagnanti e pescatori di godersi uno splendido mare che scende velocemente... adatto a chi sa nuotare e a chi fa snorkeling.

La spiaggia di Le Cannella

Da Capo Cimiti a Capo Rizzuto c'è un litorale di costa molto particolare contraddistinto da spiagge “colorate”. Questa di Le Cannella è raggiungibile scendendo qualche gradino dal parcheggio dove fermiamo l'auto e l'effetto WOW è assicurato. Questa baia delimitata da rocce, caratterizzata dalla sabbia simile alla grana della farina da polenta è del medesimo colore della spezia da cui prende il nome. Il mare inutile descriverlo è tutto da vivere: trasparente, ricco di pesci, semplicemente fantastico!
Distano soltanto 5 km da qui e vale sicuramente la pena farci una capatina, sono le

Spiagge Rosse

inutile dire per quale motivo si chiamano così. Per raggiungerle è necessario seguire le indicazioni “spiagge Rosse Villaggio turistico”, dove a fianco si trova la spiaggia libera. Come per la precedente, anche qui l'effetto WOW è assicurato sia per il colore della sabbia, molto suggestivo e particolare, ma soprattutto per l'innumerevole varietà di pesci colorati che popolano il mare, senza allontanarsi troppo da riva.

Capo Rizzuto

Nella punta estrema a sud del paese e a ridosso sul mare si trova il faro, dove nei paraggi lasciamo l'auto e ci avventuriamo tra scogli, piante caratteristiche della macchia mediterranea, ci troviamo un posticino tranquillo tranquillo per goderci un fantastico tramonto. Qui per un bel bagno di mare è necessario avventurarsi tra rocce e scalette e scendere un po'... Consigliato agli impavidi. Altrimenti ad un chilometro da qui iniziano le spiagge di sabbia.

Spiaggia dei Gigli

In rete si legge che sia inserita tra le 10 spiagge più belle d'Italia: è la spiaggia di Sovereto (da non confondere con quella di Soverato!), conosciuta come la spiaggia dei gigli, che crescono spontaneamente sulla sabbia (attenzione: vietato raccoglierli perché sono una specie protetta!).
Si raggiunge percorrendo la Strada Statale 106 Jonica da Le Castella verso Crotone, una deviazione verso Contrada Sovereto vi porterà in un parcheggio custodito e a pagamento.
Superando una pineta in discesa e dune selvagge si raggiunge questa spettacolare spiaggia lunga circa un paio di chilometri di sabbia finissima, selvaggia, colorata, ma soprattutto è la natura con le piante di timo arboreo, il lentisco e i bellissimi e profumatissimi gigli bianchi, ma anche il mare cristallino che la fanno da padrona. È una riserva del WWF, qui è famoso come sito di nidificazione (ovideposizione) delle tartarughe marine della specie Caretta caretta, è severamente vietato piantare ombrelloni (ACC! Noi ne abbiamo visti alcuni... ahimè!).
Difficile non restare affascinati da questa spiaggia e dal suo fascino selvaggio!

Ma noi viaggiatori a cui piace andare a “ficcanasare” anche borghi e città, siamo andati alla scoperta di CARIATI, CRUCOLI, CIRÒ, CROTONE e CAPO COLONNA.
Seguiteci che ve le raccontiamo...

Ecco alcuni scorci delle spiagge e del loro fascino selvaggio e unico...

  00 - Calabria - Costa Saraceni - acque cristalline.jpg 01 - Calabria - Punta Alice - la spiaggia.jpg 02 - Calabria - Punta Alice - spiaggia e il faro.jpg 03 - Calabria - Punta Alice - il faro.jpg 04 - Calabria - Punta Alice - il parcheggio.jpg 05 - Calabria - Punta Alice - la spiaggia.jpg 06 - Calabria - Spiaggia Le Cannella.jpg 07 - Calabria - Spiaggia Le Cannella - la sabbia.jpg 08 - Calabria - Spiagge rosse.jpg 09 - Calabria - Spiagge rosse.jpg 10 - Calabria - Spiagge rosse.jpg 11 - Calabria - Capo Rizzuto - tramonto.jpg 12 - Calabria - Capo Rizzuto - scorcio.jpg 13 - Calabria - Capo Rizzuto - il faro.jpg 14 - Calabria - Capo Rizzuto visto dal mare.jpg 15 - Calabria - Spiaggia di Sovereto o dei gigli .jpg 16 - Calabria - Spiaggia di Sovereto -  i gigli.jpg 17 - Calabria - Spiaggia di Sovereto o dei gigli.jpg 18 - Calabria - Spiaggia di Sovereto o dei gigli.jpg 19 - Calabria - spiaggia di Le Castella.jpg  


CARIATI

calabria costa saraceni cariati

È la località più settentrionale di questa costa dei Saraceni, è in provincia di Cosenza e non più Crotone, famosa la sua marina come località balneare, ma noi decidiamo in una giornata di maltempo (e in questa vacanza, ahimè ne abbiamo beccate tante!) di visitare il borgo che sorge su un colle. È un borgo medievale fortificato racchiuso da mura ancora esistenti, dove l'accesso al paese è possibile attraverso vari punti, ma quello più caratteristico è l'ingresso dalla storica Porta Pia. All'interno del centro storico, le viuzze regalano scorci molto particolari con alcuni monumenti degni di attenzione: il Palazzo del Seminario e la cattedrale di San Michele e il palazzo Vescovile, l'oratorio di Sant'Antonio del XVII secolo.
Non passa di certo inosservata, emerge dai tetti delle case, la cupola della Cattedrale San Michele Arcangelo, in quanto spiccano le maioliche policrome, che ci ricordano quelle che lo scorso anno ammirammo in Costiera amalfitana!
Lasciamo Cariati e proseguiamo verso sud, prossima tappa è un piccolo paese ma molto delizioso: Crucoli.

Ecco qualche scorcio di Cariati...

  01- Calabria - Cariati - le mura e il mare.jpg 02 - Calabria - Cariati -vista mare.jpg 03 - Calabria - Cariati -torrione spezieria - punto panoramico.jpg 04 - Calabria - Cariati - centro storico.jpg 05 - Calabria - Cariati - Porta Pia.jpg 06 - Calabria - Cariati - cupola S. Michele.jpg 07 - Calabria - Cariati - scorcio.jpg 08 - Calabria - Cariati - Chiesa Sant Antonio.jpg 09 - Calabria - Cariati - Piazza Rocco Trento - il Comune.jpg 10 - Calabria - Cariati - le mura.jpg  


CRUCOLI

calabria costa saraceni crucoli

Si lascia il mare per salire verso questo paesino che, con un'altitudine di 380 metri sul livello del mare, sorge su un promontorio e regala una bella vista sulla costa. L'ampia piazza a cui si accede al paesino riporta una targa in ceramica in cui si legge:

Piazza Di Bartolo
Intitolata al Cav. Dott. Di Bartolo, sindaco nel 1896, a cui si deve la realizzazione della stessa, una volta vero cuore della vita paesana, testimone di vicende civili e storie umane di costume e cronaca, di ieri e di oggi.
Benvenuti nelle terre del Marchesato.

E Crucoli con questa scritta vuole ricordare l'appartenenza alle terre del Marchesato Crotonese, in quanto fin dal XIV° secolo, le zone che attualmente appartengono all'attuale provincia di Crotone, assunsero la denominazione di Marchesato.
Silenzioso e delizioso si potrebbe dire di Crucoli, queste stradine che offrono al visitatori tanti scorci caratteristici, come i resti del castello di origine normanna con le mura difensive posto al centro dell'abitato, un'ampia piazza, dedicata al dott. Di Bartolo, che fu sindaco nel 1856, il Palazzo Palopoli, ora sede del municipio, la chiesa parrocchiale dei SS Pietro e Paolo, considerata la chiesa madre e tanti altri punti d'interesse che si faranno ricordare.
Qui si svolge la Sagra della sardella, un appuntamento gastronomico d'eccellenza che ogni anno da appuntamento in estate a tanti buongustai per celebrare questo prodotto tipico, curioso, delizioso e si potrebbe anche dire “proibito”... Ne parleremo più avanti alla voce“strong”.
Lasciamo Crucoli per raggiungere quella che può essere considerata la capitale del vino calabrese...

Crucoli in qualche scatto...

   01 - Calabria - Crucoli - benvenuti terre marchesato.jpg 02  Calabria - Crucoli - scorcio.jpg 03 - Calabria - Crucoli - centro storico.jpg 04 - Calabria - Crucoli - vista sul paese.jpg 05 - Calabria - Crucoli - scorcio centro storico.jpg 06 - Calabria - Crucoli - chiesa SS Pietro e Paolo.jpg 07 - Calabria - Crucoli - scorcio centro storico.jpg 08 - Calabria - Crucoli - piazza dott. Di Bartolo.jpg


CIRÒ

calabria costa saraceni ciro citta vino

Ulivi ma soprattutto vigneti a perdita d'occhio caratterizzano il paesaggio per raggiungere questo borgo posto a 350 metri s.l.m. Il suo vino è famoso in tutto il mondo, è stato il primo nella regione ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata, il famoso Hugh Johnson, autore del libro “Atlante dei vini”, lo definisce il “Barolo del Sud”.
Un vino che racchiude anche una forte connotazione storica, che racconta della Magna Grecia: sapete il perché? I colonizzatori greci introdussero il cosiddetto “Krimisa” (noto anche come “Cremissa”), che a tutt’oggi viene considerato l'antenato” dei vitigni attualmente coltivati.
Anche per questo borgo, come per i precedenti, la promozione turistica della Marina soffoca di gran lunga di consigliare una visita a questo borgo degno di essere visto.
Il benvenuto al viaggiatore lo da una enorme botte posta all'inizio del paese con su scritto “Cirò Città del Vino”, le distese di vigneti con l'uva che attende da lì a pochi giorni di essere raccolta e noi ci accingiamo a visitare antico borgo.
Prima di entrare a visitare il borgo, il belvedere Mavilia, una terrazza con disegnati le costellazioni, invita ad osservare il panorama (per noi ahimè poco apprezzabile visto il maltempo che sta imperversando).
Entrando nell'antico borgo si possono ammirare scorci molto suggestivi, è bello passeggiare tra queste viuzze lastricate alla scoperta ora del bastione Cannone, il monumento di architettura medievale del XIV secolo a forma pentagonale appartenente al sistema difensivo di fortificazione, ma anche l'antico castello Carafa, poi scoprire piccole chiesette oppure piazzette dove i sampietrini di diverso colore formano disegni geometrici.
Una targa apposta su un'abitazione ricorda che “in questa casa nacque nel 1510 Aloysius Lilius (Luigi Lilio) medico-matematico e astronomo, riformatore del calendario gregoriano...”.
Ma poi scopriamo che un altro personaggio illustre come Giano Lacinio, alchimista del 1500, fu nativo di Cirò e gira e rigira ci ritroviamo a visitare il MUSEO DEL VINO, della CIVILTÀ CONTADINA e DELL'ALCHIMIA.
L'ingresso è a pagamento e il museo si sviluppa su due piani, dove al pianterreno sono esposti gli attrezzi dell'agricoltura così come ambientazioni di antiche dimore contadine, invece al secondo piano si viene traslati in una dimensione diversa fatta di simboli alchemici, chimici, mappe e la storia degli alchimisti locali e non. Una visita davvero molto interessante.
La fame si fa sentire e quindi ci fermiamo per una tappa gastronomica all'Agriturismo Catena – SP10 a Cirò, dove gustiamo piatti della cucina cirotana, naturalmente annaffiati da un degno rosso Cirò DOC.
Lasciamo Cirò e uno splendido sole ci invita a raggiungere PUNTA ALICE per un delizioso bagno (info e dettagli nella sezione LE SPIAGGE della COSTA DEI SARACENI).

Qualche scatto di Cirò...

    01  - Calabria - Ciro - vista panoramica.jpg 02 - Calabria - Ciro - belvedere Mavilia.jpg 03 - Calabria - Ciro - basione Cannone.jpg 04 - Calabria - Ciro - centro storico.jpg 05 - Calabria - Ciro - centro storico.jpg 06 - Calabria - Ciro - centro storico.jpg 07 - Calabria - Ciro - centro storico.jpg 08 - Calabria - Ciro - museo vino - civilta contadina - alchimia.jpg 09 - Calabria - Ciro - museo vino - civilta contadina - alchimia.jpg 10 - Calabria - Ciro - museo vino - civilta contadina - alchimia.jpg 11 - Calabria - Ciro - museo vino - civilta contadina - alchimia.jpg 12 - Calabria - Ciro - museo vino - civilta contadina - alchimia.jpg 13 - Calabria - Ciro - museo vino - civilta contadina - alchimia.jpg 14 - Calabria - Ciro - scorcio centro storico.jpg


CROTONE

calabria costa saraceni crotone museo archeologico def

Se da tempo vi attanaglia nel cervello la domanda perché la sigla scelta per questa città sia KR è arrivato il momento per scogliere ogni dubbio. Nel 1992, quando fu istituita la provincia, il CR era già stato utilizzato per Cremona, e così pure CO per Como, CT per Catania, CN per Cuneo e CE per Caserta, così si scelse di ricavare la sigla dall'antico nome della città, ovvero KROTON. Secondo la leggenda sarebbe stato Ercole a fondare la città in onore del suo amico Kroton, da lui ucciso per errore al posto del ladrone Lacinio che gli aveva rubato alcuni buoi. Un'altra leggenda invece narra che la città fu fondata da Astiochena, sorella di Priamo, scampata alla distruzione di Troia.
Ma tra storia e leggenda, torniamo a noi, alla visita di questa città che fu fondata, secondo la storia, nell'VIII sec. a.C. ad opera degli Achei.
Il centro storico è raccolto e si sviluppa su un'altura dove sorge l'imponente fortezza. A piedi in una mattinata è possibile visitare i maggiori punti di interesse e percorrere i caratteristici vicoli, stretti e a volte ciechi, dove ti trovi inaspettatamente auto parcheggiate e non ti riesci a spiegare come siano riuscite ad arrivare fino al punto della loro sosta... e poi cammina, cammina ci si ritrova in graziose piazzette che regalano scorci caratteristici.
Iniziamo il nostro itinerario da piazza Duomo su cui sorge la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Dionigi, un edificio con la facciata in stile neoclassico con tre portali e un massiccio campanile sulla destra. Nella cappella è conservata la sacra icona della Madonna di Capo Colonna, considerata la mamma di tutti i crotonesi. Diventa la protagonista di un pellegrinaggio verso il promontorio dove fu ritrovata, un percorso di circa 15 km, contraddistinto all'andata da un camminamento a piedi con portantini che sorreggono sulle spalle l'icona della Vergine, il ritorno avviene via mare su un'imbarcazione e culmina in una festa con i fuochi artificiali. Il tutto inizia con il rintocco del mezzogiorno del 30 aprile quando l'immagine sacra, dalla sua abituale dimora, viene portata sul presbiterio, da lì prosegue il pellegrinaggio descritto poco sopra, molto caro ai crotonesi.
Poco distante da qui, percorrendo corso Vittorio Emanuele, si trova la Chiesa dell'Immacolata, piccola, ma che invita ad entrare e scoprire il suo interno. Una scultura lignea del Cristo Crocifisso cattura l'attenzione del visitatore perché lo sguardo di Gesù è con gli occhi aperti e il capo verso il cielo e non reclinato, come invece siamo abituati a vedere. Le guide indicano e suggeriscono la visita alla Cripta che però non troviamo aperta.
Proseguiamo la nostra passeggiata a Crotone percorrendo via Risorgimento, leggermente in salita, con pavimentazione a selciato, dove si può ammirare sulla sinistra Palazzo Galluccio, con facciata in stile neoclassico, chiude la via in cima alla salita, la Chiesa di San Giuseppe, un edificio barocco con portale in arenaria locale (purtroppo chiusa).
I palazzi storici si susseguono su via Risorgimento, alcuni ben conservati altri un po' meno e ogni volta ci si stringe il cuore quando vediamo l'abbandono di questi pezzi di storia... Così ecco apparire: palazzo Berlingieri, palazzo Zurlo-Soda, palazzo Lucifero, palazzo Morelli con facciate gemelle.
Ma la cosa a cui noi stiamo ambendo maggiormente è il Museo Archeologico, in via Risorgimento 1 (ingresso a pagamento, gratuito al di sotto dei 18 anni). Due piani di questo palazzo che racchiudono reperti importanti, che raccontano dell'antica Kroton, ma soprattutto quelli rinvenuti a Capo Colonna, dove sorgeva il Santuario Heraion Lakinion.
Se vi piacciono i reperti archeologico e “passeggiare nella storia” attraverso questi, qui potete sbizzarrivi e lustrarvi gli occhi. Il mio “wow, guardate qui” e “bellissimo questo” non si risparmiano, stupore e curiosità alla vista dei reperti risalenti al tempo di Pitagora e proseguendo, si susseguono fino al “pezzo forte” della collezione che mi lascia veramente senza fiato per la sua rara bellezza: è il tesoro di Hera, la scoperta nel dell'edificio B nel Santuario di Hera Lacinia trovato a Capo Colonna, dove spicca il diadema, una corona costituita da una fascia in lamina d'oro dove si sviluppano decorazioni. Per non parla delle Sirene di Murgie, in bronzo. Prendetevi tempo e godetevi questa mostra... solo questa, vale la visita alla città di Crotone!
Proseguiamo la visita alla città raggiungendo quello che un tempo era l'acropoli e dove sorge il Castello di Carlo V, che con grossa delusione, troviamo chiuso. Lo ammiriamo dall'esterno, possente e caratterizzato da grandiosi torri cilindriche unite da muraglie. Chiudiamo il nostro tour nel centro storico percorrendo la discesa Fosso e con una piccola deviazione su via Suriano passiamo davanti alla Chiesa di Santa Maria Prothospataris, siamo nel quartiere Pescheria o “Piscaria” come dicono qui, l'edificio religioso prese il nome dall'omonima famiglia, uno sguardo alla curiosa forma della facciata e due campane poste sulla sommità e poi proseguiamo.
Terminiamo la visita di Crotone percorrendo il lungomare, dove si trova il curioso monumento a Rino Gaetano, il cantautore italiano scomparso in un tragico incidente a soli 31 anni, nativo di Crotone “attento e ironico osservatore del nostro Paese, con la Sua arte ha saputo raccontare al mondo l'animo meridionale” recita una frase della dedicata apposta sulla targa in suo ricordo.
Curioso è anche il porto vecchio di Crotone con la targa scritta in greco dove indica “I porti di Ulisse”. Tanti localini si affacciano su questo lungomare che immaginiamo siano di grosso richiamo e al centro della movida notturna. Lasciamo Crotone per raggiungere poi CAPO COLONNA.

Pillole di Crotone immortalata in qualche scatto...

  01 - Calabria - Crotone - Piazza Duomo.jpg 02 - Calabria - Crotone - Cattedrale - interno.jpg 03 - Calabria - Crotone - Cattedrale - Madonna Capo Colonna.jpg 04 - Calabria - Crotone - Chiesa Immacolata.jpg 05 - Calabria - Crotone - Chiesa Immacolata - Crocifisso.jpg 06 - Calabria - Crotone - via Risorgimento - Palazzo Galluccio - Chiesa S. Giuseppe.jpg 07 - Calabria - Crotone - Chiesa S. Giuseppe.jpg 08 - Calabria - Crotone - scorcio centro storico.jpg 09 - Calabria - Crotone - scorcio centro storico.jpg 10 - Calabria - Crotone - scorcio centro storico.jpg 11 - Calabria - Crotone - scorcio centro storico.jpg 12 - Calabria - Crotone - vicoli.jpg 13 - Calabria - Crotone - museo archeologico.jpg 14 - Calabria - Crotone - museo archeologico - reperti.jpg 15 - Calabria - Crotone - museo archeologico - reperti.jpg 16 - Calabria - Crotone - museo archeologico - reperti.jpg 17 - Calabria - Crotone - museo archeologico - reperti.jpg 18 - Calabria - Crotone - museo archeologico - reperti.jpg 19 - Calabria - Crotone - castello Carlo V.jpg 20 - Calabria - Crotone - castello Carlo V.jpg 21 - Calabria - Crotone -  Chiesa di Santa Maria Prothospataris.jpg 22 - Calabria - Crotone - spiaggia.jpg 23 - Calabria - Crotone -spiaggia.jpg 24 - Calabria - Crotone - lungomare.jpg 25 - Calabria - Crotone - spiaggia.jpg


PARCO ARCHEOLOGICO DI CAPO COLONNA

calabria costa saraceni capo colonna

Percorrendo la SP 49 che costeggia il mare, si raggiunge Capo Colonna che dista da Crotone una decina di chilometri. Le nuvole minacciose e cariche di pioggia lo rendono ancora più affascinante, questo luogo appartenuto ad una delle aree sacre più note dell’intero bacino del Mediterraneo, il celebre Heraion Lakinion che ruotava attorno al maestoso santuario dedicato alla dea Hera Lacinia.
Lo storico romano Livio scriveva a riguardo:

“Il tempio di Giunone Lacinia distava sei miglia dalla città ed era più celebre della città stessa, santo fra tutti i popoli attorno... E vari miracoli si raccontano paragonabili alla fama del luogo; era noto che l'altare era nel vestibolo del tempio e che il vento non riusciva a scuoterne le cenere”.

Questa testimonianza storica ci fa riflettere quanto fosse importante e venerato questo luogo, ora è un parco archeologico, formato da un museo a cielo aperto e una mostra espositiva, con scavi già portati alla luce, altri ancora in corso. Un viale immerso nella macchia mediterranea ci porta in questa lingua di terra protesa verso il mare dove spicca una colonna, solitaria e suggestiva, è l'unica rimasta del maestoso tempio del V secolo a.C.
Bella anche la chiesetta tutta bianca, è il santuario di Capo Colonna, l'icona della Madonna è custodita a Crotone e viene portata qui in occasione della festa di cui vi abbiamo parlato. Adiacente si trova la torre Nao, una costruzione imponente che fungeva da difesa contro i nemici che provenivano dal mare. Girateci attorno, noterete la particolarità di avere l'accesso rialzato, raggiungibile da scale con un ponte levatoio a scomparsa. Un'intelligente soluzione per renderla impenetrabile.
Raggiungiamo poi il Museo (ingresso gratuito) che conserva reperti archeologici, importanti e suggestivi, anche se noi personalmente abbiamo preferito di gran lunga quello di Crotone, ma comunque sono consigliabili entrambi per meglio capire il tutto al meglio.
E se il nostro viaggio geografico si conclude qui, ora vi accompagniamo in un altro viaggio, quello del gusto, quello di sapori unici perché qui andiamo alla scoperta di PIATTI TIPICI STRONG... Ma prima godetevi qualche scatto di Capo Colonna!

  01 - Calabria - Capo Colonna - il faro e la colonna.jpg 02 - Calabria - Capo Colonna - parco archeologico.jpg 03 - Calabria - Capo Colonna - Santuario e torre Nao.jpg 04 - Calabria - Capo Colonna - il museo.jpg 05 - Calabria - Capo Colonna - il museo - reperti.jpg 06 - Calabria - Capo Colonna - il museo - reperti.jpg


 PIATTI TIPICI STRONG

calabria piatti tipici strong
Partiamo da un concetto “se siete deboli di stomaco, la cucina calabrese non fa per voi”, qui siamo alle prese con sapori decisi, di grande spessore e connotazione... in poche parole STRONG. Chi non ricorda il cabarettista Franco Neri (per intenderci “Franco oh Franco!”) quando nei primi anni 2000, a Zelig recitava la parte del calabrese con la famosa frase “piccante ma così piccante che...” che con le sue parodie introduceva bene il concetto di CUCINA CALABRESE, tra fritti, sostanziosa e piccante.
Ecco appunto partiamo da quello che è il prodotto più piccante: il peperoncino calabrese, anche se è riduttivo fare una macro classificazione, perché qui ne esistono una miriade, vi possiamo dire che è al 10° posto su scala mondiale per piccantezza. Noi ci siamo comprati una bella collana con tutte le varietà da portare a casa, è allegra, spiritosa, colorata e soprattutto molto “strong”.
Partendo quindi dal peperoncino possiamo correlarci tutti gli altri prodotti che lo contengono come la 'nduja (famosa quella di Spilinga), il salume tipico spalmabile, è particolarmente piccante, ma gustata sui crostini o sul pane fresco riesce a farsi apprezzare al meglio. Altro prodotto tipico piccante è la spianata schiacciata (qui chiamata “schiaccia”), una preparazione di salume da taglio che prende il nome dalla forma “pressata” che assume dopo essere stato insaccato e schiacciato.
La cosa curiosa che abbiamo notato al ristorante è la ciotola che viene posta sul tavolo, noi nordici di solito abbiamo la formaggiera, qui invece, di colore rosso acceso, contiene un trito di vari peperoncini immersi nell'olio d'oliva... Un consiglio: aggiungetelo poco per volta agli alimenti, o meglio ancora, assaggiate le pietanza prima perché potrebbero già essere sufficientemente piccante.
Ci siamo ritrovati a motivare al nostro cameriere la nostra provenienza nordica, quando ci ha visti in preda alla reazione di forte piccantezza e il nostro viso non riusciva più a nascondere la cosa, stavamo soltanto mangiando l'insalata calabrese (cipolla, pomodori, oilve e peperoncini)... è stato un momento di forte ilarità sia per noi che per lui (sembravamo dentro ad uno sketch di Franco o Franco!!!).

Se i prodotti tipici precedenti ci erano più o meno conosciuti, il pezzo forte della nostra scoperta di questa vacanza è stata lei:

la Sardeddra, conosciuta come la Sardella, il caviale calabrese o caviale dei poveri, oppure rosamarina o nudicella... cibo ben caro ai crotonesi e UDITE UDITE: cibo in via di estinzione o meglio PROIBITO. Vi raccontiamo questa nostra scoperta...
Non la conoscevamo, l'abbiamo scoperta così per caso, al supermercato, ci ha incuriositi questa preparazione rossastra... E così tra domande e curiosità, siamo riusciti a raccogliere tra la popolazione locale che si tratta di una preparazione a base di novellame di pesce azzurro, conosciuti come “bianchetti”, peperoncino (naturalmente!!!), sale e finocchietto selvatico... Risulta una cremina gustosa e saporita da gustare abbinandola a cipolla rossa (meglio di Tropea, per giocare in casa!) tagliata fine fine, condita con del buono olio extravergine d'oliva locale e spalmata sul pane o crostini è una vera e propria leccornia. Ma torniamo a noi, perché CIBO PROIBITO? Ci documentiamo sul web e apprendiamo che:

“Il divieto da parte dell’Unione Europea risale al Regolamento mediterraneo del 2006, che ha vietato la pesca di novellame di pesce azzurro al di sotto degli 11 cm per tutelare l’ecosistema marino. La Calabria aveva però ottenuto una deroga, tolta nel 2010. Da allora, la pesca della neonata è illegale. La Prefettura ha addirittura imposto al comune di Crucoli la cancellazione della sardella come marchio Deco (Denominazione comunale).”

Noi l'assaggiamo ed è buonissima, non sappiamo la provenienza o come arriva sulle tavole, sta di fatto che spopola nei banchi dei supermercati e non sembra assolutamente proibita qui... anzi a CRUCOLI abbiamo letto una targa con su scritto in lingua locale, che la “sardella fa i miracoli, l'hanno detto i dottori che i brutti diventan belli, i malati sani e non muoiono.”
Chissà chi la vincerà questa “guerra de la Sardella” e se continuerà questa tradizione di questo amato prodotto tipico?!??!
Se nel vostro girovagare nelle strade della provincia crotonese venite letteralmente accerchiati da un gregge di pecore, cosa non molto insolita e a noi è successa... Non arrabbiatevi, portate pazienza e mentre aspettate che il pastore e il suo fedele cani riportino in “carreggiata” il gregge, pensate positivo e al pecorino crotonese, che si ricava dal latte delle pecore autoctone, per l'appunto quelle attorno a voi, riconosciuto anche con Denominazione di Origine Protetta.
Se deciderete pure voi di fermarvi al campeggio di Le Castella, sappiate che ogni mattina arriva lui, con il suo furgoncino bianco, e grida “ricotta calda”. Le papille gustative mandano chiari segnali al cervello per gustare già al meglio quello che è prodotto artigianale preparato da pochi minuti, che tra le tante cose che offre questo casaro non è nemmeno quella più indimenticabile... Provate la provola affumicata ed altri formaggi, non ve ne pentirete! A proposito... noi la ricotta calda ce la siamo gustata a colazione con un bel miele trentino e nocciole del Piemonte che avevamo in cambusa, acquisti dei nostri viaggi, vi possiamo assicurare che il risultato è stato molto “godurioso”!

La macchia mediterranea che spesso fa da cornice a spiagge incantevoli, offre i fichi d'India ne trovate ovunque, sono dolci e “pungenti”, a chi piacciono, sono ottimi mangiati freddi, oppure accompagnando formaggi di pecora o prosciutto crudo.

Al vino abbiamo dato tanto spazio parlando del paese di Cirò, non vogliamo prolungarci... Una cosa sola possiamo aggiungere: comprate qualche bottiglia da gustare, da portare a casa, è un vino che vi racconterà della sua terra e porterete un ricordo indelebili di una bellissima vacanza in questa Costa dei Saraceni.
CIN CIN alla Calabria da Amare!

Ultime ma non ultime... Qualche scatto delle eccellenze e le tipicità gastronomiche della Costa dei Saraceni.

  01 - Calabria - piatti tipici strong - peperoncini.jpg 02 - Calabria - piatti tipici strong - collane peperoncini.jpg 03 - Calabria - piatti tipici strong - ricotta calda.jpg 04 - Calabria - piatti tipici strong - provola affumicata.jpg 05 - Calabria - piatti tipici strong - Le Castella - ristorante da Mimmo.jpg 06 - Calabria - piatti tipici strong - Le Castella - ristorante da Mimmo.jpg 07 - Calabria - piatti tipici strong - la sardella.jpg 08 - Calabria - piatti tipici strong - olive.jpg 09 - Calabria - piatti tipici strong - spianata schiacciata.jpg 10 - Calabria - gregge pecore - on the road.jpg 11 - Calabria - piatti tipici strong - fichi India.jpg 12- Calabria - piatti tipici strong - antipasto cirotano.jpg 13 - Calabria - piatti tipici strong - cavatelli cirotani.jpg 14 - Calabria - piatti tipici strong - cavatelli cirotani.jpg

 Indice regione

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Dove sostare:

nome località  tipo sosta   indirizzo   contatti  note 
 LE CASTELLA (KR) Camping Costa Splendente     Adiacente al mare, a poche centinaia di metri dal centro storico 
 SPIAGGIA LE CANNELLA (KR)  Parcheggio      Sosta temporanea
 SPIAGGE ROSSE (KR)  Parcheggio      Sosta temporanea
 CAPO RIZZUTO (KR)  Parcheggi     Parcheggi adiacenti al faro - Sosta temporanea
 PUNTA ALICE (KR)  Parcheggio      Adiacente spiaggia - Solo sosta
 
SPIAGGIA SOVERETO o DEI GIGLI (KR)
 Parcheggio a pagamento     Solo diurno
 CARIATI (CS)  Parcheggio      All'inizio del paese
CRUCOLI (KR) Parcheggio     All'inizio del paese
CIRÒ (KR) Parcheggio    
All'inizio del paese parcheggio a bordo strada all'interno degli stalli
CROTONE  Parcheggio     Nei parcheggi cittadini
CAPO COLONNA (KR)
Parcheggio
   

Ampi parcheggi